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Visualizza Versione Completa : Aneddoti, Episodi, Eventi legati alla meteo


gold1963
06-02-2009, 23:43
Apro questo post con un aneddoto della storia italiana.
Preso da un libro ma comunque sembra sia successo veramente....
Ventennio Fascista, una Corvetta della Regia Marina con imbarcato un importante e famoso Gerarca deve attraccare in un porto fra la costa Somala ed Eritrea. Un ufficiale trafelato entra sul ponte di comando e comunica che difficilmente si potrà entrare in porto in quanto i Monsoni rendono difficile l'ingresso. Il Gerarca altezzoso e Sprezzante si gira e ordina. ATTACCHIAMOLI
Gli ufficiali di marina si guardano l'un l'altro timidi di fronte a questo importante personaggio e alla fine uno esclama: Ma eccellenza i monsoni sono venti.... Il gerarca rispose. Fossero pure mille ATTACCHIAMO LO STESSO....

buum// buum// vaca// buum//
80 ANNI E FORSE è CAMBIATO POCO.....

gold1963
07-02-2009, 00:03
Sbarco in Normandia

Circa 6-8 mesi prima dello sbarco in normandia D-DAY il Generale EISENHOWER comandante in capo delle forze alleate, era estremamente occupato nella programmazione di questa operazione.
L'operazione doveva avvenire in condizioni ideali meteorologiche con la marea giusta affinchè le teste di ponte potessero sbarcare occupare gli approdi e permettere ai rinforzi entro la giornata di tenere le zone conquistate. Radunò quindi fra Novembre e Dicembre 1943 gli esperti di meteorologia dell'esercito Americani e Inglesi e gli fece questa semplice domanda. Datemi due date in cui possa trovare condizioni di marea, bel tempo e mare calmo, che devo fare sbarcare i miei ragazzi in Francia.
Una delle due date era il 6 giugno 1944 l'altra circa un mese dopo....
Il 6 di giugno 1944 circa 6 mesi dopo la previsione, gli alleati sbarcarono in Francia, la giornata era accettabile e il mare nonostante le forti tempeste dei giorni precedenti, tutto sommato abbastanza calmo.

La domanda è: Questi esperti meteorologici esistono ancora o si sono estinti....
Questo episodio è reale e sembra tramandato in alcune cronache Americane da addetti che eseguirono quell'ordine...

gold1963
07-02-2009, 00:14
Mussolini e il GW
Anche questo evento è realmente accaduto, non conosco esattamente l'anno ma è riportato su diversi libri e memorie.

Inverno Mussolini a Roma nel suo ufficio passeggia guardando l'esterno, alcuni addetti del ministero sono in attesa in piedi ossequiosi dietro al Duce che tra se e se parla.

Quest'anno ha fatto molta neve in montagna....
Ho fatto piantare molti alberi, è per questo che è nevicato..... buum//
Bene bene, con il freddo le mezze calzette (romagnolismo) moriranno e la razza italiana si fortifica. vaca//

lascio a voi i commenti......

gold1963
07-02-2009, 00:32
I berretti d'Orso e la Pioggia

Quasi Tutto il mondo sa che Napoleone perse la battaglia di Waterlo
Arrivò a un niente dalla Vittoria, contro gli inglesi
Una vittoria contro gli Inglesi non avrebbe cambiato il suo destino in quanto forze preponderanti stavano comunque per invadere la Francia.
Ma a Waterloo quel niente fu dovuto alla pioggia....
Gli esperti sono quasi tutti concordi. Se non avesse piovuto Napoleone avrebbe sicuramente vinto la battaglia contro gli inglesi, ma altrettanto sicuramente sarebbe stato sconfitto qualche giorno dopo da una delle tante armate europee.
Quanto piovve?
Tanto, piovve tutta notte precedente e il campo di battaglia quasi perfetto il giorno prima si rivelò un pantano.
Un pantano impraticabile soprattutto per la cavalleria francese dove un Ney Generale ormai stanco e pazzo sbagliò i tempi dell'attacco dei Dragoni, Dei Corazzieri, e dei Cacciatori a Cavallo di cui aveva il comando. Nel corso delle cariche del pomeriggio lo stesso Ney sopravvisse a ben 5 cavalli che montava.
La cavalleria si impantanò, perse lo slancio e fu massacrata. Napoleone perse la battaglia.
E i berretti d'orso cosa c'entrano...
I berretti d'orso erano il copricapo ufficiale della Guardia Imperiale Francese il corpo di Elite di Napoleone, si poteva entrare nella Guardia solo dopo aver combattuto con eroismo in diverse battaglie, erano i più coraggiosi e migliori soldati del mondo. Il loro motto era: La guardia muore ma non si Arrende. Infatti circondati ultimi a soccombere morirono quasi tutti, e i soldati della guardia inglese al termine della battaglia festeggiarono indossando il famoso copricapo che ancora oggi fa mostra di se a Londra nelle parate con la Regina. Senza quella pioggia oggi le Guardie Inglesi avrebbero un'altro copricapo.

gold1963
07-02-2009, 09:09
Uragani Tornadi e Ignoranza allo stato puro

Questo evento è accaduto ed ha come protagonista un operaio italiano. Lo riporto così come mi è stato raccontato da persone presenti all'evento.
Una ditta ha aperto una succursale nei caraibi...
Per costruire lo stabilimento diversi colleghi si sono trasferiti per molto tempo (almeno due anni) Lavoro duro dal lunedì mattina al sabato notte e solo la notte dopo le 22.00 e la domenica si era stanchi ma liberi.
Le conquiste femminili erano enormi data anche la povertà della regione e pertanto ogni donna vedeva una occasione da non farsi scappare l'uscita con un Ricco Italiano anche se operaio.
Uno di questi colleghi in particolare non aveva ritegno, il suo motto era ogni lasciata è persa, e per lui l'onore degli italiani si misura a letto con le donne, e fino a qui ci può anche stare, ma purtroppo oltre che profondamente incolto aveva anche il vizio di vantarsi. Così nei rientri in italia tempestava i colleghi con le sue avventure arrivando quindi a diventare pesante e anche antipatico.
In una delle sue solite vanterie i colleghi esausti per sviare il discorso gli chiedono.
E con KATRINA come è andata...
Katrina Katrina nun la recordo.... ma di sicuro me la so trombata e giù una risata sguaiata...
Un collega lo guarda e pensando di spiazzarlo... Katrina è un Uragano..si fa fatica a trombarla...
Katrina un uragano, embè io so un Tornado... e giù un altra risata sguaiata...
I colleghi uscirono dal luogo di lavoro tenendosi la pancia e divenne leggenda....

gold1963
07-02-2009, 10:19
Forse non tutti sanno che Kamikaze...
E' un termine che entrò in uso per indicare il nome di un leggendario tifone che si dice abbia salvato il Giappone da una flotta di invasione Mongola inviata da Kublai Khan nel 1281. In Giappone la parola "kamikaze" viene usata solo per riferirsi a questo tifone. Il termine di attacco suicida è di estensione occidentale in quanto i piloti Giapponesi che nella seconda guerra mondiale si sacrificarono gettandosi sulla flotta americana, avrebbero dovuto identificarsi in questo leggendario TIFONE.
Kublai Khan nipote di Gengis Kan ed ultimo monarca mongolo, tentò due volte di invadere il Giappone in cerca di oro, ma entrambe le volte il tempo cattivo distrusse le sue flotte. Il prodromo fu l'invio di un ambasciatore ufficiale con la richiesta di sottomissione (1266): il messaggio fu respinto. La prima invasione ebbe quindi luogo nel 1274, quando una flotta di un migliaio navi e una forza di 45 mila uomini furono inviate verso il nord dell'isola Ky?sh? per tentarne la conquista. Un violento uragano decimò la spedizione, costringendola a tornare indietro.
Con una flotta di più di 1.170 grosse giunche da guerra, ciascuna lunga oltre 70 metri tentò nuovamente l'impresa. Ancora una volta aiutati da un violento uragano, i giapponesi combatterono con grande valore e sconfissero gli imponenti eserciti cinese e coreano dei mongoli.

gold1963
07-02-2009, 11:17
Il giorno della Marmotta
Il Giorno della Marmotta (in inglese Groundhog Day) è una festa celebrata negli Stati Uniti e nel Canada il 2 febbraio. E' una tradizione che si perpetua dal 1887, celebrata anche in alcuni film.
La tradizione dice che tirando fuori una marmotta dalla sua tana se questa rientra spaventata (sembra dalla propria ombra) l'inverno sarà ancora lungo, mentre se rimane fuori l'inverno è giunto quasi al termine. E' una tradizione di tipo anglosassone che comunque ha riscontri anche nei paesi latini, vedi la Candelora

gold1963
07-02-2009, 11:22
Candelora
La Candelora, per la sua collocazione all'inizio del mese di febbraio, quando le giornate iniziano visibilmente ad allungarsi, è stata oggetto di detti e proverbi popolari di carattere meteorologico, quale, ad esempio, il detto veneziano:

Quando vien la Candelora
da l'inverno sémo fóra,
ma se piove o tira vénto,
ne l'inverno semo drénto.

Comunque varie regioni hanno sulla candelora il loro detto, alcune legate al tempo altre ad esempio legate al vino
« Se per la Candelora il tempo è bello
molto più vino avremo che vinello. »

gold1963
07-02-2009, 11:42
Giorni della merla

Una versione della leggenda racconta di una merla, con uno splendido candido piumaggio, era regolarmente strapazzata da Gennaio, mese freddo e gelido, che si divertiva ad aspettare che la merla uscisse dal nido in cerca di cibo, per gettare sulla terra freddo e gelo. Stanca la merla un anno decise di fare provviste sufficienti e si rinchiuse nella sua tana, al riparo, per tutto il mese di Gennaio, che allora aveva solo 28 giorni. L'ultimo giorno del mese, la merla pensando di aver ingannato il cattivo Gennaio, uscì dal nascondiglio e si mise a cantare per sbeffeggiarlo. Gennaio si risentì talmente tanto che chiese in prestito tre giorni a Febbraio e si scatenò con bufere di neve, vento, gelo, pioggia. La merla si rifugiò alla chetichella in un camino, e lì restò al riparo per tre giorni. Quando la merla uscì, era sì, salva, ma il suo bel piumaggio si era annerito a causa del fumo e così rimase per sempre con le piume nere.

manu59
07-02-2009, 17:01
spettacolari gold!!!!! i racconti legati alla meteo!!! alcuni li conoscevo anchio!!! complimenti a te!!! okkk// salut..

imported_Dany ERM
07-02-2009, 18:17
mi raccomando! chiunque abbia qualche bel documento! può allegarlo qui! folletti//.

campaz
07-02-2009, 18:31
Grande gold! racconti interessanti e alcuni molto divertenti!!

MeteoBizzuno
07-02-2009, 19:06
Molto molto belle! Apprezzo in particolar modo queste interazioni Meteo-Storia. Complimenti! okkk//

gold1963
08-02-2009, 09:30
Come si Calcola la Pasqua
Non è legata ad un evento strettamente meteorologico (anche se anticamente serviva l'osservazione del cielo, poi capirete perchè), ma comunque regola la nostra vita e alcuni giorni che vanno da Febbraio ad aprile e comprendono il Carnevale e la Quaresima
La regola che fissa la data della Pasqua cristiana fu stabilita nel 325 dal Concilio di Nicea: la Pasqua cade la domenica successiva al primo plenilunio dopo l'equinozio di primavera (21 marzo).
Di conseguenza essa è sempre compresa nel periodo dal 22 marzo al 25 aprile. Supponendo infatti che il primo plenilunio di primavera si verifichi il giorno dell'equinozio stesso (21 marzo) e sia un sabato, allora Pasqua si avrà il giorno immediatamente successivo, ovvero il 22 marzo. Qualora invece il plenilunio si verificasse il 20 marzo, bisognerà aspettare il plenilunio successivo (dopo 29 giorni), arrivando quindi al 18 aprile. Se infine questo giorno fosse una domenica, allora occorrerà fissare la data della Pasqua alla domenica ancora successiva, ovvero al 25 aprile.

Le domeniche di quaresima quindi comportano il ritorno indietro di 40 giorni, e al di la del momento spirituale, fu soprattutto il digiuno, furono emanati come motivazione economica indispensabile per fare durare il più possibile le scarse riserve invernali ormai agli sgoccioli. Il carnevale al contrario come momento di festa nel caso le scorte fossero comunque abbondanti e permettessero feste e libagioni.

gold1963
08-02-2009, 09:45
Recond della neve snow"£$%
Il più alto livello di neve mai registrato è stato negli Stati Uniti a Mout Baker che nel Dicembre 1998 e gennaio1999 raggiunse il livello record di 29,5 metri di neve. snow"£$%

Il fiocco di neve più grande (misurato) , sempre negli Stati Uniti Montana 1887 è di 38 cm. e 12 di spessore.

gold1963
08-02-2009, 10:02
Nebbia leggenda metropolitana.
C'è una barzelletta sulla nebbia che ha avuto origine da un fatto realmente accaduto a un camionista di un grosso consorzio Ravennate.
Questo Camionista in una serata di nebbia fitta fitta, come al solito si vide seguito da una fila di macchine. Chi con nebbione non conosce la strada o non si fida sa che il camionista avveduto, che procede calmo, normalmente riconosce i luoghi e le strade e pertanto gli si accoda anche se la velocità non è sostenuta. Il camionista di ritorno da ferrara, sulla statale verso ravenna a un certo punto svoltò verso casa, entro nel suo piazzale, spense il camion e si avviò verso la propria abitazione.
Con sua sorpresa si accorse che un'auto in moto era ferma dietro al camion. Avvicinandosi con circospezione, vide che il conducente dell'auto abbassava il finestrino e dandogli il buonasera con accento meridionale, gli chiese come mai aveva spento le luci del camion e se c'era un incidente...
Il camionista chiese, no nessun incidente, lei piuttosto cosa ci fa a casa mia.....
Semplicemente quest'autista procedendo da Ferrara a Ravenna e vedendo la vecchia targa RA del camion pensava che seguendolo l'avesse portato a Ravenna e lo seguì fin dentro il piazzale di casa nel bel mezzo della bassa alfonsinese....

gold1963
08-02-2009, 10:34
Bizzarrie Meteorlogiche

18 marzo 1818: una pioggia rossa cadde su Napoli e per la prima volta fu compiuta una analisi chimica. L'esito attribuì alle polveri di origine vulcanica la causa della anomalia.
29 maggio 1892: un grande quantitativo di anguille si rovesciò sulla cittadina di Coalburg, in Alabama, durante un temporale. Erano state sollevate, probabilmente da una tromba d'acqua e poi dirottate a una grande distanza.
9 luglio 1995: in Florida, durante un intenso temporale, un fulmine si scaricò su una fossa biologica. L'esplosione consequenziale fece volare in aria un settantenne che era tranquillamente seduto sul water.
Fonte wikipedia

gold1963
08-02-2009, 10:54
Primati di pioggia nel mondo (fonte wikipedia)
Precipitazione più intensa in un minuto: 31,2 mm registrati il 4 gennaio 1956 a Unionville, Maryland, Stati Uniti.
Precipitazione più intensa in un'ora: 305 mm registrati il 22 giugno 1947 a Holt, Missouri, Stati Uniti.
Precipitazione più intensa in 12 ore: 1.144 mm registrati tra il 7 e l'8 gennaio 1966 a Foc-Foc, Isola della Riunione.
Precipitazione più intensa in un giorno: 1.825 mm registrati tra il 7 e l'8 gennaio 1966 a Foc-Foc, Isola della Riunione.
Precipitazione più intensa in due giorni: 2.467 mm registrati tra l'8 e il 10 gennaio 1958 a Aurère, Isola della Riunione.
Precipitazione più intensa in tre giorni: 3.929 mm registrati tra il 24 e il 26 febbraio 2007 al cratere Commerson, Isola della Riunione.
Precipitazione più intensa in quattro giorni: 4.869 mm registrati tra il 24 e il 27 febbraio 2007 al cratere Commerson, Isola della Riunione.
Precipitazione più intensa in un anno: 26.470 mm registrati tra l'agosto del 1860 e il luglio 1861 a Cherrapunji, India.
Il luogo più piovoso della Terra è Lloro (Colombia) che registra ogni anno una media di 13300 millimetri di pioggia.

gold1963
10-02-2009, 20:51
Gli archi, le balestre e la leggenda del Principe Nero
Edoardo di Woodstock, figlio di Edoardo III re d'Inghilterra, soprannominato il principe nero fu uno dei più valtenti e abili condottieri del 1300. La sua stella nacque alla Battaglia di Crecy, a soli 16 anni quando il padre gli affidò il compito di proteggere un'ala dello schieramento.
Gli inglesi circa 12.000 si attestarono fortificandosi con formazione a V sulla cresta di una collina, mentre l'esercito francese, circa 30-40.000 soldati, fra cui moltissimi nobili e principi, si radunava poco sotto.
L'elite dell'esercito francese, di origine Feudale, con il Signore a cavallo, con armatura, circondato dai suoi scudieri formava un nucleo simile ad una forza corazzata odierna.L'esercito inglese aveva si nuclei di cavalieri, ma la sua vera forza negli Arceri. Il devastante arco lungo gallese usato da persone esperte era micidiale, la cadenza di tiro e la precisione altissime. Poteva perforare le corazze, e questa cosa risultava insopportabile ai gran signori.
L'alterigia francese e il disprezzo di quell'esercito plebeo, l'enorme sproporzione di forze in campo, fece maturare l'idea che tutto si dovesse concludere in poco tempo, non considerando un fattore decisivo, la pioggia che era caduta tutta notte e il fatto che gran parte di quell'esercito francese avesse raggiunto il campo di battagli marciando tutta notte(sempre sotto la pioggia). Qualche nobile assennato fece presente al Re Francese, che forse era meglio rimandare la battaglia, e in effetti i francesi avevano un'arma per vincere senza subire troppi danni, i balestrieri genovesi, che potevano competere come precisione e come gittata con gli arceri inglesi. Ma mentre gli arceri inglesi durante la notte avevano smontato gli archi proteggendo le corde affinchè non si bagnassero, nella balestra ciò non è possibile, pertanto quella mattina le balestre erano pressochè inutili al cospetto delle armi nemiche. Fecero presente il problema al Re di Francia, ma questi e grandi signori li bollarono come codardi e li spedirono contro il nemico.
Vennero massacrati, e gli scampati uccisi dagli stessi francesi come traditori.
Poi i francesi liberatisi degli alleati scomodi, decisero di attaccare, in salita su un campo bagnato dalla pioggia e cosparso di trappole inglesi. Fu una ecatombe, gli arceri inglesi prendevano d'infilata i cavalieri francesi, che tuttavia riuscirono a raggiungere con la seconda ondata il lato tenuto dal principe inglese Edoardo, e la zuffa ci accese violenta, lo stendardo del principe cadde diverse volte ma il Re Inglese si rifiutò di mandare rinforzi, affinchè il figlio "Si conquistasse gli speroni". Gli inglesi vinsero la battaglia contando forse meno di mille morti mentre i francesi ne uscirono distrutti, lo stesso Re Filippo si salvò a stento e quel giorno nacque appunto la stella di Edorardo il Principe Nero. Se i francesi avessero atteso il giorno successivo per dare battaglia e avessero lasciato ai balestrieri il loro mestiere sicuramente ci sarebbe stato un altro esito. La pioggia non fu unica causa singola della sconfitta, ma una mancanza complessiva di valutazione degli elementi naturali e umani. I francesi non capirono la lezione e persero altre due battaglie in maniera uguale fra cui quella famosissima di Anzicourt.

gold1963
10-02-2009, 21:57
Vorrei citare ora alcuni episodi della ritirata di Russia relativi al Corpo D'armata Alpino con le tre divisioni Julia Tridentina e Cunense. Non intendo dimenticare le altre divisioni e gli altri soldati, ma questi uomini fecero qualche cosa che tutt'ora rimane unico nella storia.
Le divisioni Alpine vennero destinate sul fiume DON allo schieramento Nord dell'Armir (Armata Italiana in Russia), quando a dicembre i Russi sfondarono le linee più a sud, vennero lasciate al fronte come una diga isolata mentre il nemico le circondava e le attaccava (in particolare la Julia). Venne chiesto di "rientrare" ma oramai erano isolate come zattere in un mare in tempesta, a piedi con temperature fra i 30 e i 40 sottozero si ritirarono combattendo per aprirsi la strada nella neve, per decine e decine di chilometri, portandosi dietro le bandiere tricolori avvolte per non lasciarle al nemico, senza abbigliamento invernale, senza mezzi, solo gli alpini e i loro muli. La notte cercare disperatamente di dorminre in una Isba (casa russa) in quanto stare all'aperto voleva dire congelarsi, e di giorno marciare a digiuno. Il russi, che difendevano la loro terra, erano bene armati e bene equipaggiati, e soprattutto ben nutriti anche dai primi rifornimenti Americani. Già contro la Julia sul Don i russi erano rimasti increduli e stupiti. A Nikolajevka ultimo paese occupato da forze russe, i battaglioni della Tridentina ancora in grado di combattere, tentano invano l'ultimo assalto cercando di sfuggire alla trappola e alla prigionia, ma le membra sono stanche, il freddo atroce, i russi li respingono e il pomeriggio sta volgendo al termine, vuole dire la morte e prigionia per tutti, per tutta la colonna. A questo punto il Generale Reverberi (mediaglia d'oro) Generale Comandante della Tridentina, sale su un blindato con ancora pochi litri di carburante, chiama a se i propri soldati e in piedi sul carro cappello con la penna in testa soldato fra i soldati urla TRIDENTINA TRIDENTINA AVANTI. Il coraggio rinasce, cuochi, furieri, infermieri, feriti, congelati, accorrono, chi armato e chi no, non lasciano solo il loro generale che si è buttato all'attacco, si gettano giù dalla collina si uniscono ai battaglioni e fanno corpo, recuperano terreno, raggiungono i nidi di mitraglia, li espugnano, raggiungono i cannoni, li espugnano, conquistano il paese. Qualche giorno dopo la colonna raggiungerà gli avamposti italiani. Le divisioni sono svuotate, ma hanno ottenuto il rispetto e il grido di ammirazione dello stesso nemico che in un bollettino ufficiale dichiara che le operazioni si sono concluse da parte delle forse russe con grande soddisfazione dell'alto comando, MA CHE SOLO IL CORPO D'ARMATA ALPINO PUò CONSIDERARSI IMBATTUTTO IN TERRA DI RUSSIA. Alla caduta del muro di Berlino si cominceranno ad aprire gli archivi sovietici, e si scoprirà che il tentativo di accerchiare e bloccare gli alpini è costato ai Russi migliaia e migliaia di morti, feriti e congelati. Il Generale inverno che ha sconfitto Napoleone, che ha sconfitto Hitler, ha solo piegato gli Alpini che non si sono spezzati. Non erano eroi, non erano soldati, erano prima di tutto uomini che avevano sulla testa un cappello e una penna. Al museo della guerra a Mosca, ci sono bandiere Francesi, Tedesche, di tanti stati e di tante nazioni che hanno osato affronare nei secoli il Generale Inverno e l'Orso Russo. Non ci sono stendardi o bandiere italiane.
Consiglio alla lettura a chi a tempo e piacciono certi temi CENTOMILA GAVETTE DI GHIACCIO e i libri di Mario Rigoni Stern

gold1963
11-02-2009, 22:41
L'estate di san Martino è il nome con cui viene indicato un eventuale periodo autunnale in cui, dopo le prime gelate, si verificano condizioni climatiche di bel tempo e relativo teporeDurante l'estate di San Martino (3 giorni e un po') venivano rinnovati i contratti agricoli annuali, da li il detto fare San Martino, traslocare.
La tradizione vuole che il Cavaliere Martino cedette ad un mendicante seminudo metà del proprio mantello, la notte Martino sognò il Cristo che gli comunicò che con quel suo gesto aveva riscaldato Nostro Signore, il mantello sarebbe stato reso integro e quel periodo dell'anno tiepido affinchè mai più nessuno avesse avuto necessità di coprirsi. Il mantello ritrovato integro il giorno successivo divenne nel Medio Evo una famosa Reliquia.
Tradizionalmente durante questi giorni si aprono le botti per il primo assaggio del vino novello, che solitamente viene abbinato alle prime castagne. Questa tradizione è celebrata anche in una famosa poesia di Giosuè Carducci intitolata appunto San Martino:

« La nebbia a gl'irti colli
Piovigginando sale,
E sotto il maestrale
Urla e biancheggia il mar;
Ma per le vie del borgo
Dal ribollir de' tini
Va l'aspro odor de i vini
L'anime a rallegrar.
Gira su' ceppi accesi
Lo spiedo scoppiettando:
Sta il cacciator fischiando
Su l'uscio a rimirar
Tra le rossastre nubi
Stormi d'uccelli neri,
Com'esuli pensieri,
Nel vespero migrar. »

manu59
12-02-2009, 19:51
i proverbi del tempo :

dopo tre brine ,acqua a mezzine
cielo a pecorelle, acqua a catinelle
nuvola verde, o scuretta, una tempesta con saetta
cerchio della luna lontano, acqua vicina, cerchio vicino, acqua lontana
quando il sol la neve indora, neve, neve, e neve ancora
quando piove e tira vento , serra l ' uscio e statti dentro
quando s ' annuvola sopra la brina , nevica oggi o domattina
neve marzolina dura dalla sera alla mattina
quando è sereno , ma la montagna è scura, non ti fidar che non è mai sicura
quando il tempo muta , la bestia starnuta
quando il gallo canta a pollaio , aspetta l ' acqua sotto il grondaio
quando mordono le mosche, le giornate si fanno fosche
quando la rana canta, il tempo cambia

gold1963
21-02-2009, 09:14
Forse non tutti sanno che l'oceano pacifico fu così battezzato da Ferdinando Magellano, esploratore portoghese al soldo della Corona di Spagna, in seguito alla traversata relativamente tranquilla dello stesso oceano. Magellano entrato in possesso di una carta che segnalava un passaggio fra i due oceani Atlantico e Pacifico, si decise a chiedere i finanziamenti al Re di Spagna per una missione che raggiungesse le cosidette indie orientali passando da Ovest. Così l'ingresso nell'Oceano Pacifico il 18 dicembre 1520, dopo diverse difficoltà ad attraversare lo Stretto di Magellano che porta il nome in suo onore. La traversata come ho già detto fu meteorologicamente calma e venne così battezzato questo oceano come PACIFICO. Magellano fu in quel senso fortunato in quanto non si imbattè mai nelle tempeste, nei tifoni, nei maremoti che flagellano quel mare mietendo ancora oggi vittime.

gold1963
21-02-2009, 09:50
Anni fa, seguendo un programma sportivo televisivo, nel quale si parlava di regate veliche particolari, la mia attenzione venne attratta dalla definizione 40 Ruggenti.
Incuriosito mi documentai, e scoprii che le regate veliche che nell'emisfero meridionale hanno come partenza, Città del Capo e l'arrivo in Australia a Sidney, ma anche quelle che compiono il giorno del mondo, per guadagnare miglia marine tagliano sotto i 40 e anche 50 gradi sud.
A quelle latitudini i venti si formano in maniera simile a quelli dell'emisfero nord, ma le masse calde oceaniche e le basse temperature del polo sud, creano depressioni molto più violente, con venti superiori per intensità al 40 % dell'emisfero nord. Riporto la definzione wikipedia.
L'espressione Quaranta ruggenti (in inglese: Roaring Forties) è stata coniata dagli inglesi all'epoca dei grandi velieri che passavano per Capo Horn. Poiché la forza del vento aumenta procedendo verso sud,
I Quaranta ruggenti sono quei forti venti provenienti da ovest che s'incontrano tra il 40° e il 50° parallelo dell'emisfero meridionale.
I Cinquanta urlanti (in inglese Furious Fifties) sono quei forti venti provenienti da ovest che s'incontrano sul 50° parallelo dell'emisfero meridionale. Tali venti hanno la stessa origine dei venti da ovest dell'emisfero settentrionale, ma la loro intensità è superiore di circa il 40 per cento: ciò è dovuto alla serie di intense depressioni che interessano queste zone, dovute all'incontro tra l'aria fredda dell'Antartide e l'aria calda proveniente dal centro degli oceani.
I Sessanta stridenti (in inglese Shrieking Sixties) sono venti che si possono incontrare oltre i 60° di latitudine sud, vicino all'Antartide e strettamente legati alle condizioni meteorologiche della zona.
Quando pensate qundi ad una regata australe, non pensate come feci io, alle palme, alle maldive e alla polinesia....
Per la cronaca, diverse di quelle regate sono state sospese in quanto spesso era impossibile assistere le imbarcazioni e spesso i morti fra i soccorritori erano più numerosi che fra i concorrenti.....
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