massimo anzola
19-10-2016, 08:55
Qualche chiacchiera in libertà sui miei ricordi di come gli stranieri (o anche solo i non emiliani) vedono gl’inverni della ns.regione.
Sappiamo bene come l’Italia sia vista all’estero come il paese dell’eterno sole e dell’eterno caldo, tutto pizza e mandolino, ma anche gli abitanti di altre regioni d’Italia spesso non si rendono conto di come siano gl’inverni emiliano-romagnoli.
Ecco quindi una piccola carrellata di tutti i miei ricordi personali in tal senso:
-quando nel cuore dell’inverno 1988/89, nei periodi più freddi quando dominavano galaverna e giorni di ghiaccio, durante una partita Bologna-Lazio con temperatura di -5 ci fu il famoso malore a Lionello Manfredonia, a parere dei medici causato proprio dal gran freddo. Quando l’inverno dopo negli stessi giorni (e c’era lo stesso gelo con la stessa galaverna) Manfredonia tornò a Bologna a rievocare l’accaduto disse: “ma a Bologna fa sempre così freddo ?”
del resto, per rimanere in discorsi calcistici mi ricordo bene cosa disse in un’intervista il mitico Oronzo Pugliese che negli anni ‘70 salvò tante volte il Bologna dalla retrocessione: “a Bologna in inverno il gelo è gelo davvero”
E poi ho già parlato, in un altro mio vecchio post, dell’esperienza dello sfortunato Eneas, primo straniero del Bologna dopo che si riaprirono le frontiere:non giocò per tutto l’invero 1980/81 a causa del freddo, freddo a cui non era abituato e che proprio non si aspettava (in una intervista ammise candidamente che il massimo del freddo lo aveva vissuta a San Paolo del Brasile e che aveva visto la neve una volta sola in Portogallo, ma era convinto che l’inverno fosse più caldo di quello portoghese)
Un altro mio piccolo ricordo personale: in uno dei pochi inverni freddi degli anni ‘90 alcuni colleghi veronesi vennero a lavorare a Modena e rimasero colpiti dal freddo: “dicevano: ma voi vivete in Siberia ? “ e negli anni ‘80 un docente universitario milanese che in un gennaio/febbraio venne a farci alcuni corsi d’aggiornamento non faceva che ripeterci: “ma voi a Modena avete un freddo terribile: i vostri inverni sono sempre così ?” (e veniva da Milano !!)
Ma torniamo all’inverno 1988/89: in quel gelido gennaio ci fu a Maranello la presentazione di Nigel Mansell, nuovo pilota della Ferrari. Intervistato dai giornalisti Mansell disse che si era trovato benissimo tranne che per il clima: disse testualmente che non pensava che in Italia facesse tanto freddo !! Finisco col ricordo di un’intervista rilasciata, sempre negli stessi inverni, da un giocatore di Basket di una squadra bolognese (forse la Fortitudo, non ricordo bene) che proveniva dai paesi baltici (forse dall’Estonia, non ricordo bene), che disse che gl’inverni bolognesi non erano poi molto dissimili da quelli dei paesi baltici. Mitico !!!
Sappiamo bene come l’Italia sia vista all’estero come il paese dell’eterno sole e dell’eterno caldo, tutto pizza e mandolino, ma anche gli abitanti di altre regioni d’Italia spesso non si rendono conto di come siano gl’inverni emiliano-romagnoli.
Ecco quindi una piccola carrellata di tutti i miei ricordi personali in tal senso:
-quando nel cuore dell’inverno 1988/89, nei periodi più freddi quando dominavano galaverna e giorni di ghiaccio, durante una partita Bologna-Lazio con temperatura di -5 ci fu il famoso malore a Lionello Manfredonia, a parere dei medici causato proprio dal gran freddo. Quando l’inverno dopo negli stessi giorni (e c’era lo stesso gelo con la stessa galaverna) Manfredonia tornò a Bologna a rievocare l’accaduto disse: “ma a Bologna fa sempre così freddo ?”
del resto, per rimanere in discorsi calcistici mi ricordo bene cosa disse in un’intervista il mitico Oronzo Pugliese che negli anni ‘70 salvò tante volte il Bologna dalla retrocessione: “a Bologna in inverno il gelo è gelo davvero”
E poi ho già parlato, in un altro mio vecchio post, dell’esperienza dello sfortunato Eneas, primo straniero del Bologna dopo che si riaprirono le frontiere:non giocò per tutto l’invero 1980/81 a causa del freddo, freddo a cui non era abituato e che proprio non si aspettava (in una intervista ammise candidamente che il massimo del freddo lo aveva vissuta a San Paolo del Brasile e che aveva visto la neve una volta sola in Portogallo, ma era convinto che l’inverno fosse più caldo di quello portoghese)
Un altro mio piccolo ricordo personale: in uno dei pochi inverni freddi degli anni ‘90 alcuni colleghi veronesi vennero a lavorare a Modena e rimasero colpiti dal freddo: “dicevano: ma voi vivete in Siberia ? “ e negli anni ‘80 un docente universitario milanese che in un gennaio/febbraio venne a farci alcuni corsi d’aggiornamento non faceva che ripeterci: “ma voi a Modena avete un freddo terribile: i vostri inverni sono sempre così ?” (e veniva da Milano !!)
Ma torniamo all’inverno 1988/89: in quel gelido gennaio ci fu a Maranello la presentazione di Nigel Mansell, nuovo pilota della Ferrari. Intervistato dai giornalisti Mansell disse che si era trovato benissimo tranne che per il clima: disse testualmente che non pensava che in Italia facesse tanto freddo !! Finisco col ricordo di un’intervista rilasciata, sempre negli stessi inverni, da un giocatore di Basket di una squadra bolognese (forse la Fortitudo, non ricordo bene) che proveniva dai paesi baltici (forse dall’Estonia, non ricordo bene), che disse che gl’inverni bolognesi non erano poi molto dissimili da quelli dei paesi baltici. Mitico !!!