Visualizza Versione Completa : il fascino della neve nei nostri ricordi....
il mio primo ricordo di neve risale al freddissimo gennaio 1963 , quando nevicava ero costantemente affacciato alla finestra, e la neve si accumulava sempre più sul davanzale a mo di clessidra. ecco x me quello è stato il mio primo ( imprinting ) con la neve,e con la meteo. custodisco ancora quella foto, fatta da uno dei miei fratelli, e x me è la numero 1. poi una vigilia della befana, credo fosse il 64 o il 65, il più bel regalo mi venne da sopra il camino, cominciò a nevicare, bellissimo! nel gennaio 67, anche quello particolarmente freddo, andavo fuori casa ( quello della foto in avatar ventuno anni prima ) a misurare la neve col metro di legno. mi ricordo in quei inverni che i 30-35 cm ci si arrivava agevolmente. poi quante volte ho aiutato i miei genitori a caricare la neve nel carretto x poi rovesciarla nei fossi!!!!
mi fermo qui perche la nostalgia e tanta!
chissà se in futuro, i più giovani avranno modo di vivere queste bellissime senzazioni della neve che fu ! EMANUELE. folletti//.
belisariora
02-01-2009, 10:27
Vorrei ben sperare Emanuele!!!
E sono fiducioso per il futuro ma siamo in pieno GW e quindi non ci si possono fare troppe illusioni sul freddo dei tempi andati (altro clima quello degli anni 60); però leggendo attentamente le cronache meteo di diversi secoli si nota sempre e perfettamente una certa ciclicità caldo-freddo.
Ovviamente si parla di osservazioni di cicli decennali, non certo di differenze fra un' estate e l'altra o un inverno e l'altro (qs è un meccanismo skizofrenico proprio dei nostri tempi; nel Medioevo la maggioranza della popolazione doveva studiare come arrivare al giorno dopo, senza far guerre e mangiando quello che passava il convento. E non era certo preoccupata se non nevicava: anzi, era preoccupatissima del troppo freddo e della troppa neve che nel disgelo provocava alluvioni mandando in malora anche quel poco che si riusciva a raccogliere........ Ma anche il mitico inverno del 1929, che noi oggi così tanto invidiamo, non è piaciuto proprio a tutti: i miei nonni lo ricordano come il più terribile e il più impietoso in assoluto perché per scaldarsi dovettero bruciare tutti i mobili di casa - compresi quelli della camera da letto - rendendo ancora più drammatica una situazione già grave di povertà!!!).
Da bravi nivofili noi vorremmo sempre la neve in inverno, ma - di qs tempi - non funziona più così.
Ma nemmeno funzionava così negli anni 70 in cui la neve qui a Ravenna si vedeva davvero con il binocolo (al contrario dell'interno). Per non parlare di molte nevicate degli anni 80 che arrivavano a casa tua, cioè alle porte di Ravenna, e lì restavano; il bellissimo inverno 1979-1980 venne dopo 3 anni di astinenza da neve (come ora) e di inverni fatti di sola nebbia, mentre il 1991 venne a seguito di due inverni non meno orribili di quelli recenti...........
Poi se vogliamo il Tamigi gelato o i Porti di Marsiglia e di Genova paralizzati dal gelo come accadeva nel Seicento e nel Settecento... beh meglio mettersela via: non è proprio il suo tempo!!!!!
Parola di nivofilo (ma poco freddofilo) incallito!!!!
folletti//. folletti//. folletti//.
Grazie ragazzi per questi mitici ricordi!! okkk//
MeteoBizzuno
02-01-2009, 11:28
Io sono abbastanza fiducioso, o meglio speranzoso, di rivedere nuovamente gli inverni old style. Certo che il racconto di Emanuele è proprio carico di malinconia, di quella che spesso prende i nivofili romagnoli.Ciao Manu e Belisario, fonti storiche della meteo Ravennate!
P.S. per Manu: sto imbastendo quel discorso sulla mia stazione meteo, sulla base delle riviste che mi hai fatto vedere. Promette bene!
io ho 48 anni e vado x i 49, anche negli anni 70 ci sono stati inverni schifosi , ma ci si ricorda solo le belle nevicate e del gelo, le cose brutte si dimenticano in fretta vacca//
ariete37
02-01-2009, 16:46
Ricordi vecchissimi: era la sera del 14 gennaio 1945... dopo quattro mesi avrei compiuto gli 8 anni e cominciò a nevicare; i soldati tedeschi, che stazionavamo vicino a casa mia, cominciarono a coprire con i teloni i loro mezzi. Verso le cinque del mattino fui fatto alzare di forza perchè stava por nascere mia sorella ed io ero di troppo nella camera da letto. Aperta la finestra della cucina ricordo che ormai eravamo verso il metro di neve...
per tutta la giornata nevicò, anche se con minor intensità ed il mio lavoro, (non si andava a scuola in quei mesi perchè era tutto sospeso per la guerra che, fortunatamente, in aprile sarebbe finita) fu quello di riempire bottiglie di acqua per tenere calda la sorellina avvolta in alcune coperte. Il freddo era tanto e riuscimmo a farla sopravvivere grazie all'acqua calda prodotta dalla cosidetta cucina economica ( era una stufa a legna che aveva una vaschetta in cui si scaldava l'acqua).
I soldati tedeschi, per festeggiare la nascita, fecere un pupazzo di neve alto fini alle finestre del primo piano. Inutile dire che noi ragazzi, liberi dalla scuola, ci divertimmo moltissimo ( nonostante la miseria ed i vestiti poco adatti all'inverno) nei giorni seguenti, a lanciarci palle di neve ed a scivolare giù per l'argine del Panaro con gli slittini di legno. Erano tempi bruttissimi quelli: miseria, fame, paura per la guerra, i geloni alle dita delle mani e dei piedi erano di norma, ma ricordando tutto ora sono belli....perchè ero giovane.
A proposito del freddo, mio padre mi raccontava che era piccolo quando nel 1914 gelò, in gennaio, il panaro e tutti i ragazzi, accompagnati dai padri, risalirono il Panaro stesso con gli slittini, arrivando fino a Navicello.
Un salut.. a tutti.
belisariora
02-01-2009, 16:58
Ricordi vecchissimi: era la sera del 14 gennaio 1945... dopo quattro mesi avrei compiuto gli 8 anni e cominciò a nevicare; i soldati tedeschi, che stazionavamo vicino a casa mia, cominciarono a coprire con i teloni i loro mezzi. Verso le cinque del mattino fui fatto alzare di forza perchè stava por nascere mia sorella ed io ero di troppo nella camera da letto. Aperta la finestra della cucina ricordo che ormai eravamo verso il metro di neve...
per tutta la giornata nevicò, anche se con minor intensità ed il mio lavoro, (non si andava a scuola in quei mesi perchè era tutto sospeso per la guerra che, fortunatamente, in aprile sarebbe finita) fu quello di riempire bottiglie di acqua per tenere calda la sorellina avvolta in alcune coperte. Il freddo era tanto e riuscimmo a farla sopravvivere grazie all'acqua calda prodotta dalla cosidetta cucina economica ( era una stufa a legna che aveva una vaschetta in cui si scaldava l'acqua).
I soldati tedeschi, per festeggiare la nascita, fecere un pupazzo di neve alto fini alle finestre del primo piano. Inutile dire che noi ragazzi, liberi dalla scuola, ci divertimmo moltissimo ( nonostante la miseria ed i vestiti poco adatti all'inverno) nei giorni seguenti, a lanciarci palle di neve ed a scivolare giù per l'argine del Panaro con gli slittini di legno. Erano tempi bruttissimi quelli: miseria, fame, paura per la guerra, i geloni alle dita delle mani e dei piedi erano di norma, ma ricordando tutto ora sono belli....perchè ero giovane.
A proposito del freddo, mio padre mi raccontava che era piccolo quando nel 1914 gelò, in gennaio, il panaro e tutti i ragazzi, accompagnati dai padri, risalirono il Panaro stesso con gli slittini, arrivando fino a Navicello.
Un salut.. a tutti.
Davvero bella qs tua testimonianza ariete!!! okkk// okkk// okkk//
Anche perché parla di tempi davvero lontani non solo per i giovani forumisti... ma anche miei. Tempi, anche meteo, come quelli raccontatimi da mia madre quando era bambina (lei ha 80 anni), anche se da qs parti i tedeschi e la guerra non credo videro-lasciarono spazio per pupazzi di neve................
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