Visualizza Versione Completa : Bologna febbraio 1929
TelegraphCove
20-03-2010, 00:00
A proposito di inverni storici guardate Bologna sotto la neve del '29.
andrea di ferrara
20-03-2010, 13:18
è tipo ferrara nel 1929, ma senza spal...
è tipo ferrara nel 1929, ma senza spal...
Gran bella immagine..quanta neve mammamia..
Andrea, la spal non cera, ma la viola da 3 anni siapplauso//...
Il 1929 fu proprio un'inverno storico per la nostra regione e non solo.Dalle cronache dell'epoca, risulta che a bologna, l'11febbraio caddero 40 cm. di neve.
Il 13 febbraio, 80 cm.a Parma, 60 cm. a Ferrara, 50 cm. a Ravenna, 70 ad Ancona e Udine, 40 cm. a Pistoia, 40 cm. anche a Firenze, Livorno, e Lucca.
Il 18 febbraio 1929, la temp. di Anzola dell'Emilia, si portò a -27°c
massimo anzola
21-03-2010, 18:33
Il 1929 fu proprio un'inverno storico per la nostra regione e non solo.Dalle cronache dell'epoca, risulta che a bologna, l'11febbraio caddero 40 cm. di neve.
Il 13 febbraio, 80 cm.a Parma, 60 cm. a Ferrara, 50 cm. a Ravenna, 70 ad Ancona e Udine, 40 cm. a Pistoia, 40 cm. anche a Firenze, Livorno, e Lucca.
Il 18 febbraio 1929, la temp. di Anzola dell'Emilia, si portò a -27°c
i dati in mio possesso parlano di 128 cm. caduti a Bologna fra l'11 e il 16 febbraio 1929.
Per quanto riguarda la temperatura, i vecchi anzolesi si tramandano una minima di -32.
Ne parlò anche il Carlino in un articolo degli anni '70 che avevo tenuto, ma che purtroppo non trovo più.
Una delle cose che voglio fare quando avrò tempo (cioè quando andrò in pensione: mi ricollego a quanto da me scritto in un post sull'inverno 1829/30) è proprio andare a caccia del -32 (chissà se troverò qualcosa).
i dati in mio possesso parlano di 128 cm. caduti a Bologna fra l'11 e il 16 febbraio 1929.
Per quanto riguarda la temperatura, i vecchi anzolesi si tramandano una minima di -32.
Ne parlò anche il Carlino in un articolo degli anni '70 che avevo tenuto, ma che purtroppo non trovo più.
Una delle cose che voglio fare quando avrò tempo (cioè quando andrò in pensione: mi ricollego a quanto da me scritto in un post sull'inverno 1829/30) è proprio andare a caccia del -32 (chissà se troverò qualcosa).
Ciao massimo, confermo il tuo dato per quanto riguarda i cm. di neve caduti a Bologna fra l'11 e il 16 febbraio 1929,per quanto riguarda la temp. minima di Anzola, i dati in mio possesso confermano la -27 °c. Questo non vuole dire che ho ragione io, ma solo il dato che ho trovato spulciando quà e là. Se trovi la tua conferma, comunicamelo che aggiorno i miei dati .drink2
TelegraphCove
22-03-2010, 10:42
Questo è il resoconto dell'Osservatorio
Dany ERM
22-03-2010, 11:08
è tipo ferrara nel 1929, ma senza spal...
Gran bella immagine..quanta neve mammamia..
Andrea, la spal non cera, ma la viola da 3 anni siapplauso//...
possiamo evitare di sporcare ogni post? grazie...
salut..
Questo è il resoconto dell'Osservatorio
Dalle cronache del tempo.
Per 5 giorni,dal 10 al 15 febbraio, la neve cadde ininterrottamentesulla città.Oltre 2500 spalatori radunano enormi cumuli di neve nelle piazze Galileo e San Domenico. Le scuole vengono chiuse. In mancanza di carbone per il riscaldamento è distribuito quello delle ferrovie. In molte case l'acqua gela le tubature fino a farle scoppiare. La temp. raggiunge i -15°c , mentre sfiora i - 20°c nella vicina Anzola. i Bolognesi ricorderanno a lungo il 29 come "l'an d'la neiv".drink2
massimo anzola
22-03-2010, 12:40
Questo è il resoconto dell'Osservatorio
da notare le temperature durante la nevicata (all'osservatorio, in piena isola di calore urbana, che esisteva anche allora anche se meno intensa):
11/2 -8.5 -6.7
12/2 -11.5 -9.9
13/2 -10.8 -8.8
14/2 -9.1 -6.4
15/2 -9.6 -3.8
16/2 -9.8 -3.9
Fantastico !
andrea di ferrara
23-03-2010, 13:37
possiamo evitare di sporcare ogni post? grazie...
salut..
ciao dany. onestamente se dire che bologna nel 1929 era un pò come ferrara ma senza spal significa "sporcare" un post... mah, mi pare che si esageri giusto un pelo... almeno a mio parere.
r.nono//
skystorm87
24-03-2010, 19:00
Belle foto!
giorgio1940
24-03-2010, 21:12
Il "nevone" del 1929 interessò gran parte d'Italia.
L'inverno 28/29 è stato "storico" per il freddo, i frequenti afflussi artici e siberiani, e per la neve caduta in maniera assolutamente eccezionale in tutta Italia.
L'inverno sembrava non dovesse mai finire, le "fasi" fredde si susseguirono fin oltre Pasqua!
La mia passione per la meteo e la neve, nasce proprio dai racconti di mio padre del "nevone" del 29'.
Ai primi di febbraio dopo un lungo e freddo inverno tutti si attendevano la scomparsa del gelo e con l'allungarsi delle giornate, un sentore di primavera.
Ma il 9 di febbraio incominciò l'evento "storico" del secolo xx°.
Nevicò ininterrottamente per tre giorni ed al 12 febbraio , a Rimini, si raggiunse uno spessore di neve attorno ai 130 cm.
Nelle colline appena sopra la periferia della città, si ebbero accumuli per vento ed avvallamenti del terreno superiori ai tre metri.
La gente era in certi casi costretta ad uscire dalle finestre del primo piano o scavare gallerie per raggiungere la vicina strada. Strada resa praticabile dopo giorni e giorni di lavoro massacrante di badile. Non vi erano turbine o mezzi potenti come ora, tutto si faceva organizzandosi a gruppi di cittadini, di vicinato, spalando con abnegazione e per necessità.
Ricordo in particolare il racconto di una situazione drammatica vissuta nella mia famiglia.
Mio fratello maggiore che allora aveva 2 anni era gravemente ammalato di polmonite, ed allora senza penicillina ed altri farmaci allora sconosciuti, era in grave pericolo di vita, il riscaldamento in casa non c'era. I servizi igenici inesistenti(un piccolo capanno di legno all'esterno della casa era il nostro bagno).
L'unica stufa a legna era il riscaldamento e la "cucina economica" per tutta la casa.
Ma quell'inverno era stato freddo e lungo, la poca legna acquistata e raccolta sulla vicina collina era finita.
Mio padre allora disperato, di notte tagliava tronchi all'alberatura della vicina strada, ed occultava il taglio con la fuliggine.
In casa si gelavano varie cose, dall'acqua del bicchiere sul comodino, alla damigiana di " mezzovino" od "acquaticcia" in soffitta, che regolarmente si rompeva.
Ricordo anche la frase sempre di mio padre che spesso si doveva recare a piedi in farmacia in città:"pensa che il termometro all'interno della farmacia, anch'essa riscaldata con una stufa, segnava zero gradi!"
Fortunatamente anche grazie ai "furti" di mio padre, mio fratello si salvò.
La neve resistette fin dopo Pasqua, e le storie vere, raccontate dai vecchi dello storico "nevone", tennero banco per anni nelle "veglie" di vicinato che allora si tenevano nelle stalle per riscaldarsi con il calore delle bestie.
Allora sì che l'inverno era inverno!
Proprio allora che non se ne sentiva il bisogno! anzi...
Se succedesse ora un tale evento avremmo disagi ben più gravi e duraturi, i potenti mezzi ora a disposizione non riuscirebbero a far fronte alla situazione, ed il caos, e l'emergenza sarebbe ad alti e pericolosi livelli.
L'economia avrebbe contraccolpi pesanti....
....
Ciao,
Giorgio
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