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Visualizza Versione Completa : Indice di disagio climatico


sanpei
26-08-2010, 17:00
Precisando subito che in questo campo è tutto soggettivo e che le preferenze a livello di temperatura e umidità variano molto tra la popolazione umana, sono anni che cerco di dare oggettività ad una sensazione soggettiva (la mia in particolare), ovvero quando il caldo passa da piacevole a fastidioso.
Certamente l'indice di calore o il dew point danno una certa indicazione in merito (direi che fino a 32° con dp sotto i 15° io sto bene) ma poi vorrei anche misurare QUANTO un' intera estate è stata fastidiosa o piacevole.
Infatti la media mensile delle temperature (ancorchè corredata dal tasso medio di umidità) non da' un parametro facilmente confrontabile: mi spiego, se un anno il mese di agosto facesse sempre temperature in media (a Faenza arrotondando 20 di minima e 30 di massima) la considererei un'estate ideale senza alcun giorno fastidioso, se invece come quest'anno fa per 20 gg temperature sotto media e per 10 gg sopra come ora lo considerero un agosto fastidioso per 10 gg anche se la media finale fosse addirittura inferiore alla precedente.
Questo perchè non si può far scorta di freddo a livello corporeo (ovvio) e 20 gg freddi non compensano 10 gg roventi.
Ho quindi realizzato che l'indice di disagio estivo PER ME è il numero di giorni in una estate con temperatura media giornaliera superiore a 25° (potete correggere questo dato col tasso di umidità ma la cosa si complica senza dare un grande valore aggiunto al dato) con gradiente esponenziale in caso di temperature medie molto più alte di 25° (ovvero fastidio doppio con tm di 27°, quadruplo con 29° etc.).
Facendo un conto della serva a livello esemplificativo, nell'estate 2009 ho avuto un totale di 51 gg con tm superiore a 25.0° (fonti dati osservatorio torricelli per comodità) di cui 14 con tm superiore a 27.0° e 5 con tm superiore a 29.0°.
Il totale cumulato del mio disagio 2009 quindi ammonta a 80.
Con lo stesso criterio, nel 2010 il totale del disagio (fino a oggi ma non dovrebbe mancare molto alla fine) ammonta a 50.
Insomma mi sembra che un solo numerino semplice semplice si riesca a dare un'idea abbastanza precisa di quanto si è patito (in città) in una intera stagione estiva.
Attendo vs commenti e suggerimenti possibilmente costruttivi.
Grazie

Francesco
26-08-2010, 17:16
Precisando subito che in questo campo è tutto soggettivo e che le preferenze a livello di temperatura e umidità variano molto tra la popolazione umana, sono anni che cerco di dare oggettività ad una sensazione soggettiva (la mia in particolare), ovvero quando il caldo passa da piacevole a fastidioso.
Certamente l'indice di calore o il dew point danno una certa indicazione in merito (direi che fino a 32° con dp sotto i 15° io sto bene) ma poi vorrei anche misurare QUANTO un' intera estate è stata fastidiosa o piacevole.
Infatti la media mensile delle temperature (ancorchè corredata dal tasso medio di umidità) non da' un parametro facilmente confrontabile: mi spiego, se un anno il mese di agosto facesse sempre temperature in media (a Faenza arrotondando 20 di minima e 30 di massima) la considererei un'estate ideale senza alcun giorno fastidioso, se invece come quest'anno fa per 20 gg temperature sotto media e per 10 gg sopra come ora lo considerero un agosto fastidioso per 10 gg anche se la media finale fosse addirittura inferiore alla precedente.
Questo perchè non si può far scorta di freddo a livello corporeo (ovvio) e 20 gg freddi non compensano 10 gg roventi.
Ho quindi realizzato che l'indice di disagio estivo PER ME è il numero di giorni in una estate con temperatura media giornaliera superiore a 25° (potete correggere questo dato col tasso di umidità ma la cosa si complica senza dare un grande valore aggiunto al dato) con gradiente esponenziale in caso di temperature medie molto più alte di 25° (ovvero fastidio doppio con tm di 27°, quadruplo con 29° etc.).
Facendo un conto della serva a livello esemplificativo, nell'estate 2009 ho avuto un totale di 51 gg con tm superiore a 25.0° (fonti dati osservatorio torricelli per comodità) di cui 14 con tm superiore a 27.0° e 5 con tm superiore a 29.0°.
Il totale cumulato del mio disagio 2009 quindi ammonta a 80.
Con lo stesso criterio, nel 2010 il totale del disagio (fino a oggi ma non dovrebbe mancare molto alla fine) ammonta a 50.
Insomma mi sembra che un solo numerino semplice semplice si riesca a dare un'idea abbastanza precisa di quanto si è patito (in città) in una intera stagione estiva.
Attendo vs commenti e suggerimenti possibilmente costruttivi.
Grazie


usando il tuo criterio sono a 40 GG quest'anno

>25° = 26 gg
>27° = 9 gg
>29° = 5 gg

massimobandini
26-08-2010, 19:04
ciao sanpei,
non ho capito una mazza... drink2x la mia pazienza troppe righe dopo un pò mi perdo,
ma l'unica cosa che posso dire è che di norma un gg è considerato di caldo medio-moderato quando si passano i 30° di massima non di media.

in un range lungo x prendere in esame un' onda di calore, si conteggiano le gg con t° over 30° sempre di massima

quindi penso che lo stesso ragionamento valga x tutti i tuoi conteggi dell'estate dove devi prendere in esame le gg over 30° massime non medie

quindi di primo acchito, ma molto probabilmente non ho capito una mazza io, dovevi prendere in esame t° over 30° massima

mi pareva di averlo letto sul mtg una volta ma nn sono sicuro
drink2
spero di essermi fatto capire, aperto il dibattitoapplauso//...

roberto74
26-08-2010, 19:51
All'Osservatorio "Torricelli" per esempio annotiamo da sempre quei valori termici che superano certe soglie.In estate le soglie sono queste:
Minime notturne over 20°C
Massime over 25°
Massime estreme over 35°

Ebbene nel 2009 abbiamo avuto 26 notti over 20°,84 giorni over 25°,20 giorni over 35°.Gli over 35° delineano vere ondate di calore.

Nel 2010 abbiamo avuto 23 notti over 20°,79 giorni over 25°,ma manca ,"solo" 8 giorni over 35° tutti concentrati in luglio.

Il luglio 2010 è stato pazzesco specialmente per le minime notturne,in quanto abbiamo avuto ben 17 notti over 20°!!nono//

Nel 2009 e nel 2010 giugno è stato un mese clemente con solo 1 notte over 20° e nessun giorno over 35.

Agosto 2009 è stato molto peggio di quest'anno con ben 14 notti over 20°,12 giorni over 35°.

L'agosto 2010 invece si è attestato sui 5 giorni over 20°(ma mancano ancora delle notti) e 0 giorni over 35°.

Da soli questi indici non indicano la sofferenza "umana" ma aiutano a capire l'intensità di una stagione.

In inverno per esempio si prendono a riferimento valori minimi minori di +3° di 0° e di -10°.Massime inferiori a +6°.

Ciao!!!!!okkk//

Tuxharlock
26-08-2010, 19:54
ciao, personalmente, i valori dell'indice di Thom anche se ancora "sperimentale" rispecchiano il mio disagio fisiologico
http://www.ossgeo.unimo.it/osservazioni/thom-oggi.jpg


soglia di disagio, o di malessere fisiologico appare quando il valore di ID raggiunge quota 24. Il disagio aumenta progressivamente con l'aumentare dell'ID
Disagio marcato si ha quando l'indice di Thom è compreso fra 26 e 28
disagio forte viene definito quando l'indice supera 28
condizioni critiche: superato il valore di 28 in bibliografia è messo in evidenza un progressivo deterioramento delle condizioni generali, sia fisiche che psichiche con progressivo aumento, soprattutto oltre il valore di 32, del rischio di colpi di calore.
dati osservatorio UNIMORE p.zza Roma

roberto74
26-08-2010, 20:05
ciao, personalmente, i valori dell'indice di Thom anche se ancora "sperimentale" rispecchiano il mio disagio fisiologico
http://www.ossgeo.unimo.it/osservazioni/thom-oggi.jpg


soglia di disagio, o di malessere fisiologico appare quando il valore di ID raggiunge quota 24. Il disagio aumenta progressivamente con l'aumentare dell'ID
Disagio marcato si ha quando l'indice di Thom è compreso fra 26 e 28
disagio forte viene definito quando l'indice supera 28
condizioni critiche: superato il valore di 28 in bibliografia è messo in evidenza un progressivo deterioramento delle condizioni generali, sia fisiche che psichiche con progressivo aumento, soprattutto oltre il valore di 32, del rischio di colpi di calore.
dati osservatorio UNIMORE p.zza Roma


E' certamente l'indice migliore pe "quantificare la sofferenza"read//

Vi rimando anche a questo link dove vi è una tabella del disagio climatico.Oggi per esempio a Faenza centro per circa due ore abbiamo avuto il valore di 43 che nella tabella corrisponde ad una soglia di caldo pericoloso per sforzi fisici.
Vi è anche un calcolatore per calcolarvi il vostro heat index ecc.
Ciao!!!!okkk//

http://www.meteo.unina.it/html/modules/meteolab/ind_cal.htm

sanpei
27-08-2010, 08:44
Grazie ragazzi dei vostri commenti.
L'indice di Thom è certamente un dato più preciso del disagio fisico perchè assomma alla temperatura l'umdità e la ventilazione. Richiede però una serie di calcoli e la temperatura del bulbo umido non è alla portata di tutti. Utilissimo però per misurare stati di emergenza medica per la popolazione come quelli lanciati dalla protezione civile nelle ondate di calore.
Il mio indice invece, molto più modestamente, vuole identificare una soglia di disagio (fissata per comodità a 25° di media giornaliera) per "contare" i gg di disagio nel corso di un anno (o di una estate).
All'obiezione di Bandini e altri (che il disagio comincia con temperatura massima sopra i 30°) rispondo dicendo che se per un'ora al giorno fa 30.1° e poi scende rapidamente e la notte è fresca (spesso capita) secondo me quel giorno non è disagiato.
Invece se la massima è inferiore a 30 (es giornata nuvolosa) ma le minime sono alte (garbino ... copertura nuvolosa calda) al punto di portare la media giornaliera sopra 25°, quel giorno per me è disagevole.
Certo la cosa migliore sarebbe "correggere" la temperatura media col tasso di umidità, cercherò di trovare una formula semplice per farlo, ma come metodo di confronto del disagio patito tra annate diverse mi sembrava comodo e semplice anche se un po' grezzo.
Aperto ad ulteriori proposte e commenti.

massimobandini
27-08-2010, 09:28
CIAO RAGAZZI,
X MANTENERE VIVO E COSTRUTTIVO IL DIBATTITO, QUESTA MATTINA HO FATTO UNA BREVE RICERCA
MI SONO IMBATTUTO IN UNA DISCUSSIONE SUL FORUM MTG DEL MIO CONOSCENTE ANDREA CORIGLIANO, PERSONA ESPERTISSIMA IN QUESTO CAMPO E MOLTO AFFIDABILE DA MOLTI ANNI, CHE RIASSUMO QUI SOTTO CREDENDO DI FARVI COSA GRADITA E SPERANDO CHE LO STESSO ANDREA NON SE NE ABBIA A MALE.
PRATICAMENTE X FARVI CAPIRE CHE NON HO SCRITTO IERI UNA STRONZATA

BUONA LETTURA

Statisticamente, affinché si possa parlare in questi termini, è necessario che:

1) sia superata la temperatura media dell’area di interesse di una deviazione standard (caldo debole) due deviazioni (caldo moderato), tre deviazioni (caldo intenso/eccezionale);
2) Il fenomeno interessi il 30% del territorio nazionale;
3) duri almeno tre giorni

Vediamo nello specifico. È noto che la distribuzione della temperatura mensile di una località è di tipo gaussiano: la curva sarà stretta (sigma piccolo = deviazione standard piccola) se la variabilità climatica è bassa (clima marittimo), mentre sarà larga (sigma grande) se la variabilità è alta (clima continentale). Supponiamo che, preso un campione congruo di località del Sud e delle Isole, la temperatura media per il mese di agosto sia di 31 °C, con associata una deviazione standard di 2 °C. Questo comporta che:

a) per parlare di un’ondata di caldo debole, è necessario che la temperatura media calcolata considerando tutte le località campione sia maggiore o uguale a 33 °C;
b) per parlare di un’ondata di caldo moderata, è necessario che la temperatura media calcolata considerando tutte le località campione sia maggiore o uguale a 35 °C;
c) per parlare di un’ondata di caldo forte, è necessario che la temperatura media calcolata considerando tutte le località campione sia maggiore o uguale a 37 °C.

In secondo luogo, il fenomeno deve interessare almeno il 30% del territorio nazionale: Nord, o Centro, o Sud più Isole. Se solo la Sicilia o la Sardegna sono eventualmente interessate dal fenomeno, non possiamo davvero parlare di un’ondata di caldo, perché siamo circoscritti ad una regione. Infine, deve durare almeno tre giorni, perché è provato che la sopportazione alle alte temperature diminuisce drasticamente dal terzo giorno in poi.

In base a quanto detto, possiamo dire che nei prossimi giorni l’Italia sarà stretta in una morsa di aria calda? Assolutamente no, innanzitutto perché i giudizi si danno a fenomeno avvenuto. Si può parlare di un periodo con temperatura sopra media, ma per sapere come l’anomalia termica a 850 hPa incida sui valori che si registreranno al suolo bisogna aspettare. D’altra parte, fare un elenco di località interne di una regione che superano i 36-37 °C non mi dice nulla sull’entità dell’ondata di calore, sia perché quella regione non è il 30% del territorio nazionale e sia perché non conosco qual è la deviazione standard della temperatura massima di queste località. Deduco, però, che se questi valori di 36-37 °C vengono raggiunti con questa facilità, siamo di fronte a località a clima prettamente continentale (non per niente, si specifica “aree interne”), per cui la deviazione standard è senz’altro più alta e il limite per cui si possa parlare di ondata di calore moderato/forte è senz’altro più elevato.

Un saluto
Andrea

sanpei
27-08-2010, 09:45
Ho provato a correggere il valore del mio indice col tasso di umidità e devo dire che le cose non cambiano in modo significativo, forse grazie al fatto che il nostro clima registra quasi sempre lo stesso tasso di umidità (e quindi nel confronto tra anni diversi il dato non inciderebbe) e grazie anche al fatto che se fa più caldo (t. massima) l'umidità media in generale scende (vedi nelle sgarbinate).
Allego la seguente tabella:

si riferisce al mese di luglio 2010 secondo i dati dell'Osservatorio Torricelli (che ringrazio sempre) e non pretendono di rappresentare nulla se non quella situazione particolare.
Nella prima formulazione dell'indice grezzo (t. media limite 25°, gradiente 2x ogni due gradi interi) il dato finale del mese è 42.
Nella seconda formulazione (stessa t media limite, indice calcolato come differenza tra la t. media e 25°) il dato finale è 46.
Tenendo conto anche dell'umidità media giornaliera e calcolando l'heat index medio e verificando l'indice grezzo su di esso il risultato è 48 (poca differenza alla fine).
Se invece calcoliamo la differenza coi decimali tra l'heat index medio e 25° il dato finale si impenna a 60.5. Scegliete voi quale dato vi sembra rappresenti meglio il parametro che vuole indicare ma secondo me, l'umidità non sembra aggiungere molto al dato.
Farò ulteriori verifiche con altri mesi (mi stuzzica il 2003) e vedrò se i dati restano stabili.

sanpei
27-08-2010, 09:47
ecco la tabella

roberto74
27-08-2010, 09:52
Su luglio sanpei,hai fatto a mio parere un ottimo lavoro!!!applauso//...

Ti ringrazio io!!!!okkk//

Ciao!!!!applauso//...

P:S:A luglio ho sofferto molto,come non accadeva dal 2003!read//

belisariora
27-08-2010, 11:53
Grazie sanpei per aver aperto qs post: mi piacciono molto qs discussioni drink2
Il discorso del "disagio" climatico credo sia una delle cose più soggettive di questo mondo: dal punto di vista "sanitario" qs aspetto è stato trattato anche abbastanza approfonditamente nell'apposito post sul problema "caldo & malori da caldo".
Nella mia esperienza sanitaria devo dire che l'indice di disagio climatico oggettivamente migliore è senza dubbio quello di Tompson ma, all'atto pratico, qs discorso credo davvero sia una delle cose più variabili di qs mondo!
Varia non solo da persona a persona... ma anche nella persona stessa!! Ti porto un aspetto personale, credo abbastanza interessante: con l'avanzare dell'età, ahimé, io ho iniziato a soffrire pure il freddo, oltre al caldo (quello fin da quando sono nato lo soffro).
Anzi, se possibile, ogni anno che passa inizio a tollerarlo pure meno del caldo. :(
Ricordo perfettamente che nel gennaio 1985, mentre di giorno eravamo a -10°c e quasi tutti giravano bardati con attrezzattura da alta montagna, io indossavo, Moon Boot a parte, un semplice abbigliamento invernale e, altrettanto bene, non ricordo di aver patito davvero freddo come invece accadeva alla maggior parte delle persone che mi stavano vicine (ad una mia collega, addirittura, vennero dei geloni ai piedi e alle mani davvero terribili in quell'occasionepaura//..). "Madonna che freddo becco!!!!" sono riuscito a dirlo solamente una volta nella mia vita quando mi sono trovato a -42°c (ore 14:15) quando mi sono trovato a Ojmjakon nel 1981, allora ancora semplicemente "Russia" e non la Repubblica jacuta attuale.
Ma 24 anni dopo... cioè nello scorso dicembre, quel giorno che qui a Ravenna fece -5°c di massima, io ero livido dal freddo e bardato tipo l'omino Michelin. Mi sono pure rifiutato di uscire a pranzo perché stavo malissimo: brividi continui nonostante termosifone e stufetta elettrica a manetta!!!!!
Non parliamo poi degli under -10°c mattutini di quel periodo...
Il caldo, invece, quello non l'ho mai veramente sopportato, ma almeno inizio a tollerarlo un po' meglio rispetto ad anni fa: ora sto bene anche con 30°-32°c, purché ventilati anche se non proprio asciutti. Cosa assolutamente impensabile sempre 20 anni fa quando iniziavo a stare malissimo già ogni volta che il termometro segnava over 25°c!

Solo una cosa però, riesce a mettermi - parlo sempre personalmente, ovvio - davvero a disagio dal punto di vista climatico: l'alta umidità.
Che sia "invernale", tipo certe giornate nebbiose di fine novembre con pioviggine e 2-3°c di max, oppure "estiva", tipo quella assolutamente orrida di ieri (già commentata nel post apposito)... per quel che mi riguarda l'effetto è identico. Nel primo caso sono depresso e rabbioso... nel secondo divento isterico e rabbioso.
Sicché, per buona pace mia e di tutti quelli che mi stanno intorno, è decisamente meglio che il tempo sia "secco"... sarcastic-

sanpei
27-08-2010, 12:31
Sull'intolleranza all'umidità ti quoto in pieno, a me da fastidio anche la nebbia gelida, il mio organismo già tende a sudare di suo in modo incontrollabile, se poi questo sudore ti resta addosso e si appiccica tutto io divento una bestia insofferente.
E non è questione di vestiti, sudo anche in costume al mare .. insomma sono il contrario di Cris.
Per i discorsi sulla soggettività del disagio climatico sono pienamente d'accordo, il mio era un tentativo di standardizzare la possibilità di confronto tra mesi e anni successivi in modo coerente.
E il metodo con la sola temperatura media mi sembra il più applicabile, il dato sull'umidità non sempre è disponibile e rilevato con precisione, oltretutto mantenendo uno storico sufficentemente profondo.

Cris
27-08-2010, 14:02
.. insomma sono il contrario di Cris.
.

Non credere eh..ma anch'io non sopporto il caldo, e quando è caldo afoso vero grondo di sudore a star fermo..tipo nella giornata di ieri..
Non pensate adesso che visto che fino all'altro ieri non sudavo particolarmente, io sia un extraterrestre venuto da chissà quale galassia!!:)

sanpei
27-08-2010, 14:41
Faccio un altro esempio, luglio 2007, un mese caldissimo (secondo solo al 2003) ma fortunatamente dominato dal garbino con tassi di umidità bassi.
La media mensile fu di 26.23 (contro i 25.8 di questo 2010) e umidità media 47% contro il 61% del 2010.
Come da tabella, si vede che l'indice semplice segna 51 e quello decimale 60, (i dati del 2010 sono rispettivamente 42 e 46) ma tenendo conto dell'umdità (ossia calcolandolo sull'Heat Index medio invece che sulla t media semplice) i due dati scendono invece che salire (41 e 55 contro i 48 e 60 del 2010).
A questo punto posso dire che l'indicatore semplice è più "adatto" a chi soffre il caldo tout court ... quello basato sull'Heat Index a chi come me teme di più l'umidità e sopporta meglio il caldo torrido.

belisariora
27-08-2010, 15:42
Faccio un altro esempio, luglio 2007, un mese caldissimo (secondo solo al 2003) ma fortunatamente dominato dal garbino con tassi di umidità bassi.
La media mensile fu di 26.23 (contro i 25.8 di questo 2010) e umidità media 47% contro il 61% del 2010.
Come da tabella, si vede che l'indice semplice segna 51 e quello decimale 60, (i dati del 2010 sono rispettivamente 42 e 46) ma tenendo conto dell'umdità (ossia calcolandolo sull'Heat Index medio invece che sulla t media semplice) i due dati scendono invece che salire (41 e 55 contro i 48 e 60 del 2010).
A questo punto posso dire che l'indicatore semplice è più "adatto" a chi soffre il caldo tout court ... quello basato sull'Heat Index a chi come me teme di più l'umidità e sopporta meglio il caldo torrido.

Oggettivamente l'heat index ha poca scarsità indicativa, anche se è tanto di moda ultimamente parlare della temperatura percepita, anziché di quella reale: ad esempio, a parità di heat index i 37°c con il 40% di ur verificatisi nel luglio scorso non sono stati nemmeno paragonabili ad altre occasioni in cui eravamo a 32-33°c, ma con il 60% di ur.
Notevole il disagio con 37°c ma condizioni considerate molto più pericolose - e disagevoli - quelle verificatesi con i 33°c così umidi...
Il parametro in assoluto più attendibile è forse il dew point: tu dici che è difficile basarsi sull'umidità e avere dati corretti in qs senso: secondo me, invece, è molto più facile avere un dato corretto di ur che di "reale" temperatura esterna. Un buon igrometro credo possa misurare sempre e cmq abbastanza bene il livello di ur... ma sul discorso rilevamento corretto delle temperature anche qua sopra sono stati scritti fiumi di inchiostro, stante la difficoltà a reperire dati realmente attendibili. Sia per la strumentazione usata, sia per la non ottimale collocazione del termometro e pure per la manipolazione dei dati da parte di chi li rileva.

Ieri, ad esempio, avevamo dp stellari dalle mie parti, soprattutto in serata e condizionatore a manetta tutto il giorno, mentre oggi benché la giornata sia più calda di ieri, sia a livello di temperatura massima che di temperatura media, grazie (davvero!) al garbino è molto più secca e con un dew point attualmente sui 15. Io sudo il giusto, ma non da fermo, respiro bene... e soprattutto il mio condizionatore deve essere ancora acceso da stamattina presto!applauso//...applauso//...applauso//...
Quindi, al di là dei miei parametri personali, il riferimento più valido che ho è quello del dew point.

Tuxharlock
28-08-2010, 17:04
A questo punto posso dire che l'indicatore semplice è più "adatto" a chi soffre il caldo tout court ... quello basato sull'Heat Index a chi come me teme di più l'umidità e sopporta meglio il caldo torrido.
quoto questa conclusione!! e personalmente ritengo che nella "memoria storica" delle persone rimanga negativamente impresso più un caldo umido che un caldo secco torrido dead2//