massimo anzola
27-02-2012, 10:46
Mi ricollego a quanto scritto da Marco Muratori nell’altro post sui paragoni fra questo inverno e i grandi inverni del XX secolo.
Vorrei infatti ribadire che si parla sempre quasi esclusivamente di ’29-’56-’85 e questo va bene (sono con ogni probabilità stati i 3 inverni più grandiosi per tutta una serie di considerazioni), ma ci sono stati altri spettacolari inverni ingiustamente da tutti dimenticati e che andrebbero alla grande rivalutati.
Partendo dal primo dopoguerra (cioè dagli anni ’20 in poi: consideriamo, per maggior comodità. il primo decennio del ‘900 come un’appendice del XIX secolo), la “svolta” del 1928/29 riportò i grandi inverni freddi che negli anni ’10 e ’20 erano clamorosamente mancati
Circa gli anni ’30 Gigio ha già citato il ’33, ma io aggiungerei perlomeno anche il ‘34
E poi gli spettacolari anni ’40, con una serie di inverni che se non fosse stato per la guerra sarebbero adesso ricordati come inverni quasi a livello del ‘29
Anche gli anni ’50 hanno avuto inverni ingiustamente dimenticati: il pensiero va soprattutto allo spettacolare 1953/54, ma non c’è stato solo quello.
Anni ’60: il 1962/63 non si può a rigore dire che si tratti di un inverno dimenticato: viene infatti citato molto spesso, però non come i “magnifici tre” (e dire che secondo alcuni fu addirittura il più freddo di tutti), ma oltre a questo ci sono stati altri grandi inverni di cui nessuno praticamente parla (anche se in effetti vengono comunque più citati in quanto più recenti e di conseguenza ci sono più persone che se li ricordano, rispetto ai più remoti anni ’40 e ’50): parlo sicuramente del 1963/64, ma anche di pressochè tutti gli inverni dal 1965/66 al 1970/71
E’ chiaro che per una disamina più accurata ed approfondita che vuole altro che un semplice TD sul forum: questo post l’ho aperto solo per dire che parlare sempre solo ed esclusivamente di 29-56-85 è forse un po’ troppo riduttivo
.
Vorrei infatti ribadire che si parla sempre quasi esclusivamente di ’29-’56-’85 e questo va bene (sono con ogni probabilità stati i 3 inverni più grandiosi per tutta una serie di considerazioni), ma ci sono stati altri spettacolari inverni ingiustamente da tutti dimenticati e che andrebbero alla grande rivalutati.
Partendo dal primo dopoguerra (cioè dagli anni ’20 in poi: consideriamo, per maggior comodità. il primo decennio del ‘900 come un’appendice del XIX secolo), la “svolta” del 1928/29 riportò i grandi inverni freddi che negli anni ’10 e ’20 erano clamorosamente mancati
Circa gli anni ’30 Gigio ha già citato il ’33, ma io aggiungerei perlomeno anche il ‘34
E poi gli spettacolari anni ’40, con una serie di inverni che se non fosse stato per la guerra sarebbero adesso ricordati come inverni quasi a livello del ‘29
Anche gli anni ’50 hanno avuto inverni ingiustamente dimenticati: il pensiero va soprattutto allo spettacolare 1953/54, ma non c’è stato solo quello.
Anni ’60: il 1962/63 non si può a rigore dire che si tratti di un inverno dimenticato: viene infatti citato molto spesso, però non come i “magnifici tre” (e dire che secondo alcuni fu addirittura il più freddo di tutti), ma oltre a questo ci sono stati altri grandi inverni di cui nessuno praticamente parla (anche se in effetti vengono comunque più citati in quanto più recenti e di conseguenza ci sono più persone che se li ricordano, rispetto ai più remoti anni ’40 e ’50): parlo sicuramente del 1963/64, ma anche di pressochè tutti gli inverni dal 1965/66 al 1970/71
E’ chiaro che per una disamina più accurata ed approfondita che vuole altro che un semplice TD sul forum: questo post l’ho aperto solo per dire che parlare sempre solo ed esclusivamente di 29-56-85 è forse un po’ troppo riduttivo
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