Visualizza Versione Completa : Il novembre 1978...
siberianraf
29-10-2009, 13:43
salve a tutti...l'ultima volta che ho aperto un post come contenuto simile a questo sono stato quasi linciato..ma io me ne frego, poichè sono una persona che porta avanti le proprie idee fregandosene dei commenti degli altri, in particolare quando sono convinto di quello che dico..
detto questo ecco una cartina del 12 novembre 1978
Vi posto solo una carta di quel mese poichè scorrendo l'archivio ho visto che per tutto il mese fino al 25 novembre la situazione rimase sempre la stessa: vortice polare in grande spolvero...correnti miti sud occidentali nel nord europa e mare anticiclonico in europa centrale e mediterraneo con massimi pressori ora più ad est..ora più ad ovest..ma nel corso di quel mese sempre compresi tra mediterraneo, europa carpatico-danubiana e paesi alpini..
Quindi una situazione orrenda da nao++++++++++++++, un mostro altopressorio tipico degli anni 2000 insomma..
Però vi è un però...ho visto che a rimini in quel novembre mostruosamente anticiclonico dal giorno 8 fino al 25 le minime furono comprese tra -0.5 e -3!!!!...(diverse minime furono a -3) e le massime furono comprese tra 10 e 12-13 gradi...tanto che a rimini quel novembre come a + 5.7 contro una media di + 8.7..quindi a - 3 dalla media!!!!!!!!...
Bene ora immaginiamo che come per magia in questo novembre 2009 sullo schermo europeo si riproponga la stessa situazione di quel novembre di 31 anni fa...che succede??
Beh..ve lo dico io..col piffero che chiudiamo il mese a -3 dalla media...proprio ora che appena arriva un periodo di alta pressione le temperature schizzano su..non solo le massime ma anche le minime!!!...le inversioni praticamente sono diventate inesistenti....proprio ora che una minima a -3 a rimini la fa solo in pieno inverno sotto una potente irruzione artica...
I periodi anche lunghi di alta pressione ci sono sempre stati...ma sono totalmente cambiati gli effetti termici al suolo..
Spiegazione di ciò?
Beh..è solo una..è che vuoi per i gas serra, vuoi per l'urbanizzazione, vuoi per qualche altro motivo a noi oscuro.ci siamo scaldati maledettamente ragazzi...forse molto di più di quanto ognuno di noi si può immaginare...
Penso di non aver offeso nessuno con questo post..e chi lo criticherà saranno i soliti struzzi che non vogliono vedere.....
P.S. Ah dimenticavo..siamo sicuri che se si verificassero le stesse configurazioni del febbraio 1956 o del gennaio 1985 qui al suolo gli effetti sarebbero uguali ad allora??
Ai posterei l'ardua sentenza...
Da struzzo dico che se si ripresentassero le stesse configurazioni gli effetti sarebbero gli stessi.
In compenso posso concordare che ci siamo scaldati e penso che il motivo sia perchè è cambiato il tipo di circolazione sopra le nostre teste, non il modo in cui si trasmette il calore dall'alto al basso.
Se si presentassero le configurazioni del '56 o '85 si andrebbe sotto zero eccome, altro che isola di calore.
Mah... Per dare un giudizio certo bisognerebbe fare ricerche storiche che i mezzi a disposizione di tutti noi non consentono di fare (forse Gigio può)...
Per cui pur non trovandomi per nulla d'accordo con la tua teoria, non posso smentirla categoricamente...
Quel che è certo è che fu un periodo estremamente lungo (estremamente estremamente eh!) caratterizzato da blande correnti orientali anticicloniche che succedevano ad una debolissima irruzione di aria artico-continentale..
E queste sono le condizioni migliori in assoluto per creare inversione sulla nostra regione...
Anche dalle immagini satellitari si nota come sia persistita in Pianura Padana una bella dose di nebbie e foschie sparse...
Non credo di aver mai visto un periodo con persistenza così prolungata di anticicloni posizionati in modo da lasciarci sempre con debole afflusso orientale (e anche la fine di Ottobre e l'inizio di Novembre dello stesso anno non sono da meno!)...
Un pò come questi due ultimi giorni che abbiamo appena vissuto, ma con 8-10 gradi di meno e 10-15 giorni di persistenza in più! Prova a togliere 9 gradi alle temperature che abbiamo ora... drink2
Gigiometeo
29-10-2009, 15:35
La risposta è piuttosto semplice: non tutti gli anticicloni sono uguali, e soprattutto non sono uguali le condizioni termoigrometriche e circolatorie che essi inducono nei bassi strati od in prossimità del suolo (diciamo meglio: nel PBL). Come dice bene Miki (tenetevelo stretto, tra poco dovrò chiamarlo maestro) le condizioni nei bassi strati che si vengono a creare a causa di una lunga persistenza anticiclonica dipendono molto dalle dinamiche che sono occorse prima dell'insediamento dell'alta pressione stessa. Si può insediare invariabilmente un robusto anticiclone dopo un'invasione calda o dopo un'irruzione fredda (anche modesta, purchè sia ben strutturata in basso), ma nei giorni seguenti le condizioni indotte dall'anticiclone cambiano dal giorno alla notte. Uno dei casi più eclatanti fu l'inverno 1988-1989 (maniche corte in montagna, cappotti in pianura), ma anche nel caso del novembre 1978 vale lo stesso approccio. Senza andare a scomodare trattati di dinamica del PBL, basta vedere per quel mese, le anomalie termiche ad 850 hPa (positive) e quelle a 925 hPa (negative), il che sta a dimostrare che:
1) Vi fu comunque un debole ingresso freddo continentale dai quadranti orientali seguito da una circolazione anticiclonica molto blanda e di lunga durata. Il freddo continentale di norma è assai efficace e si manifesta preferibilmente negli strati più bassi (non è inusuale trovare in questi casi valori termici più bassi a 925/950 hPa che ad 850 hPa); la chiusura anticiclonica successiva struttura solide inversioni termiche e tutto si blinda, almeno fino a quando non intervengono flussi sinottici a disintegrare il tutto.
2) Una volta che si è messo il coperchio sulla pentola le condizioni nei bassi strati difficilmente cambiano e durano finchè dura l'anticiclone; le calme anemologiche fanno il resto; ci si scalda sopra ma si resta freddi sotto; questa è una legge fisica che è inconfutabile che vale oggi come allora; altrimenti non si spiegherebbero le splendide galaverne e minime di tutto rispetto di inizio gennaio 2009 (non è che ad 850 hPa ci fossero valori da urlo; circa -3/-4°C).
Se oggi si ripresentassero identiche condizioni avremmo conseguenze identiche (o quasi, ma sempre vincolate alla risposta del PBL in base alle caratteristiche dell'anticiclone ed a ciò che è successo nei giorni precedenti il suo insediamento). Il fatto che oggi si verifichino condizioni simili molto più di rado è legato alle modificazioni di tipo circolatorio a macroscala soprattutto. I gas serra possono incidere su queste (non direttamente però), ma non sulla risposta a meso o microscala nei bassi strati ai diversi pattern circolatori; l'effetto dell'urbanizzazione lo si vede su dati di lungo periodo e non sul singolo evento, anche dovesse ripresentarsi ad anni di distanza, a meno che Rimini non si trasformi in Città del Messico in meno 15 giorni, ma la vedo dura.
Dunque nulla di anomalo. Si ripresentassero le dinamiche del 1985 o del 1956 avremmo più o meno gli stessi effetti (occhio, basta un ottavo di copertura nuvolosa che cambia tutto; basta 1 m/s in più di vento che cambia il mondo, basta un 20% di Ur in più che cambia assai). Nel gennaio 2009 il faentino è tornato sotto i -10°C dopo tempo immemore, senza che sopra la capa ci siano stati fuochi d'artificio. Nel febbraio 1991 in Emilia (reggiano) si sono superate le minime del 1985; nel gennaio 2002 nel ravennate si sono toccati i -12°C (con una -8°C ad 850 hPa).
Basta che le cose vadano in un certo modo ed il risultato c'è; il problema è che sempre più di rado le cose vanno in un certo modo (a macroscala soprattutto).
salut.. salut.. salut..
The Road Runner
MR
Gigiometeo
29-10-2009, 16:03
29 dicembre 2007:
Conselice -7.2
Alfonsine -7.0
Lugo -6.9
Imola -6.0
Ravenna -4.8
Cervia -4.9
Cesena -5.0
Rimini -4.7
In allegato la mappa wetterzentrale.
Sono passati solo due anni.
salut.. salut..
The road runner
MR
Neve2000
29-10-2009, 16:36
X Gigio, ma anche per gli altri.
( scusate se vado OT )
volevo chiedere, rimanendo in tema di anticicloni, mi ricordo un periodo qualche anno fa (dopo il 2002 ma sicuramente prima del 2007), durante il semestre invernale ( sarà stato un periodo di circa 2-3 settimane ) dove si vene a creare una configurazione molto simile, con gran freddo in PP e caldo in montagna.
se vi interessa vi dico anche che mi ricordo che sul programma Che Tempo Che Fa Mercalli ne aveva dato una breve spiegazione ( sperando posso anche questo essere d'aiuto per ricordare il periodo )
Neve2000
29-10-2009, 16:37
29 dicembre 2007:
Conselice -7.2
Alfonsine -7.0
Lugo -6.9
Imola -6.0
Ravenna -4.8
Cervia -4.9
Cesena -5.0
Rimini -4.7
In allegato la mappa wetterzentrale.
Sono passati solo due anni.
salut.. salut..
The road runner
MR
me la ricordo bene quella giornata, minima di -4.2 e massima di -2.5 alle 17 circa, il giorno dopo minima di -2.7 alle 6 e massima di -1.1, due giorni di super galaverna.
il mago delle nuvole
29-10-2009, 18:50
N snow"£$% ovembre 78 ,ottimo inizio di un grande inverno,è cominciato a gelare con galaverna l'8 continuando fin quasi al 25,poi cominciò con freddo, burrasche pioggia e neve ,culminando con la madre di tutte le tormente,quella della notte dopo capodanno 1979 snow"£$%
La risposta è piuttosto semplice: non tutti gli anticicloni sono uguali, e soprattutto non sono uguali le condizioni termoigrometriche e circolatorie che essi inducono nei bassi strati od in prossimità del suolo (diciamo meglio: nel PBL). Come dice bene Miki (tenetevelo stretto, tra poco dovrò chiamarlo maestro) le condizioni nei bassi strati che si vengono a creare a causa di una lunga persistenza anticiclonica dipendono molto dalle dinamiche che sono occorse prima dell'insediamento dell'alta pressione stessa. Si può insediare invariabilmente un robusto anticiclone dopo un'invasione calda o dopo un'irruzione fredda (anche modesta, purchè sia ben strutturata in basso), ma nei giorni seguenti le condizioni indotte dall'anticiclone cambiano dal giorno alla notte. Uno dei casi più eclatanti fu l'inverno 1988-1989 (maniche corte in montagna, cappotti in pianura), ma anche nel caso del novembre 1978 vale lo stesso approccio. Senza andare a scomodare trattati di dinamica del PBL, basta vedere per quel mese, le anomalie termiche ad 850 hPa (positive) e quelle a 925 hPa (negative), il che sta a dimostrare che:
1) Vi fu comunque un debole ingresso freddo continentale dai quadranti orientali seguito da una circolazione anticiclonica molto blanda e di lunga durata. Il freddo continentale di norma è assai efficace e si manifesta preferibilmente negli strati più bassi (non è inusuale trovare in questi casi valori termici più bassi a 925/950 hPa che ad 850 hPa); la chiusura anticiclonica successiva struttura solide inversioni termiche e tutto si blinda, almeno fino a quando non intervengono flussi sinottici a disintegrare il tutto.
2) Una volta che si è messo il coperchio sulla pentola le condizioni nei bassi strati difficilmente cambiano e durano finchè dura l'anticiclone; le calme anemologiche fanno il resto; ci si scalda sopra ma si resta freddi sotto; questa è una legge fisica che è inconfutabile che vale oggi come allora; altrimenti non si spiegherebbero le splendide galaverne e minime di tutto rispetto di inizio gennaio 2009 (non è che ad 850 hPa ci fossero valori da urlo; circa -3/-4°C).
Se oggi si ripresentassero identiche condizioni avremmo conseguenze identiche (o quasi, ma sempre vincolate alla risposta del PBL in base alle caratteristiche dell'anticiclone ed a ciò che è successo nei giorni precedenti il suo insediamento). Il fatto che oggi si verifichino condizioni simili molto più di rado è legato alle modificazioni di tipo circolatorio a macroscala soprattutto. I gas serra possono incidere su queste (non direttamente però), ma non sulla risposta a meso o microscala nei bassi strati ai diversi pattern circolatori; l'effetto dell'urbanizzazione lo si vede su dati di lungo periodo e non sul singolo evento, anche dovesse ripresentarsi ad anni di distanza, a meno che Rimini non si trasformi in Città del Messico in meno 15 giorni, ma la vedo dura.
Dunque nulla di anomalo. Si ripresentassero le dinamiche del 1985 o del 1956 avremmo più o meno gli stessi effetti (occhio, basta un ottavo di copertura nuvolosa che cambia tutto; basta 1 m/s in più di vento che cambia il mondo, basta un 20% di Ur in più che cambia assai). Nel gennaio 2009 il faentino è tornato sotto i -10°C dopo tempo immemore, senza che sopra la capa ci siano stati fuochi d'artificio. Nel febbraio 1991 in Emilia (reggiano) si sono superate le minime del 1985; nel gennaio 2002 nel ravennate si sono toccati i -12°C (con una -8°C ad 850 hPa).
Basta che le cose vadano in un certo modo ed il risultato c'è; il problema è che sempre più di rado le cose vanno in un certo modo (a macroscala soprattutto).
salut.. salut.. salut..
The Road Runner
MR
Grazie Gigio, come al solito chiarissimo! drink2 yahoo//..
Io ne ho ancora di strada da fare e di gavetta da sorbirmi... Altrochè maestro! vento£$%&& f-u-e-g-o f-u-e-g-o okkk// salut..
mindmusic
30-10-2009, 10:22
Bravi tutti drink2
e per di più nel dicembre 1978 ci fu un mega avvistamento UFO nella costa da Rimini a Cesenatico (scusate l'OT però ci stava)
Neve2000
30-10-2009, 11:43
X Gigio, ma anche per gli altri.
( scusate se vado OT )
volevo chiedere, rimanendo in tema di anticicloni, mi ricordo un periodo qualche anno fa (dopo il 2002 ma sicuramente prima del 2007), durante il semestre invernale ( sarà stato un periodo di circa 2-3 settimane ) dove si vene a creare una configurazione molto simile, con gran freddo in PP e caldo in montagna.
se vi interessa vi dico anche che mi ricordo che sul programma Che Tempo Che Fa Mercalli ne aveva dato una breve spiegazione ( sperando posso anche questo essere d'aiuto per ricordare il periodo )
ripropongo.
Neve2000
30-10-2009, 22:16
up drink// drink//
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