Visualizza Versione Completa : temperature minime entroterra ravennate
pro.meteo
10-12-2009, 21:36
salve gente!
la nostra (stupenda!) cartina real time dà l'opportunità di conoscere più approfonditamente le peculiarità delle varie zone microclimatiche della ns regione...
in particolare mi incuriosisce molto l'entroterra ravennate quasi sempre in pole position per le minime più basse, mentre avrei giurato ci fossero zone di pianura più favorite per la loro "continentalità"...allora chiedo agli amici ravennati: c'è qualche arcano motivo per cui si verifica questa situazione (sempre che non me la sia sognata io)? che so, tipo di terreno, regime delle brezze, o anche il posizionamento delle stazioni in cartina?
rispetto alla pianura ferrarese (purtroppo attualmente poco coperta) c'è qualche differenza peculiare?
Grazie!
ciao!
Neve2000
10-12-2009, 22:29
salve gente!
la nostra (stupenda!) cartina real time dà l'opportunità di conoscere più approfonditamente le peculiarità delle varie zone microclimatiche della ns regione...
in particolare mi incuriosisce molto l'entroterra ravennate quasi sempre in pole position per le minime più basse, mentre avrei giurato ci fossero zone di pianura più favorite per la loro "continentalità"...allora chiedo agli amici ravennati: c'è qualche arcano motivo per cui si verifica questa situazione (sempre che non me la sia sognata io)? che so, tipo di terreno, regime delle brezze, o anche il posizionamento delle stazioni in cartina?
rispetto alla pianura ferrarese (purtroppo attualmente poco coperta) c'è qualche differenza peculiare?
Grazie!
ciao!
io ho sempre saputo che alfonsine è una cosiddetta "buca da Minime" e tutta quella zona è molto particolare, non ho mai capito il perchè, visto che si trovano in piena pianura.
cmq la differenza è davvero abissale:
Ravenna Ovest +1.1°C
Ravenna Est +3.9°C
Porto Corsini +4.1°C
Alfonsine -0.4°C
Neve2000
10-12-2009, 22:31
cmq ci sarà un motivo se ad Alfonsine si è raggiunta una minima di -23.0°C nell'85 e -23.1°C nel 56
Gigiometeo
10-12-2009, 23:09
I motivi alla base di ciò sono molteplici. Intanto nella rete ASMER la stazione di Alfonsine (Enrico) è extraurbana e ciò influisce (molte stazioni sono urbane o quasi). In realtà buona parte del comparto lughese e faentino sono piuttosto freddi, ma a determinate condizioni; nei raffreddamenti notturni esclusivamente di tipo radiativo (come quello attuale, vale a dire in assenza di moti avvettivi e cielo sereno in condizioni anticicloniche) i valori più bassi sono riscontrabili all'incirca nel quadrilatero Alfonsine-Lugo-Bagnacavallo-Russi (ma comunque fino al confine con la provincia di Bologna e Ferrara), poichè in queste zone prevalgono le calme anemologiche essendo a sufficiente distanza sia dal mare (coi i suoi effetti mitigatori) che dai rilievi appenninici (brezze orografiche); inoltre sono ad una quota altimetrica assai bassa, e l'aria fredda inerte meglio si stratifica nelle bassure in assenza di vento, poi l'irraggiamento radiativo notturno fa il resto. In caso di moti avvettivi (irruzioni fredde), in una prima fase i valori più bassi passano su faentino ed imolese, aree nelle quali le correnti avvettive (in genere dai quadranti settentrionali od orientali) bloccano i flussi orografici da SW stabilendo una specie di equilibrio con sostanziali calme di vento; se il cielo rimane sereno le temperature scendono assai (molto fredda l'area di granarolo faentino per esempio, parlando di piena pianura); mentre su lughese spesso prevalgono deboli-moderate correnti sinottiche (NW-N-NE) che impediscono la discesa termica; in una seconda fase (sempre avvettiva) le acque si calmano, cessano i venti sinottici (se subentra alta pressione) ed i valori tornano notevolmente bassi anche nel lughese, a patto che il cielo sia sereno. La zona più vicina alla costa tende a risentire anche di notte delle monobrezze invernali che si innescano in base allo scambio termico mare-entroterra nei bassi strati (mare più caldo, terraferma fredda), cui si aggiunge l'effetto termoregolatore marino.
Comunque queste caratteristiche sono comuni anche in molte aree dell'Emilia (mare no problem) a patto che siano a distanza di sicurezza dal comparto appenninico (per i cali termici solo di tipo radiativo in assenza di vento). I valori molto bassi raggiunti nelle date storiche dipendono da queste condizioni post-irruzioni, cielo sereno e calma di vento su suoli abbondantemente innevati (sia nell'85 che nel '56 la materia prima non mancò), ma il fatto che siano stati registrati ad Alfonsine è casuale, nel senso che allora era una delle poche stazioni termometriche attive; se ci fossero stati sensori a collocazione extraurbana a Conselice, Massalombarda et similia avremmo visto valori simili.
C'è da dire infine che poderose irruzioni fredde unite ad elevato innevamento al suolo, bloccano più facilmente le correnti sinottiche a bassa quota; il fortissimo raffreddamento produce inversioni termiche granitiche che incoperchiano della grossa gli strati prossimi al suolo, le quali sono difficilmente scalfibili, ed è uno dei vari motivi per i quali un buon innevamento facilita basse temperature aldilà del solo effetto albedo.
In maniera grossolana assai i motivi sono questi.
Pierluigi
MR
pro.meteo
10-12-2009, 23:24
grazie gigio! tanto grossolana come spiegazione non è 8-)))
posso confermare l'analogia delle situazioni post-irruzione qua in emilia occidentale, in cui spesso l'alta pianura, segnatamente la notte seguente l'avvezione fredda, registra minime inferiori alla bassa per i motivi che hai bene speificato tu!
interessante cmq!
'notte!
Neve2000
10-12-2009, 23:29
I motivi alla base di ciò sono molteplici. Intanto nella rete ASMER la stazione di Alfonsine (Enrico) è extraurbana e ciò influisce (molte stazioni sono urbane o quasi). In realtà buona parte del comparto lughese e faentino sono piuttosto freddi, ma a determinate condizioni; nei raffreddamenti notturni esclusivamente di tipo radiativo (come quello attuale, vale a dire in assenza di moti avvettivi e cielo sereno in condizioni anticicloniche) i valori più bassi sono riscontrabili all'incirca nel quadrilatero Alfonsine-Lugo-Bagnacavallo-Russi (ma comunque fino al confine con la provincia di Bologna e Ferrara), poichè in queste zone prevalgono le calme anemologiche essendo a sufficiente distanza sia dal mare (coi i suoi effetti mitigatori) che dai rilievi appenninici (brezze orografiche); inoltre sono ad una quota altimetrica assai bassa, e l'aria fredda inerte meglio si stratifica nelle bassure in assenza di vento, poi l'irraggiamento radiativo notturno fa il resto. In caso di moti avvettivi (irruzioni fredde), in una prima fase i valori più bassi passano su faentino ed imolese, aree nelle quali le correnti avvettive (in genere dai quadranti settentrionali od orientali) bloccano i flussi orografici da SW stabilendo una specie di equilibrio con sostanziali calme di vento; se il cielo rimane sereno le temperature scendono assai (molto fredda l'area di granarolo faentino per esempio, parlando di piena pianura); mentre su lughese spesso prevalgono deboli-moderate correnti sinottiche (NW-N-NE) che impediscono la discesa termica; in una seconda fase (sempre avvettiva) le acque si calmano, cessano i venti sinottici (se subentra alta pressione) ed i valori tornano notevolmente bassi anche nel lughese, a patto che il cielo sia sereno. La zona più vicina alla costa tende a risentire anche di notte delle monobrezze invernali che si innescano in base allo scambio termico mare-entroterra nei bassi strati (mare più caldo, terraferma fredda), cui si aggiunge l'effetto termoregolatore marino.
Comunque queste caratteristiche sono comuni anche in molte aree dell'Emilia (mare no problem) a patto che siano a distanza di sicurezza dal comparto appenninico (per i cali termici solo di tipo radiativo in assenza di vento). I valori molto bassi raggiunti nelle date storiche dipendono da queste condizioni post-irruzioni, cielo sereno e calma di vento su suoli abbondantemente innevati (sia nell'85 che nel '56 la materia prima non mancò), ma il fatto che siano stati registrati ad Alfonsine è casuale, nel senso che allora era una delle poche stazioni termometriche attive; se ci fossero stati sensori a collocazione extraurbana a Conselice, Massalombarda et similia avremmo visto valori simili.
C'è da dire infine che poderose irruzioni fredde unite ad elevato innevamento al suolo, bloccano più facilmente le correnti sinottiche a bassa quota; il fortissimo raffreddamento produce inversioni termiche granitiche che incoperchiano della grossa gli strati prossimi al suolo, le quali sono difficilmente scalfibili, ed è uno dei vari motivi per i quali un buon innevamento facilita basse temperature aldilà del solo effetto albedo.
In maniera grossolana assai i motivi sono questi.
Pierluigi
MR
quindi è per questo motivo che il 5 gennaio scorso a Faenza si sono superati i -10°C (c'era l'effetto albedo, lo so, ma la differenza con il resto della regione era notevole )
Può essere, neve. Noi ad esempio, non siamo mai andati sotto il -5/-6 in quell'occasione, a causa del manto nevoso alquanto esiguo (3-4 cm).
Gigiometeo
10-12-2009, 23:51
quindi è per questo motivo che il 5 gennaio scorso a Faenza si sono superati i -10°C (c'era l'effetto albedo, lo so, ma la differenza con il resto della regione era notevole )
é esattamente per quel motivo (suoli innevati) e per l'assenza di vento, determinata comunque dall'irrobustimento dell'inversione termica data dalla presenza di neve; in quella circostanza comunque su lughese e ravennate in generale vi fu la presenza di nebbia che limitò in parte il calo termico, ma anche senza nebbia il faentino avrebbe raggiunto valori lo stesso più bassi; solo che causa nebbia nella bassa pianura le differenze furono talora sensibili (in genere valori di -6/-7°C al massimo contro -10/-11°C del faentino).
Bonne nuit
Pierluigi
MR
Dany ERM
11-12-2009, 19:57
interessantissima anche questa mappa!
si vede la netta distinzione tra la parte est e ovest di ravenna!
NETTA veramente.
drink2
interessantissima anche questa mappa!
si vede la netta distinzione tra la parte est e ovest di ravenna!
NETTA veramente.
drink2
Ehm.... Dany...sarcastic-
Mi sa che è una feature della funzione di interpolazione, non è reale... Una distorsione dovuta alla funzione di interpolazione...okkk//
Non ci sono abbastanza stazioni in zona (sopratutto a Nord)...drink2
Neve2000
11-12-2009, 20:24
la differenza c'è eccome:
Ravenna Ovest: +3.0°C
Ravenna Est: +5.7°C
Porto Corsini: +5.3°C
addirittura sono più caldo di porto corsini e qualcuno diceva che io sotto-stimavo le T
Neve2000
11-12-2009, 20:26
Marina di Ravenna +6.3°C
Punta Marina: +6°C
Dany ERM
11-12-2009, 20:58
Ehm.... Dany...sarcastic-
Mi sa che è una feature della funzione di interpolazione, non è reale... Una distorsione dovuta alla funzione di interpolazione...okkk//
Non ci sono abbastanza stazioni in zona (sopratutto a Nord)...drink2
no Miki però abbiamo una stazione costiera... porto corsini e la stazione che abbiamo installato noi...dalla parte W di ravenna..
non ci sono tante stazioni...ma per avere un'idea...sono sufficienti...
drink2
no Miki però abbiamo una stazione costiera... porto corsini e la stazione che abbiamo installato noi...dalla parte W di ravenna..
non ci sono tante stazioni...ma per avere un'idea...sono sufficienti...
drink2
Ah ce n'è una in costa!! E' vero...
Allora pardon...drink2
questa mattina la temperatura variava dai circa +2 della zona a sud di Ravenna,circa 10-11 km dal mare,ai +8 della linea di spiaggia,temp rilevate con il termometro dell'auto,quindi ovviamente non precise,ma comunque il rapporto era quello.Blanda inversione in entroterra,disturbata da un leggero venticello e cielo nuvoloso,allegro vento da levante in spiaggia.
Neve2000
13-12-2009, 13:22
questa mattina la temperatura variava dai circa +2 della zona a sud di Ravenna,circa 10-11 km dal mare,ai +8 della linea di spiaggia,temp rilevate con il termometro dell'auto,quindi ovviamente non precise,ma comunque il rapporto era quello.Blanda inversione in entroterra,disturbata da un leggero venticello e cielo nuvoloso,allegro vento da levante in spiaggia.
io minima di +2.7°C e sono a 5km dalla costa.
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