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Visualizza Versione Completa : I venti di pianura...


peppuz
25-01-2011, 16:11
Guardando la discussione sulla bora mi è venuta una domandina da fare a voi piu esperti di me...volevo sapere come mai durante la stagione invernale, al passaggio delle depressioni, da noi in pianura si sentono poco o addirittura nulla i cambi di vento? cioè in primavera-autunno appena compaiono i cirri tac il vento gira da S-SE per poi diventare W-NW al passaggio del fronte freddo ma invece in inverno questi giri si sentono poco, infatti anche in presenza di precipitazioni spesso il vento si comporta come negli altri giorni (NE di giorno SW di notte)...qualcuno mi sa dire perchè??? :)

ippiu
25-01-2011, 16:18
Ti assicuro che non è così. In pianura vera ed aperta cioè bassa pianura come da me, all'inizio del fronte è NE, poi se va bene gira a NW. Il S è rarissimo; il SW è foehn blando appenninico da me!

paolo leoni
25-01-2011, 16:30
Peppuz il tuo è un discorso a dir poco complesso:
Partendo dal presupposto che l'Emilia Romagna ha una superficie molto vasta, la questione vento è delicatissima. In primis, il fatto che ci troviamo nel cuore della PP e siamo circondati dagli appennini a nord dalle alpi (anche se lontane, ci "proteggono" dal vento da NORD), così come ad ovest; e ad est dal mare ci deve far riflettere. Siamo un po' come in una "valle gigantesca". A differenza di noi, se prendi una città qualunque del centro italia noterai come i venti nella maggior parte dei casi seguono la struttura isobarica e il movimento delle masse d'aria, senza subire grosse alterazioni orografiche. Noi invece, come spesso accade, sotto correnti Nord - Occidentali, occidentali e sud occidentali abbiamo più o meno lo stesso vento: W/ WNW.
La costa si comporta diversamente per ovvie ragioni: brezza di mare - brezza di terra.
Poi la differenza tra giorno e notte, può essere influenzata dal fatto che nelle zone pedemontane si presenti il fenomeno della brezza di monte.
Non ultima la differenza tra estate - inverno. D'estate una zona vasta e pianeggiante come la PP subisce un forte riscaldamento per irraggiamento, il calore sale dal basso verso l'alto, poi a causa dell'aria meno densa poiché più calda, basta, magari, un po' di annuvolamento per far raffreddare subito il suolo rispetto all'immediato strato d'aria superiore per provocare facili e continui cambi di direzione del vento.

Premesso che non conosco moltissimo la struttura dei venti in Pianura Padana, mi sono rifatto un po' a conoscenze ed esperienze pregresse. Però, venendo da una città di Collina del centro italia, ti assicuro che qui ci sono 1/4 di tutti i venti presenti! :D
Vale a dire, che a Viterbo (nel Lazio) come in altre città del centro italia, si hanno tranquillamente venti da nord, da sud, da ovest e da Nord-Est (quasi mai est puro). Questo perché non si è protetti geograficamente e soprattutto la conformazione del territorio non presenta "barriere" naturali. ;)

peppuz
25-01-2011, 16:47
Ok quindi sono le catene montuose che influenzano! :)
Cmq qui il vento piu frequente è in assoluto il ponente, seguito dal libeccio e grecale (per via della brezza di monte). Come ho gia scritto in presenza di una depressione prevalgono invece scirocco e maestrale mentre il vento da nord è piuttosto raro infatti spesso il mio anemoscopio segna W,W-NW,NW,SW,SE,NE...noto una prevalenza dei quadranti occidentali mentre venti come E,ESE,ENE o N,NNE sono rarissimi

solokite
25-01-2011, 16:59
ecco io volevo sapere,come mai il n/e non arriva quasi mai dalla parte di reggio..nonostante non abbia ostacoli davanti a se..forse paolo..corregimi se sbaglio..il n/E entra nelle valli dove l'orografia lo aiuta..ma cmq molto debole rispetto alla costa(adriatico) invece il s/o molto coperto dagli appenini entra molto piu' deciso anche se rafficato dalle mie parti..

paolo leoni
25-01-2011, 17:11
Per quanto possa essere elementare... provate a prendere una cartina dell'Italia fisica, poi con un righello (o simile) congiungete il punto dove abitate al punto cardinale d'interesse (NE-N-S-E ecc...)
Esempio: Reggio Emilia è nel cuore dell'Emilia, anche più ad ovest, quindi un NE non entrerebbe mai perché è praticamente "fermato" dalle Alpi Friulane/Trentine. E così via per le altre zone! ;)

campaz
25-01-2011, 18:29
Io penso influisca molto il fatto che d'inverno siamo spesso sotto inversione termica e il cuscino freddo e pesante fa si che i venti scorrano sopra al cuscino, di conseguenza il vento prevalente diviene quello di ponente come una costante brezza dalla pp verso il mare.
In primavera e estate invece qualunque vento arrivi si fa ben sentire specialmente nelle ore più calde mentre al mattino quando il suolo si raffredda tendono a placarsi

Molto interessante sarebbe una bella spiegazione di gigio come solo lui sa fare

ippiu
25-01-2011, 19:49
Mah paolo io non credo! Da me il NE risulta una delle direzioni più ricorrenti! Se sommi il NE, ENE, ESE o NNE ottieni il 38% delle direzioni dei miei venti! E le alpi trentine e friulane ce le ho anche io ed anzi sono più vicino di te a loro! Secondo me le cause sono da ricercare in altro! :)

Enrico
25-01-2011, 20:33
semplificando decisamente il discorso la motivazione principale sta nelle inversioni termiche che caratterizzano gli strati piu vicini al suolo. In inverno la ventilazione in pianura è generalmente più blanda, mentre i venti legati alle figure bariche tendono a scorrere sopra.
In estate e primavera queste inversioni non sono presenti, i cambiamenti di direzione del vento interessano anche il suolo, e i venti sono anche generalmente più sostenuti.

In inverno il vento predominante è quello da W causa raffreddamento intenso della pianura rispetto alle più miti acque dell'Adriatico