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Da appassionato non capisco come sia possibile che con la situazione barica attuale piova maggiormente a nord del Po rispetto alla nostra Romagna.
Il minimo è basso, forse troppo basso (anche se in colmamento)...perciò vedrei la nostra zona favorita...o perlomeno dovrebbe verificarsi il contrario.
Inoltre pure il cutoff ciclonico è molto a SO, ancora di più rispetto al minimo al suolo.
Urge per il sottoscritto una lezioncina di meteoreologia...magari da Gigio.
Qualcuno si associa?
minimo lontanissimo, SW a 850 hpa, SE sulla costa e sul mare, non hanno mai portato grandi fenomeni queste situazioni. Certo che se quel minimo invece di colmarsi li, fosse avanzato verso E passando dal centro Italia, avremmo avuto la nostra dose di acqua anche noi. Ma ormai non ricordo piu un minimo che si muove da W verso E, ultimamente è assai raro!
http://meteocentre.com/analyse/local/eur.gif
Gigiometeo
16-12-2008, 15:05
I motivi sono quelli che ha elencato Enrico. C'è da dire anche che sono molto importanti nell'innesco di precipitazioni a mesoscala le condizioni di shear (speed e directional) nel campo del vento nei bassi strati. Una zona frontale che favorisca l'innesco di precipitazioni degne di nota presenta e si sviluppa sempre in condizioni di shear ambientale positivo nel campo del vento; ovviamente se c'è shear nel campo del vento ciò implica che ci sia shear (o variazioni se così le vogliamo chiamare) anche sotto il profilo termico ed igrometrico (sono utili le mappe theta). Oggi questo shear, sia orizzontale che verticale non c'è, perchè come ha detto Enrico in bassa troposfera (escluso i primi 300 m circa) le correnti sono meridionali e 1) non presentano condizioni di shear (cioè non cambiano in direzione e velocità su notevoli distanze) 2) Sono un pelo meno umide e presentano una lieve componente catabatica. Non mancano quindi le nubi ma piove poco, poichè esse sono poco consistenti ed i moti verticali sono deboli. Qui ci sarebbe da fare un discorso che chiama in causa lo shear in bassa troposfera (che dal punto di vista direzionale sarebbe anche buono) e quello in media (che invece è sfavorevole con rotazione antioraria salendo di quota) e si andrebbe a finire sul perchè i flussi siano disposti in questo modo (dipende dalla collocazione dei minimi di thickness tra i piani isobarici inferiori e di medio livello), ma diverrebbe complesso. Allego comunque alcune mappe relative al vento in bassa e media troposfera ed alle VV sempre in media troposfera (con linee che indicano le zone di massimo shear); anche intuitivamente si vede come da noi lo shear sia modesto o inesistente, mentre sopra il Po le cose cambiano in meglio, e si può scorgere la presenza di una banda frontale.
salut.. salut.. salut..
Pierluigi
MR
Spiegazione assolutamente esauriente, che comunque contiene per me concetti un po' complessi, me la salvo e cerco di farne tesoro.
Certo è che se consulto semplicemente le carte di Wetterzentrale quelle correnti meridionali non le vedo, invece nel vostro LAM sono del tutto evidenti.
Se il minimo a ovest della Sardegna fosse più profondo e non in colmamento le cose forse sarebbero diverse o sbaglio?
Enrico parla, giustamente di minimo troppo lontano, ma se si fosse posizionato ancora più a sud quella banda frontale ci sarebbe sulla capoccia? Oppure la componenete catabatica sarebbe rimasta?
Lo shear lo riesco ad identificare solo nelle mappe dei vari LAM?
Scusa la mia poca competenza, ma un giorno che ho un attimo di tempo per scrivere e per fare domande così tecniche non lo trovo spesso, e la mia passione e voglia di capire è tanta!
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