massimo anzola
09-12-2013, 13:26
Vista l’attuale squallida situazione meteo, mi sia concesso qualche ricordo di quando l’inverno attorno all’ 8 dicembre si chiamava ancora inverno.
10 dicembre 1967: la più bella fra le nevicate di questo elenco. Era domenica, c’era anche la partita di calcio Bologna-Torino al Comunale (non si chiamava ancora “Dall’Ara”) di Bologna.
Non potemmo andare alla partita per il tempo inclemente, ma nonostante tutto si giocò lo stesso, causando successive polemiche perché si giocò ai limiti dell’impraticabilità campo (vinse il Bologna 1-0). Una nevicata stupenda, di neve secchissima e farinosissima sui 30 cm. (se non ricordo male: non ho le statistiche sottomano). Alla sera, a “che tempo fa” Bernacca descrisse con enfasi quella gelida giornata facendo vedere come Bologna fosse stata la città più fredda d’Italia con ben –5 di temperatura massima.
6 dicembre 1977: al suolo c’è ancora un freddo notevole con temp. ancora abbondantemente negative, come conseguenza dei suoli notevolmente innevati dopo la grande “malaneve” del 25-26 novembre e due successive, anche se più modeste, nevicate. Arriva una perturbazione con un vigoroso richiamo caldo prefrontale e scorrimento di aria mite in quota sullo strato di aria fredda al suolo. In serata mi trovo nella zona est di Bologna (Via Massarenti) quando comincia la precipitazione, sotto forma di palle di ghiaccio di notevoli dimensioni; sotto la precipitazione di ghiaccio affronto la tengenziale per tornare ad Anzola. A livello dell’uscita Arcoveggio-Castelmaggiore la precipitazione diventa di neve, sempre più secca ed asciutta man mano che si va verso Anzola. Ad Anzola il manto candido ha già raggiunto i 10-15 cm. , poi, quando la nevicata cessa, la temperatura ha un netto aumento, si porta sopra zero e ha inizio lo scioglimento, che però cessa dopo 2-3 ore per il bruco ritorno a temperature abbondantemente negative. Di sera, il telegiornale, che descrivere il maltempo, mi fa incavolare: nevica in Emilia ad ovest di Castelfranco (come, ad ovest di Castelfranco ????). La mattina dopo è il caos: non si gira, è tutto bloccato. Sulla via Emilia la neve in parte scioltasi e poi subito dopo righiaccata ha formato una dura lastra di ghiaccio spessa diversi centimetri
8 dicembre 1978: giornata freddissima: min. –8 max. –3 – suolo ancora abbondantemente innevato per la grande nevicata del 28-29 novembre. Cadono ca. 3 cm. di neve secchissima e farinosissima, sufficienti per creare qualche disagio sulle strade e per sospendere le corse di trotto all’Arcoveggio di Bologna
6 dicembre 1980: bella nevicata di alcuni cm. (a memoria, senza le mie statistiche sotto mano, non ricordo quanti)
10 dicembre 1967: la più bella fra le nevicate di questo elenco. Era domenica, c’era anche la partita di calcio Bologna-Torino al Comunale (non si chiamava ancora “Dall’Ara”) di Bologna.
Non potemmo andare alla partita per il tempo inclemente, ma nonostante tutto si giocò lo stesso, causando successive polemiche perché si giocò ai limiti dell’impraticabilità campo (vinse il Bologna 1-0). Una nevicata stupenda, di neve secchissima e farinosissima sui 30 cm. (se non ricordo male: non ho le statistiche sottomano). Alla sera, a “che tempo fa” Bernacca descrisse con enfasi quella gelida giornata facendo vedere come Bologna fosse stata la città più fredda d’Italia con ben –5 di temperatura massima.
6 dicembre 1977: al suolo c’è ancora un freddo notevole con temp. ancora abbondantemente negative, come conseguenza dei suoli notevolmente innevati dopo la grande “malaneve” del 25-26 novembre e due successive, anche se più modeste, nevicate. Arriva una perturbazione con un vigoroso richiamo caldo prefrontale e scorrimento di aria mite in quota sullo strato di aria fredda al suolo. In serata mi trovo nella zona est di Bologna (Via Massarenti) quando comincia la precipitazione, sotto forma di palle di ghiaccio di notevoli dimensioni; sotto la precipitazione di ghiaccio affronto la tengenziale per tornare ad Anzola. A livello dell’uscita Arcoveggio-Castelmaggiore la precipitazione diventa di neve, sempre più secca ed asciutta man mano che si va verso Anzola. Ad Anzola il manto candido ha già raggiunto i 10-15 cm. , poi, quando la nevicata cessa, la temperatura ha un netto aumento, si porta sopra zero e ha inizio lo scioglimento, che però cessa dopo 2-3 ore per il bruco ritorno a temperature abbondantemente negative. Di sera, il telegiornale, che descrivere il maltempo, mi fa incavolare: nevica in Emilia ad ovest di Castelfranco (come, ad ovest di Castelfranco ????). La mattina dopo è il caos: non si gira, è tutto bloccato. Sulla via Emilia la neve in parte scioltasi e poi subito dopo righiaccata ha formato una dura lastra di ghiaccio spessa diversi centimetri
8 dicembre 1978: giornata freddissima: min. –8 max. –3 – suolo ancora abbondantemente innevato per la grande nevicata del 28-29 novembre. Cadono ca. 3 cm. di neve secchissima e farinosissima, sufficienti per creare qualche disagio sulle strade e per sospendere le corse di trotto all’Arcoveggio di Bologna
6 dicembre 1980: bella nevicata di alcuni cm. (a memoria, senza le mie statistiche sotto mano, non ricordo quanti)