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Visualizza Versione Completa : Come oggi, 82 anni fa, arrivava già alla cintola!


giorgio1940
11-02-2011, 14:30
Il "nevone" del 1929 interessò gran parte d'Italia.
L'inverno 28/29 è stato "storico" per il freddo, i frequenti afflussi artici e siberiani, e per la neve caduta in maniera assolutamente eccezionale in tutta Italia.
L'inverno sembrava non dovesse mai finire, le "fasi" fredde si susseguirono fin oltre Pasqua!
La mia passione per la meteo e la neve, nasce prorpio dai racconti di mio padre del "nevone" del 29'.
Ai primi di febbraio dopo un lungo e freddo inverno tutti si attendevano la scomparsa del gelo e con l'allungarsi delle giornate, un sentore di primavera.
Ma il 9 di febbraio incominciò l'evento "storico" del secolo xx°.
Nevicò ininterrottamente per tre giorni ed al 12 febbraio , a Rimini, si raggiunse uno spessore di neve attorno ai 130 cm.
Nelle colline appena sopra la periferia della città, si ebbero accumuli per vento ed avallamenti del terreno superiori ai tre metri.
La gente era in certi casi costretta ad uscire dalle finestre del primo piano o scavare gallerie per raggiungere la vicina strada. Strada resa praticabile dopo giorni e giorni di lavoro massacrante di badile. Non vi erano turbine o mezzi potenti come ora, tutto si faceva organizzandosi a gruppi di cittadini, di vicinato, spalando con abnegazione e per necessità.
Ricordo in particolare il racconto di una situazione drammatica vissuta nella mia famiglia.
Mio fratello maggiore che allora aveva 2 anni era gravemente ammalato di polmonite, ed allora senza penicillina ed altri farmaci allora sconosciuti, era in grave pericolo di vita, il riscaldamento in casa non c'era. I servizi igenici inesistenti(un piccolo capanno di legno all'esterno della casa era il nostro bagno).
L'unica stufa a legna era il riscaldamento e la "cucina economica" per tutta la casa.
Ma quell'inverno era stato freddo e lungo, la poca legna acquistata e raccolta sulla vicina collina era finita.
Mio padre allora disperato, di notte tagliava tronchi all'alberatura della vicina strada, ed occultava il taglio con la fuliggine.
In casa si gelavano varie cose, dall'acqua del bicchiere sul comodino, alla damigiana di " mezzovino" od "acquaticcia" in soffitta, che regolarmente si rompeva.
Ricordo anche la frase sempre di mio padre che spesso si doveva recare a piedi in farmacia in città:"pensa che il termometro all'interno della farmacia, anch'essa riscaldata con una stufa, segnava zero gradi!"
Fortunatamente anche grazie ai "furti" di mio padre mio fratello si salvò.
La neve resistette fin dopo Pasqua, e le storie vere, raccontate dai vecchi dello storico "nevone", tennero banco per anni nelle "veglie" di vicinato che allora si tenevano nelle stalle per riscaldarsi con il calore delle bestie.
Allora sì che l'inverno era inverno!
Proprio allora che non se ne sentiva il bisogno! anzi...
............
Ciao,
Giorgio

Lorenzo
11-02-2011, 14:32
Il "nevone" del 1929 interessò gran parte d'Italia.
L'inverno 28/29 è stato "storico" per il freddo, i frequenti afflussi artici e siberiani, e per la neve caduta in maniera assolutamente eccezionale in tutta Italia.
L'inverno sembrava non dovesse mai finire, le "fasi" fredde si susseguirono fin oltre Pasqua!
La mia passione per la meteo e la neve, nasce prorpio dai racconti di mio padre del "nevone" del 29'.
Ai primi di febbraio dopo un lungo e freddo inverno tutti si attendevano la scomparsa del gelo e con l'allungarsi delle giornate, un sentore di primavera.
Ma il 9 di febbraio incominciò l'evento "storico" del secolo xx°.
Nevicò ininterrottamente per tre giorni ed al 12 febbraio , a Rimini, si raggiunse uno spessore di neve attorno ai 130 cm.
Nelle colline appena sopra la periferia della città, si ebbero accumuli per vento ed avallamenti del terreno superiori ai tre metri.
La gente era in certi casi costretta ad uscire dalle finestre del primo piano o scavare gallerie per raggiungere la vicina strada. Strada resa praticabile dopo giorni e giorni di lavoro massacrante di badile. Non vi erano turbine o mezzi potenti come ora, tutto si faceva organizzandosi a gruppi di cittadini, di vicinato, spalando con abnegazione e per necessità.
Ricordo in particolare il racconto di una situazione drammatica vissuta nella mia famiglia.
Mio fratello maggiore che allora aveva 2 anni era gravemente ammalato di polmonite, ed allora senza penicillina ed altri farmaci allora sconosciuti, era in grave pericolo di vita, il riscaldamento in casa non c'era. I servizi igenici inesistenti(un piccolo capanno di legno all'esterno della casa era il nostro bagno).
L'unica stufa a legna era il riscaldamento e la "cucina economica" per tutta la casa.
Ma quell'inverno era stato freddo e lungo, la poca legna acquistata e raccolta sulla vicina collina era finita.
Mio padre allora disperato, di notte tagliava tronchi all'alberatura della vicina strada, ed occultava il taglio con la fuliggine.
In casa si gelavano varie cose, dall'acqua del bicchiere sul comodino, alla damigiana di " mezzovino" od "acquaticcia" in soffitta, che regolarmente si rompeva.
Ricordo anche la frase sempre di mio padre che spesso si doveva recare a piedi in farmacia in città:"pensa che il termometro all'interno della farmacia, anch'essa riscaldata con una stufa, segnava zero gradi!"
Fortunatamente anche grazie ai "furti" di mio padre mio fratello si salvò.
La neve resistette fin dopo Pasqua, e le storie vere, raccontate dai vecchi dello storico "nevone", tennero banco per anni nelle "veglie" di vicinato che allora si tenevano nelle stalle per riscaldarsi con il calore delle bestie.
Allora sì che l'inverno era inverno!
Proprio allora che non se ne sentiva il bisogno! anzi...
............
Ciao,
Giorgio
Esatto! applauso//...

peppuz
11-02-2011, 14:42
Ecco il racconto del parroco di Villa minozzo...impressionante! L'anno era il 1909...nevicò il 12 luglio
http://www.meteonemonti.com/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=4924&mode=thread&order=0

Lorenzo
11-02-2011, 14:45
Ecco il racconto del parroco di Villa minozzo...impressionante! L'anno era il 1909...nevicò il 12 luglio
http://www.meteonemonti.com/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=4924&mode=thread&order=0

soccia//soccia//soccia//soccia//

giorgio1940
11-02-2011, 14:46
Ecco il racconto del parroco di Villa minozzo...impressionante! L'anno era il 1909...nevicò il 12 luglio
http://www.meteonemonti.com/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=4924&mode=thread&order=0

*****
Una piccola "PEG"!!!

peppuz
11-02-2011, 14:56
*****
Una piccola "PEG"!!!
piu o meno...però non ci terrei a vederne cosi tanta...il troppo stroppia!

Rimo bfc
11-02-2011, 15:06
Il "nevone" del 1929 interessò gran parte d'Italia.
L'inverno 28/29 è stato "storico" per il freddo, i frequenti afflussi artici e siberiani, e per la neve caduta in maniera assolutamente eccezionale in tutta Italia.
L'inverno sembrava non dovesse mai finire, le "fasi" fredde si susseguirono fin oltre Pasqua!
La mia passione per la meteo e la neve, nasce prorpio dai racconti di mio padre del "nevone" del 29'.
Ai primi di febbraio dopo un lungo e freddo inverno tutti si attendevano la scomparsa del gelo e con l'allungarsi delle giornate, un sentore di primavera.
Ma il 9 di febbraio incominciò l'evento "storico" del secolo xx°.
Nevicò ininterrottamente per tre giorni ed al 12 febbraio , a Rimini, si raggiunse uno spessore di neve attorno ai 130 cm.
Nelle colline appena sopra la periferia della città, si ebbero accumuli per vento ed avallamenti del terreno superiori ai tre metri.
La gente era in certi casi costretta ad uscire dalle finestre del primo piano o scavare gallerie per raggiungere la vicina strada. Strada resa praticabile dopo giorni e giorni di lavoro massacrante di badile. Non vi erano turbine o mezzi potenti come ora, tutto si faceva organizzandosi a gruppi di cittadini, di vicinato, spalando con abnegazione e per necessità.
Ricordo in particolare il racconto di una situazione drammatica vissuta nella mia famiglia.
Mio fratello maggiore che allora aveva 2 anni era gravemente ammalato di polmonite, ed allora senza penicillina ed altri farmaci allora sconosciuti, era in grave pericolo di vita, il riscaldamento in casa non c'era. I servizi igenici inesistenti(un piccolo capanno di legno all'esterno della casa era il nostro bagno).
L'unica stufa a legna era il riscaldamento e la "cucina economica" per tutta la casa.
Ma quell'inverno era stato freddo e lungo, la poca legna acquistata e raccolta sulla vicina collina era finita.
Mio padre allora disperato, di notte tagliava tronchi all'alberatura della vicina strada, ed occultava il taglio con la fuliggine.
In casa si gelavano varie cose, dall'acqua del bicchiere sul comodino, alla damigiana di " mezzovino" od "acquaticcia" in soffitta, che regolarmente si rompeva.
Ricordo anche la frase sempre di mio padre che spesso si doveva recare a piedi in farmacia in città:"pensa che il termometro all'interno della farmacia, anch'essa riscaldata con una stufa, segnava zero gradi!"
Fortunatamente anche grazie ai "furti" di mio padre mio fratello si salvò.
La neve resistette fin dopo Pasqua, e le storie vere, raccontate dai vecchi dello storico "nevone", tennero banco per anni nelle "veglie" di vicinato che allora si tenevano nelle stalle per riscaldarsi con il calore delle bestie.
Allora sì che l'inverno era inverno!
Proprio allora che non se ne sentiva il bisogno! anzi...
............
Ciao,
Giorgio

Parole dal suono poetico per un periodo difficile per la gente......grazie Giorgio

ririno
11-02-2011, 16:54
però , e non mi riferisco di certo a giorgio , non bisogna esagerare e invece succedeva e succede eccome . mia nonna (modenese e molto equilibrata ) descriveva il 29 con oltre un metro di neve per strada ma i dati parlano chiaro perchè non caddero neanche 70 cm . in realtà nevicava poco di più di adesso anche se era più freddo e quindi il paesaggio non si guastava subito (anche per altri ovvi motivi).

gibo
11-02-2011, 16:59
però , e non mi riferisco di certo a giorgio , non bisogna esagerare e invece succedeva e succede eccome . mia nonna (modenese e molto equilibrata ) descriveva il 29 con oltre un metro di neve per strada ma i dati parlano chiaro perchè non caddero neanche 70 cm . in realtà nevicava poco di più di adesso anche se era più freddo e quindi il paesaggio non si guastava subito (anche per altri ovvi motivi).

Forse la gente normale non stava a misurarla col metro millimetrato, ma gli bastava sapere a spanne quanta ne era caduta!

ririno
11-02-2011, 17:08
Forse la gente normale non stava a misurarla col metro millimetrato, ma gli bastava sapere a spanne quanta ne era caduta!

questo vale per mia nonna ma non per troppi altri racconti , la gente esagera e guarda un pò sbaglia sempre per eccesso . ho parlato con altri che parlavano di un metro e mezzo (sempre 29)

ririno
14-02-2011, 10:56
Sono andato a vedermi un pò di numeri riguardo al contributo di peppuz:
Il marzo 1909 è stato il record assoluto di precipitazioni per modena quindi montagna sommersa ..
L'anno 1909 (modena) ha fatto 142 cm di neve e quindi non così di più dei 112 dell'anno scorso

massimo anzola
14-02-2011, 11:44
questo vale per mia nonna ma non per troppi altri racconti , la gente esagera e guarda un pò sbaglia sempre per eccesso . ho parlato con altri che parlavano di un metro e mezzo (sempre 29)


ririno, c'è anche chi esagera per difetto:
ricordo ancora come se fosse ieri che durante la grande ondata di freddo dle gennaio 1979, quando si scomodarono i paragoni col '29, un tizio delle Marche (e quindi di una delle regioni più colpite dal freddo e dalla neve nel '29) scrisse un lettera al Carlino per dire che il grande inverno del '29 fu una bufala: lui si ricordava solo una modesta nevicata, con a seguire qualche giorno di freddo e basta !!!

belisariora
14-02-2011, 18:28
Per quanto riguarda le vostre citazioni sulle Marche, vorrei parlare di esperienze "live" ad Ancona, città natale del mio patrigno: anche il capoluogo marchigiano nel febbraio del 1929 era sotto un metro abbondante di neve, visto che il mio patrigno con i suoi compagni si divertiva a giocare buttandosi nella neve... dal primo piano di casa!!!!! E, non ultimo, il mare era completamente gelato fino ad una decina di metri dalla riva: aspetto, questo, che impediva ai pescatori di uscire in mare per procurarsi quel poco cibo di cui si poteva disporre a quei "miseri" tempi. Giusto per aggiungere "miseria&disperazione" alla già grande "disperazione&miseria"....

Altra testimonianza dell'eccezionale febbraio del 1929 nelle Marche, è quella che mi è stata raccontata direttamente dal nonno di una mia collega infermiera che a quei tempi abitava ad Acqualagna (PU): tanta era la neve caduta nel febbraio del 1929 che l'intero paese ad un certo punto fu semi-sepolto da una vera e propria valanga e la gola del Furlo rimase chiusa per quasi due mesi... Di neve ne aveva vista tanta nella sua vita (ovviamente, visto dove abitava), ma mai così tanta e tutta insieme come nel febbraio 1929: 3 metri era solo una stima approssimativa!palla/&/&/

Per Ravenna, invece, faccio parlare le immagini che confermano pienamente il leggendario "nevone del 1929" anche nel capoluogo ravennate.
Il "metro" di misura - in ogni senso - è l'altezza del manto nevoso a livello della recinzione del monumento a Beatrice Alighieri nella foto del 1929. E stiamo parlando di un monumento che è quasi in centro città (in campagna, sicuramente, il metro era stato decisamente oltrepassato)... read//
E' interessante notare gli accumuli eolici con la parte scoperta verso N-NW; mia nonna, infatti, mi confermava che il nevone iniziò prima fine fine, poi a batuffoli secchi come "bambesa" (bambagia), ma senza vento, poi imperversò su Ravenna per tre giorni interi e tre notti: neve fine e fitta, dapprima con "bura" e infine con "maestar", alias bora & maestrale.
Una dinamica che io ho poi visto dal vivo nel gennaio 1985, seppure in tono minore.

P.S.
La foto del monumento a Beatrice Alighieri, nel viale della Stazione Ferroviaria, è tratta dal volume "Vecchia Ravenna: la neve del '29", Edito dalla Cooperativa Culturale Ricreativa Libera Stampa Romagnola (foto Bendandi), Ravenna 1982, Anno 7, pag. 5

tom montepiumazzo
17-02-2011, 18:59
Ecco il racconto del parroco di Villa minozzo...impressionante! L'anno era il 1909...nevicò il 12 luglio
http://www.meteonemonti.com/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=4924&mode=thread&order=0

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