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Visualizza Versione Completa : considerazioni sulle trombe d'aria in Emilia Romagna...


paolo88
04-05-2013, 08:54
volevo chiedere ai più esperti....
ma è normale un lavoro come è successo ieri qua in Emilia? cioè è già capitato di vedere una tromba d'aria ti tale potenza?
zio can io mi ricordo fino ad un anno fa che (anche egoisticamente) dicevamo quando succedevano dei disastri nel resto dell'Italia: "chè a sam fortunè...in Emilia di disaster i n'ein mai gnu" ... in un anno abbiamo recuperato:
- terremoto
- l'appennino che crolla (questa è la cosa più normale delle 3 secondo me)
- la tromba d'aria di ieri

e quando succedono queste cose la gente comincia pensare davvero che il clima stia impazzendo perchè è innegabile che ultimamente non ci sono più le mezze misure: "2011/2012 con una siccità da paura", "febbraio 2012 con due settimane da alaska poi è continuata la siccità", "estate 2012 africana", "da novembre è come essere a londra"...
con questo non voglio sostenere teorie secondo le quali è tutta colpa dell'uomo; sono dell'idea che il clima è in continua evoluzione...però diciamo che quando succedono queste cose qua un po' ci penso...
sia chiaro che sto trattando l'argomento come una "chiacchiera da bar" perchè sono abbastanza ignorante in argomento...

rafdimonte
04-05-2013, 09:19
Interessante come discussione! Diciamo che da 1 anno e mezzo in emilia romagna abbiamo visto il festival degli estremi:
Il febbraio 2012
Il caldo africano dell'estate 2012
La siccità da paura agosto 2011-agosto 2012
Le pioggie incredibili novembre 2012-aprile 2013
Il tornado di ieri
e.....aggiungo il terremoto del maggio 2012
Sicuramente sono aspetti su cui potremmo quantomeno riflettere!
Ora arriveranno quelli che sicuramente diranno che è tutto normale, che va bene cosi, che anche in passato bla bla bla...
E vabbè, forse hanno ragione loro.

vallice ERM
04-05-2013, 09:45
è tutto normale, va bene cosi, anche in passato bla bla bla... blabla//blabla//

Gigiometeo
04-05-2013, 13:02
è difficile dirlo, anche se probabilmente la risposta è sì. La difficoltà sta nel fatto che, mentre qualche decennio fa la rete osservativa era assai "risicata" e quindi diversi eventi sfuggivano (specie nel caso in cui colpissero aree scarsamente popolate o remote); oggi non sfugge praticamente nulla (radar, webcam, cellulari, fotocamere, chasers, etc. etc.), per cui è difficile capire se questi fenomeni siano in effettivo aumento o se più semplicemente vengono "catturati" tutti. Probabilmente la verità sta nel mezzo, nel senso che se ne verificano di più ma se ne catturano anche di più rispetto ad una volta.
Sta di fatto però che dopo 15 giorni ininterrotti di umidume e caldagna infame proveniente dalla nostra tinozza mediterranea e dai watussi, ieri avevamo un set-up in bassa troposfera più consono a metà giugno e che non ai primi di maggio, e questo esula da quanto detto sopra...
drink2

massimo anzola
04-05-2013, 20:13
beh.. mi ricordo i terribili tornado del luglio 1965 a Parma e dell'agosto 1966 a Cervia, in entrambi i casi con vittime.
Nel 1965 ero in vacanza in montagna, ma nel 1966 ero a Cesenatico: il giorno dopo facemmo un giro a Cervia ed il panorama era impressionante.

Certo che è passato tanto tempo....

Simone
06-05-2013, 10:11
la normalità o meno di questi episodi non va ricercata nel singolo caso. se si va al passato sarà già sicuramente successo qualcosa di simile. sappiamo infatti che sulla pianura padana ci possono essere tornado f2/f3.
quello che bisogna indagare per sapere se siamo nella normalità o nell'anomalia è la frequenza di questi episodi.

comunque è risaputo fino alla noia che il riscaldamento dell'atmosfera porta ad una estremizzazione dei fenomeni.

cicciod
06-05-2013, 19:00
ma in fin dei conti, erano 2 o lo stesso che si è formato a catstelfranco ed è passato fino alla zona di bentivoglio?

no perchè sono un bel po di km, 30 circa...

scarpasot
07-05-2013, 08:01
un signore mi faceva notare come le trombe d'aria hanno più probabilità di svilupparsi dove non ci sono poche zone alberate, boschi ecc. che ne rallentano la corsa. Nelle grandi pianure americane trovano il posto ideale per svilupparsi, non trovando ostacoli per centinaia di km.

geloneve
07-05-2013, 15:01
un signore mi faceva notare come le trombe d'aria hanno più probabilità di svilupparsi dove non ci sono poche zone alberate, boschi ecc. che ne rallentano la corsa. Nelle grandi pianure americane trovano il posto ideale per svilupparsi, non trovando ostacoli per centinaia di km.
Certo, uno dei motivi è che le zone boschive sono meno calde e, quindi, forniscono meno energie...

Simone
07-05-2013, 15:18
Certo, uno dei motivi è che le zone boschive sono meno calde e, quindi, forniscono meno energie...

non so se questa teoria sia vera (nutro dei dubbi), ma se lo fosse secondo me la spiegazione non sarebbe legata alla temperatura, ma al fatto che gli alberi sono un freno al vento

geloneve
07-05-2013, 17:42
non so se questa teoria sia vera (nutro dei dubbi), ma se lo fosse secondo me la spiegazione non sarebbe legata alla temperatura, ma al fatto che gli alberi sono un freno al vento
Beh, il distaccamento di termiche verso l'alto che destabilizzino la colonna d'aria, sopra ad un bosco, sono fortemente limitate.
E' ovvio, comunque, che in un bosco il vento venga limitato, ma lo schera positivo deve essere presente a tutte le quote da 0 a 100 metri circa affinché si svilupi un tornado, non solo nei primi 20 metri (altezzza albero) di livello...