Visualizza Versione Completa : Il "Local Waming": Un problema serio
paolo leoni
04-06-2011, 12:00
Vi propongo un articoletto fresco di giornata, relativo al riscaldamento globale. sole=£)$$)
crazy//.
http://meteoing.blogspot.com/2011/06/il-local-warming-un-problema-serio.html
enry2003
04-06-2011, 13:45
bè prima di tutto complimenti per l' articolo !!
ho letto un po' velocemente e al volo ti faccio queste "contestazioni":
sulla prima parte riguardo al riscaldamento globale come avevamo già discusso non sono d' accordo, per me fai un ragionamento troppo semplicistico e approssimativo che non mi sembra utile. della serie siccome c'è stato di peggio supereremo anche questa....
poi questa frase penso sia sbagliata: "che il Sole emana calore attraverso le radiazioni solari le quali vengono assorbite dalla superficie terrestre e quindi reimmesse con lunghezze d'onda decisamente più corte". non credo siamo più corte quindi più intense..al massimo saranno uguali...
poi sull isola di calore penso influenzi solo le minime per il fatto che la città rilascia calore lentamente, le massime infatti tra campagna e tetti delle case in città spesso sono molto simili. poi se si misura a 2 metri sull' asfalto è ovvio che schizza in alto come farebbe a 2 metri in un parcheggio in mezzo ai campi....sono d' accordo per quel che riguarda le precipitazioni, soprattutto temporalesche, mi pare che soprattutto i fulmini aumentino parecchio nelle aree urbane.
cmq bravo !! sono temi sempre molto interessanti
ah magari per vedere un po' gli effetti dell' isola di calore minime, massime, venti ecc. si potrebbero confrontare giornalmente un po' di stazoni delle rete di cui si sappia bene la collocazione.
paolo leoni
04-06-2011, 14:59
Ti ringrazio per i complimenti e mi fa molto piacere vedere che ti interessa l'argomento.
Riguardo alla prima parte, ormai si è ben capito come la penso ;)
Per quanto riguarda la frase, si purtroppo c'è un errore. Infatti le radiazioni solari hanno lunghezza d'onda molto corta, quindi molto intense. Mentre quelle riemesse dalla terra sono infrarossi ha lunghezza d'onda più lunga ma sicuramente "efficace". ;)
Le massime aumentano meno delle minime, in proporzione. Soprattutto per il tasso di umidità che di solito nelle città è più alto. Comunque se riesco proverò ad approfondire l'argomento con dei dati ufficiali. ;)
Molto interessante, ma l'incremento delle precipitazioni è dimostrato solo nelle grandi città come Roma o Milano? oppure è riscontrabile anche in città come Bologna o addirittura Faenza? e questa locale area di bassa pressione che si crea sulle città che "risucchia" e incrementa la potenza dei temporali fa si che piova meno nelle aree di campagna circostanti?
paolo leoni
05-06-2011, 00:58
Ciao Campaz, come ho provato a spiegare nell'articolo, il Prof. Mazzarella con i dati di Napoli ha notato un aumento delle precipitazioni imputabile a questo "micro clima" che si va a formare in città.
Il tutto è comunque ancora fonte di studi più approfonditi. Sia perché 30anni di medie e di rilevamenti sono veramente troppo pochi per questi cambiamenti "al dettaglio".
Inoltre, questo lo aggiungo io ma credo sia più che valido, è d'obbligo aggiungere che qualora venisse confermata tale ipotesi, aumento delle precipitazioni nelle grandi aree urbane, c'è da considerare il fattore orografico.
Ferrara, ad esempio, è molto aperta come città, non ha montagne o colli vicini, quindi di solito è quasi sempre ventilata e comunque i fenomeni temporaleschi sono di "passaggio".
A Roma, invece, trovandosi a ridosso, o quasi, dell'appennino centrale, "viene ripulita" solo da determinate correnti.
Non ultimo, Roma, Napoli, Milano sono aree a forte urbanizzazione centralizzata e la superficie dell'area urbana è molto estesa. Nei piccoli centri, difficilmente si avranno influenti zone di bassa pressione.
Purtroppo un fenomeno come quello del Local Warming, richiede esami e dati dettagliati. Fateci un attimo caso, quando nevica, a volte le condizioni tra la periferia e il centro città sono le stesse. Eppure a volte gli accumuli sono decisamente discordanti.
In alcune nevicate dove gli 0,5/0,8°C fanno la differenza, tra centro e periferia vi è un abisso.
TelegraphCove
06-06-2011, 23:38
Posto due esempi di Local Warming:
1) il confronto tra le Tmin di Forlì AM, stazione aeroportuale in zona semi periferica e Forlì ARPA, stazione urbana. La stazione periferica ha Tmin più basse di almeno in media 1-2 gradi 2) il confronto tra le Tmax delle stesse stazioni:
qui la situazione è meno chiara; la stazione urbana situata sul tetto di un palazzo soffre forse meno il calore che riverbera dal suolo (anche se questo è principalmente asfalto e simili).
Al contrario la stazione AM risente del maggiore soleggiamento e risponde con T più alte.
Ma sarebbe argomento da approfondire.
paolo leoni
07-06-2011, 07:12
Purtroppo so e sappiamo bene quanto sia difficile fare i confronti tra passato e presente: sia per la mancanza di dati sia perché le stazioni meteo difficilmente erano (una volta) collocate in aree di campagna dove oggi si è sviluppato il centro urbano.
Inoltre i riscontri andrebbero fatti almeno su 100 anni, non bastano 4-5anni.
Come detto e ripeto, il caso più eloquente si ha con le nevicate. Soprattutto quando la temperatura è prossima allo zero. Le differenze tra centro città e zone periferiche sono notevolissime.
Un'altra cosa: d'inverno capita che il nostro/vostro termometro misuri temperature minime positive anche di 3-4°C eppure nei campi si è formata la brina; quindi hanno raggiunto almeno gli 0°C.
Una volta, ancora me lo ricordo, il termometro schermato registrava circa 2°C nei campi era presente un lieve strato di brina. Passando con la macchina, in una strada di campagna, prossima a dove abitavo, il termometro scese fino a -1°C. Eppure si trattava di un termometro di un automobile.
Con tutti gli accorgimenti del caso, è ovvio, che l'asfalto con palazzi annessi non raggiunge temperature pari a quelle del terreno o dei prati.
Sembrano tutte sciocchezze, ma intanto quando la periferia di Roma raggiunge 0°C Roma città si trova anche a 4-5°C e talvolta a 6°C!
paolo leoni
07-06-2011, 07:15
Ricollegandoci al Global Warming, un parametro che veramente identifica i cambiamenti climatici è la temperatura della superficie oceanica o dei mari.
Per aumentare di 1°C, un volume d'acqua pari ad un volume d'aria serve un'energia 4 volte superiore.
Pertanto se l'aria ha piccoli e rapidi cambi di temperatura, l'acqua ha cambiamenti di temperatura più graduali.
A verifica di ciò, il Mar Mediterraneo dal 1999 ad oggi ha avuto un'oscillazione di temperatura praticamente invariata.
http://gnoo.bo.ingv.it/mfs/B4G_indicators/plots/SST_daily.gif
paolo leoni
08-06-2011, 09:37
Per riportare un esempio "valido" ecco le minime relative al 19 Dicembre 2010.
Al suolo, in provincia di Bologna, era ancora presente della neve caduta nella giornata del 18 dicembre.
Le temperature in città non scesero sotto i -5.5°C mentre subito fuori al centro urbano i -7/-8°C erano di rigore. Per non parlare dell'area tra Modena e Bologna. Quest'ultima, è comunque sempre più fredda rispetto alle due province.
http://rete.asmer.org/admin/temp_attuale/temp_min_gg.php?datain=2010-12-19%2000:00:00
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