manu 88
13-07-2009, 23:43
CLIMA: ESPERTI, 10 ANNI PER FERMARE AUMENTO TEMPERATURA
VENEZIA - Dieci anni di tempo per fermare a 2 gradi la soglia di aumento della temperatura, l'obiettivo del G8 dell'Aquila. "Con un accordo globale questo si potrebbe fare ma è probabile che tale limite venga superato e allora ci dovremo adattare". Lo ha detto Carlo Carraro, vicepresidente del terzo gruppo di lavoro dell'Ipcc nel corso di una conferenza stampa in occasione della prima giornata del summit che, fino a venerdì 17 luglio, riunisce 200 scienziati a Venezia, sull'Isola di San Giorgio Maggiore, alla Fondazione Cini, per decidere gli argomenti del 5/o Rapporto Ipcc (il Panel intergovernativo sui cambiamenti climatici) che vedrà la luce entro il 2014.
"Le possibilità di fermare l'aumento a 2 gradi - ha spiegato Carraro - sono limitate. Serve un accordo e gli Stati Uniti a Copenaghen devono arrivare con la legge anti-Co2 approvata anche dal Senato", oltre che dal Congresso. Lo scenario, comunque vada, parla di una temperatura in aumento di 2,2-2,3 gradi. La soglia dei 2 gradi però è fondamentale in quanto oltre questa soglia aumenteranno siccità, fame, estinzione di specie vegetali e animali con la perdita di biodiversità, catastrofi ambientali. Se poi la temperatura dovesse salire di oltre 3 gradi tra i 2 e i 3 miliardi di persone saranno colpite dalla siccità, in Europa meridionale la disponibilità d'acqua sarebbe ridotta fino a un terzo, ci sarebbe una notevole diminuzione della produzione dei cereali alle basse latitudini, una pressione enorme sui servizi sanitari, e più rischio di estinzione di specie a livello planetario. Da qui il lavoro degli scienziati riuniti a Venezia. "L'obiettivo - ha detto Riccardo Valentini, Centro Euro Mediterraneo per i Cambiamenti Climatici/Università della Tuscia - è ridurre le incertezze nelle nostre previsioni e raffinarle con una regionalizzazione più locale".
VENEZIA - Dieci anni di tempo per fermare a 2 gradi la soglia di aumento della temperatura, l'obiettivo del G8 dell'Aquila. "Con un accordo globale questo si potrebbe fare ma è probabile che tale limite venga superato e allora ci dovremo adattare". Lo ha detto Carlo Carraro, vicepresidente del terzo gruppo di lavoro dell'Ipcc nel corso di una conferenza stampa in occasione della prima giornata del summit che, fino a venerdì 17 luglio, riunisce 200 scienziati a Venezia, sull'Isola di San Giorgio Maggiore, alla Fondazione Cini, per decidere gli argomenti del 5/o Rapporto Ipcc (il Panel intergovernativo sui cambiamenti climatici) che vedrà la luce entro il 2014.
"Le possibilità di fermare l'aumento a 2 gradi - ha spiegato Carraro - sono limitate. Serve un accordo e gli Stati Uniti a Copenaghen devono arrivare con la legge anti-Co2 approvata anche dal Senato", oltre che dal Congresso. Lo scenario, comunque vada, parla di una temperatura in aumento di 2,2-2,3 gradi. La soglia dei 2 gradi però è fondamentale in quanto oltre questa soglia aumenteranno siccità, fame, estinzione di specie vegetali e animali con la perdita di biodiversità, catastrofi ambientali. Se poi la temperatura dovesse salire di oltre 3 gradi tra i 2 e i 3 miliardi di persone saranno colpite dalla siccità, in Europa meridionale la disponibilità d'acqua sarebbe ridotta fino a un terzo, ci sarebbe una notevole diminuzione della produzione dei cereali alle basse latitudini, una pressione enorme sui servizi sanitari, e più rischio di estinzione di specie a livello planetario. Da qui il lavoro degli scienziati riuniti a Venezia. "L'obiettivo - ha detto Riccardo Valentini, Centro Euro Mediterraneo per i Cambiamenti Climatici/Università della Tuscia - è ridurre le incertezze nelle nostre previsioni e raffinarle con una regionalizzazione più locale".