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sanpei
03-02-2021, 14:49
A me però risulta che di litio non ce ne sia tanto, sulla Terra...


O, almeno, non tanto quanto serva alla popolazione mondiale.

Se così fosse il suo prezzo sarebbe alle stelle, invece negli ultimi 4 anni è salito solo del 20%, molto meno di quasi tutti gli altri metalli industriali (il rame, diffusissimo, è salito del 40% solo nell'ultimo anno)...

RG62
05-02-2021, 11:15
Se così fosse il suo prezzo sarebbe alle stelle, invece negli ultimi 4 anni è salito solo del 20%, molto meno di quasi tutti gli altri metalli industriali (il rame, diffusissimo, è salito del 40% solo nell'ultimo anno)...


Del 20% e ti sembra poco?!?

Eppoi non è ancora iniziato il boom delle auto elettriche, siamo solo agli albori. Io ho comprato una Toyota ibrida nel 2017 e mi guardavano come se avessi un'auto da marziano.

E comunque il litio non è una fonte rinnovabile...

sanpei
05-02-2021, 12:09
Del 20% e ti sembra poco?!?

Eppoi non è ancora iniziato il boom delle auto elettriche, siamo solo agli albori. Io ho comprato una Toyota ibrida nel 2017 e mi guardavano come se avessi un'auto da marziano.

E comunque il litio non è una fonte rinnovabile...

credo si possa recuperare dalla batterie esauste, come il piombo ... in ogni caso al momento non sembra essercene penuria, altrimenti il mercato farebbe +100% ... non certo +20%....

scarpasot
05-02-2021, 23:19
https://www.co2meter.com/blogs/news/could-global-co2-levels-be-reduced-by-planting-trees
Interessante articolo...lo stoccaggio della CO2 comunque mi sembra come nascondere la polvere sotto al tappeto.

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Lorenzo
19-02-2021, 08:51
Nel frattempo che aspettiamo un’ultima invernata (speriamo) ecco la previsione di inquinamento per il weekend. Terribile

https://uploads.tapatalk-cdn.com/20210219/95ec5315ca18b8632f5b22db052adec4.jpg


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Peval
19-02-2021, 08:59
Nel frattempo che aspettiamo un’ultima invernata (speriamo) ecco la previsione di inquinamento per il weekend. Terribile

https://uploads.tapatalk-cdn.com/20210219/95ec5315ca18b8632f5b22db052adec4.jpg


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ed é cosí per la maggior parte dell'anno nono// Io domani me ne scappo sul crinale infatti, finché si puó ancora read//okkk//

Lorenzo
19-02-2021, 09:02
ed é cosí per la maggior parte dell'anno nono// Io domani me ne scappo sul crinale infatti, finché si puó ancora read//okkk//


Fai bene! Questo schifo di situazione alla lunga fa male davvero alla salute nono//


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Peval
22-02-2021, 18:48
un bel giochino che potete divertirvi a fare read//okkk//:

https://cds.climate.copernicus.eu/apps/c3s/app-c3s-global-temperature-trend-monitor?fbclid=IwAR3xpO0Zu8_zUCnrbqfopudvTA-wpDKnSXijXzxdxST3-k7_VBkuPRbjAfw

sanpei
22-02-2021, 19:46
Quindi il gw sta ancora accelerando nonostante i lock-down globali del 2021 ? Prospettiva orrenda per quando finiranno i blocchi nel mondo.

Marco Muratori ERM
22-02-2021, 20:05
Peraltro la "riga" manco decelera nella sua crescita.

Peval
22-02-2021, 20:43
Quindi il gw sta ancora accelerando nonostante i lock-down globali del 2021 ? Prospettiva orrenda per quando finiranno i blocchi nel mondo.

un lockdown di un paio di anni é totalmente ininfluente ai fini del gw di origine antropica. Per vedere gli effetti sul clima a lungo termine (es una inversione nel trend del riscaldamento) bisognerebbe azzerare le emissioni per almeno 30-40 anni prima di iniziare a notare qualcosa. Se ne parlava qualche pagina fa drink2

scarpasot
22-02-2021, 21:37
un bel giochino che potete divertirvi a fare read//okkk//:



https://cds.climate.copernicus.eu/apps/c3s/app-c3s-global-temperature-trend-monitor?fbclid=IwAR3xpO0Zu8_zUCnrbqfopudvTA-wpDKnSXijXzxdxST3-k7_VBkuPRbjAfwÈ una fottuta parabola

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sanpei
26-02-2021, 14:24
Dal Corriere della Sera:
".... Autopsia di un fallimento: quello del sistema elettrico di uno Stato rimasto senza energia pur essendo il più grande produttore d’energia d’America. Non è, come ha scritto qualcuno, un fallimento dell’economia di mercato: è il fallimento della sua caricatura. Il naufragio di una sua applicazione iperliberista, ideologica e scriteriata, senza controlli nè meccanismi di salvaguardia Nei giorni scorsi abbiamo assistito allo spettacolo grottesco di politici repubblicani che non solo hanno cercato di nascondere le evidenti responsabilità degli amministratori del Texas, ma hanno addirittura tentato di scaricare la colpa di quanto accaduto sugli investimenti fatti nel campo dell’energia eolica, trasformando il blackout che ha lasciato milioni di persone al gelo e ha seminato morte, in uno spot pubblicitario contro il Green New Deal proposto dalla sinistra ambientalista che non fa nemmeno parte dei programmi di Biden.

Non solo è falso che la sospensione dell’erogazione di elettricità sia dipesa dal blocco di molte turbine eoliche ma, spostando l’attenzione sull’ambiente (e quindi riaprendo la solita polemica sui mutamenti climatici che molti a destra si ostinano a negare), si cerca di nascondere una realtà evidente e fotografata con grande precisione dal Wall Street Journal, bibbia dei conservatori: scegliendo, vent’anni fa, una politica energetica non solo ultraliberista ma anche autarchica, convinti che bastasse cancellare le regole per rendere la produzione più efficiente e meno costosa, ci si è esposti senza alcuna protezione alle intemperie senza migliorare la produttività. Anzi, è successo il contrario: anche in tempi normali i texani che vivono nel mercato libero hanno dovuto pagare l’energia molto più di chi ha come fornitore un’azienda municipalizzata.

Insomma, va bene prendersela con l’imprevidenza di amministratori che non hanno investito in protezioni invernali: adeguatamente trattati, oleodotti, centrali elettriche, raffinerie e impianti nucleari come quelli che si sono bloccati in Texas per il gelo, continuano a funzionare regolarmente nei climi assai più rigidi del Canada o della Groenlandia. Ma qui non si tratta solo di scelte azzardate per produrre a basso costo. Nè lo scandalo sta solo nel fatto che molte famiglie stanno ricevendo bollette di migliaia di dollari perché nei giorni dell’emergenza il prezzo del chilowattora al mercato libero si è moltiplicato di molte volte: anche in tempi normali i texani del mercato libero hanno pagato l’elettricità molto più di quelli che sono ancora nel mercato regolamentato."

sanpei
16-03-2021, 09:24
Tradotto da "the guardian":

Secondo un nuovo studio, le ondate di caldo e i periodi di siccità che hanno colpito il Vecchio continente a partire dal 2014 sono i peggiori degli ultimi duemila anni. I ricercatori hanno analizzato gli anelli di accrescimento degli alberi a partire dal periodo dell'Impero romano, notando che da secoli in Europa la stagione estiva sta diventando sempre più secca. Una tendenza accelerata dal riscaldamento globale attuale.

https://www.theguardian.com/environment/2021/mar/15/climate-crisis-recent-european-droughts-worst-in-2000-years?ref=nl-rep-a-bgr

pirlo
24-03-2021, 13:35
o

sanpei
30-03-2021, 12:03
Portati fuori dall’Accordo di Parigi contro il surriscaldamento globale da Trump (e fatti rientrare dall’attuale presidente Joe Biden), nel 2020 gli Stati Uniti hanno comunque ridotto del 20% l’energia elettrica prodotta facendo ricorso al carbone: dal 2015 il calo diventa del 43%, con una traiettoria simile a quella della Ue. La generazione da eolico e solare è raddoppiata in cinque anni, al 12% del totale. È però aumentata anche la generazione da gas metano.

Nel 2020, la produzione di energia da eolico e solare è aumentata del 14% nell’Unione Europea. Queste fonti hanno prodotto quasi un quinto (19,6%) dell’elettricità, rispetto al 13% nel 2015. È il doppio della media mondiale, pari al 9,4%. Spiccano Danimarca (62%) e Germania (33%). Il Regno Unito supera il 29%.

L’Unione Europea del Green Deal, che punta alla neutralità carbonica entro il 2050 e a tagliare le emissioni del 55% entro il 2030, lo scorso anno ha a sua volta ridotto l’utilizzo del carbone del 20%, quasi dimezzandolo rispetto ai livelli del 2015 (-48%). In cinque anni, il calo ha contribuito a ridurre le emissioni totali di gas a effetto serra dell’Unione di circa il 7%. Tuttavia, parte della riduzione dell’uso del carbone è stata compensata da un maggior ricorso al gas naturale.

Le energie rinnovabili alimentano ormai il 38% dell’elettricità europea (era il 35% nel 2019), superando la generazione da combustibili fossili.

sanpei
31-03-2021, 11:18
La fioritura dei ciliegi, in Giappone, è un evento da celebrare e per il quale occorre essere pronti. Per questo l’Agenzia meteorologica nazionale ogni anno emette una serie di bollettini a partire da febbraio, indicando i giorni in cui più facilmente i boccioli di sakura apriranno i petali dando il via a un’esplosione di colore rosa, dalle sfumature più pallide all’indaco.

Ogni regione ha un periodo differente per via della latitudine. Ma in genere la stagione dell’hanami, «l’osservazione dei fiori», va da febbraio a maggio mentre a Kyoto e Tokyo gli alberi accendono viali e parchi tra la fine di marzo e i primi di aprile. Quest’anno tuttavia il picco della fioritura è stato raggiunto il 26 marzo, segnando un record da quando il risveglio di questi magnifici alberi è registrato, ovvero da oltre 1.200 anni.

Secondo gli esperti, la precocità della stagione dei ciliegi in fiore è dovuta al riscaldamento terrestre, ma c’è da segnalare che nel 1409 l’apice del sakura arrivò il 27 marzo e questo record è stato battuto solo quest’anno. Resta il fatto che per una settimana — la durata media della fioritura — i giapponesi si riuniscono nei parchi e passano ore in contemplazione di un fenomeno che affascina proprio per la sua fugacità, esortando a godere della fragranza del sakura prima che sparisca.

scarpasot
31-03-2021, 21:24
E intanto nel 2020 è sparita una "olanda" di foresta tropicale. Si dovrebbe potenziare il sistema dei carbon credit e premiare chi conserva le foreste, altrimenti i paesi ricchi di foreste ma poveri di $ segheranno tutto il segabile, chi emette co2 è giusto che paghi chi la smaltisce.

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sanpei
07-04-2021, 08:17
Un trend in crescita:

https://www.ansa.it/canale_ambiente/notizie/energia/2021/04/06/sprint-rinnovabili-nel-mondo-nel-2020-nonostante-il-covid_b60fcb06-c909-4728-9a7f-ee58790b7fff.html

sanpei
13-04-2021, 16:39
I cambiamenti climatici stanno ritardando l'ingiallimento e la caduta autunnale delle foglie nei 'polmoni verdi' alle latitudini più settentrionali dell'emisfero nord: lo slittamento sarebbe dovuto in particolare alla riduzione della velocità dei venti, che preserva l'umidità del terreno prolungando il periodo vegetativo delle piante. Il fenomeno, che potrebbe avere importanti conseguenze sull'assorbimento di anidride carbonica atmosferica, emerge dall'analisi dei dati degli ultimi 34 anni, raccolti e analizzati da un gruppo di ricerca internazionale guidato da Chaoyang Wu dell'Accademia cinese delle scienze. I risultati sono pubblicati sulla rivista dell'Accademia americana delle scienze (PNAS).

I ricercatori hanno messo sotto la lente i cambiamenti che si sono registrati tra il 1982 e il 2015 nelle località che si trovano al di sopra dei 50 gradi di latitudine nell'emisfero settentrionale. In particolare, sono partiti da osservazioni sul campo e da satellite per valutare la tempistica con cui invecchiano le foglie e poi hanno confrontato i dati con le informazioni meteo relative a temperatura, precipitazioni, copertura nuvolosa e velocità dei venti.

I risultati dimostrano che il calo dei venti è associato a un ritardo nel processo di senescenza delle foglie e potrebbe giocare un ruolo paragonabile a quello di temperatura e precipitazioni, anche per quanto riguarda gli effetti sull'assorbimento di anidride carbonica e sul clima.

sanpei
19-04-2021, 08:57
“Le temperature di martedì 13 aprile a Mosca hanno raggiunto livelli mai visti per questa data. La temperatura nella capitale russa è salita fino a +22,6°C, che è la temperatura più alta in questa data in almeno 140 anni. Mercoledì 14 è stato stabilito un altro record quando la temperatura ha raggiunto +22°C. Questo valore ha infranto il record precedente di +20,8°C raggiunto per l’ultima volta nel 1962.
Per far capire l’eccezionalità dell’evento, massime di oltre +20°C a Mosca solitamente vengono registrate all’inizio di giugno. Le temperature massime tipiche del periodo nella capitale russa sono intorno a +11°C. Il caldo record ha portato le persone a stare all’aperto per godere delle condizioni insolite con diversi giorni dalle temperature estive .
I nuovi record sono arrivati all’interno di un periodo di caldo che ha interessato una grande parte della Russia occidentale.
Il caldo si è esteso anche ai settori nordoccidentali della Siberia, dove le temperature sono state sopra la media per gran parte del mese. È stato un aprile eccezionalmente mite per la Siberia occidentale e settentrionale. Amderma, comunità sulla costa settentrionale della Russia, ha avuto temperature sopra la media ogni giorno di aprile. L’8 aprile, le temperature hanno raggiunto +2,8°C. Anche se non sembra molto caldo, le temperature solitamente restano comprese tra una minima di -18°C e una massima di -11°C per quanto riguarda questa data specifica nella località.”

sanpei
19-04-2021, 14:15
Preparate i pennelli:

LONDRA. Una mano di bianco e il problema è risolto. Si dice così da secoli, specie a certe latitudini, come insegnano tante meravigliose "città bianche" dell’Italia del Sud, Ostuni in Puglia, o isole greche come Santorini, per citare le più note: spalmato su tetto e mura esterne, è il colore ideale per tenere fresca la casa. Ma adesso una nuova vernice superbianca promette di offrire uno strumento contro il cambiamento climatico: rinfresca le superfici di 4,5 gradi centigradi rispetto alla temperatura dell’ambiente, richiedendo un minore uso dell’aria condizionata, con minore spreco energetico e minori emissioni nocive nell’atmosfera.

Presentata come la vernice “più bianca mai esistita”, è stata prodotta nei laboratori della Purdue University negli Stati Uniti, rivela un articolo sulla rivista Acs Applied Materials and Surfaces, come riporta The Guardian. Tre fattori incidono sulle prestazioni particolarmente raffreddanti della tintura: l’uso di solfato di bario, un pigmento che non assorbe la luce ultravioletta, l’alta concentrazione del pigmento medesimo e la varietà delle sue dimensioni.

"Produrre il bianco più bianco significa che la vernice può riflettere la quantità massima di luce solare nello spazio", dice il professor Xiulin Ruan, principale autore dell’esperimento. Verniciando con questo prodotto un tetto di 93 metri quadri si ricava l’equivalente di 10 kilowatt di raffreddamento: "Più potente della maggior parte degli impianti di aria condizionata usati nelle case", afferma lo scienziato. I ricercatori americani sono fiduciosi che la nuova vernice potrà essere disponibile sul mercato entro due anni e che il prezzo potrà essere simile a quello delle vernici bianchi in uso attualmente, anche se qualche esperto ha dei dubbi in proposito per la quantità di pigmento necessaria.

“Sarà un mezzo per combattere il surriscaldamento globale mantenendo fresca la Terra”, commenta il professor Ruan. Secondo uno studio di Project Drawdon, un’associazione che esamina soluzioni al cambiamento climatico, verniciare di bianco i tetti delle case potrebbe evitare tra 600 milioni e 1 miliardo e 100 milioni di tonnellate di ossido di carbonio entro il 2050, pari a due-tre anni del totale delle emissioni nocive del Regno Unito.

sanpei
21-04-2021, 11:16
Il Parlamento europeo e gli Stati membri dell'UE hanno concordato sull' obiettivo di ridurre le emissioni di anidride carbonica "almeno" del 55% entro il 2030: lo afferma la Commissione europea in una dichiarazione.
"La legge europea sul clima sancisce l'impegno dell'UE a raggiungere la neutralità climatica entro il 2050 e l'obiettivo intermedio di ridurre le emissioni nette di gas serra di almeno il 55% entro il 2030, rispetto ai livelli del 1990". (ANSA).

Peval
22-04-2021, 11:23
https://www.ilpost.it/2021/04/22/giornata-terra-cambiamento-climatico/?fbclid=IwAR2E-tsXL9w3F0h9wo8kiQtyZ_-0Zcacb0GEcPMuC08VsuVn1tElYIi29S0

articolo divulgativo ma fatto bene drink2

sanpei
22-04-2021, 14:20
Estratto indicativo:

3) Ma siamo davvero sicuri che sia colpa nostra (il GW) ?
Sì. Nel corso della sua storia la Terra ha attraversato fasi climatiche molto diverse, che abbiamo potuto studiare grazie alle tracce geologiche che hanno lasciato, e sappiamo che in passato i cambiamenti climatici furono causati da periodi di maggiore attività del Sole, da alcune grandi eruzioni vulcaniche, dalle correnti oceaniche e da un asteroide. Nessuno di questi fattori può giustificare l’aumento delle temperature degli ultimi decenni, durante i quali sia l’attività solare che le eruzioni vulcaniche al massimo hanno contribuito ad abbassare le temperature. Tutti i cambiamenti climatici del passato peraltro, se si escludono quelli causati da un gigantesco asteroide, avvennero nel corso di migliaia di anni, non in qualche decina.

mentre sul punto 9) non sono affatto d'accordo, da NOI (Pianura Padana Sud-Orientale) il riscaldamento sarà ancora più alto della media e già lo vediamo.

sanpei
04-05-2021, 11:45
L'Amazzonia ha perso la sua funzione vitale. Non riesce più a compensare l'emissione dei gas che avvelenano il mondo. E' una scoperta sconcertante. C'era il sospetto ma adesso è arrivata la conferma con i dati scientifici. La grande foresta pluviale, il nostro polmone, ha rilasciato nell'atmosfera il 20% in più di anidride carbonica di quanta ne ha assorbita negli ultimi dieci anni. Lo scrive l'Afp secondo la quale dal 2010 al 2019 il bacino amazzonico brasiliano ha emesso 16,6 miliardi di tonnellate di CO2 mentre ne ha assorbite 13,9 di tonnellate. Il dato viene pubblicato da un gruppo di ricercatori sulla rivista Nature.

"Me lo aspettavo", ammette sconfortato il coautore del rapporto Jean-Pierre Wigneron, scienziato dell'Istituto di agronomia francese Recherche (Inra). "Ma è la prima volta che abbiamo dati certi. Mostrano come l'Amazzonia abbia capovolto il suo ruolo. Adesso è un vero emettitore di gas". I ricercatori non sanno fino a quando continuerà questo processo. Ma temono che possa essere irreversibile. "Almeno", aggiungono, "fino a quando il livello di emissioni e di inquinamento non calerà drasticamente".

Lo studio ha anche dimostrato che la deforestazione - con i soliti incendi e i tagli degli alberi - è aumentata di quasi quattro volte nel 2019 rispetto ai due anni precedenti. Si è passati dal radere al suolo un milione di ettari a 3,9. Un'area, ricordano gli scienziati, grande quanto l'Olanda. Gli ecosistemi, ricordano gli esperti, sono un alleato cruciale nella battaglia per la riduzione delle emissioni di anidride carbonica che nel 2019 hanno superato i 40 miliardi di tonnellate.

sanpei
04-05-2021, 16:44
A tutti gli amanti della Natura, che non dovrebbero mancare in questo Forum, e per avere un parere indipendente ma del massimo livello scientifico sulle condizioni del nostro Ecosistema e sul percorso che dovremo intraprendere per il suo salvataggio, consiglio caldamente il film “ Una vita sul nostro pianeta” di David Attemborough … disponibile su Netflix e altre piattaforme.
A me ha fatto riflettere fin quasi a piangere ... non voglio rivelarvi nulla ma cercatelo e trovatevi il tempo di vederlo, ne vale la pena.

Non ho mai sentito nessun divulgatore elencare con tanta chiarezza le dimensioni del danno apportato negli ultimi 50 anni al nostro Ecosistema e, soprattutto, la sua proposta del difficile percorso da intraprendere a livello globale per porvi rimedio, non tanto per il piacere dei soliti “intellettuali ambientalisti e sinistroidi” ma per assicurare la continuità alla specie umana sull’unico pianeta abitabile che conosciamo.

Sarebbe bello aprire poi una discussione, magari in un post dedicato.
Buona visione.

sanpei
07-05-2021, 13:03
Tanto ha fatto per accelerare la deforestazione dell'Amazzonia, che qualcuno l'ha soprannominato «Capitan motosega». Eppure, fa notare su Foreign Affairs Brian Winter, direttore di Americas Quarterly, alla tribuna del recente Leaders Summit on Climate voluto da Joe Biden, il presidente brasiliano Jair Bolsonaro non è sembrato lui: «Persino gli osservatori scettici hanno notato il cambiamento di tono di Bolsonaro. Anziché insistere che l'Amazzonia è “praticamente intonsa” sul fronte incendi o accusare “i media bugiardi e sensazionalisti” di alimentarie controversie sulle politiche ambientali del Brasile, come fece all'assemblea generale Onu del 2019 e in una serie infinita di occasioni da allora in poi, un Bolsonaro visibilmente sommesso (e in cravatta verde, come hanno sottolineato molti media brasiliani, ndr) si è impegnato a mettere fine alla deforestazione illegale entro il 2030 e a raggiungere la neutralità in fatto di emissioni entro il 2050».

Ovviamente, la domanda a questo punto è: il cambio di tono è soltanto di facciata o c’è da aspettarsi una "conversione verde" reale? Per tentare una risposta, Winter fa notare, per prima cosa, che anche Bolsonaro ha dovuto prendere atto che, senza più il suo compagno di negazionismo Donald Trump alla Casa Bianca, il clima internazionale sul clima è cambiato. E ancora di più è cambiato il clima interno, con la ridiscesa nell'arena politica di Ignacio Lula da Silva. Durante la presidenza di quest'ultimo (2003-2010) il tasso di deforestazione dell'Amazzonia era sceso dell'80%. Un argomento che può fare molta presa nella prossima campagna presidenziale se, come dice un recente sondaggio, il 92% dei brasiliani crede che il cambiamento climatico sia reale e ben il 77% sostiene che proteggere l’ambiente dovrebbe essere una priorità anche se danneggiasse l’economia.

sanpei
10-06-2021, 11:47
Che i cambiamenti climatici possano alimentare tensioni foriere anche di conflitti armati è uno scenario sul quale i futurologi si esercitano da tempo. Ma è interessante notare, come fa su The Conversation Andrea Duffy, esperta di storia ambientale e direttrice di Studi internazionali alla Colorado State University, che non è necessario aspettare il futuro per averne la prova provata. Basta guardare a cosa accadde, a cavallo tra XVI e XVII secolo in Anatolia, allora parte dell’Impero ottomano.

All’epoca non eravamo ancora entrati nell’Antropocene, l’era geologica nella quale l’attività umana è diventata la principale determinante dei cambiamenti climatici. Ma si verificò, probabilmente per una molteplice serie di eruzioni vulcaniche in varie parti del pianeta e forse per mutamenti nell’attività solare, quella che i climatologi chiamano Piccola era glaciale. Nella penisola anatolica, dove abbondavano pascoli per pecore e capre e coltivazioni di cereali, ciò si tradusse — come testimoniano l’analisi degli anelli degli alberi e altri dati paleoclimatici — in anni particolarmente freddi e asciutti. Una piaga per contadini ed allevatori. Alla quale se ne aggiunse un’altra, che non c’entrava con il clima meteorologico, ma con quello politico: il Sultano era in guerra contro l’Ungheria e carne e cereali venivano requisiti per alimentare le truppe. Tutto ciò scatenò, a partire dagli ultimi anni del Cinquecento, una serie di ribellioni di agricoltori, pastori e gruppi nomadi, guidate prima da leader locali, poi da governatori provinciali, passate alla storia come le rivolte Celali.

Le conseguenze di quelle rivolte, secondo Duffy, furono decisive sulle sorti dell’Impero: «Il governo ottomano riuscì a ristabilire una relativa calma nell’Anatolia rurale dopo il 1611, ma a un costo. il controllo del Sultano sulle province era stato indebolito in modo irreversibile e questa verifica interna sull’autorità ottomana aiutò a invertire la curva di espansione dell’Impero. Le rivolte Celali chiusero le porte dell’età dell’oro ottomana, precipitando un impero monumentale in una spirale di decentralizzazione, sconfitte militari e debolezze amministrative che segneranno lo Stato ottomano nei restanti tre secoli della sua esistenza».

Se pensate che conseguenze del genere non siano replicabili ai giorni nostri, Duffy propone un esempio contemporaneo: anche se è difficile valutarne l’esatto impatto, molti esperti concordano sul fatto che la disastrosa siccità che ha colpito la Siria fra il 2007 e il 2010, la peggiore della sua storia moderna, abbia contribuito — sommata all’oppressione politica e alle Primavere arabe — a far cadere il Paese nella guerra civile. Non a caso, sottolinea Duffy, gli esperti militari considerano oggi il cambiamento climatico un «moltiplicatore delle minacce».

Le lezioni da trarre per i Paesi dell’area mediterranea sono, secondo Duffy, tre: 1) Gli effetti negativi del cambiamento climatico ricadono in maniera sproporzionata sugli individui poveri e marginalizzati, meno in grado di farvi fronte o adattarsi. 2)Le sfide ambientali tendono a essere più dure quando combinate con forze sociali e le due sono spesso connesse in modo indistinguibile. 3)I cambiamenti climatici hanno il potenziale per causare migrazioni e nuovi insediamenti, generare violenza, rovesciare regimi e trasformare in modo radicale le comunità umane in varie parti del mondo.

Graupel
27-06-2021, 23:28
E intanto nel NW di US e Canada... BBC News - US and Canada heatwave: Pacific Northwest sees record temperatures
https://www.bbc.co.uk/news/world-us-canada-57626173

Peval
29-06-2021, 14:07
E intanto nel NW di US e Canada... BBC News - US and Canada heatwave: Pacific Northwest sees record temperatures
https://www.bbc.co.uk/news/world-us-canada-57626173

quello che sta succeddendo sulla costa pacifica tra USA e Canada é qualcosa di pazzesco. 3 giorni di fila con massime a oltre 20 gradi dalla media, é come se a Ravenna facessimo 50/52 gradi di max per 3 giorni di fila vacca//vaca//

sanpei
30-06-2021, 04:28
(ANSA) - VANCOUVER, 29 GIU - Il Canada ha stabilito ieri un record di caldo estremo, per il terzo giorno consecutivo: 49,5 gradi sono stati registrati a Lytton, un villaggio a nordest di Vancouver, nel bel mezzo di un'ondata di calore che sarebbe all'origine di decine di morti improvvise segnalate negli ultimi giorni nella regione.
"Alle 16:20 la stazione di Lytton ha battuto ancora una volta i record di temperatura giornalieri e storici", ha twittato Environment and Climate Change Canada (Eccc), il dipartimento del governo canadese responsabile del coordinamento delle politiche e dei programmi ambientali.

Graupel
02-07-2021, 09:49
quello che sta succeddendo sulla costa pacifica tra USA e Canada é qualcosa di pazzesco. 3 giorni di fila con massime a oltre 20 gradi dalla media, é come se a Ravenna facessimo 50/52 gradi di max per 3 giorni di fila vacca//vaca//

Paragone chiaro e impressionante, in effetti! hitemp//

sanpei
06-07-2021, 17:47
Dopo il Canada, la Scandinavia. Si moltiplicano i campanelli d’allarme che sembrano indicare un’accelerazione del fenomeno del riscaldamento globale. A Banak, nell’estremo Nord della Norvegia si sono toccati i 34,3 gradi centigradi, la temperatura più alta mai registrata a queste latitudini. Valori prossimi o superiori ai 30 gradi si segnalano in tutta la parte settentrionale della penisola scandinava. Record storico anche nella località di Kevo, in Finlandia, dove si sono toccati i 33,6 gradi. In Lapponia il termometro è salito a 32,5°. Si tratta di valori superiori alla media del periodo di 10/15 gradi.

sanpei
08-07-2021, 09:30
Se non è stato un evento estremo questo ... allora è tutto normale !!!

"OTTAWA - Ondata di calore assassina in Canada: le temperature altissime hanno causato centinaia di morti, soprattutto nella Columbia britannica. L’ufficio del medico legale ha segnalato che i decessi inaspettati sono stati 719 solo la scorsa settimana, il triplo dei livelli abituali. I patologi stanno verificando la causa delle morti una per una, e non si sbilanciano sul bilancio complessivo, ma è già massimo l’allarme sul caldo record in tutto il Canada occidentale, soprattutto in Columbia, Alberta,
Il caldo record sta favorendo anche la diffusione degli incendi boschivi, causati anche dai fulmini: sono innumerevoli i roghi che hanno costretto il governo federale a inviare gli aerei militari per aiutare i soccorritori nella Columbia Britannica. Venerdì, il British Columbia Wildfire Service ha segnalato 136 incendi attivi in tutta la provincia a seguito della caduta di 12.000 fulmini il giorno precedente.

Mercoledì, i 250 abitanti del villaggio di Lytton hanno dovuto evacuare in tutta fretta il centro abitato, dove martedì si era registrata la temperatura più alta mai rilevata in Canada, pari a 49,6 gradi centigradi. Il villaggio - circa 260 km a nord-est di Vancouver - è stato interamente distrutto dal fuoco. "L’intero paese è stato avvolto dalle fiamme in 15 minuti", ha raccontato alla Bbc il sindaco Jan Polderman.

Secondo gli esperti, il cambiamento climatico aumenta la frequenza di eventi meteorologici estremi, come le ondate di calore."

sanpei
09-07-2021, 10:43
Articolo catastrofista o semplicemente proiettato al futuro ?


Una rovente, drammatica settimana nel futuro. Quella appena trascorsa, tra la fine di giugno e i primi di luglio, è un perfetto assaggio di ciò che accadrà sempre più spesso: in sette giorni città distrutte dalle fiamme, altre allagate e devastate da centinaia di millimetri di pioggia caduti in poche ore, nuovi record di calore in luoghi solitamente freddi, rari tornado, invasioni di cavallette nate dopo una siccità estrema che divorano ettari di raccolti. Una settimana dove soffoca perfino la “casa” di Babbo Natale, con la Lapponia che supera i 33 gradi centigradi, o dove colonne di fumo si alzano in tutta la Siberia che brucia.
Non è normalità, ma nemmeno “clima impazzito”: è l’esempio del mondo che ci aspetta — se non riusciremo a frenare le emissioni — e di cui gli scienziati ci avvertono già da oltre 40 anni. Per cautela, i climatologi ricordano che ogni evento meteo, tempesta o ondata di calore, è difficile da attribuire al cambiamento climatico: se si guarda al contesto però — la crescita delle emissioni ha portato negli ultimi trent’anni le temperature a salire e i fenomeni meteo a essere più intensi e letali — è impossibile negare la mano della crisi climatica.
In un anno, il clima rovente uccide persino più del Covid: da inizio pandemia le vittime della malattia sono circa 4 milioni; più di cinque milioni le morti che ogni anno possono essere attribuite a temperature anomale provocate dai cambiamenti climatici, sostiene uno studio appena pubblicato su The Lancet Planetary Health da ricercatori cinesi. Quello a cui dovremo abituarci, la settimana di anticipo del futuro ce l’ha mostrato chiaramente: nessuno è al riparo.


Mai, i cittadini di Lytton in Canada, avrebbero pensato di vedere la colonnina di mercurio sfiorare i 50 gradi. Quando per tre giorni di fila le temperature hanno sfondato ogni record, i boschi hanno iniziato a bruciare: gli abitanti raccontano di aver avuto appena 15 minuti prima di raccogliere le proprie cose e scappare. Poi Lytton è andata distrutta. «Un tempo i record di caldo si battevano a distanza di venti anni, non un giorno dopo l’altro. È preoccupante, siamo in un pungiball climatico in cui a volte è il caldo del Sud a colpirci, a volte le correnti da Nord» spiega Antonello Pasini, fisico del clima del Cnr. «Al di là delle ondate di calore — aggiunge — appena si ritira l’anticiclone arrivano correnti fredde che creano disastri. Anche oggi (ieri, ndr) pesanti temporali in Italia, la grandine a Novara. Sì, oggi ci preoccupa il caldo, ma deve allarmarci ancor più quello che succede dopo: si riscaldano suoli e mari e quando mutano le correnti arrivano eventi estremi che diventano più intensi. La settimana trascorsa ne è un chiaro assaggio».


Sette giorni in cui si sono registrati a distanza di poche ore fenomeni come quelli di Hokane, in Giappone, dove in soli tre giorni sono caduti 805 mm di pioggia, oppure chicchi di grandine in Polonia di oltre 14 centimetri di diametro, i più grandi mai osservati nel Paese. Nello stesso tempo, mentre al largo dei Caraibi cresceva l’uragano Elsa, l’Europa che ci immaginiamo “fredda” superava a Nord i 35 gradi.


In Repubblica Ceca un devastante tornado uccideva invece almeno sei persone, ferendone oltre duecento. E sei in Sud America c’erano estremi di freddo in Bolivia e Paraguay, in India monsoni precoci allagavano i villaggi e la Tunisia batteva il suo record assoluto di giugno: 48.7 gradi.

Primati a cui dovremmo abituarci, perché quello che sta accadendo negli ultimi anni è un trend che parla chiaro: 11 dei 12 anni più caldi di sempre si sono verificati dal 2000 a oggi. Come ha ricordato l’Onu, d’altronde, “la temperatura media globale del 2020 è stata di 1,2 gradi al di sopra dei livelli preindustriali, pericolosamente vicina al limite di 1,5 gradi stabilito dall’Accordo di Parigi”.

sanpei
09-07-2021, 11:17
Gli attuali modelli climatici sottostimano gli effetti del Global Warming ?
Gigio se sei in ascolto, mi piacerebbe leggere il tuo parere.

L’ondata di calore che ha causato almeno 700 morti in Canada e nel Nordovest degli Stati Uniti e che ha fatto andare a fuoco la città di Lytton, nella Columbia Britannica, è una conseguenza del surriscaldamento globale: era apparso subito probabile, adesso a provarlo c’è uno studio scientifico del gruppo di ricerca World Weather Attribution, anticipato dal New York Times. Gli scienziati hanno effettuato 21 simulazioni con supercomputer in grado di elaborare enormi quantità di dati, per confrontare cioè che è accaduto con quello che sarebbe successo se la temperatura terrestre non fosse aumentata di circa 2 gradi Fahrenheit (circa 1,1 gradi Celsius) dalla rivoluzione industriale a oggi. Le simulazioni hanno dimostrato che non solo l’aumento di gas serra ha reso le ondate di calore più frequenti, ma anche più calde, con temperature massime più alte di 3,5 gradi rispetto a come sarebbero state senza surriscaldamento globale. Gli scienziati hanno stimato che c’era solo lo 0,1% di possibilità che si arrivasse a temperature come quelle registrate (fino a 46,6 gradi Celsius a Portland, in Oregon, e a 49,4 Celsius nella British Columbia canadese).

«Anche se è stato un evento raro, sarebbe stato praticamente impossibile senza il cambiamento climatico», ha detto Geert Jan van Oldenborgh del Royal Netherlands Meteorological Institute, che ha condotto lo studio con altri 26 scienziati. «Se il mondo si riscaldasse di altri 1,5 gradi Fahrenheit, cosa che potrebbe accadere in questo secolo senza drastici tagli alle emissioni di gas serra, eventi simili non sarebbero così rari» e «le probabilità che un’ondata di calore così grave si verifichi da qualche parte nel mondo aumenterebbero fino al 20 per cento all’anno» spiega il New York Times.

Quello che ha sorpreso gli scienziati e di quanto siano aumentate i record delle temperature massime in queste zone. Sono dati così inaspettati da aver aperto dubbi sui modelli usati finora: i ricercatori adesso temono che ci sia un cambiamento nel modo in cui si comporta il clima surriscaldato e che stiamo entrando in uno scenario «in cui solo un aumento relativamente piccolo delle temperature globali potrebbe aumentare notevolmente la probabilità di un grande salto nel calore estremo» scrive il quotidiano americano.

Sono analisi in linea con quanto descritto da un’altro studiosa del clima, la direttrice dell’Istituto del Cambiamento Ambientale dell’Università di Oxford Friederike Otto, sul Financial Times. «Sarebbe stato praticamente impossibile che diverse devastanti ondate di calore recenti potessero verificarsi nella misura in cui sono avvenute senza il cambiamento climatico. Prendete quella in Giappone nel 2018, che ha costretto al ricovero decine di migliaia di persone, o quella in Siberia nel 2020, che ha causato incendi e sciolto il permafrost. Le ricerche del nostro team hanno scoperto che tutti questo è diventato almeno 600 volte più probabile a causa dei cambiamenti causati dall’uomo» spiega Otto.

Le conseguenze possono essere molto più pesanti di quelle degli altri, pur pericolosi, eventi meteorologici estremi portati dai cambiamenti climatici. «Trasformare un’alluvione che accade un anno su 100 in un’alluvione che accade un anno su 50 è un grosso problema. Ma rendere un evento che accade una volta ogni 100 anni in un evento annuale non renderà solo le estati nelle nazioni ricche scomodamente calde. Queste ondate di calore minacciano decenni di sviluppo e rappresentano un chiaro pericolo per il benessere sociale ed economico delle comunità e dei paesi di tutto il mondo» avverte la scienziata. Non ce ne accorgiamo, perché — come afferma ancora Otto — «le ondate di calore sono un killer silenzioso, le persone raramente muoiono per strada, ma muoiono silenziosamente nelle loro case mal isolate e senza aria condizionata». Ma potrebbero rendere in pochi decenni impossibile in gran parte del mondo la vita come la conosciamo.

lg59
09-07-2021, 14:42
Gli attuali modelli climatici sottostimano gli effetti del Global Warming ?
Gigio se sei in ascolto, mi piacerebbe leggere il tuo parere.

L’ondata di calore che ha causato almeno 700 morti in Canada e nel Nordovest degli Stati Uniti e che ha fatto andare a fuoco la città di Lytton, nella Columbia Britannica, è una conseguenza del surriscaldamento globale: era apparso subito probabile, adesso a provarlo c’è uno studio scientifico del gruppo di ricerca World Weather Attribution, anticipato dal New York Times. Gli scienziati hanno effettuato 21 simulazioni con supercomputer in grado di elaborare enormi quantità di dati, per confrontare cioè che è accaduto con quello che sarebbe successo se la temperatura terrestre non fosse aumentata di circa 2 gradi Fahrenheit (circa 1,1 gradi Celsius) dalla rivoluzione industriale a oggi. Le simulazioni hanno dimostrato che non solo l’aumento di gas serra ha reso le ondate di calore più frequenti, ma anche più calde, con temperature massime più alte di 3,5 gradi rispetto a come sarebbero state senza surriscaldamento globale. Gli scienziati hanno stimato che c’era solo lo 0,1% di possibilità che si arrivasse a temperature come quelle registrate (fino a 46,6 gradi Celsius a Portland, in Oregon, e a 49,4 Celsius nella British Columbia canadese).

«Anche se è stato un evento raro, sarebbe stato praticamente impossibile senza il cambiamento climatico», ha detto Geert Jan van Oldenborgh del Royal Netherlands Meteorological Institute, che ha condotto lo studio con altri 26 scienziati. «Se il mondo si riscaldasse di altri 1,5 gradi Fahrenheit, cosa che potrebbe accadere in questo secolo senza drastici tagli alle emissioni di gas serra, eventi simili non sarebbero così rari» e «le probabilità che un’ondata di calore così grave si verifichi da qualche parte nel mondo aumenterebbero fino al 20 per cento all’anno» spiega il New York Times.

Quello che ha sorpreso gli scienziati e di quanto siano aumentate i record delle temperature massime in queste zone. Sono dati così inaspettati da aver aperto dubbi sui modelli usati finora: i ricercatori adesso temono che ci sia un cambiamento nel modo in cui si comporta il clima surriscaldato e che stiamo entrando in uno scenario «in cui solo un aumento relativamente piccolo delle temperature globali potrebbe aumentare notevolmente la probabilità di un grande salto nel calore estremo» scrive il quotidiano americano.

Sono analisi in linea con quanto descritto da un’altro studiosa del clima, la direttrice dell’Istituto del Cambiamento Ambientale dell’Università di Oxford Friederike Otto, sul Financial Times. «Sarebbe stato praticamente impossibile che diverse devastanti ondate di calore recenti potessero verificarsi nella misura in cui sono avvenute senza il cambiamento climatico. Prendete quella in Giappone nel 2018, che ha costretto al ricovero decine di migliaia di persone, o quella in Siberia nel 2020, che ha causato incendi e sciolto il permafrost. Le ricerche del nostro team hanno scoperto che tutti questo è diventato almeno 600 volte più probabile a causa dei cambiamenti causati dall’uomo» spiega Otto.

Le conseguenze possono essere molto più pesanti di quelle degli altri, pur pericolosi, eventi meteorologici estremi portati dai cambiamenti climatici. «Trasformare un’alluvione che accade un anno su 100 in un’alluvione che accade un anno su 50 è un grosso problema. Ma rendere un evento che accade una volta ogni 100 anni in un evento annuale non renderà solo le estati nelle nazioni ricche scomodamente calde. Queste ondate di calore minacciano decenni di sviluppo e rappresentano un chiaro pericolo per il benessere sociale ed economico delle comunità e dei paesi di tutto il mondo» avverte la scienziata. Non ce ne accorgiamo, perché — come afferma ancora Otto — «le ondate di calore sono un killer silenzioso, le persone raramente muoiono per strada, ma muoiono silenziosamente nelle loro case mal isolate e senza aria condizionata». Ma potrebbero rendere in pochi decenni impossibile in gran parte del mondo la vita come la conosciamo.

Che una piccola variazione di temperatura media possa causare effetti amplificati ce ne eravamo accorti penso tutti empiricamente nelle nostre lande,con il susseguirsi di estati con onde di calore roventi e con la semiscomparsa dell 'inverno tipicamente padano,ora questi studi confermano in modo puntuale tutto cio,avvalendosi della potenza di calcolo dei calcolatori.La parte finale dell'articolo mi lascia perplesso,quando cita il calore eccessivo come causa principale di patologie e decessi legati a fenomeni climatici(io stesso ho avuto un paio di giorni difficili al lavoro, con difficolta' a respirare,comunque),mentre ho letto diverse volte invece come siano le basse temperature e gli sbalzi(dall'alto al basso)a causare problemi circolatori e cardiaci.

campaz
10-07-2021, 07:34
Ok parlare di aumento degli eventi estremi, ma che senso ha parlare di aumento di morte e distruzione dal momento che:
1) La vita media mondiale si è costantemente allungata (ovvio che se portiamo la vita media a 100 anni poi aumenteranno i morti di caldo).
2)Il danno economico espresso in percentuale di PIL non è nemmeno paragonabile ai danni economici che portava il clima anche solo un secolo fa, quando una ondata di calore poteva voler dire carestia e morte di fame per un intero popolo.
3) la percentuale di morti dovuti a eventi climatici è sicuramente diminuita negli ultimi secoli.

Ovvio che in termini assoluti i danni economici sono aumentati, dal momento che 200 anni fa le case, infrastrutture, impianti agricoli intensivi, ecc... erano quasi inesistenti. Distruggere un castello in cima una collina era difficile...

Il clima e' stato da sempre il peggior nemico dell'uomo con distruzioni agricole che portavano a carestie. Ora avremo anche un clima peggiore, ma sappiamo difenderci, lo dimostra l'aumento demografico dell'ultimo secolo.

Lo dico perché messa così come viene raccontata sembra che l'estinzione sia imminente, mentre prima del GW pare ci fosse il paradiso terrestre dove tutti se ne stavano allegramente spiaggiati a bere cocktail...

Invece la realtà è che l'estinzione era più probabile qualche secolo fa e la percentuale di gente spiaggiata sul lettino è in costante aumento, nonostante l'aumento del livello del mare... un nostro bisnonno non sapeva nemmeno cosa fosse uno stabilimento balneare, di conseguenza non si poneva nemmeno il problema dell'innalzamento del mare...

sanpei
10-07-2021, 12:44
L'agricoltura è l'attività più danneggiata dagli eventi climatici estremi...e 8 miliardi di persone per mangiare hanno bisogno di un'agricoltura efficiente, resiliente e sostenibile. In futuro sarà sempre più difficile da fare. Da qui i rischi per l'umanità. I paragoni con 200 anni fa non hanno senso, quando eravamo forse un decimo di quelli che siamo adesso.

scarpasot
10-07-2021, 13:04
Ok parlare di aumento degli eventi estremi, ma che senso ha parlare di aumento di morte e distruzione dal momento che:

1) La vita media mondiale si è costantemente allungata (ovvio che se portiamo la vita media a 100 anni poi aumenteranno i morti di caldo).

2)Il danno economico espresso in percentuale di PIL non è nemmeno paragonabile ai danni economici che portava il clima anche solo un secolo fa, quando una ondata di calore poteva voler dire carestia e morte di fame per un intero popolo.

3) la percentuale di morti dovuti a eventi climatici è sicuramente diminuita negli ultimi secoli.



Ovvio che in termini assoluti i danni economici sono aumentati, dal momento che 200 anni fa le case, infrastrutture, impianti agricoli intensivi, ecc... erano quasi inesistenti. Distruggere un castello in cima una collina era difficile...



Il clima e' stato da sempre il peggior nemico dell'uomo con distruzioni agricole che portavano a carestie. Ora avremo anche un clima peggiore, ma sappiamo difenderci, lo dimostra l'aumento demografico dell'ultimo secolo.



Lo dico perché messa così come viene raccontata sembra che l'estinzione sia imminente, mentre prima del GW pare ci fosse il paradiso terrestre dove tutti se ne stavano allegramente spiaggiati a bere cocktail...



Invece la realtà è che l'estinzione era più probabile qualche secolo fa e la percentuale di gente spiaggiata sul lettino è in costante aumento, nonostante l'aumento del livello del mare... un nostro bisnonno non sapeva nemmeno cosa fosse uno stabilimento balneare, di conseguenza non si poneva nemmeno il problema dell'innalzamento del mare...Tutto vero ma la questione è che si va verso un punto di non ritorno

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campaz
10-07-2021, 21:20
Come esempio prendiamo l'Australia che ha vissuto nell'inverno 2019/2020 la siccità più intensa di sempre con incendi che hanno sconvolto tutto il continente.
Un evento simile avrebbe portato povertà e morti di fame se fosse avvenuto più di un secolo fa, invece ai tempi nostri hanno avuto un calo del PIL di pochi punti percentuale, calo dovuto in gran parte alle chiusure causa pandemia e in minima parte dovuto a siccità e incendi.
Poi chiaro che la natura ha subito un brutto colpo, ma per il PIL Australiano l'impatto è stato minimo.

sanpei
11-07-2021, 10:11
Non soltanto l'agricoltura soffre per il G.W.

La devastante ondata di caldo che ha colpito il Canada la scorsa settimana è ritenuta dagli esperti responsabile di una massiccia moria di molluschi e crostacei sulle spiagge a ovest del Paese. Lo riporta la Cnn.




Christopher Harley, un professore nel dipartimento di zoologia dell'Università della British Columbia che studia gli effetti del cambiamento climatico sull'ecosistema delle coste, ha trovato innumerevoli cozze morte, aperte e marcite nei loro gusci a Kitsilano Beach, una delle spiagge più frequentate di Vancouver, stimando che almeno un miliardo di questi animali potrebbero essere morti a causa del caldo. Stessa situazione ha avuto modo di constatare al Lighthouse Park a ovest di Vancouver, dove ha visto e documentato un letto di cozze morte che ricopre la riva.
Questi molluschi si attaccano alle rocce e ad altre superfici e sono abituati ad essere esposte all'aria e alla luce solare durante la bassa marea, spiega Harley, ma generalmente non possono sopravvivere a temperature superiori ai 40 gradi centigradi.

sanpei
12-07-2021, 15:31
A proposito di danni economici da eventi estremi:

"Quelli dovuti agli incendi, addirittura ai mulinelli degli uragani di fuoco, sono enormi, ma il caldo anomalo sta compromettendo anche l’agricoltura, minaccia la produzione di alberi di Natale, impone perfino il trasferimento dei salmoni in acque più fresche perché quelle dei fiumi canadesi, ormai troppo calde, rischiano di ucciderli. I disastri ambientali sempre più frequenti, insomma, stanno diventando anche un grosso problema economico.
Vale per il caldo come per il freddo. È stato calcolato che l’onda di gelo che lo scorso inverno ha colpito il Texas provocando un prolungato black out elettrico è costata al grande Stato del Sud 90 miliardi di dollari.
Sui costi della bolla estiva di calore non ci sono ancora stime, ma le conseguenze sono gravi già per la produzione di grano e per quella dei frutteti, soprattutto mele, mentre i proprietari delle piantagioni di abeti natalizi della Willamette Valley, in Oregon, si chiedono come cresceranno alberi che da giorni devono resistere a temperature che hanno raggiunto i 47 gradi: nessuno lo sa perché non ci sono precedenti.
E senza precedenti è anche l’esodo dei salmoni. I naturalisti e anche gli allevatori sono contrari a trasferire i pesci dal loro ambiente naturale, ma quando la temperatura dell’acqua del Warm Spring River è salita oltre un livello giudicato pericoloso per la loro sopravvivenza, 350 mila salmoni sono stati catturati e trasferiti più a nord, in acque più fredde, in grandi vasche. Secondo un censimento dei disastri climatici, nel solo 2020 sono stati registrati ben 22 eventi catastrofici – grandi incendi, uragani, casi di siccità estrema – che hanno provocato, ciascuno, danni per più di un miliardo di dollari..." Fonte: Corriere della Sera 12.07.2021

scarpasot
12-07-2021, 20:34
Son peggio i danni dell'economia al clima, che i danni all'economia dovuti al clima

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campaz
12-07-2021, 20:37
Si ma Sanpei, i danni espressi in miliardi di dollari non rendono nessuna idea del problema economico che hanno provocato al popolo, il danno economico lo si capisce meglio se viene espresso in punti percentuale di PIL.
Per esempio, una calamità che provoca un miliardo di euro di danno, sembra tanto, ma cosa sono per un popolo come l'italia che ha un PiL annuo di 1800 miliardi?
Con 20 euro a persona (una cena al ristorante) si raccoglie più di un miliardo di euro.

sanpei
13-07-2021, 08:32
Son peggio i danni dell'economia al clima, che i danni all'economia dovuti al clima

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???

sanpei
13-07-2021, 08:35
Si ma Sanpei, i danni espressi in miliardi di dollari non rendono nessuna idea del problema economico che hanno provocato al popolo, il danno economico lo si capisce meglio se viene espresso in punti percentuale di PIL.
Per esempio, una calamità che provoca un miliardo di euro di danno, sembra tanto, ma cosa sono per un popolo come l'italia che ha un PiL annuo di 1800 miliardi?
Con 20 euro a persona (una cena al ristorante) si raccoglie più di un miliardo di euro.

Certo, peccato che se a te la grandine ti distrugge il raccolto e ti fa 50.000 Euro di danni, col cavolo che gli altri utenti del forum (solo per fare un esempio) ti rimborsano con 20 euro ciascuno ( .. se succede magari proviamo....ovviamente spero di no).
Ci deve pensare lo "Stato" ... ma lo Stato campa con le ns tasse mentre i soldi li fa chi inquina senza pagare mai (compresa l'agricoltura, purtroppo).

campaz
13-07-2021, 22:41
Sai Sanpei che spendiamo circa 7 miliardi di euro solo per il reddito di cittadinanza.
Sai che la coldiretti ha stimato in 14 miliardi di euro i danni del clima all'agricoltura negli ultimi 10 anni.
Cioè, i soldi dati in 2 anni per il reddito di cittadinanza sono sufficienti per coprire tutto il danno del clima all'agricoltura dell'ultimo decennio.
Quindi io non vedo nessun dramma climatico nei paesi tecnologicamente più evoluti.
Poi vabbè, dipende dai punti di vista, a qualcuno può sembrare un dramma meno di un 1% di PIL perso in danno climatico, ad altri invece può sembrare una sciocchezza...

Dai dati che ho letto, 1,4 miliardi all'anno di danno all'agricoltura.
1800 miliardi il PIL totale italiano nell'anno prima della pandemia. Quindi, il danno climatico all'agricoltura è meno di una millesima parte della nostra ricchezza.

sanpei
14-07-2021, 07:27
E allora spiegami perché la Coldiretti rompe sempre l'anima per i danni all'agricoltura ogni volta che fa o caldo o freddo o secco o umido ...

Peval
14-07-2021, 10:46
Per quanto il GW sia un argomento inevitabilmente connesso con la politica qua si é andati un po' oltre.... gelo e sampei rientrate in topic drink2

sanpei
14-07-2021, 10:53
Anche stamattina parlano di "danni da grandine fino al 50% per susine e pesche nel forlivese..." ....

geloneve
14-07-2021, 11:11
Per quanto il GW sia un argomento inevitabilmente connesso con la politica qua si é andati un po' oltre.... gelo e sampei rientrate in topic drink2

Qui ti do ragione.

campaz
14-07-2021, 22:01
E allora spiegami perché la Coldiretti rompe sempre l'anima per i danni all'agricoltura ogni volta che fa o caldo o freddo o secco o umido ...
Si ma l'agricoltura nei paesi sviluppati rappresenta circa un 2% del PIL, in Italia il 2,2%.
Nel terzo mondo può rappresentare anche più del 50%, se avviene una calamità importante loro muoiono di fame perche non hanno nessun mezzo di difesa e vivono solo grazie al loro cibo prodotto, perso quello, perso tutto.
I paesi più sviluppati anche se perdono il raccolto lo possono importare da altri stati e a stento se ne accorgono...

Comunque il mio discorso era solo per dire che in un mondo avanzato come nei paesi occidentali, i danni da calamità naturali sono economicamente parlando una sciocchezza, ma non me lo invento io, basta confrontare i miliardi di euro di danno con i miliardi di euro di PIL che abbiamo.

Discorso diverso per i paesi poveri, ma anche i paesi emergenti stanno crescendo come economia (altrimenti non li chiamerebbero emergenti), quindi anche per loro il progresso industriale e tecnologico, credo riuscirà a compensare i problemi dei cambiamenti climatici... d'altronde se la popolazione mondiale è decuplicata in così poco tempo un motivo ci sarà...

sanpei
15-07-2021, 13:28
Però pochi danni al PIL:

"E’ salito ad almeno a diciannove il numero delle vittime in Germania, morte per le forti piogge e inondazioni che hanno colpito la parte occidentale del Paese. Le autorità hanno dichiarato l’emergenza nella regione dopo giorni di forti piogge. Ampie parti della zona occidentale e centrale, così come i paesi vicini, hanno subito danni estesi. La polizia della città di Coblenza ha riferito in un tweet che quattro persone sono morte nella contea di Ahrweiler e circa 50 sono rimaste intrappolate sui tetti delle loro case in attesa di soccorso. Alto il numero dei dispersi che secondo la Bild sarebbero almeno una 70. Particolarmente colpita Schuld che si trova nell’Eifel, una regione vulcanica di colline e piccole valli a sud-ovest di Colonia. L’intera entità dei danni nella regione non è ancora chiara dopo che molti villaggi sono rimasti isolati a causa dell’inondazione e dei crolli. Le autorità federali hanno dichiarato lo stato di emergenza. Almeno 200 mila le case rimaste senza elettricità."

sanpei
15-07-2021, 16:58
AZZ...

BERLINO – L’estate da incubo in Germania è cominciata con una pioggia intensa: che non fosse il solito temporale estivo si è capito quando dopo 24 ore il cielo continuava ad accanirsi sulla parte occidentale del Paese, in particolare la Renania-Palatinato e il Nordreno-Westfalia. In questi Laender fiumi e torrenti sono usciti dagli argini, inondando strade e allagando cantine. Il bilancio è drammatico: i morti sono almeno 42, i dispersi decine. Gli esperti parlano di precipitazioni mai registrate in un periodo di 24 ore.

campaz
15-07-2021, 20:48
EAZZ...

BERLINO – L’estate da incubo in Germania è cominciata con una pioggia intensa: che non fosse il solito temporale estivo si è capito quando dopo 24 ore il cielo continuava ad accanirsi sulla parte occidentale del Paese, in particolare la Renania-Palatinato e il Nordreno-Westfalia. In questi Laender fiumi e torrenti sono usciti dagli argini, inondando strade e allagando cantine. Il bilancio è drammatico: i morti sono almeno 42, i dispersi decine. Gli esperti parlano di precipitazioni mai registrate in un periodo di 24 ore.
Ovviamente tutta colpa del GW, vero?
Quindi la percentuale di morti e dispersi a causa di alluvioni saranno sicuramente aumentati negli ultimi anni, giusto sanpei?
http://polaris.irpi.cnr.it/cinquanta-anni-di-frane-ed-inondazioni-in-italia-1964-2013/

campaz
15-07-2021, 23:25
http://polaris.irpi.cnr.it/cinquanta-anni-di-frane-ed-inondazioni-in-italia-1964-2013/

Ho messo il link dove ci sono il numero di morti causati da frane e alluvioni in Italia, non c'è stato nessun aumento di morte, l'anno peggiore il 1985, poi il 1966.

sanpei
16-07-2021, 07:09
"Dalla Germania ci arrivano immagini tragiche. Un'alluvione catastrofica ha già causato quasi 60 vittime e danni incalcolabili.
Ma cosa sta succedendo al clima del vecchio continente?

Facciamo il punto della situazione analizzando i gravi motivi che hanno portato a questa emergenza mettendo in luce poi i potenziali rischi per l'Italia attesi per i prossimi giorni.

Negli ultimi giorni la Germania si è trovata in una zona di confluenza fra i caldi flussi africani e le correnti più fresche e instabili in discesa dalle alte latitudini. Lo scontro e l'interazione tra masse d'aria diverse ha favorito la genesi di immense celle temporalesche che hanno scaricato al suolo oltre 100 mm di pioggia (100 litri per metro quadrato) nel corso delle ultime 24 ore. Si tratta del quantitativo che normalmente cade in due mesi. Un dato davvero eccezionale: questo evento ha ricordato infatti un'alluvione lampo più tipica della zona del Mediterraneo che non tanto del Centro Europa. Questo è uno degli effetti dei tanto temuti cambiamenti climatici in atto: aumentando le temperature medie a livello globale, aumenta anche l'energia in gioco per l'insorgere di eventi meteo estremi.
Piogge copiose e incessanti hanno causato alluvioni e gravi danni, soprattutto nella Renania Settentrionale-Westfalia e nella Renania-Palatinato. In molte aree la situazione è a dir poco catastrofica come testimoniano i VIDEO. Nella valle dell'Eifel, sei edifici crollati nella notte tra mercoledì 14 e giovedì 15 luglio e altre 25 abitazioni sono ancora in pericolo di crollo. Secondo le informazioni attuali, almeno 50/60 persone risultano disperse. Ci sono almeno quaranta vittime accertate. A causa delle masse d'acqua del fiume Ahr, i residenti di alcune zone adiacenti sono stati costretti a rifugiarsi sui tetti. Sottopassaggi e metropolitane completamente inondati.
I vigili del fuoco sono impegnati in centinaia di interventi, anche per liberare le persone rimaste intrappolate nelle case. Inoltre si stima che circa 200 mila persone siano rimaste senza corrente elettrica. Le autorità della contea del Reno-Sieg a sud di Colonia hanno ordinato l'evacuazione di diversi villaggi sotto la diga di Steinbachtal nel timore che possa cedere. Un pompiere è annegato mercoledì 14 durante i lavori di salvataggio nella città tedesca occidentale di Altena e un altro è caduto durante le operazioni in una centrale elettrica a Werdohl-Elverlingsen. L'ondata di maltempo ha colpito anche il Belgio, l'Olanda, Austria e Svizzera con piogge, forti temporali e allagamenti che hanno provocato diversi danni."

La fonte è un sito meteo che non posso nominare ma che da qualche tempo si è finalmente convertito al "NON negazionismo climatico", ovvero ha preso atto della realtà affermata dalla totale maggioranza degli scienziati competenti.

sanpei
16-07-2021, 09:09
"È chiaro quello che è successo: un ciclone ha stazionato al confine tra Germania, Francia e Belgio e lì ha scaricato tutta la sua energia. Ora si sta spostando verso l'Adriatico". Antonio Navarra, climatologo dell'Università di Bologna e presidente della Fondazione Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici, prima di rispondere consulta le immagini riprese dai satelliti meteorologici.

Professor Navarra, eventi come questo sono certamente riconducibili all'emergenza climatica?
"È molto probabile, ma per essere scientificamente corretti non possiamo parlare di certezza. Si tratta di fenomeni che hanno scale temporali completamente diverse ed è difficile spiegare un evento puntuale con un processo che invece si estende per secoli. Sarebbe come voler creare un rapporto di causa-effetto tra il fatto che sono inciampato in una strada della capitale e il crollo dell'Impero Romano. Probabilmente il legame, c'è ma è difficile dimostrarlo scientificamente. Qualche collega sta cercando di dimostrate il legame tra global warming e singoli eventi meteo estremi, ma alla fine non si può che parlarne in termini statistici".

Un dato, statistico appunto, consolidato è che frequenza e intensità dei fenomeni estremi stanno aumentando.
"Questo è fuor di dubbio. C'è una chiara correlazione tra l'aumento della concentrazione dell'anidride carbonica nell'atmosfera e la frequenza e l'intensità di alluvioni, ondate di calore e periodi di siccità. Nel caso specifico delle precipitazioni assistiamo a un graduale spostamento verso nord delle due fasce che attraversano l'Europa. Una passa nella zona centrale del continente, l'altra attraversa il Mediterraneo. Quest'ultima sta migrando verso latitudini più alte: tra qualche anno da noi ci saranno sempre meno piogge che si riverseranno proprio dove c'è stata l'alluvione di ieri. Le nostre proiezioni danno per l'area mediterranea un calo delle precipitazioni compreso tra il 15 e il 20%".

Ieri la Germania e il Belgio sott'acqua, pochi giorni fa quasi 50 gradi in Canada e oltre 36 in Lapponia. Che relazione c'è tra calore ed eventi estremi? E come ciò è riconducibile alle emissioni di CO2?
"L'aumento dei gas serra fa sì che la Terra trattenga sempre più il calore in arrivo dal Sole. Così nell'atmosfera si accumula una quantità di energia che poi si libera sotto forma di eventi meteorologici via via più frequenti e più estremi".

Uno studio pubblicato su Lancet sostiene che le morti, dirette e indirette, del riscaldamento globale sono 5 milioni l'anno. Ben più del Covid. Perché il virus ci fa paura e il clima impazzito no?
"Perché il coronavirus me lo può passare la fidanzata, si tratta di pericolo presente e vicino. Al contrario gli effetti dei cambiamenti climatici sono percepiti come lontani nello spazio e nel tempo. Ma i tedeschi finiti sott'acqua ieri hanno purtroppo sperimentato che non è così. C'è anche da dire che i 5 milioni di vittime includono sia chi muore per un'alluvione, sia chi è rimasto senza cibo per la siccità".

campaz
16-07-2021, 09:52
Ma Sanpei, è chiaro che i fenomeni estremi sono in aumento, ma quanto un 5/10%? È giusto attribuire tutto al GW antropico le vittime delle catastrofi naturali? A me pare una delle più grosse disinformazioni del nuovo millennio, tutto ciò che accade è colpa dell'uomo che ha alzato le temperature del pianeta, grazie alla gente come te Sanpei ormai tutti credono a questo.
La vera scienza è ben altra...
Non sarebbe meglio far capire alla gente che questi eventi estremi esistono e sono sempre esistiti? Per cui motivo in più per fare manutenzione e costruire nelle zone meno a rischio.
Che senso ha far credere al mondo che basta smettere di inquinare e tutto si risolve? Dal momento che sappiamo benissimo che non è così.

Intanto ricordo le catastrofi più tragiche della storia:

Se si guarda alla triste classifica del numero di vittime umane, il primato assoluto spetta alla siccità che ha colpito l'Etiopia nel 1983 e all'alluvione avvenuta nel 1970 in Bangladesh, entrambi con 300.000 morti stimati. Al terzo posto un'altra siccità, quella che ha colpito il Sudan nel 1984, causando circa 150.000 morti.

Quindi anche se fermiamo le emissioni di anidride carbonica il problema delle catastrofi naturali nel nostro pianeta rimane... l'unica soluzione e avere progetti di difesa al di là di GW o meno... poi se inquiniamo meno sempre meglio sarà sicuramente. Ma a mio parere l'informazione attuale è molto distorta.

campaz
16-07-2021, 10:08
Avrei una domanda:

ok che aumentando la temperatura aumenta l'energia in gioco in modo esponenziale.

Ma il fatto che le temperature sono aumentate maggiormente nelle aree polari e rimaste quasi stabili nella fascia tropicale, non dovrebbe far diminuire i contrasti termici tra l'aria tropicale che sale verso nord e l'aria polare che scende verso sud?

Per esempio (metto numeri a caso) se avevamo 20 gradi nell'aria tropicale e 0 gradi in quella polare, mentre ora abbiamo sempre 20 gradi in quella tropicale e 5 gradi in quella polare.
Quale genera i fenomeni più violenti? Il contrasto tra 20°C e 0°C? O tra 20°C e 5°C?

RG62
16-07-2021, 10:12
Ma Sanpei, è chiaro che i fenomeni estremi sono in aumento, ma quanto un 5/10%? È giusto attribuire tutto al GW antropico le vittime delle catastrofi naturali? A me pare una delle più grosse disinformazioni del nuovo millennio, tutto ciò che accade è colpa dell'uomo che ha alzato le temperature del pianeta, grazie alla gente come te Sanpei ormai tutti credono a questo.
La vera scienza è ben altra...
Non sarebbe meglio far capire alla gente che questi eventi estremi esistono e sono sempre esistiti? Per cui motivo in più per fare manutenzione e costruire nelle zone meno a rischio.
Che senso ha far credere al mondo che basta smettere di inquinare e tutto si risolve? Dal momento che sappiamo benissimo che non è così.

Intanto ricordo le catastrofi più tragiche della storia:

Se si guarda alla triste classifica del numero di vittime umane, il primato assoluto spetta alla siccità che ha colpito l'Etiopia nel 1983 e all'alluvione avvenuta nel 1970 in Bangladesh, entrambi con 300.000 morti stimati. Al terzo posto un'altra siccità, quella che ha colpito il Sudan nel 1984, causando circa 150.000 morti.

Quindi anche se fermiamo le emissioni di anidride carbonica il problema delle catastrofi naturali nel nostro pianeta rimane... l'unica soluzione e avere progetti di difesa al di là di GW o meno... poi se inquiniamo meno sempre meglio sarà sicuramente. Ma a mio parere l'informazione attuale è molto distorta.


Concordo.


Ammesso e non concesso che sia tutta e solo colpa dell'uomo e della CO2, anche sa da oggi smettessimo tutti di produrla e di immetterla in atmosfera (come?!?), gli effetti si faranno sentire ancora per decenni.

Quindi, anzichè pipponi su smettere di emettere CO2 facendo credere che se ciò avvenisse già da domani le cose migliorerebbero (però sono assolutamente d'accordo di iniziare ad inquiare di meno, sia ben chiaro!) la cosa più intelligente da fare è ADEGURARSI a questa situazione, perchè durerà anni...


Faccio un esempio stupido.

Quando vedo filmati di uragani devastanti nei caraibi con case che volano via come fuscelli, si vedono anche palme sferzate dal vento ma non ne cade una...

Mi sono sempre chiesto: imparare da loro, dalle palme, per studiare strutture ingegneristiche più resistenti?

sanpei
16-07-2021, 10:42
Campaz, "alla gente come te" TE LO TIENI PER TE ...
e questo per rispetto ed educazione.

Io cerco di portare in questo dibattito dati e pubblicazioni scientifiche certificate, le opinioni sono tutte accettate in un forum democratico e vivace e quindi anche la tua, ma tali restano.
Per fortuna, anzi per intelligenza e lungimiranza, finalmente la politica e l'economia stanno iniziando ad ascoltare la scienza e a prendere i provvedimenti per limitare i danni e mettere in sicurezza il territorio.
Peccato solo che bisognasse farlo 20 anni fa quando le opinioni come la tua erano maggioritarie e la scienza fossero in pochi ad ascoltarla.

campaz
16-07-2021, 12:42
Si scusa Sanpei, non volevo assolutamente offendere, non è da me, ho sbagliato a esprimermi, ma il concetto rimane...
Non parli mai di investire maggiormente per cercare di contrastare i fenomeni violenti con manutenzione e migliori strutture di difesa, ma parli solo di investire per inquinare meno, come se poi i fenomeni violenti terminassero una volta raggiunto il 100% rinnovabile.

Graupel
17-07-2021, 00:51
Qui mi pare che qualche spunto ci sia in merito alla vostra discussione e all'ultima osservazione di Campaz https://www.bbc.com/news/science-environment-57863205

sanpei
17-07-2021, 08:27
È proprio così, gli attuali modelli dell'atmosfera sembrano inadatti a prevedere fenomeni sempre più estremi e "impossibili" statisticamente. Forse Gigio può esserci d'aiuto nella comprensione, in ogni caso sembra che la situazione stia peggiorando molto più velocemente del previsto....è sempre più urgente intervenire dopo gli anni persi ...ringraziando ovviamente il negazionismo Trumpiano.

Gigiometeo
17-07-2021, 09:36
Avrei una domanda:

ok che aumentando la temperatura aumenta l'energia in gioco in modo esponenziale.

Ma il fatto che le temperature sono aumentate maggiormente nelle aree polari e rimaste quasi stabili nella fascia tropicale, non dovrebbe far diminuire i contrasti termici tra l'aria tropicale che sale verso nord e l'aria polare che scende verso sud?

Per esempio (metto numeri a caso) se avevamo 20 gradi nell'aria tropicale e 0 gradi in quella polare, mentre ora abbiamo sempre 20 gradi in quella tropicale e 5 gradi in quella polare.
Quale genera i fenomeni più violenti? Il contrasto tra 20°C e 0°C? O tra 20°C e 5°C?

Tutto giusto, ma....... c'è un ma....
C'è un maggiore riscaldamento delle aree polari, rispetto alle aree intertropicali e subtropicali, ma c'è anche l’espansione della fascia sub-tropicale verso più alte latitudini (si intensifica la circolazione termica), e ciò causa due conseguenze importanti, per quanto riguarda l’energia cinetica e il vento:
- la differenza di temperatura tra aree polari e aree tropicali tende a diminuire, dunque tende a diminuire la necessità di trasferimento di flussi di calore tra equatore e poli. I flussi di energia cinetica, diminuendo, riducono, a livello globale, la ventilazione media e l’intensità media del vento.
- Ma diminuisce anche la distanza tra la fascia sub-tropicale e lea fascia polare. Dunque, il gradiente orizzontale di temperatura (che misura la differenza di temperatura rispetto alla distanza) tra aree polari e aree sub-tropicali tende a rimanere quasi invariato. Questo significa che la diminuzione dell’energia cinetica e della ventosità non riguarda le medie latitudini, ma interessa soprattutto le aree subtropicali e le basse latitudini, cioè le aree soggette all’espansione meridiana della fascia sub-tropicale (aspetto che si vede già nelle rianalisi). E si vede molto bene, negli ultimi 20 anni anche nelle rianalisi ERA 5 di cui allego l'anomalia del ventennio recente del vento zonale a 300 hPa. Come si vede, diminuisce a basse ed alte latitudini, ma aumenta a quelle medie.
Le modifiche più importanti delle correnti aeree tendono a causare uno spostamento dei flussi di energia cinetica dal piano orizzontale (cioè flussi derivanti da moti orizzontali) al piano verticale (cioè flussi derivanti da moti verticali e convettivi).
Infatti, quando l’atmosfera globale diventa più calda, essa si dilata e, con la dilatazione termica aumenta la sua energia potenziale globale. Se aumentassimo la temperatura di 3- 4°C farebbe innalzare il centro di massa dell’atmosfera globale, attualmente localizzato attorno ai 5700 metri di quota, di circa 70-80 metri, cioè un aumento di una quota compreso fra il 1,2% e il 1,5%, variandone le condizioni generali di equilibrio, ma aumentando nel contempo l’energia potenziale totale della stessa percentuale. Poiché l’energia potenziale è strettamente interconnessa con l’energia cinetica, soprattutto nelle trasformazioni energetiche legate ai moti convettivi verticali, è ragionevole ipotizzare che, se aumenta l’energia potenziale, anche i moti convettivi e la circolazione delle masse d’aria associata ai moti convettivi verticali, subiranno un’intensificazione.
Questa ipotesi trova conferma anche da un’altra considerazione, relativa alla stabilità verticale delle masse d’aria. Lungo la verticale dell’atmosfera, l’aumento della temperatura non sarà uniforme: crescerà di più negli strati più prossimi al suolo, ma diminuirà, invece, negli strati più alti, un comportamento questo già in atto come dimostrano le misure sperimentali al suolo e in quota.
Un aumento della differenza di temperatura tra suolo e quota è la causa primaria di aumento delle instabilità convettive e dei moti di rimescolamento verticale.
Dunque, l’eventuale perdita di energia cinetica (e intensità del vento) legata alla grande circolazione delle masse d’aria associata ai cicloni ed anticicloni dinamici che presiedono gli scambi energetici tra le basse e le alte latitudini, sarà compensata dall’aumento dell’energia cinetica legata alla circolazione termica delle masse d’aria.
drink2

sanpei
17-07-2021, 13:35
Nient’affatto casuale invece è il legame tra la sciagura e il riscaldamento globale del clima, a conferma di una drammatica urgenza che richiede non più solo interventi immediati, ma soprattutto un radicale cambio di paradigma politico e mentale. Non c’era nulla di inatteso nelle piogge renane. Anzi, dopo tre anni di alte temperature estive e quasi siccità, tutti le aspettavano. Lo stesso servizio meteorologico tedesco aveva messo in guardia dal pericolo. Ma nessuna difesa poteva bastare di fronte alle bombe d’acqua, che in sole 24 ore hanno rovesciato sul Palatinato e il Nord Reno-Vestfalia la stessa quantità di piogge normalmente spalmate su oltre due mesi.

Se questo è successo, spiegano gli scienziati, è perché il riscaldamento del pianeta induce fenomeni sempre più intensi e frequenti. «Il cambiamento climatico è arrivato in Germania», dice Svenja Schulze, ministra socialdemocratica dell’Ambiente, secondo la quale «il disastro ci mostra con quale forza le sue conseguenze ci riguardino tutti e quanto importante sia prepararci a fatti meteorologici estremi nel futuro».

campaz
17-07-2021, 19:24
Tutto giusto, ma....... c'è un ma....
C'è un maggiore riscaldamento delle aree polari, rispetto alle aree intertropicali e subtropicali, ma c'è anche l’espansione della fascia sub-tropicale verso più alte latitudini (si intensifica la circolazione termica), e ciò causa due conseguenze importanti, per quanto riguarda l’energia cinetica e il vento:
- la differenza di temperatura tra aree polari e aree tropicali tende a diminuire, dunque tende a diminuire la necessità di trasferimento di flussi di calore tra equatore e poli. I flussi di energia cinetica, diminuendo, riducono, a livello globale, la ventilazione media e l’intensità media del vento.
- Ma diminuisce anche la distanza tra la fascia sub-tropicale e lea fascia polare. Dunque, il gradiente orizzontale di temperatura (che misura la differenza di temperatura rispetto alla distanza) tra aree polari e aree sub-tropicali tende a rimanere quasi invariato. Questo significa che la diminuzione dell’energia cinetica e della ventosità non riguarda le medie latitudini, ma interessa soprattutto le aree subtropicali e le basse latitudini, cioè le aree soggette all’espansione meridiana della fascia sub-tropicale (aspetto che si vede già nelle rianalisi). E si vede molto bene, negli ultimi 20 anni anche nelle rianalisi ERA 5 di cui allego l'anomalia del ventennio recente del vento zonale a 300 hPa. Come si vede, diminuisce a basse ed alte latitudini, ma aumenta a quelle medie.
Le modifiche più importanti delle correnti aeree tendono a causare uno spostamento dei flussi di energia cinetica dal piano orizzontale (cioè flussi derivanti da moti orizzontali) al piano verticale (cioè flussi derivanti da moti verticali e convettivi).
Infatti, quando l’atmosfera globale diventa più calda, essa si dilata e, con la dilatazione termica aumenta la sua energia potenziale globale. Se aumentassimo la temperatura di 3- 4°C farebbe innalzare il centro di massa dell’atmosfera globale, attualmente localizzato attorno ai 5700 metri di quota, di circa 70-80 metri, cioè un aumento di una quota compreso fra il 1,2% e il 1,5%, variandone le condizioni generali di equilibrio, ma aumentando nel contempo l’energia potenziale totale della stessa percentuale. Poiché l’energia potenziale è strettamente interconnessa con l’energia cinetica, soprattutto nelle trasformazioni energetiche legate ai moti convettivi verticali, è ragionevole ipotizzare che, se aumenta l’energia potenziale, anche i moti convettivi e la circolazione delle masse d’aria associata ai moti convettivi verticali, subiranno un’intensificazione.
Questa ipotesi trova conferma anche da un’altra considerazione, relativa alla stabilità verticale delle masse d’aria. Lungo la verticale dell’atmosfera, l’aumento della temperatura non sarà uniforme: crescerà di più negli strati più prossimi al suolo, ma diminuirà, invece, negli strati più alti, un comportamento questo già in atto come dimostrano le misure sperimentali al suolo e in quota.
Un aumento della differenza di temperatura tra suolo e quota è la causa primaria di aumento delle instabilità convettive e dei moti di rimescolamento verticale.
Dunque, l’eventuale perdita di energia cinetica (e intensità del vento) legata alla grande circolazione delle masse d’aria associata ai cicloni ed anticicloni dinamici che presiedono gli scambi energetici tra le basse e le alte latitudini, sarà compensata dall’aumento dell’energia cinetica legata alla circolazione termica delle masse d’aria.
drink2

Grazie Gigio, alcune faccende, tipo l'aumento del gradiente termico verticale l'avevo messo in conto, altre situazioni che hai scritto non le avevo proprio considerate, anche perché sono un po' complesse... ma molto interessante la questione...

Nella tua conclusione hai messo che la perdita' di energia da una parte sarà compensata dall'aumento dall'altra.
Quidi scritta così sarebbe 1-1 palla al centro?

Gigiometeo
17-07-2021, 20:42
Grazie Gigio, alcune faccende, tipo l'aumento del gradiente termico verticale l'avevo messo in conto, altre situazioni che hai scritto non le avevo proprio considerate, anche perché sono un po' complesse... ma molto interessante la questione...

Nella tua conclusione hai messo che la perdita' di energia da una parte sarà compensata dall'aumento dall'altra.
Quidi scritta così sarebbe 1-1 palla al centro?

Beh alle nostre latitudini prevarrebbe sempre più la circolazione di tipo termico; non è un caso che nell'area mediterranea stia diminuendo il wind-shear e stia aumentando il CAPE.
drink2

maurino
17-07-2021, 20:59
https://meteodue.it/index.php?topic=15969.msg844239;boardseen#new
è interessante la lettura degli articoli dei giornali, in fondo

sanpei
18-07-2021, 06:54
Ma infatti è tutto normale, anche il Covid finora ha fatto circa 5 mln di morti, 100 anni fa la Spagnola ne fece forse quattro volte ...non capisco tutto questo allarme...che sarà mai...

campaz
18-07-2021, 10:11
Beh alle nostre latitudini prevarrebbe sempre più la circolazione di tipo termico; non è un caso che nell'area mediterranea stia diminuendo il wind-shear e stia aumentando il CAPE.
drink2

Quindi meno whind-shear vuol dire meno fenomeni distruttivi legati a tornado e grandinate, ma più CAPE significa più nubifragi che portano le cosiddette alluvioni lampo?

campaz
18-07-2021, 10:44
Ma infatti è tutto normale, anche il Covid finora ha fatto circa 5 mln di morti, 100 anni fa la Spagnola ne fece forse quattro volte ...non capisco tutto questo allarme...che sarà mai...

Se poi mettiamo anche che la popolazione mondiale era 1/4 di quella attuale con pochi over 80, in più morivano anche i bambini (per esempio 2 su 3 dei pastorelli di Fatima).
Allora capiamo che questo virus non è nemmeno paragonabile alla Spagnola.
Poi chiaro che il popolo occidentale di oggi ha mediamente una certa età, quindi il covid fa una strage se non vaccinati e senza limitazioni...

sanpei
18-07-2021, 11:21
Ovviamente il mio intervento era ironico, il Covid è la peggior tragedia del pianeta dopo la seconda guerra mondiale, il confronto con la spagnola è del tutto improponibile viste le condizioni igieniche e sanitarie mondiali di un secolo fa, oltretutto dopo le distruzioni della grande guerra.
Però per tornare all'indicatore tanto citato da Campaz, il danno al PIL del covid è stato decine di volte maggiore della spagnola...
Lo stesso parallelo si può fare con le alluvioni attuali rispetto a quelle storiche: il numero dei morti odierni, pur altissimo e insopportabile, è di vari ordini di grandezza inferiore a quello di un evento simile che fosse avvenuto nei secoli scorsi, ma considerando la tecnologia attuale, i sistemi di protezione, comunicazione e allerta attuali, è rilevatore di fenomeni estremi che oramai sfuggono anche ai modelli matematici di previsione. E quanto ai danni al PIL locale delle zone coinvolte, lascio il commento ad altri....

Gigiometeo
18-07-2021, 12:04
Quindi meno whind-shear vuol dire meno fenomeni distruttivi legati a tornado e grandinate, ma più CAPE significa più nubifragi che portano le cosiddette alluvioni lampo?

Teoricamente sì. Il segnale sulla maggiore intensità delle precipitazioni nelle 1-3 ore è già una realtà (ma non sulle 12-24-48 ore dove non ci sono trend particolari). Per la grandine il CAPE è importante quasi come lo shear, anzi secondo alcuni studi porterebbe comunque ad una intensificazione (non un aumento di frequenza). I tornado teoricamente dovrebbero diminuire in frequenza ma non in intensità.
Si vedrà:-)))) drink2

campaz
18-07-2021, 20:26
Ovviamente il mio intervento era ironico, il Covid è la peggior tragedia del pianeta dopo la seconda guerra mondiale, il confronto con la spagnola è del tutto improponibile viste le condizioni igieniche e sanitarie mondiali di un secolo fa, oltretutto dopo le distruzioni della grande guerra.
Però per tornare all'indicatore tanto citato da Campaz, il danno al PIL del covid è stato decine di volte maggiore della spagnola...
Lo stesso parallelo si può fare con le alluvioni attuali rispetto a quelle storiche: il numero dei morti odierni, pur altissimo e insopportabile, è di vari ordini di grandezza inferiore a quello di un evento simile che fosse avvenuto nei secoli scorsi, ma considerando la tecnologia attuale, i sistemi di protezione, comunicazione e allerta attuali, è rilevatore di fenomeni estremi che oramai sfuggono anche ai modelli matematici di previsione. E quanto ai danni al PIL locale delle zone coinvolte, lascio il commento ad altri....
Beh, la maggior parte della perdita del PIL attuale è dovuta al blocco del settore turistico e della ristorazione, settori che nel 1920 a malapena esistevano.
Era difficile avere un calo del PIL nella povertà del 1920.
Non mi sento di dire che hanno avuto meno danni nel 1920.
Un po' come dire: la mareggiata mi ha distrutto la seconda casa al mare e lo yacth, fortunato quel barbone che la casa e la barca la vede solo nei sogni.
Ovvio che nella povertà c'è meno da pardere, ma quel poco che si perde, per lui può valere molto di più di 1 miliardo di euro perso da Berlusconi.

Stessa cosa per i danni climatici, ovvio che i miliardi di danno sono maggiori adesso rispetto a molti anni fa, ma come ho già scritto nei messaggi precedenti, non sono i numeri dei miliardi di danno che bisogna guardare, ma quanto quei numeri significano in percentuale di PIL.
E poi si può essere comunque più ricchi perdendo il 50% di PIl rispetto a un altro che ne guadagna il 50%, dipende da dove si parte...

campaz
18-07-2021, 20:43
Comunque molti hanno dimenticato che molte alluvioni hanno creato morte e distruzione a causa delle sbagliate costruzioni dell'uomo, in Italia moltissimi fiumi sono stati tombati per creare aree edificabili proprio a ridosso dei fiumi, vedi come esempio Genova.

Ora le amministrazioni politiche hanno trovato il modo per lavarsene le mani dai loro gravi errori commessi decenni fa, tutta colpa dei cambiamenti climatici e tutti assolti. Bene, avanti così...

geloneve
19-07-2021, 06:08
Comunque molti hanno dimenticato che molte alluvioni hanno creato morte e distruzione a causa delle sbagliate costruzioni dell'uomo, in Italia moltissimi fiumi sono stati tombati per creare aree edificabili proprio a ridosso dei fiumi, vedi come esempio Genova.

Ora le amministrazioni politiche hanno trovato il modo per lavarsene le mani dai loro gravi errori commessi decenni fa, tutta colpa dei cambiamenti climatici e tutti assolti. Bene, avanti così...
Infatti. drink2

scarpasot
19-07-2021, 09:08
Comunque molti hanno dimenticato che molte alluvioni hanno creato morte e distruzione a causa delle sbagliate costruzioni dell'uomo, in Italia moltissimi fiumi sono stati tombati per creare aree edificabili proprio a ridosso dei fiumi, vedi come esempio Genova.

Ora le amministrazioni politiche hanno trovato il modo per lavarsene le mani dai loro gravi errori commessi decenni fa, tutta colpa dei cambiamenti climatici e tutti assolti. Bene, avanti così...Una cosa non esclude l'altra.

Inviato dal mio HUAWEI VNS-L31 utilizzando Tapatalk

RG62
19-07-2021, 10:48
Comunque molti hanno dimenticato che molte alluvioni hanno creato morte e distruzione a causa delle sbagliate costruzioni dell'uomo, in Italia moltissimi fiumi sono stati tombati per creare aree edificabili proprio a ridosso dei fiumi, vedi come esempio Genova.

Ora le amministrazioni politiche hanno trovato il modo per lavarsene le mani dai loro gravi errori commessi decenni fa, tutta colpa dei cambiamenti climatici e tutti assolti. Bene, avanti così...


Concordo

sanpei
19-07-2021, 10:58
Bene, quindi se la politica e l'economia finora hanno negato il GW e ne hanno peggiorato i danni vuole dire che il GW non esiste e non farà danni maggiori del passato ?
Mi sfugge la logica...secondo me la situazione è ancora peggiore del previsto e l'urgenza ancora più pressante, se finalmente la politica si rende conto e si muove non ostacoliamola con distinguo e perplessità capziose.

sanpei
19-07-2021, 11:00
Anzi dovremmo dare una mano, eleggendo finalmente i nostri rappresentanti in modo intelligente, favorendo persone serie e competenti, non soltanto dei patiti dei social narcisi e vanitosi..

RG62
19-07-2021, 15:39
Anzi dovremmo dare una mano, eleggendo finalmente i nostri rappresentanti in modo intelligente, favorendo persone serie e competenti, non soltanto dei patiti dei social narcisi e vanitosi..


Che c'entra?

Quindi, visto che tu sai tutto, chi dovremmo eleggere?

novalis
19-07-2021, 16:43
Comunque molti hanno dimenticato che molte alluvioni hanno creato morte e distruzione a causa delle sbagliate costruzioni dell'uomo, in Italia moltissimi fiumi sono stati tombati per creare aree edificabili proprio a ridosso dei fiumi, vedi come esempio Genova.

Ora le amministrazioni politiche hanno trovato il modo per lavarsene le mani dai loro gravi errori commessi decenni fa, tutta colpa dei cambiamenti climatici e tutti assolti. Bene, avanti così...

ormai il riscaldamento globale è il passepartout buono per qualunque minchiata....

Gigiometeo
19-07-2021, 17:31
Occorre sempre scindere le due cose: si analizza l'evento dati alla mano e lo si valuta sia sotto il profilo meteorologico sia sotto quello climatologico, poi si passa ad individuare eventuali responsabilità sul piano della gestione del territorio. La climatologia delle zone tedesche colpite ci dice che mai in passato, o almeno da quando ci sono le rilevazioni strumentali, le precipitazioni erano state così abbondanti (le prime analisi confermano). Una forzante meteorologica dovuta all'eccesso di temperatura è già stata individuata, del resto Clausius-Clapeyron non mente. Ovvio che il singolo evento non può essere attribuito al climate change, ma se particolari estremi diventano più frequenti allora si ha un segnale, e serve usare i dati, e non le strade dissestate o le frane, perchè lì entra in ballo la componente della gestione.
drink2

sanpei
19-07-2021, 17:46
Che c'entra?

Quindi, visto che tu sai tutto, chi dovremmo eleggere?

Mi sembrava di aver scritto chiaramente "persone serie e capaci, non soltanto narcisi frequentatori dei social" ...se non ti è chiaro fatti un giretto su Facebook o twitter e guarda gli argomenti postati.

RG62
19-07-2021, 17:49
Mi sembrava di aver scritto chiaramente "persone serie e capaci, non soltanto narcisi frequentatori dei social" ...se non ti è chiaro fatti un giretto su Facebook o twitter e guarda gli argomenti postati.


Non ho Facebook e Twitter...

Le mie convinzioni politiche le maturo in altri ambiti salut..

novalis
19-07-2021, 18:35
Occorre sempre scindere le due cose: si analizza l'evento dati alla mano e lo si valuta sia sotto il profilo meteorologico sia sotto quello climatologico, poi si passa ad individuare eventuali responsabilità sul piano della gestione del territorio. La climatologia delle zone tedesche colpite ci dice che mai in passato, o almeno da quando ci sono le rilevazioni strumentali, le precipitazioni erano state così abbondanti (le prime analisi confermano). Una forzante meteorologica dovuta all'eccesso di temperatura è già stata individuata, del resto Clausius-Clapeyron non mente. Ovvio che il singolo evento non può essere attribuito al climate change, ma se particolari estremi diventano più frequenti allora si ha un segnale, e serve usare i dati, e non le strade dissestate o le frane, perchè lì entra in ballo la componente della gestione.
drink2

appunto, fra "mai" e "da quando ci sono le rilevazioni strumentali" corre un po' di differenza. Esattamente da quando ci sono?

Gigiometeo
19-07-2021, 18:59
appunto, fra "mai" e "da quando ci sono le rilevazioni strumentali" corre un po' di differenza. Esattamente da quando ci sono?

Un centello circa.

novalis
19-07-2021, 19:44
Un centello circa.

beh, mica tanto.... Adesso pare che le alluvioni non ci siano mai state, nel '600 a Ravenna era tutta un'alluvione, solo che lì c'era la PEG e pioveva per quello, per un motivo o per un altro le alluvioni da che mondo è mondo esistono.

Gigiometeo
19-07-2021, 20:20
beh, mica tanto.... Adesso pare che le alluvioni non ci siano mai state, nel '600 a Ravenna era tutta un'alluvione, solo che lì c'era la PEG e pioveva per quello, per un motivo o per un altro le alluvioni da che mondo è mondo esistono.

Non ha alcuna importanza che nel 3600 A.C. ci sia stata un'alluvione, sono i trend di frequenza che contano; inoltre non tutte le alluvioni sono uguali: puoi avere un'alluvione dopo 4-5 giorni di pioggia ininterrotta così come la puoi avere con 6 ore di pioggia torrenziale, ma meteorologicamente sono due cose molto diverse. Infatti, sono in calo le alluvioni dovute a lunghi periodi di pioggia moderata-forte (più frequenti nel lontano passato); sono in aumento quelle dovute a piogge violente nelle 2-4-6 massimo 12 ore, ovvero le precipitazioni estreme nell'unità di tempo, anche se questo non è il caso della Germania per l'evento dei giorni scorsi. Lo dicono i numeri e lo dice la fisica dell'atmosfera, il resto, oggettivamente, ha valenza prossima al risibile.

maurino
20-07-2021, 06:50
https://i.postimg.cc/XNCfmNx1/E6nuott-Xo-AQdt4f.jpg (https://postimg.cc/V5z0b8xX)
https://i.postimg.cc/FHB1h3Hy/E6on5n-CXEAIim-KJ.jpg (https://postimg.cc/YvQt34g0)
https://i.postimg.cc/j5zj61Qc/JEC5RX.jpg (https://postimg.cc/47xZsB0H)

sanpei
20-07-2021, 06:57
Spiegato benissimo da Gigio, inoltre le alluvioni odierne si manifestano nonostante tutti i sistemi di prevenzione, protezione e allarme odierni. In questo sono molto più insidiose di un tempo, quando " le vedevi arrivare" ...oggi sorprendono anche noi che siamo tutti armati di un telefonino...che potrebbe essere usato meglio per aiutare le persone e non solo per pubblicare foto di mangiate o di gattini.

scarpasot
20-07-2021, 10:35
È dura far ragionare i negazionisti

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Gigiometeo
20-07-2021, 11:04
https://i.postimg.cc/XNCfmNx1/E6nuott-Xo-AQdt4f.jpg (https://postimg.cc/V5z0b8xX)
https://i.postimg.cc/FHB1h3Hy/E6on5n-CXEAIim-KJ.jpg (https://postimg.cc/YvQt34g0)
https://i.postimg.cc/j5zj61Qc/JEC5RX.jpg (https://postimg.cc/47xZsB0H)

Poi non torno più sull'argomento altrimenti diventa stucchevole.

scarpasot
20-07-2021, 14:05
Il meglio deve venire, picco CO2 nel 2023. In pratica non stiamo facendo niente per cambiare il trend

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maurino
20-07-2021, 16:16
È dura far ragionare i negazionisti

Inviato dal mio HUAWEI VNS-L31 utilizzando Tapatalk
non sono negazionista, voglio capire , a volte dare tutto x scontato... .....,poi tolgo il disturbo

RG62
20-07-2021, 16:29
Il meglio deve venire, picco CO2 nel 2023. In pratica non stiamo facendo niente per cambiare il trend

Inviato dal mio HUAWEI VNS-L31 utilizzando Tapatalk


Scusa, ma il 2023 deve ancora venire, come fai a saperlo?

Stai estrapolando una curva?

scarpasot
20-07-2021, 19:07
Scusa, ma il 2023 deve ancora venire, come fai a saperlo?

Stai estrapolando una curva?Eccoti servito anche te, in realtà mi sono espresso male perché magari ci fosse il picco nel 2023, in realtà ci sarà solo nuovo massimo e il picco, ovvero il punto dove comincia la discesa non è ancora in vista
https://www.google.com/amp/s/www.teleborsa.it/AMP/News/2021/07/20/iea-emissioni-co2-verso-record-nel-2023-non-c-e-picco-in-vista-83.html

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novalis
20-07-2021, 19:18
Non ha alcuna importanza che nel 3600 A.C. ci sia stata un'alluvione, sono i trend di frequenza che contano; inoltre non tutte le alluvioni sono uguali: puoi avere un'alluvione dopo 4-5 giorni di pioggia ininterrotta così come la puoi avere con 6 ore di pioggia torrenziale, ma meteorologicamente sono due cose molto diverse. Infatti, sono in calo le alluvioni dovute a lunghi periodi di pioggia moderata-forte (più frequenti nel lontano passato); sono in aumento quelle dovute a piogge violente nelle 2-4-6 massimo 12 ore, ovvero le precipitazioni estreme nell'unità di tempo, anche se questo non è il caso della Germania per l'evento dei giorni scorsi. Lo dicono i numeri e lo dice la fisica dell'atmosfera, il resto, oggettivamente, ha valenza prossima al risibile.

con 100 anni di rilevazioni che trend vuoi elaborare?

geloneve
20-07-2021, 19:19
Che poi, tra le altre cose, devo capire come si fa a dire che i fenomeni estremi, localizzati e di breve durata siano aumentati se, fino a 30 anni fa, c'era una stazione meteo ogni 500 km, c'era molto meno scambio di informazioni e non c'erano cellulari che riprendevano ogni folata di vento o goccia di pioggia.

Perché hanno provato a spiegarmelo, ma io non ho capito la logica della risposta e chi me lo spiegava ne era proprio convinto...mah...

E non sono un negazionista per nessun altra cosa se non per il GW umano...ma proprio, questa, non la riesco a capire...è da anni che mi impegno ad immedesimarmi nella testa degli altri ma non ci riesco proprio ad entrare...

dado
20-07-2021, 19:53
ma infatti Gigio, è vera sta cosa, io da piccolo mi ricordo di piogge che duravano anche giorni interi dove pioveva senza mai smettere giorno e notte, ora invece piove in modo più breve ma intenso, con piogge sempre meno costanti e irregolari.

Gigiometeo
21-07-2021, 08:32
con 100 anni di rilevazioni che trend vuoi elaborare?

Ok, quindi quelli che li determinano e li calcolano sono una massa di deficienti, per cui oggi telefono a Passow e Donner (Institute of Meteorology University Berlin, Potsdam-Institute for Climate Impact Research) comunicandogli che sono due minchioni e che glielo manda a dire Novalis. Vediamo come la prendono..... poi ti so dire.

sanpei
21-07-2021, 08:47
Chi non ha cultura scientifica e dimestichezza con analisi statistiche, trend e strumenti matematici evoluti è ovvio che non può capire..
Come io non capisco l'arabo o il cinese.
Però qualcosina ho studiato e il mio lavoro si basa proprio su analisi numeriche e di trend storici...e quindi posso credere agli scienziati...anche se non capisco tutto di quello che fanno ma sono in grado di comprendere le conclusioni di quello che affermano. È come il Covid, si può credere ai virologi, epidemiologi e statistici medici oppure all' influencer di salumi con migliaia di follower...solo che in entrambi i casi i comportamenti di ognuno influenzano la vita e la libertà degli altri, non è come scegliere un ristorante o un paio di scarpe per se.
Il mondo è afflitto da analfabetismo funzionale, specie in campo scientifico...ma nella scienza " uno non vale uno".

RG62
21-07-2021, 09:18
Eccoti servito anche te, in realtà mi sono espresso male perché magari ci fosse il picco nel 2023, in realtà ci sarà solo nuovo massimo e il picco, ovvero il punto dove comincia la discesa non è ancora in vista
https://www.google.com/amp/s/www.teleborsa.it/AMP/News/2021/07/20/iea-emissioni-co2-verso-record-nel-2023-non-c-e-picco-in-vista-83.html

Inviato dal mio HUAWEI VNS-L31 utilizzando Tapatalk


Ah, ecco, nessun picco, trend in crescita. Adesso mi torna.


Quindi, mi autocito:

Ammesso e non concesso che sia tutta e solo colpa dell'uomo e della CO2, anche sa da oggi smettessimo tutti di produrla e di immetterla in atmosfera (come?!?), gli effetti si faranno sentire ancora per decenni.

Quindi, anzichè pipponi su smettere di emettere CO2 facendo credere che se ciò avvenisse già da domani le cose migliorerebbero (però sono assolutamente d'accordo di iniziare ad inquiare di meno, sia ben chiaro!) la cosa più intelligente da fare è ADEGURARSI a questa situazione, perchè durerà anni...

Faccio un esempio stupido.

Quando vedo filmati di uragani devastanti nei caraibi con case che volano via come fuscelli, si vedono anche palme sferzate dal vento ma non ne cade una...

Mi sono sempre chiesto: imparare da loro, dalle palme, per studiare strutture ingegneristiche più resistenti?

RG62
21-07-2021, 09:25
Ok, quindi quelli che li determinano e li calcolano sono una massa di deficienti, per cui oggi telefono a Passow e Donner (Institute of Meteorology University Berlin, Potsdam-Institute for Climate Impact Research) comunicandogli che sono due minchioni e che glielo manda a dire Novalis. Vediamo come la prendono..... poi ti so dire.


No no, fanno bene a fare le statistiche con i dati che hanno, ci mancherebbe salut..

Però ho anche letto che i livelli di CO2 di oggi sono ai più alti livelli in atmosfera degli ultimi 800mila anni.
https://www.ilsole24ore.com/art/la-co2-atmosfera-livelli-piu-alti-ultimi-800mila-anni-AEp6Z2zC?refresh_ce=1

Ecco, questo mi sembra un po' più difficile da asserire...

Gigiometeo
21-07-2021, 10:16
No no, fanno bene a fare le statistiche con i dati che hanno, ci mancherebbe salut..

Però ho anche letto che i livelli di CO2 di oggi sono ai più alti livelli in atmosfera degli ultimi 800mila anni.
https://www.ilsole24ore.com/art/la-co2-atmosfera-livelli-piu-alti-ultimi-800mila-anni-AEp6Z2zC?refresh_ce=1

Ecco, questo mi sembra un po' più difficile da asserire...

Si usano i proxy, che è già un buon punto di partenza.
drink2

novalis
21-07-2021, 10:39
Ok, quindi quelli che li determinano e li calcolano sono una massa di deficienti, per cui oggi telefono a Passow e Donner (Institute of Meteorology University Berlin, Potsdam-Institute for Climate Impact Research) comunicandogli che sono due minchioni e che glielo manda a dire Novalis. Vediamo come la prendono..... poi ti so dire.

ti rendo noto che neanche Novalis è un minchione, dopotutto

novalis
21-07-2021, 10:43
Chi non ha cultura scientifica e dimestichezza con analisi statistiche, trend e strumenti matematici evoluti è ovvio che non può capire..
Come io non capisco l'arabo o il cinese.
Però qualcosina ho studiato e il mio lavoro si basa proprio su analisi numeriche e di trend storici...e quindi posso credere agli scienziati...anche se non capisco tutto di quello che fanno ma sono in grado di comprendere le conclusioni di quello che affermano. È come il Covid, si può credere ai virologi, epidemiologi e statistici medici oppure all' influencer di salumi con migliaia di follower...solo che in entrambi i casi i comportamenti di ognuno influenzano la vita e la libertà degli altri, non è come scegliere un ristorante o un paio di scarpe per se.
Il mondo è afflitto da analfabetismo funzionale, specie in campo scientifico...ma nella scienza " uno non vale uno".

in tutto il circo Barnum che è diventata la faccenda del riscaldamento globale, il tecnicismo scientifico è solo una parte in causa: a un certo punto entrano in campo tanti altri fattori, la psicologia collettiva, l'antropologia, la storia, la politica accademica, la politica tout court..... Tutte cose su cui gli scienziati, a loro volta, sono tutt'altro che ferrati, o dove talvolta hanno pure dei conflitti di interesse.

sanpei
21-07-2021, 22:38
Che detto da uno che non è un minchione...quadra !!

sanpei
21-07-2021, 23:12
La "propaganda" del GW sbarca anche in Cina, da non credere....

"Secondo la stampa cinese sono state le piogge più pesanti in mille anni: 617 millimetri di acqua tra sabato e ieri, rispetto a una media annuale di 640 millimetri. Un disastro per la metropoli di Zhengzhou, 12 milioni di abitanti, capitale della provincia centrale dello Henan. Il Fiume Giallo ha invaso le strade, l’acqua e il fango hanno riempito i tunnel della metropolitana. Le immagini dei passeggeri bloccati su un treno della Linea 5, l’acqua fino al petto, sono terribili.

Le autorità dicono che i morti sono 18, ma guardando gli ultimi video messi sul web dai passeggeri intrappolati e poi quelli dei cadaveri stesi sulla banchina, c’è da credere che il numero delle vittime sia molto più alto. In città sono state evacuate più di 200 mila persone. Tre dighe nella provincia hanno ceduto. Ieri è comparso al tg Xi Jinping per dire che «la prevenzione delle alluvioni è diventata difficile»."

sanpei
22-07-2021, 07:01
Sono salite ad almeno 33 le vittime legate alle piogge torrenziali abbattutesi sulla provincia centrale cinese dell'Henan, con otto dispersi.
E' l'ultimo bollettino fornito dal network statale Cctv, in base agli aggiornamenti forniti dalle autorità locali, a fronte dell'ultimo bilancio fatto di 25 morti e sette dispersi.


In rialzo anche gli evacuati, saliti fino a quota 376.000, mentre più di 200.000 ettari di colture sono stati inghiottiti dalle acque per un danno stimato in 1,22 miliardi di yuan, circa 160 milioni di euro

sanpei
26-07-2021, 08:15
Una piccola lacrima blu in procinto di asciugarsi: il lago Pozzillo, tra gli specchi d’acqua più grandi della Sicilia, appare così come l’emblema della siccità che sta colpendo il Sud Italia, nell’immagine acquisita lo scorso 16 luglio dal satellite Sentinel-2 di Copernicus, il programma di osservazione della Terra di Commissione Europea e Agenzia spaziale europea (Esa).

L’immagine coi suoi colori accesi permette di cogliere appieno la drammatica situazione in cui si trova attualmente il lago: all’inizio di luglio presentava un volume di 23 milioni di metri cubi, circa il 15% della sua capacità massima, all’incirca il 25% in meno rispetto al luglio 2020. Del resto il bacino, che si trova in provincia di Enna, sta fronteggiando la peggiore siccità dell’ultimo decennio, proprio come tutto il resto dell’isola: secondo i dati dell’Osservatorio ANBI sulla risorse idriche, nel luglio 2021 la Sicilia può contare su una riserva di soli 443 milioni di metri cubi d’acqua, ben 78 milioni di metri cubi in meno rispetto al 2020.

sanpei
27-07-2021, 18:11
Un articolo su cui dovrebbe convergere anche Campaz:

Dodici giorni dopo le alluvioni che hanno devastato la zona occidentale della Germania il bilancio del disastro non è ancora chiaro. I morti ufficiali sono 179, molti ancora non identificati, come riporta il settimanale Zeit, i dispersi oltre un centinaio, i danni nell’ordine dei miliardi di euro. L’ondata di maltempo ha rivelato alla Germania una fragilità che non sapeva di avere. Lo Spiegel racconta il caso dell’ospedale di Leverkusen, nella Renania settentrionale-Vestfalia. Si trova sulla riva del fiume Dhünn e per questo nel 2014 la direzione ha fatto fare una perizia per stabilire se fosse a rischio di inondazioni. Gli esperti hanno progettato un sistema di palancole (barriere stagne) intorno ai locali tecnici dove si trova l’alimentazione elettrica ordinaria e quella di emergenza in grado di resistere anche a inondazioni così gravi che statisticamente si verificano solo una volta ogni 100 anni. «Poco dopo le 19 (del 14 luglio, ndr), il Dhünn ha rotto gli argini — ricostruisce il settimanale —, i vigili del fuoco erano già sul posto con sacchi di sabbia, ma senza successo. Alle 19.12 l’acqua si è riversata sulla strada. La forte pioggia aveva fatto salire il Dhünn a quasi tre metri. Le stanze nel seminterrato dell’ospedale e il parcheggio sotterraneo si sono allagate. I corridoi si sono allagati. Anche le sale tecniche. Intorno alle 22 è saltata la corrente. I generatori di emergenza sono entrati in funzione, ma i servizi di emergenza temevano che non ce l’avrebbero fatta. In quel momento in ospedale c’erano 468 pazienti. La fornitura automatica di ossigeno ha smesso di funzionare, le infermiere sono corse a portare le bombole ai letti. Apparecchiature vitali come le macchine cuore-polmoni funzionavano solo con le batterie di emergenza. Il sistema telefonico, i computer, i server, tutto era paralizzato. Verso mezzanotte è diventato chiaro che l’elettricità non poteva essere ripristinata. Hanno dovuto evacuare, immediatamente. I reparti neonatali, di terapia intensiva e di cura cerebrovascolare quella stessa notte, gli altri reparti il giorno seguente. Gli ascensori erano fori uso. I soccorritori hanno portato i pazienti gravemente malati attraverso la tromba delle scale, con tutte le attrezzature a cui erano collegati. A volte hanno avuto bisogno di dieci aiutanti per portare in salvo una persona».

Secondo lo Spiegel questa situazione è la «nuova normalità» portata dal surriscaldamento globale, così inconcepibile rispetto alle nostre esperienze precedenti, da rendere inutili anche le «normali» precauzioni. Eppure sono anni, se non decenni, che gli scienziati mettono in guardia da conseguenze simili. Anche parlare di «alluvione del secolo», come si è fatto in Germania nelle ultime settimane, è sbagliato. Surriscaldamento globale non significa soltanto temperature medie più alte ed estati torride, significa che gli eventi estremi diventano frequenti, «normali». «I meteorologi hanno registrato il 2018 come l’anno più caldo fino ad oggi in Germania da quando le registrazioni meteorologiche sono iniziate nel 1881, seguito da vicino dal 2020, 2014 e 2019. Le siccità sono in aumento. Così come le forti piogge. Ciò che prima era considerato estremo diventerà più normale. I paesi, le città e i comuni, ma anche i singoli cittadini, devono prepararsi a tutto questo. Finora, l’attenzione dei dibattiti si è concentrata sulla riduzione delle emissioni di gas a effetto serra. Si parlava dell’obiettivo di 1,5 gradi, della mobilità elettrica e dell’abolizione dei voli a corto raggio, della graduale eliminazione del carbone e dei limiti di velocità. Si è parlato meno di adattamento climatico, cioè di come il Paese può prepararsi e proteggersi dagli impatti peggiori» avverte ancora lo Spiegel. Quello che è successo nell’Ovest della Germania è un allarme che non può più essere ignorato, se vogliamo prevenire altre vittime. Né in Europa, né in Italia.

campaz
28-07-2021, 21:11
Ok, il mantra l'abbiamo capito: l'economia planetaria è sconvolta da alluvioni, frane, grandinate, incendi, siccità... l'umanità sta per estinguersi, siamo al punto di non ritorno...
Ma i nuovi supereroi della green economy risolveranno tutti i nostri problemi... infatti, negli ultimi anni, i miei soldi che ho investito in fondi comuni legati alla green economy, sono aumentati parecchio, quindi investiro' ancora in quel settore, per cui, per un mio conflitto d'interessi, dico avanti tutta con il sostegno a Greta e compagnia bella... Sono proprio dei supereroi... bravi.

novalis
28-07-2021, 23:21
Ok, il mantra l'abbiamo capito: l'economia planetaria è sconvolta da alluvioni, frane, grandinate, incendi, siccità... l'umanità sta per estinguersi, siamo al punto di non ritorno...
Ma i nuovi supereroi della green economy risolveranno tutti i nostri problemi... infatti, negli ultimi anni, i miei soldi che ho investito in fondi comuni legati alla green economy, sono aumentati parecchio, quindi investiro' ancora in quel settore, per cui, per un mio conflitto d'interessi, dico avanti tutta con il sostegno a Greta e compagnia bella... Sono proprio dei supereroi... bravi.

e in tutto questo chi ci guadagna è la Cina, as usual

sanpei
29-07-2021, 09:00
Preferirei mantenere il tono di questa sezione del forum un pochino più elevato, portando argomenti scientifici, opinioni suffragate da fatti, testi con citazione delle fonti. Per il fantameteo e le teorie del complotto direi di usare un altro thread. Grazie della vostra collaborazione che aiuta una migliore comprensione dei fenomeni che tanto ci stanno a cuore.

campaz
29-07-2021, 13:25
Preferirei mantenere il tono di questa sezione del forum un pochino più elevato, portando argomenti scientifici, opinioni suffragate da fatti, testi con citazione delle fonti. Per il fantameteo e le teorie del complotto direi di usare un altro thread. Grazie della vostra collaborazione che aiuta una migliore comprensione dei fenomeni che tanto ci stanno a cuore.
Infatti, la vera scienza non dice che a ogni evento climatico che porta danni materiali all'uomo bisogna ricondurlo ai cambiamenti climatici, tu Sanpei riporti ogni evento climatico estremo in questa sezione del forum, quando invece in questa sezione dovrebbero esserci i grafici con l'andamento degli eventi estremi nel corso degli anni... e non ogni singolo evento, così come fai tu sembra più un nowcasting eventi estremi dal mondo. E devo dire che non mi dispiacerebbe una sezione del forum dedicata solo agli eventi estremi di tutto il mondo...

geloneve
30-07-2021, 06:23
Ok, il mantra l'abbiamo capito: l'economia planetaria è sconvolta da alluvioni, frane, grandinate, incendi, siccità... l'umanità sta per estinguersi, siamo al punto di non ritorno...
Ma i nuovi supereroi della green economy risolveranno tutti i nostri problemi... infatti, negli ultimi anni, i miei soldi che ho investito in fondi comuni legati alla green economy, sono aumentati parecchio, quindi investiro' ancora in quel settore, per cui, per un mio conflitto d'interessi, dico avanti tutta con il sostegno a Greta e compagnia bella... Sono proprio dei supereroi... bravi.

olaa//olaa//olaa//

geloneve
30-07-2021, 06:23
Infatti, la vera scienza non dice che a ogni evento climatico che porta danni materiali all'uomo bisogna ricondurlo ai cambiamenti climatici, tu Sanpei riporti ogni evento climatico estremo in questa sezione del forum, quando invece in questa sezione dovrebbero esserci i grafici con l'andamento degli eventi estremi nel corso degli anni... e non ogni singolo evento, così come fai tu sembra più un nowcasting eventi estremi dal mondo

amicone//..amicone//..amicone//..

sanpei
30-07-2021, 07:46
In genere riporto articoli di stampa suffragata da dati scientifici e citazioni che CONFERMANO che gli eventi estremi sono causati da GW, non lo dico io ma persone ben più preparate e competenti di me. Voi, che non siete ancora convinti, potreste portare pubblicazioni di senso contrario o dubbioso ma sono anni che non ne vedo. Oppure potete portare i Vs dubbi che tali restano, magari suffragati dai titoli di Libero o il Giornale ...

gibo
31-07-2021, 20:06
Qualche giorno fa ho sentito e letto articoli che cercavano si spiegare come questi eventi estremi siano anche riconducibili a variazioni della corrente a getto (mi è venuto in mente Madrigali) ma qui non ne vedo nemmeno un accenno. Che ci siano altri fattori o è solo il riscaldamento globale (indiscutibile) che causano questi eventi estremi?

campaz
01-08-2021, 08:47
Qualche giorno fa ho sentito e letto articoli che cercavano si spiegare come questi eventi estremi siano anche riconducibili a variazioni della corrente a getto (mi è venuto in mente Madrigali) ma qui non ne vedo nemmeno un accenno. Che ci siano altri fattori o è solo il riscaldamento globale (indiscutibile) che causano questi eventi estremi?
Già il fatto di chiedersi se sia il riscaldamento globale a causare questi eventi estremi lo trovo sbagliatissimo (opinione mia personale che vale 0 e quindi non dovrebbe offendere nessuno), perché gli eventi fuori dalla norma sono sempre esistiti e l'uomo ha da sempre combattuto contro di essi, subendo perdite ingenti sia dal punto di vista delle vite umane e materiali.
Basterebbe cercare dei grafici storici per scoprire che le annate con i maggiori lutti per frane e alluvioni risalgono al secolo scorso.

Quindi la domanda dovrebbe essere:
Sono in aumento questi eventi disastrosi e più intensi del passato?
Ma non chiedersi se sono nuovi questi eventi.

Per cui, supponendo che l'aumento dell'intensita' di questi fenomeni sia del 10%, se 100 anni fa veniva un nubifragio da 500 millimetri ,oggi, a parità di condizioni sinottiche, ne arriverebbe uno uno da 550 (ovviamente ho semplificato molto la cosa, ma rende già l'idea).
Se così anche fosse, pensate proprio che siano quei 50 mm in più a fare la differenza? Dal momento che tutti gli argini dei fiumi sono più alti di 100 anni fa (siccome all'epoca solo con la vanga e la carriola si poteva costruire un argine) e abbiamo macchine per pulire i fiumi e risolvere le frane che una volta non esistevano.
Stessa cosa vale per le ondate di calore gli incendi e tutto il resto.
Pensate che una ondata di calore a 40 gradi di oggi sia più pericolosa di una a 38°C di 100 anni fa?
Non penso proprio, dal momento che la vita estiva di oggi è in gran parte fatta da svago senza necessità di lavorare, e comunque in ambienti climatizzati, e non venitemi a fare i soliti discorsi che nei paesi poveri il discorso cambia, perché se fosse tutta questa tragedia non sarebbero i paesi con le maggiori crescite demografiche del mondo.

campaz
01-08-2021, 11:09
Poi tra 100 anni l'evoluzione tecnolgica forse farà passi avanti che noi nemmeno immaginiamo, la robotica prenderà qusi completamente il posto dell'uomo nel lavoro indispensabile per produrre tutti i beni di necessità, in tal caso si potrebbe far lavorare solo i robot e stampare soldi per dare reddito di cittadinanza e pensioni a tutti (come in parte già avviene ora e da decenni a questa parte, la direzione sarà quella) tanto ci pensano i robot a creare i beni che ci servono.
L'agricoltura potrebbe essere per gran parte in situazioni protette come serre idroponiche e aereoponiche, con produzioni quadruplicate ad ettaro in abienti artificiali dove si crea l'habitat più idoneo alle piante al di là che piova o non piova, che faccia 50 gradi o -20°C. Situazioni già esistenti in continua espansione.

gibo
01-08-2021, 12:06
Già il fatto di chiedersi se sia il riscaldamento globale a causare questi eventi estremi lo trovo sbagliatissimo (opinione mia personale che vale 0 e quindi non dovrebbe offendere nessuno), perché gli eventi fuori dalla norma sono sempre esistiti e l'uomo ha da sempre combattuto contro di essi, subendo perdite ingenti sia dal punto di vista delle vite umane e materiali.
Basterebbe cercare dei grafici storici per scoprire che le annate con i maggiori lutti per frane e alluvioni risalgono al secolo scorso.

Quindi la domanda dovrebbe essere:
Sono in aumento questi eventi disastrosi e più intensi del passato?
Ma non chiedersi se sono nuovi questi eventi.

Per cui, supponendo che l'aumento dell'intensita' di questi fenomeni sia del 10%, se 100 anni fa veniva un nubifragio da 500 millimetri ,oggi, a parità di condizioni sinottiche, ne arriverebbe uno uno da 550 (ovviamente ho semplificato molto la cosa, ma rende già l'idea).
Se così anche fosse, pensate proprio che siano quei 50 mm in più a fare la differenza? Dal momento che tutti gli argini dei fiumi sono più alti di 100 anni fa (siccome all'epoca solo con la vanga e la carriola si poteva costruire un argine) e abbiamo macchine per pulire i fiumi e risolvere le frane che una volta non esistevano.
Stessa cosa vale per le ondate di calore gli incendi e tutto il resto.
Pensate che una ondata di calore a 40 gradi di oggi sia più pericolosa di una a 38°C di 100 anni fa?
Non penso proprio, dal momento che la vita estiva di oggi è in gran parte fatta da svago senza necessità di lavorare, e comunque in ambienti climatizzati, e non venitemi a fare i soliti discorsi che nei paesi poveri il discorso cambia, perché se fosse tutta questa tragedia non sarebbero i paesi con le maggiori crescite demografiche del mondo.

Faccio fatica a seguire il tuo ragionamento.
Qui non si tratta del 10% in più di pioggia in un evento estremo, ma di eventi che erano rari ed ora hanno frequenza quasi annuale, grandinate distruttive all’ordine del giorno, ecc.
La mia riflessione era semplicemente sul fatto che tutto questo (e non metterei in discussione che la frequenza degli eventi sia aumentata) sia dovuto direttamente al riscaldamento o ci siano altre concause, ad esempio la corrente a getto, che magari non è strettamente legata all’aumento della CO2.
Se è vero che la corrente a getto è una delle cause della un persistenza degli eventi ( siccità o alluvioni) magari questa non è direttamente collegata all’aumento della temperatura e quindi in alcune zone va a mitigare gli effetti del GW mentre in altre va ad amplificarne gli effetti.
Il succo è: quanto si conosce sull’eventuale correlazione tra GW e corrente a getto?

Ps: è veramente imbarazzante (per non dire da ignorante) leggere che nei paesi poveri se la passano bene perché hanno tassi di crescita demografica più alti al mondo. Basta guardare l’evoluzione della crescita demografica in Italia per capire che dove c’è ricchezza non c’è crescita demografica e dove c’è povertà la crescita è maggiore.

campaz
01-08-2021, 12:22
Ps: è veramente imbarazzante (per non dire da ignorante) leggere che nei paesi poveri se la passano bene perché hanno tassi di crescita demografica più alti al mondo. Basta guardare l’evoluzione della crescita demografica in Italia per capire che dove c’è ricchezza non c’è crescita demografica e dove c’è povertà la crescita è maggiore.

Perché ho detto che se la passano bene? Ho solo detto che mediamente non se la passano peggio di 50 anni fa, sono i numeri del PIL che lo dicono. Poi c'è chi sale e chi scende, ma mediamente i paesi poveri stanno crescendo come ricchezza.
Mi spieghi Gibo, perché molti dei paesi poveri sono entrati a far parte dei mercati emergenti? Perché prevedono di passarsela meglio o peggio in futuro?
Fai una ricerca e scoprirai che la previsione economica è che se la passeranno meglio (nonostante la tragedia climatica prevista), per questo li chiamano mercati emergenti.

Ma faccio una domanda: è da ignoranti mettermi in bocca parole che non ho detto?

Nel mondo occidentale ricco nascono meno figli per scelta, perché si mettono avanti altre cose rmateriali rispetto al fare figli, ma economicamente parlando, seguendo lo stile di vita di un abitante di un paese povero, noi potremmo fare le 10 volte dei figli rispetto a loro.

campaz
01-08-2021, 13:04
Faccio fatica a seguire il tuo ragionamento.
Qui non si tratta del 10% in più di pioggia in un evento estremo, ma di eventi che erano rari ed ora hanno frequenza quasi annuale, grandinate distruttive all’ordine del giorno, ecc.


Grandinate distruttive all'ordine del giorno dove? Nei telegiornali ok, ma dire che sono in aumento non basta guardare il doppio dei tg di 30 anni fa, più le foto su facebook che 30 anni fa non esistevano... quelle si che sono in aumento...
Ma i dati statistici li ha Gigio, tempo fa li ha anche postati, ci sono state discussioni a riguardo... il risultato è che c'è un aumento in primavera e autunno e un calo in estate, in generale c'è un leggero aumento.
Poi se un leggero aumento, per te significa grandinate distruttive all'ordine del giorno ok, ma secondo me e' l'aumento del numero dei tg, facebook e compagnia bella che altera la percezione dei fenomeni estremi...
Perché i veri dati parlano di aumenti si, ma un 10% di fenomeni in più nell'arco di 30 anni sarebbe trascurabile nella percezione di una persona se non ci fosse stato l'aumento delle telecomunicazioni.

Gigiometeo
01-08-2021, 13:42
Grandinate distruttive all'ordine del giorno dove? Nei telegiornali ok, ma dire che sono in aumento non basta guardare il doppio dei tg di 30 anni fa, più le foto su facebook che 30 anni fa non esistevano... quelle si che sono in aumento...
Ma i dati statistici li ha Gigio, tempo fa li ha anche postati, ci sono state discussioni a riguardo... il risultato è che c'è un aumento in primavera e autunno e un calo in estate, in generale c'è un leggero aumento.
Poi se un leggero aumento, per te significa grandinate distruttive all'ordine del giorno ok, ma secondo me e' l'aumento del numero dei tg, facebook e compagnia bella che altera la percezione dei fenomeni estremi...
Perché i veri dati parlano di aumenti si, ma un 10% di fenomeni in più nell'arco di 30 anni sarebbe trascurabile nella percezione di una persona se non ci fosse stato l'aumento delle telecomunicazioni.

Il segnale sulle grandinate mostra una diminuzione in frequenza di quelle di piccole dimensioni e un aumento di quelle di grosse dimensioni (centro-sud Europa) e ci sono diverse analisi che lo confermano (principalmente svolte dall' ESSL). Nel causare più grandinate di grosse dimensioni c'è un impatto dovuto il riscaldamento, soprattutto dei bassi strati? Certezze non ce ne sono, e quindi si procede per probabilità; nel caso si ritiene che ciò sia probabile con un buon livello di confidenza. Se si pensa a come si forma la grandine diventa quasi intuitivo attribuire un ruolo al riscaldamento della bassa troposfera. Tra l'altro su questo tema sto svolgendo un lavoro che porterò al prossimo festival della meteorologia a Rovereto.

campaz
01-08-2021, 14:07
Il segnale sulle grandinate mostra una diminuzione in frequenza di quelle di piccole dimensioni e un aumento di quelle di grosse dimensioni (centro-sud Europa) e ci sono diverse analisi che lo confermano (principalmente svolte dall' ESSL). Nel causare più grandinate di grosse dimensioni c'è un impatto dovuto il riscaldamento, soprattutto dei bassi strati? Certezze non ce ne sono, e quindi si procede per probabilità; nel caso si ritiene che ciò sia probabile con un buon livello di confidenza. Se si pensa a come si forma la grandine diventa quasi intuitivo attribuire un ruolo al riscaldamento della bassa troposfera. Tra l'altro su questo tema sto svolgendo un lavoro che porterò al prossimo festival della meteorologia a Rovereto.

Ecco grazie Gigio, io mi riferivo all'Italia, dove avevi scritto tempo fa di un calo ella frequenza in estate ed un aumento in primavera e autunno, un aumento anche della potenza dei temporali l'avevi già spiegato giorni fa.
Ma poi questo aumento si può anche quantificare con dati statistici, ed io così ad occhio, senza particolari ricerche la butto su un 10%.
Aspetto i tuo grafici Gigio, e poi vediamo di quanto mi sbaglio.

campaz
01-08-2021, 14:23
Intendo dire:
+ 10% il peso medio di un chicco di grandine.
Poi + 10% anche per tutto il resto:
+ 10% i millimetri di pioggia di un nubifragio (bombe d'acqua in termini giornalistici)
+ 10% la frequenza dei temporali (ma qui a quanto pare sbaglio, perché prima gigio ha detto che c'è un calo dei deboli temporali)
+ 10 % la quantità di pioggia che cade durante un evento "alluvionale"
E così via come uragani, tornado ecc....
Ad occhi chiusi senza ricerche io dico + 10% su tutto.

Invece il comune pensiero è che tutto ciò che accade oggi una volta non accadeva, ma questo sentir dire continuamente; aumento dei fenomeni estremi, aumento dei fenomeni estremi, aumento dei fenomeni estremi. Si può quantificare e parlare di vera scienza fatta di numeri?

Peval
01-08-2021, 15:22
Faccio fatica a seguire il tuo ragionamento.
Qui non si tratta del 10% in più di pioggia in un evento estremo, ma di eventi che erano rari ed ora hanno frequenza quasi annuale, grandinate distruttive all’ordine del giorno, ecc.
La mia riflessione era semplicemente sul fatto che tutto questo (e non metterei in discussione che la frequenza degli eventi sia aumentata) sia dovuto direttamente al riscaldamento o ci siano altre concause, ad esempio la corrente a getto, che magari non è strettamente legata all’aumento della CO2.
Se è vero che la corrente a getto è una delle cause della un persistenza degli eventi ( siccità o alluvioni) magari questa non è direttamente collegata all’aumento della temperatura e quindi in alcune zone va a mitigare gli effetti del GW mentre in altre va ad amplificarne gli effetti.
Il succo è: quanto si conosce sull’eventuale correlazione tra GW e corrente a getto?

Ps: è veramente imbarazzante (per non dire da ignorante) leggere che nei paesi poveri se la passano bene perché hanno tassi di crescita demografica più alti al mondo. Basta guardare l’evoluzione della crescita demografica in Italia per capire che dove c’è ricchezza non c’è crescita demografica e dove c’è povertà la crescita è maggiore.

La corrente a getto dipende direttamente dal gradiente orizzontale di temperatura nella troposfera, per cui é direttamente influenzato dal GW. Per esempio nella bassa troposfera l'arico si sta riscaldando molto piu velocemente delle zone subtropicali e questo riduce il gradiente termico orizzontale, diminuendo l'energia disponibile per la corrente a getto. Viceversa nell'alta troposfera si ha un riscaldamento sopra le zone tropicali a causa dell'aumento della convezione profonda e un raffreddamento sopra le zone polari a causa dell'aumento dei gas serra, aumentando l'energia disponibile per il jet stream. Per ora non vi é un segnale robusto sul prevalere di uno dei 2 meccanismi, ma sicuramente il GW é in grado di influenzare direttamente il comportamento del jet stream e probabilmente il futuro nemmeno troppo distante lo fará drink2.

In atmosfera l'equazione termodinamica lega la "dinamica", ovvero il movimento della masse d'aria alla termodinamica, ovvero a qualsiasi cambiamento di temperatura, per cui i 2 "fenomeni" sono direttamente correlati drink2

Gigiometeo
01-08-2021, 17:10
Ecco grazie Gigio, io mi riferivo all'Italia, dove avevi scritto tempo fa di un calo ella frequenza in estate ed un aumento in primavera e autunno, un aumento anche della potenza dei temporali l'avevi già spiegato giorni fa.
Ma poi questo aumento si può anche quantificare con dati statistici, ed io così ad occhio, senza particolari ricerche la butto su un 10%.
Aspetto i tuo grafici Gigio, e poi vediamo di quanto mi sbaglio.

Si quello era riferito ai temporali; la grandine è un discorso a parte poichè non tutti i temporali danno grandine al suolo. Ci sono già diversi studi reperibili che trattano l'argomento, però ragionare sulle percentuali è un pò pericoloso essendo l'atmosfera un sistema non lineare.

scarpasot
01-08-2021, 17:58
Quello che campaz non capisce è che sono sintomi di un problema più serio. È vero che allo stato attuale il mondo è vivibile ma se non cambia rotta si va dritti nel precipizio

Inviato dal mio HUAWEI VNS-L31 utilizzando Tapatalk

sanpei
02-08-2021, 11:28
A proposito dell'estate 2021 che potrebbe diventate la più "bruciata" del nuovo millennio ....

"Il cambiamento climatico incide sulla propagazione degli incendi. Non incendia il bosco ma lo rende più vulnerabile.
E se ci lasciamo sfuggire i prossimi 10 anni per agire seriamente la situazione diventerà irreversibile e finiremo letteralmente per arrostire tutti, gli scenari saranno di fuoco". Parola del climatologo Luca Mercalli che così commenta il numero sempre più alto di incendi che divampano nel Paese.

"Qualcuno potrebbe obiettare che gli incendi sono dolosi - sottolinea - Questo è vero, ma un bosco dove piove e c'è un clima normale è meno vulnerabile al fuoco. Via via che la siccità e il caldo asciugano il sottobosco e il materiale depositato da tempo, il bosco diventa una torcia. Le disattenzioni e i criminali ci sono sempre ma il vento caldo e la siccità rendono il fuoco più facilmente propagabile e difficile da fermare. Ricordiamoci che in un bosco in salute, un bosco umido, il fuoco percorre pochi metri".

Secondo Mercalli il problema "non è salvare il pianeta, che in qualche modo è abituato a cavarsela, ma salvare l'umanità. La quantità di Co2 nell'atmosfera è la più alta degli ultimi 3 milioni di anni di anni e noi tutti siamo chiamati a preservare un clima che consenta all'uomo di vivere. Pensiamo a quello che è successo in tutto il mondo, in California, Canada, Australia, o comunque quello che sta avvenendo da venti anni a questa parte. Negli scenari climatici del futuro il riscaldamento globale diventerà terreno fertile per gli incendi". L'escalation di C02 fossile nell'atmosfera, "ben 40 miliardi di tonnellate all'anno - spiega il climatologo - deve essere drasticamente fermata. Siamo già dentro a questo cambiamento e non lo fermeremo più se non applichiamo l'accordo di Parigi, il Green deal, la transizione energetica, tutte promesse che si fanno da anni ma che poi all'atto pratico non vengono mantenute. Agire adesso significa scongiurare gli scenari peggiori ed evitare di entrare nell'irreversibilità. Un grado in più ce l'abbiamo già e con questo bisognerà convivere, anche se cominciassimo stasera a smettere di inquinare. Se però nell'arco di 80 anni arriveremo ad avere 5 gradi in più, la situazione sarà irrecuperabile, e quelli che stiamo vivendo saranno fenomeni che ci dovremmo aspettare sempre più frequentemente".

Martin MB
02-08-2021, 12:51
A proposito dell'estate 2021 che potrebbe diventate la più "bruciata" del nuovo millennio ....

"Il cambiamento climatico incide sulla propagazione degli incendi. Non incendia il bosco ma lo rende più vulnerabile.
E se ci lasciamo sfuggire i prossimi 10 anni per agire seriamente la situazione diventerà irreversibile e finiremo letteralmente per arrostire tutti, gli scenari saranno di fuoco". Parola del climatologo Luca Mercalli che così commenta il numero sempre più alto di incendi che divampano nel Paese.

"Qualcuno potrebbe obiettare che gli incendi sono dolosi - sottolinea - Questo è vero, ma un bosco dove piove e c'è un clima normale è meno vulnerabile al fuoco. Via via che la siccità e il caldo asciugano il sottobosco e il materiale depositato da tempo, il bosco diventa una torcia. Le disattenzioni e i criminali ci sono sempre ma il vento caldo e la siccità rendono il fuoco più facilmente propagabile e difficile da fermare. Ricordiamoci che in un bosco in salute, un bosco umido, il fuoco percorre pochi metri".

Secondo Mercalli il problema "non è salvare il pianeta, che in qualche modo è abituato a cavarsela, ma salvare l'umanità. La quantità di Co2 nell'atmosfera è la più alta degli ultimi 3 milioni di anni di anni e noi tutti siamo chiamati a preservare un clima che consenta all'uomo di vivere. Pensiamo a quello che è successo in tutto il mondo, in California, Canada, Australia, o comunque quello che sta avvenendo da venti anni a questa parte. Negli scenari climatici del futuro il riscaldamento globale diventerà terreno fertile per gli incendi". L'escalation di C02 fossile nell'atmosfera, "ben 40 miliardi di tonnellate all'anno - spiega il climatologo - deve essere drasticamente fermata. Siamo già dentro a questo cambiamento e non lo fermeremo più se non applichiamo l'accordo di Parigi, il Green deal, la transizione energetica, tutte promesse che si fanno da anni ma che poi all'atto pratico non vengono mantenute. Agire adesso significa scongiurare gli scenari peggiori ed evitare di entrare nell'irreversibilità. Un grado in più ce l'abbiamo già e con questo bisognerà convivere, anche se cominciassimo stasera a smettere di inquinare. Se però nell'arco di 80 anni arriveremo ad avere 5 gradi in più, la situazione sarà irrecuperabile, e quelli che stiamo vivendo saranno fenomeni che ci dovremmo aspettare sempre più frequentemente".

Grandissimo Luca Mercalli, uno dei miei climatologi preferiti. Bravissimo anche nel far notare una cosa essenziale: ovvero che il pianeta e la natura se la cavano sempre, si adattano, così come succede da quando esiste l’universo, mentre per l’uomo non vale decisamente la stessa cosa; motivo per cui, più che “salvare il pianeta”, che si salva per conto suo, rimediare al GW salverebbe più che altro l’uomo

sanpei
03-08-2021, 08:05
Dal 2013 al 2019 il danno economico per l'Italia provocato da alluvioni e frane, eventi estremi intensificati dal riscaldamento globale, è stato pari a 20,3 miliardi di euro, per una media di quasi 3 miliardi ogni anno. È quanto emerge da uno studio effettuato da Greenpeace Italia sugli eventi meteo estremi, scientificamente collegati alla crisi climatica, "per cui è possibile ricostruire in modo completo e affidabile il flusso di denaro".

In Italia oltre il 90% dei comuni è a rischio frane o alluvioni. Un pericolo che incombe nel complesso su 7,5 milioni di cittadini, come spiega a Greenpeace Daniele Spizzichino, ingegnere del Dipartimento per il servizio geologico di Ispra (l'Istituto superiore per la ricerca e la protezione ambientale).

Nel ricordare che "ormai sempre più spesso anche nel nostro Paese, la crisi climatica in corso rende più intensi e frequenti fenomeni come alluvioni, frane, incendi o siccità", Federico Spadini, della campagna Clima di Greenpeace Italia spiega che "oltre a causare decine di vittime" questi eventi "hanno cospicui impatti anche a livello economico".

Fenomeni come alluvioni e frane sono strettamente collegati alla crisi climatica, causata dall'azione del genere umano, ricorda l'associazione ambientalista. Grandi quantità di pioggia cadono "in un lasso di tempo sempre minore, con effetti devastanti in un Paese con una media di consumo di suolo ben al di sopra di quella europea", ha detto a Greenpeace Paola Salvati, ricercatrice dell'Istituto di ricerca per la protezione idrogeologica del Cnr.

Martin MB
03-08-2021, 15:07
http://www.emiliaromagnameteo.com/1-6-agosto-2017-sei-giorni-che-hanno-marchiato-a-fuoco-la-storia-meteorologica-romagnola/?fbclid=IwAR03BJqEBS_Gim_8ZNR3xUDLfiVyKSk9HahL_J8M 7X3Ora9M-RfwAeRkpUI

Per non dimenticare…

campaz
03-08-2021, 21:26
Dal 2013 al 2019 il danno economico per l'Italia provocato da alluvioni e frane, eventi estremi intensificati dal riscaldamento globale, è stato pari a 20,3 miliardi di euro, per una media di quasi 3 miliardi ogni anno. È quanto emerge da uno studio effettuato da Greenpeace Italia sugli eventi meteo estremi, scientificamente collegati alla crisi climatica, "per cui è possibile ricostruire in modo completo e affidabile il flusso di denaro".

In Italia oltre il 90% dei comuni è a rischio frane o alluvioni. Un pericolo che incombe nel complesso su 7,5 milioni di cittadini, come spiega a Greenpeace Daniele Spizzichino, ingegnere del Dipartimento per il servizio geologico di Ispra (l'Istituto superiore per la ricerca e la protezione ambientale).

Nel ricordare che "ormai sempre più spesso anche nel nostro Paese, la crisi climatica in corso rende più intensi e frequenti fenomeni come alluvioni, frane, incendi o siccità", Federico Spadini, della campagna Clima di Greenpeace Italia spiega che "oltre a causare decine di vittime" questi eventi "hanno cospicui impatti anche a livello economico".

Fenomeni come alluvioni e frane sono strettamente collegati alla crisi climatica, causata dall'azione del genere umano, ricorda l'associazione ambientalista. Grandi quantità di pioggia cadono "in un lasso di tempo sempre minore, con effetti devastanti in un Paese con una media di consumo di suolo ben al di sopra di quella europea", ha detto a Greenpeace Paola Salvati, ricercatrice dell'Istituto di ricerca per la protezione idrogeologica del Cnr.

Scusa, a me continua a sembrare che i numeri parlano chiaro.
3 miliardi di danni da calamità naturali all'anno sono 50 euro pro capite. Ma di cosa stiamo parlando?
Siccome i numeri sono inconfutabili, e sono una scienza esatta, 50 euro a testa in un paese dove il reddito pro capite supera i 30.000 euro, continua a sembrarmi una sciocchezza come ho sempre sostenuto.

Poi se aggiungiamo il fatto che di quei 50 euro solo una parte si possono collegare al GW, ad essere abbondanti saranno 10 euro collegabili al GW e gli altri 40 euro ci sarebbero comunque siccome frane e alluvioni continuerebbero ad esistere anche con il clima del secolo scorso...
Quindi rimangono 10 euro di danno pro capite causato dal riscaldamento globale.

Continuo a non vedere la tragedia climatica.

Per fare un confronto, la spesa sanitaria è tra i 2.000 e 3.000 euro pro capite e quella pensionistica dovrebbe essere intorno ai 4.000 euro
10 euro di aggiunta per i danni da riscaldamento globale non faranno la differenza.

Sempre che l'articolo che hai postato tu, Sanpei, sia corretto, ma 3 miliardi si traducono così come ho scritto...

sanpei
04-08-2021, 07:12
Io pubblico numeri, i calcoli li fai tu...

RG62
04-08-2021, 12:49
Io pubblico numeri, i calcoli li fai tu...


... e non mi sembrano calcoli così sballati drink2

scarpasot
04-08-2021, 13:56
Ridiamoci soprahttps://uploads.tapatalk-cdn.com/20210804/12aba268616fe6f22b0f03fc70f6d07f.jpg

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Martin MB
04-08-2021, 15:05
Ridiamoci soprahttps://uploads.tapatalk-cdn.com/20210804/12aba268616fe6f22b0f03fc70f6d07f.jpg

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Ahahahhahah

campaz
04-08-2021, 20:27
Io pubblico numeri, i calcoli li fai tu...
La matematica la conosciamo tutti.
Poi per qualcuno può sembrare troppo subire danni per 3 miliardi di euro all'anno.
A me invece sembra troppo poco, forse c'è uno sbaglio di chi ha calcolato i danni climatici.

Per fare un altro esempio, il debito pubblico italiano è circa 2500 miliardi, dici veramente che è sufficiente aggiungere 3 miliardi all'anno per rimborsare tutti i danni?

condor2004
05-08-2021, 10:25
La matematica la conosciamo tutti.
Poi per qualcuno può sembrare troppo subire danni per 3 miliardi di euro all'anno.
A me invece sembra troppo poco, forse c'è uno sbaglio di chi ha calcolato i danni climatici.

Per fare un altro esempio, il debito pubblico italiano è circa 2500 miliardi, dici veramente che è sufficiente aggiungere 3 miliardi all'anno per rimborsare tutti i danni?

Scusami eh, in quell'articolo si sta parlando soltanto dei danni da alluvioni e frane, che come dici giustamente tu sono solo parte legati al cambiamento climatico: anzi, mi verrebbe da dire in minima parte, visto che la gran parte della responsabilità ce l'hanno il dissesto idrogeologico e il consumo forsennato di suolo.

Il cambiamento climatico incide invece moltissimo sulle perdite in agricoltura causate dalle temperature folli che aumentano lo stress idrico, le relative siccità, le ospedalizzazioni dovute alle ondate di calore, l'aumentata propensione agli incendi, le perdite economiche di settori legati al turismo invernale, la pesca, la riduzione dei servizi ecosistemici. Su questo l'impronta del global change è netta, inconfutabile, e ci sono studi molto seri che calcolano l'impatto sul PIL.

https://www.ilsole24ore.com/art/climate-change-tegola-sull-italia-2050-costera-l-8percento-pil-AClOm4w?refresh_ce=1

salut..

sanpei
05-08-2021, 21:08
Gli scienziati la chiamano «bomba di metano». È una delle conseguenze meno discusse ma più pericolose del surriscaldamento globale: il rilascio di metano dal permafrost, le zone della crosta terrestre finora perennemente congelate (e che adesso non lo sono più perché le temperature estive sempre più alte le stanno facendo sciogliere). Se il permafrost si scioglie, il materiale vegetale contenuto in quel suolo, il cosiddetto «carbonio organico», inizia a decomporsi, rilasciando nell’atmosfera gas a effetto serra come l’anidride carbonica e il metano, che aumentano ancora di più il surriscaldamento globale. Finora gli scienziati temevano soprattutto il rilascio di metano dalle zone umide della Siberia, ma uno studio recente di tre geologi pubblicato da Proceedings of the National Academy of Sciences ha dimostrato che le temperature record dello scorso anno hanno causato un rilascio sorprendete di metano dalle zone rocciose dell’Artico, come riporta il Washington Post. Ne consegue che il metano che viene liberato nell’atmosfera è di più di quello stimato finora. «La differenza è che lo scongelamento delle zone umide rilascia metano “microbico” dal decadimento del suolo e della materia organica, mentre lo scongelamento del calcare (o roccia carbonatica) rilascia idrocarburi e idrati di gas dai serbatoi sia sotto che dentro il permafrost, rendendolo “molto più pericoloso” di quanto gli studi passati abbiano suggerito» spiega il WaPo.

Le temperature superficiali durante l’ondata di calore nel 2020 sono salite di 11,7 gradi sopra le medie del 1979-2000. Nikolaus Froitzheim,dell’Istituto di Geoscienze dell’Università di Bonn, e due suoi colleghi hanno usato mappe satellitari per misurare la concentrazione di metano sulle formazioni carbonatiche della penisola di Taymyr, nella Siberia settentrionale e hanno rilevato che è aumentato di circa il 5%. «Ulteriori test hanno mostrato la continua concentrazione di metano fino alla primavera del 2021, nonostante il ritorno delle basse temperature e della neve nella regione» scrive il WaPo. Se la loro ricerca verrà confermata, dovranno essere riviste al rialzo le stime sull’accumulo dei gas serra. Con conseguenze negative per tutti

sanpei
06-08-2021, 16:17
Il mediterraneo sta diventando come Australia e California ?

Cento incendi alle porte di Atene. Fiamme incontrollate nel Peloponneso, a Rodi e nelle isole di Evia e Kos. La Grecia brucia da giorni per colpa del caldo record di questi giorni, con punte di 46 gradi, e dei forti venti. Bloccate le autostrade attorno alla capitale, evacuati sobborghi come Varypompi, decine di case in fiamme, 1.500 ettari al giorno in fumo nel Peloponneso. Soprattutto, nel Peloponneso, preoccupano le fiamme alle porte di Olimpia, dove erano nati i Giochi nel 776 avanti Cristo.

Graupel
06-08-2021, 21:33
Faccio fatica a comprendere come si possa sottovalutare l'esponenzialità del problema. Qualcuno ha letto per esempio le stime sul numero dei migranti che lasceranno le loro lande semplicemente in base a quanto aumenterà la temperatura su varie zone del pianeta? Completamente diverse se rispetteremo gli accordi Parigi oppure no. Campaz, tu hai letto qualcosa in merito?

campaz
08-08-2021, 09:39
Faccio fatica a comprendere come si possa sottovalutare l'esponenzialità del problema. Qualcuno ha letto per esempio le stime sul numero dei migranti che lasceranno le loro lande semplicemente in base a quanto aumenterà la temperatura su varie zone del pianeta? Completamente diverse se rispetteremo gli accordi Parigi oppure no. Campaz, tu hai letto qualcosa in merito?

Come si fa a non leggere qualcosa a riguardo? Ovunque si parla di cambiamenti climatici, e quindi anche dei migranti climatici.

Comunque non ci sono flussi migratori dal Qatar, nonostante il loro clima non sia proprio paradisiaco.
Principalmente la gente si sposta perché nei paesi poco sviluppati fanno figli senza pensare minimamente al loro futuro, portando aumenti demografici in situazioni di povertà. Di conseguenza cercano un futuro economicamente migliore.
Questo il motivo principale, poi ci sono anche i migranti dovuti ai problemi climatici, che sono sempre esistiti, per esempio andatevi a leggere la migrazione che avvenne dopo l'alluvione nel Polesine del 1951.

Comunque sta storia dei cambiamenti è un po' come dire: si stava meglio quando si stava peggio.
Per me invece si sta meglio ora e si starà sempre meglio anche con qualche grado in più.

Io parlo da agricoltore, quindi sono direttamente interessato dal clima.
Nel mio piccolo, l'evoluzione meccanica e tecnologica ha reso il problema climatico quasi insignificante, assicurazioni, oppure, reti antigrandine, impianti antibrina, irrigazione ovunque, trattori condizionati ecc... Ma questo un poco alla volta (chi prima e chi dopo) accadrà in tutto il mondo.

100 anni fa la gente moriva falciando il grano sotto il sole a 35°C, per ogni 1000 uomini che falciavano il grano rischiando di crepare, oggi ne basta uno che trebbia comodamente seduto con l'aria condizionata e gli altri 999 sono comodamente seduti in ufficio sempre con aria condizionata, oppure in pensione all'ombra del parco, se non in vacanza in spiaggia o in piscina...
Quindi non vedo la tragedia climatica, o almeno, il problema climatico esiste, ma era molto più grande quando non c'erano i mezzi per difenderci...

sanpei
09-08-2021, 08:11
Non è soltanto un problema climatico, l'inquinamento uccide in molti modi:

Il miglioramento della qualità dell'aria può ridurre la progressiva perdita delle capacità di ragionamento e memoria legata all'età. A indicarlo uno studio su donne anziane illustrato all'Alzheimer's Association International Conference (AAIC) 2021, appena conclusasi a Denver (Usa).

I ricercatori della University of Southern California hanno esaminato un gruppo di donne di età compresa tra 74 e 92 anni, negli Stati Uniti, che non avevano problemi cognitivi all'inizio dello studio. Le partecipanti sono state seguite dal 2008 al 2018 e ogni anno sono stati eseguiti test sulla funzione cognitiva, oltre a esser stati annotati gli indirizzi di casa per stimare i livelli di inquinamento legati al traffico. In generale, la qualità dell'aria è notevolmente migliorata nei 10 anni precedenti l'inizio dello studio e durante la media di sei anni di follow-up, le funzioni cognitive tendevano a diminuire con l'età delle donne, come previsto. Tuttavia, per le donne che vivono in luoghi con un livello del PM2,5 (particolato sottile) del 10% inferiore rispetto agli attuali standard della Environmental Protection Agency's (EPA) il rischio di demenza era diminuito del 14%. Per quelle che vivono in luoghi con NO2 (biossido di azoto, inquinanti legati alla combustione di carburante) del 10% inferiore agli standard il rischio di demenza era ridotto del 26%. Questi benefici sono stati osservati indipendentemente dall'età, dal livello di istruzione e dalla presenza di malattie cardiovascolari. "Sappiamo da tempo che l'inquinamento atmosferico è connesso con l'accumulo di amiloide nel cervello", ha affermato Claire Sexton, direttore dei programmi scientifici dell'Alzheimer's Association. "Ma ciò che ora stiamo vedendo è che il miglioramento della qualità dell'aria può ridurre il rischio di declino delle capacità cognitive. Questi dati dimostrano l'importanza delle politiche dei governi e delle imprese che affrontano la riduzione degli inquinanti atmosferici".

sanpei
09-08-2021, 09:53
L’ondata di caldo e vento che sta colpendo il nord della California ha reso incontrollabile quello che attualmente è il terzo incendio più vasto della storia dello Stato costiero americano. Nella notte tra giovedì e venerdì la superficie in fiamme è arrivata a 1.751 chilometri quadrati, più di ogni altro incendio in corso negli Usa.

sanpei
09-08-2021, 15:38
Consiglio un'attenta lettura, specie per chi vuole comprare casa al mare ...

https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/08/09/il-report-sul-clima-spiegato-dagli-autori-italiani-le-nostre-simulazioni-sono-solide-e-dettagliate-serve-una-grossa-riduzione-delle-emissioni/6286760/

sergiog
09-08-2021, 16:38
Personalmente starei più attento a queste notizie drink2:
https://gripdetective.it/news/incendio-cimitero-di-pneumatici-sulaibiya-kuwait-gomme-fuoco

sanpei
10-08-2021, 09:43
NON CI SONO PIU' DUBBI, ORAMAI:

«È inequivocabile che l’influenza umana ha aumentato le temperature dell’atmosfera, degli oceani e della terra». Per la prima volta, i principali scienziati del clima parlano con certezza della responsabilità dell’attività umana per il surriscaldamento globale: ad affermarlo è il Comitato intergovernativo sul cambiamento climatico (Ipcc), in un rapporto appena pubblicato. Il fenomeno non si fermerà, generando eventi climatici sempre più estremi, fino a quando non verranno fermate le emissioni di gas serra.
Il termometro sale sempre di più

Il rapporto di quasi 4mila pagine pubblicato lunedì 9 agosto è il lavoro di 234 scienziati di 66 nazionalità, sulla base di 14mila studi pubblicati. Le conclusioni sono state approvate dai delegati di 195 Paesi. L’Ipcc, il Comitato scientifico sul clima delle Nazioni Unite, suona un campanello d’allarme atteso, ma non per questo meno drammatico: già nei prossimi due decenni, le temperature medie si alzeranno di 1,5° Celsius, senza svolte drastiche per eliminare i gas serra, in particolare anidride carbonica ma anche metano. Salterebbe così l’obiettivo più ambizioso dell’accordo di Parigi del 2015. Ma anche la soglia dei 2 gradi è a rischio e «sarà superato durante il XXI secolo».

Il riscaldamento, ribadisce il rapporto, sta già accelerando l’innalzamento del livello del mare, riducendo il ghiaccio e inasprendo gli eventi estremi come ondate di calore, siccità, inondazioni e tempeste. Tutte tendenze destinate a peggiorare: le ondate di calore che si verificavano una volta ogni 50 anni, ora accadono ogni decennio, e se il mondo si riscalda di un altro grado, avverranno due volte ogni sette anni, afferma il rapporto.

Secondo l’Ipcc, gli effetti combinati dell’attività umana hanno già aumentato la temperatura media globale di circa 1,1 gradi rispetto alla media della fine del XIX secolo. Si stima che il contributo al riscaldamento globale di fattori naturali, come il sole e i vulcani, sia prossimo allo zero. In effetti, secondo il rapporto, gli esseri umani hanno scaricato abbastanza gas serra nell’atmosfera per riscaldare il pianeta di 1,5 gradi, ma l’inquinamento da particelle fini fornisce un effetto raffreddamento che maschera parte dell’impatto.

La relazione diretta tra CO2 e temperatura implica, tuttavia, che quando la concentrazione atmosferica di anidride carbonica smette di aumentare, anche il surriscaldamento lo farà. Da qui l’estrema urgenza di interventi tempestivi per la riduzione delle emissioni inquinanti.

«È ormai accertato che le attività dell’uomo hanno causato il riscaldamento del clima e che questo sta evolvendo in modo molto più rapido rispetto al passato a causa delle sempre crescenti emissioni antropiche di gas serra, principalmente CO2 e metano», spiega Sandro Fuzzi, ricercatore dell’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima del Consiglio nazionale delle ricerche e coautore del rapporto Ipcc. «Negli ultimi decenni - aggiunge Fuzzi - la temperatura della Terra è cresciuta a una velocità che non ha uguali negli ultimi 2mila anni. L’innalzamento del livello del mare nell’ultimo secolo è stato di 20 cm con una accelerazione nell’ultimo decennio di più del doppio rispetto al secolo scorso. L’estensione dei ghiacci dell’Artico ha raggiunto oggi il suo minimo rispetto agli ultimi mille anni e la frequenza e intensità di eventi estremi sono cresciute rapidamente negli ultimi decenni in ogni regione del globo».

sanpei
11-08-2021, 09:23
L’italiana Claudia Tebaldi, coautrice del sesto rapporto dell’Ipcc (il Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico) e ricercatrice del Pacific Northwest National Lab, vive da tempo negli Usa, dov’è emigrata poco dopo la laurea in Statistica alla Bocconi e dove ha cominciato a lavorare, fra le prime al mondo, sulla quantificazione delle incertezze nei modelli climatici presso il National Center for Atmospheric Research di Boulder, in Colorado. È lì che ha incontrato il suo «mentore», Jerry Meehl, con cui ha firmato il primo studio scientifico sulle onde di calore nel futuro e sulla correlazione con il riscaldamento globale, pubblicato su Science nel 2004. Studio che andò lei stessa a «spiegare» al Senato americano.

Avevate già previsto tutto?
«Sì, avevamo previsto che questi eventi estremi sarebbero diventati più intensi, più frequenti, più lunghi».

Com’è possibile che un riscaldamento globale di 1,1°, come l’attuale, provochi impennate simili?
«Innanzitutto, è bene chiarire che certe regioni del pianeta si scaldano più della media, altre meno. Ad esempio, per 1° di riscaldamento globale, la superficie terrestre si riscalda di almeno 1,5° mentre l’oceano di circa 0,7°. E anche a livello terrestre, ci sono regioni che si riscaldano ad un tasso doppio, come le zone artiche, rispetto alla media. I modelli probabilistici dimostrano poi che con l’aumento medio delle temperature aumentano anche le probabilità di eventi estremi “caldi”».

La canicola è sempre esistita...
«Gli estremi esisterebbero anche senza il riscaldamento terrestre provocato dall’uomo, che però li rende più frequenti, probabili e lunghi».

Tutto ciò lo potete «vedere» nei modelli matematici?
«In questi due decenni, i modelli hanno subito dei progressi importanti. Agli inizi, erano utilizzati per ottenere risposte molto generiche e Paesi complessi come l’Italia non venivano neppure rappresentati. Con gli anni, le proiezioni sono diventate sempre più affidabili e dettagliate, anche a livello regionale e per fenomeni complessi».

Come saranno le future «heatwaves», onde di calore come quelle che quest’estate hanno colpito gli Usa e ora minacciano l’Europa?
«Il rapporto Ipcc calcola come sarà il giorno più caldo dell’anno e quello più freddo nelle diverse regioni del pianeta in base a tre diversi scenari: un riscaldamento di 1,5°, 2° o 4°C. Rispetto agli estremi di calore, abbiamo la certezza che il riscaldamento in sé peggiora la situazione, ma i dettagli dei fenomeni particolari, ad esempio l’onda di calore che arriverà adesso in Europa, sono influenzati anche dalla circolazione atmosferica che è molto più complessa da prevedere nel futuro».

La regione del Mediterraneo è a rischio?
«Purtroppo il bacino del Mediterraneo è sempre stato un hotspot, una parte del mondo in cui le proiezioni di siccità ad esempio sono molto consistenti e con essa tutti i problemi che state già sperimentando: ondate di calore, incendi, mancanza d’acqua».

Gli eventi estremi diventeranno la «nuova normalità»?
«Sicuramente dobbiamo adattarci. Non posso affermare che ogni estate futura sarà drammatica come questa, proprio perché gli eventi estremi sono soggetti ad aspetti aleatori. Ma è certo che ogni incremento del riscaldamento globale aumenta la loro probabilità e la loro frequenza. È già sotto i nostri occhi. Il cambiamento climatico non riguarda più soltanto il povero orso polare sul ghiaccio che si scioglie o le isolette del Pacifico che finiscono sott’acqua. Riguarda la nostra vita. Alcuni eventi sono così eccessivi — come i 40° a Seattle o a Vancouver un mese fa — che gli scienziati sono pronti a dire che senza il riscaldamento globale non si sarebbero verificati».

Eventi «reversibili»?
«Viaggiano in tandem con il riscaldamento globale. Se lo fermiamo o almeno limitiamo, ciò si rifletterà abbastanza rapidamente su questo tipo di fenomeni. Mentre per altri eventi, come lo scioglimento dei ghiacci o l’innalzamento dei mari, il risultato si vedrebbe soltanto dopo diversi decenni. D’altra parte si ipotizza che lo sviluppo tecnologico permetterà di riassorbire parte dei gas serra già concentrati in atmosfera e questo provocherebbe un raffreddamento globale e una minore probabilità di eventi estremi».

campaz
12-08-2021, 16:14
Consiglio un'attenta lettura, specie per chi vuole comprare casa al mare ...

https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/08/09/il-report-sul-clima-spiegato-dagli-autori-italiani-le-nostre-simulazioni-sono-solide-e-dettagliate-serve-una-grossa-riduzione-delle-emissioni/6286760/
Avevo stimato un aumento della intensità degli eventi estremi di un 10%. Nell'articolo c'è scritto 7% per ogni grado di riscaldamento:

Su scala globale, si prevede che gli eventi estremi di precipitazione giornaliera si intensificheranno di*circa il 7%*per ogni grado di riscaldamento globale.

Ho sbagliato di poco.

Gigiometeo
12-08-2021, 17:03
Avevo stimato un aumento della intensità degli eventi estremi di un 10%. Nell'articolo c'è scritto 7% per ogni grado di riscaldamento:

Su scala globale, si prevede che gli eventi estremi di precipitazione giornaliera si intensificheranno di*circa il 7%*per ogni grado di riscaldamento globale.

Ho sbagliato di poco.

è il giornalista che, come spesso accade, non ci ha capito una fava. Quell'incremento del 7% riguarda la maggiore quantità di acqua che è in grado di trattenere l'atmosfera aumentando di 1°C la sua temperatura (equazione di Clausius-Clapeyron); non c'entra nulla un aumento del 7% degli eventi di precipitazione estrema (affermazione che non avrebbe senso peraltro).
read//

campaz
12-08-2021, 17:21
è il giornalista che, come spesso accade, non ci ha capito una fava. Quell'incremento del 7% riguarda la maggiore quantità di acqua che è in grado di trattenere l'atmosfera aumentando di 1°C la sua temperatura (equazione di Clausius-Clapeyron); non c'entra nulla un aumento del 7% degli eventi di precipitazione estrema (affermazione che non avrebbe senso peraltro).
read//
Ah ok.
Ma a parità di condizioni sinottiche, tipo un evento come il 2 settembre 1989 oppure 8 ottobre 1996, se accadesse ora che abbiamo quasi un grado in più nel mediterraneo, quanto sarebbe l'aumento delle precipitazioni in percentuale?
Eventi che sarei anche felice di rivedere presto...

Gigiometeo
12-08-2021, 17:45
Ah ok.
Ma a parità di condizioni sinottiche, tipo un evento come il 2 settembre 1989 oppure 8 ottobre 1996, se accadesse ora che abbiamo quasi un grado in più nel mediterraneo, quanto sarebbe l'aumento delle precipitazioni in percentuale?

Non è possibile dirlo perchè dovremmo replicare perfettamente quegli eventi (in massima parte di tipo convettivo) e anche con condizioni sinottiche identiche la convezione potrebbe rispondere in modo diverso (implicazioni alla mesoscala numerose). Più che cercare "quanto pioverebbe di più in percentuale", si deve cercare "quanti eventi estremi di precipitazione (EPE) in più accadono". Cosa sono gli EPE? Sono eventi in cui le precipitazioni (giornaliere, esaoriarie, triorarie), in almeno una delle unità dell’area di allertamento individuate in un determinato territorio, superano il 99° percentile rispetto alla distribuzione di riferimento climatico. Sono in aumento gli EPE? Sì, specie quelli sulle 1-3 massimo 6 ore (ci sono un sacco di lavori in merito); certamente lo fanno di più sui rilievi, ma anche le pianure non sono esenti, specie quelle prossime al mare. Dipende dalla maggiore capacità dell'atmosfera di trattenere acqua? Molto probabile. Non certo, molto probabile, e se uno ha tempo di elaborare un bel pò di radiosondaggi si rende conto del perchè.
salut..

RG62
13-08-2021, 12:00
Non tutti i mali vengono per nuocere...

A causa dello sciglimento del permafrost, è stato fatto un ritrovamento straordinario:

https://www.greenme.it/informarsi/animali/dal-permafrost-siberia-emerge-cucciolo-caverne-preistorico/

scarpasot
13-08-2021, 21:22
https://www.open.online/2021/08/13/ambiente-luglio-mese-piu-caldo/



Inviato dal mio HUAWEI VNS-L31 utilizzando Tapatalk

Daniele87
14-08-2021, 00:14
https://www.open.online/2021/08/13/ambiente-luglio-mese-piu-caldo/



Inviato dal mio HUAWEI VNS-L31 utilizzando Tapatalk

Caldo qui caldo la....parliamo di cose allegre, quanto riporterò di seguito è accaduto nel "Luglio più caldo della storia" però non capisco perché non abbia risalto ciò che accade nell'altro emisfero...perpless:_$%$ :

Sud Africa: https://t.co/rFoJQKEMkA?amp=1

Brasile: https://t.co/TQsJGcwPT9?amp=1

drink2

sanpei
14-08-2021, 07:51
«Cosa provo? Molta rabbia». Paola Mercogliano è responsabile della Divisione REMHI (modelli regionali ed impatti geo-idrologici) del Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici. Da dieci anni studia temperature, siccità, ondate di calore. E aveva previsto tutto, «nel generale disinteresse».

Che cosa sta succedendo?
«L’anticiclone africano è una struttura nota che anche in passato ha interessato il Mediterraneo e in particolare l’Italia meridionale. La differenza è che ora si ripropone con maggiore frequenza — quest’estate abbiamo già vissuto cinque ondate di calore — e interessa tutta la penisola, determinando questo caldo africano, molto più afoso e umido di quello portato dall’anticiclone delle Azzorre».

Una nuova normalità?
«Per noi climatologi non c’è nulla di anomalo. È un fenomeno di cui parliamo da tempo, inascoltati. E ora non mi stupirebbe, considerato il disboscamento provocato dagli incendi, se il prossimo autunno, con l’arrivo delle piogge, ci troveremo ad affrontare un aumentato rischio idro-geologico: frane, alluvioni e via dicendo. Anche questo effetto a catena è noto. In effetti, non dovremmo più parlare di cambiamento climatico ma di emergenza climatica. Questo è il clima che ci siamo costruiti noi essere umani, con le emissioni di gas serra, come spiega in maniera inequivocabile l’ultimo report dell’Ipcc».

Pensa ci sia stato un colpevole ritardo da parte di chi doveva prevenire l’emergenza e adattare il territorio?
«Sì, perché ormai il cambiamento climatico si deve combattere su due fronti. Uno è quello della mitigazione, attraverso trattati internazionali che spingano verso un’economia che emetta sempre meno gas serra, diminuendone la concentrazione in atmosfera. È imprescindibile, perché senza politiche di mitigazione peggiorerebbero tutti i parametri: ondate di calore sempre più intense e frequenti, impatti sempre più importanti sulla biodiversità, incendi, temperature anomale dei mari, come quelle che si stanno verificando in questi giorni, soprattutto in Adriatico e sul basso Tirreno. Poi, è necessario l’adattamento ad un aumento della temperatura che è già di 1,1°C».

scarpasot
14-08-2021, 09:05
Caldo qui caldo la....parliamo di cose allegre, quanto riporterò di seguito è accaduto nel "Luglio più caldo della storia" però non capisco perché non abbia risalto ciò che accade nell'altro emisfero...perpless:_$%$ :



Sud Africa: https://t.co/rFoJQKEMkA?amp=1



Brasile: https://t.co/TQsJGcwPT9?amp=1



drink2Perché sono episodi locali e se su 100 posti nel mondo in 98 fa più caldo e in due fa più freddo del normale è giusto dare risalto ai 98.
La mappa è eloquentehttps://uploads.tapatalk-cdn.com/20210814/59763295cab5419c0cc240d46608e49e.jpg

sanpei
14-08-2021, 10:00
Intervento molto interessante:

https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/08/14/dal-caldo-anomalo-alla-grandine-devastante-e-il-riscaldamento-globale-la-radice-di-tutti-gli-eventi-estremi-e-se-perdiamo-laiuto-delle-foreste-e-finita/6290003/amp/?utm_campaign=ambiente-veleni&utm_medium=twitter&utm_source=twitter&__twitter_impression=true

campaz
14-08-2021, 17:08
Domanda sugli incendi mondiali:
Ho letto che nel mondo bruciano circa 10 milioni di ettari ogni anno (ovviamente con differenze anche di alcuni milioni di ettari a seconda dell'annata).
Gli ettari di bosco nel mondo sono 4 miliardi. Cioè 4.000 milioni.
Il calcolo in percentuale di 10 milioni su 4 mila milioni e lo 0,25%.

La domanda è:
È giusto intitolare tutte le testate giornalistiche con: mondo in fiamme, il pianeta brucia e via discorrendo, con lo 0,25% di foreste in fiamme in un anno?
Ricordo che una foresta bruciata non è persa per sempre, poi ricresce anche più bella e rigogliosa di prima...

Il dramma degli incendi esiste e diverrà sempre più frequente con l'aumento delle temperature. Ma credo che pure su questo argomento il giornalismo crea un terrorismo esagerato,

Da come leggo io i numeri, le foreste non sono in diminuzione a causa degli incendi collegati al riscaldamento globale.
Il calo delle foreste è dovuto all'aumento demografico mondiale con uno stile di vita alimentare che porta all'inevitabile aumento delle zone agricole e il conseguente disboscamento.
Se una foresta africana viene incendiata per creare un terreno agricolo, non è colpa del riscaldamento globale, ma è colpa dell'aumento della richiesta alimentare...

Detta in pochissime parole, la soluzione più veloce a tutti i problemi, è un divieto di fare più di 2 figli a coppia in tutto il mondo (che sommato al fatto che molti non fanno figli per scelta e altri non li possono avere per sterilità, porterebbe ad un calo demografico piuttosto veloce) e alimentarsi tutti a pasta, polenta, riso e acqua..

Gigiometeo
14-08-2021, 17:42
Domanda sugli incendi mondiali:

Detta in pochissime parole, la soluzione più veloce a tutti i problemi, è un divieto di fare più di 2 figli a coppia in tutto il mondo (che sommato al fatto che molti non fanno figli per scelta e altri non li possono avere per sterilità, porterebbe ad un calo demografico piuttosto veloce) e alimentarsi tutti a pasta, polenta, riso e acqua..

Semplicemente geniale. azz//

campaz
14-08-2021, 17:49
Semplicemente geniale. azz//
Ovviamente era solo una provocazione per dire che le politiche a basso impatto ambientale non hanno grossi risultati se dall'altra parte aumenta sempre di più la popolazione e il loro consumismo. Servirebbero accordi mondiali anche per evitare l'aumento demografico e il consumismo in generale.
Anche i 10 figli della madre Somala, che oggi vivono di stenti e quindi inquinano poco. Poi quando saranno grandi anche loro cercheranno la vita del consumismo. Se non riusciranno da loro, cercheranno di emigrare verso gli stati che daranno più possibilità di consumismo...

Gigiometeo
14-08-2021, 18:00
Ovviamente era solo una provocazione per dire che le politiche a basso impatto ambientale non hanno grossi risultati se dall'altra parte aumenta sempre di più la popolazione e il loro consumismo. Servirebbero accordi mondiali anche per evitare l'aumento demografico e il consumismo in generale.

Sta balla del controllo demografico gira dai tempi delle feste dell'unità anni '70, quando si pensava che tutto ciò che era made in Cina fosse perfetto (Cina che peraltro ha tenuto un atteggiamento esemplare anche col COVID).
Butta un occhio a questa tesi di laurea, per vedere come è veramente finita sta *******ta colossale:
https://tesi.luiss.it/19831/1/073652_BANINI_NICOLETTA.pdf
nono//

Gigiometeo
14-08-2021, 18:12
Cominciamo semmai a combattere gli sprechi alimentari, che da soli si fottono un terzo della produzione alimentare globale (FAO). Vedrai che così del posto ne rimane per tutti.
vacca//

cicciod
14-08-2021, 18:54
Perché sono episodi locali e se su 100 posti nel mondo in 98 fa più caldo e in due fa più freddo del normale è giusto dare risalto ai 98.
La mappa è eloquentehttps://uploads.tapatalk-cdn.com/20210814/59763295cab5419c0cc240d46608e49e.jpg

A guardare quella mappina mi immagino come posti tipo Arizona, Tunisia e parte dell Arabia S., che già a luglio avranno delle medie mostruose, possano aver toccato temperature pazzesche visto che sono in nero.....

Daniele87
14-08-2021, 19:54
Cominciamo semmai a combattere gli sprechi alimentari, che da soli si fottono un terzo della produzione alimentare globale (FAO). Vedrai che così del posto ne rimane per tutti.
vacca//

Sacrosanto! Ho visto gettare nella spazzatura tanti pasti preconfezionati (mensa) solo per una strana politica: non si possono portare a casa. perpless:_$%$ Interi secondi con contorno, pane, pasta... un dispiacere enorme. nono// Tonnellate di cibo buttato ogni giorno solo in Italia.

campaz
14-08-2021, 20:31
Cominciamo semmai a combattere gli sprechi alimentari, che da soli si fottono un terzo della produzione alimentare globale (FAO). Vedrai che così del posto ne rimane per tutti.
vacca//
Si ok, verissimo, ma se poi i 500 euro risparmiati nel non buttare cibo, li mettiamo in un volo transoceanico per le nostre vacanze, passando da Riccione a Sidney , cosa abbiamo risolto?

Gigiometeo
14-08-2021, 20:36
Si ok, verissimo, ma se poi i 500 euro risparmiati nel non buttare cibo, li mettiamo in un volo transoceanico per le nostre vacanze, passando da Riccione a Sidney , cosa abbiamo risolto?

ah beh; la percentuale di idioti può rimanere stabile anche diminuendo le nascite..... garanzie non ne abbiamo.

Daniele87
14-08-2021, 20:43
Si ok, verissimo, ma se poi i 500 euro risparmiati nel non buttare cibo, li mettiamo in un volo transoceanico per le nostre vacanze, passando da Riccione a Sidney , cosa abbiamo risolto?

Ho letto un commento ora non ricordo dove, voce di strada forse, ma diceva che un esiguo numero di navi da crociera entro le 10 unità inquina più di tutto il parco auto italiano. sbocc...

https://ilmanifesto.it/le-navi-da-crociera-inquinano-di-piu/#:~:text=Per%20quanto%20riguarda%20i%20NOx,dall'in tero%20parco%20auto%20europeo.

campaz
14-08-2021, 20:45
ah beh; la percentuale di idioti può rimanere stabile anche diminuendo le nascite..... garanzie non ne abbiamo.
Però il 10% di idioti su un miliardo, sono sempre meno del 10% di 10 miliardi. Stessa percentuale ma meno idioti nel totale.

Gigiometeo
14-08-2021, 20:49
Però il 10% di idioti su un miliardo, sono sempre meno del 10% di 10 miliardi. Stessa percentuale ma meno idioti nel totale.

l numero, il numero. Ho sbagliato a scrivere, troppo caldo.

Gigiometeo
14-08-2021, 20:57
Comunque da parte mia mi fermerei qua: primo perché stiamo uscendo fuori tema; secondo perchè non voglio convincere nessuno (se uno fa degli atti di fede si perde tempo, e io detesto la fede). terzo perchè ho il timore che il contenuto di questo topic vada a scombussolare le percentuali ma anche il numero.
haha//..

campaz
15-08-2021, 00:30
l numero, il numero. Ho sbagliato a scrivere, troppo caldo.

Ahah, ovviamente sapevo che era solo una tua svista...

campaz
15-08-2021, 09:50
Sta balla del controllo demografico gira dai tempi delle feste dell'unità anni '70, quando si pensava che tutto ciò che era made in Cina fosse perfetto (Cina che peraltro ha tenuto un atteggiamento esemplare anche col COVID).
Butta un occhio a questa tesi di laurea, per vedere come è veramente finita sta *******ta colossale:
https://tesi.luiss.it/19831/1/073652_BANINI_NICOLETTA.pdf
nono//
Ma di certo il loro voler fermare l'aumento demografico non era per lasciare più spazio alla natura o inquinare meno in futuro... il fine era: pochi ma ricchi.
Ora invece la nuova frontiera dovrebbe essere: pochi e più rispettosi della natura.
Tanti e sempre di più, fa a cazzotti con il voler inquinare meno e preservare la natura... a me pare un controsenso.

sanpei
21-08-2021, 14:06
A 3.216 metri di quota. Non era mai successo dal 1950, quando è stata posizionata una stazione meteo sulla parte sommitale dell’isola, dove in tre giorni sono caduti 7 miliardi di tonnellate di acqua piovana

Lo scorso fine settimana ha piovuto (per ore) sul punto più alto della calotta ghiacciata della Groenlandia, a 3.216 metri di altezza. Non era mai successo dal 1950, cioè da quando era stata posizionata una stazione meteorologica sulla cima della massa ghiacciata (Summit Station) spessa migliaia di metri dell’isola più grande del mondo, che possiede i più estesi ghiacciai continentali dopo l’Antartide. Secondo i climatologi è l’ennesima conferma, se mai ne fosse servita un’altra, dei cambiamenti climatici in atto che vedono proprio le alte latitudini Nord le zone sottoposte ai maggiori aumenti di temperatura, fino a 6 gradi in più rispetto alla media trentennale.

Non è una buona notizia
Il rilevamento è stato effettuato sabato 14 agosto dagli scienziati che gestiscono la stazione della US National Science Foundation. La pioggia è caduta durante tre giorni eccezionalmente caldi, con temperature in alcune zone superiori di 18 gradi rispetto alla media. Si stima che in tutta la Groenlandia siano cadute circa 7 miliardi di tonnellate di acqua. «Non è una buona notizia per la calotta ghiacciata», ha commentato Indrani Das, glaciologo dell’Osservatorio terrestre Lamont-Doherty della Columbia University. «L’acqua sul ghiaccio non va bene: fa aumentare lo scioglimento superficiale della calotta.È la terza volta in meno di dieci anni che alla Summit Station si registrano temperature superiori a 0 °C e si scioglie il ghiaccio. In precedenza era avvenuto nel 2012 e nel 2019, ma mai finora era caduta vera e propria pioggia.

Daniele87
25-08-2021, 22:19
A 3.216 metri di quota. Non era mai successo dal 1950, quando è stata posizionata una stazione meteo sulla parte sommitale dell’isola, dove in tre giorni sono caduti 7 miliardi di tonnellate di acqua piovana

Lo scorso fine settimana ha piovuto (per ore) sul punto più alto della calotta ghiacciata della Groenlandia, a 3.216 metri di altezza. Non era mai successo dal 1950, cioè da quando era stata posizionata una stazione meteorologica sulla cima della massa ghiacciata (Summit Station) spessa migliaia di metri dell’isola più grande del mondo, che possiede i più estesi ghiacciai continentali dopo l’Antartide. Secondo i climatologi è l’ennesima conferma, se mai ne fosse servita un’altra, dei cambiamenti climatici in atto che vedono proprio le alte latitudini Nord le zone sottoposte ai maggiori aumenti di temperatura, fino a 6 gradi in più rispetto alla media trentennale.

Non è una buona notizia
Il rilevamento è stato effettuato sabato 14 agosto dagli scienziati che gestiscono la stazione della US National Science Foundation. La pioggia è caduta durante tre giorni eccezionalmente caldi, con temperature in alcune zone superiori di 18 gradi rispetto alla media. Si stima che in tutta la Groenlandia siano cadute circa 7 miliardi di tonnellate di acqua. «Non è una buona notizia per la calotta ghiacciata», ha commentato Indrani Das, glaciologo dell’Osservatorio terrestre Lamont-Doherty della Columbia University. «L’acqua sul ghiaccio non va bene: fa aumentare lo scioglimento superficiale della calotta.È la terza volta in meno di dieci anni che alla Summit Station si registrano temperature superiori a 0 °C e si scioglie il ghiaccio. In precedenza era avvenuto nel 2012 e nel 2019, ma mai finora era caduta vera e propria pioggia.


Prima volta che piove oltre i 3000 m in Groenlandia dal 1950...si...ok...beh l'importante è crederci. drink2

sanpei
26-08-2021, 10:35
Se sai fare a leggere...dal 1950 la stazione meteo non ha mai rilevato pioggia e solo tre volte è salita sopra zero...ma se tu hai altre informazioni ti prego di comunicarle al Noaa.

Daniele87
26-08-2021, 11:12
Non fraintendermi Sanpei, non mi riferisco a quella stazione in particolare, ma il sensazionalismo che la CNN ha dato a questa notizia(che è poi rimbalzata a tutti i media globali) mi lascia interdetto, si vuole fare passare a tutti i costi un messaggio di clima-terrore quando in realtà è si raro ma già successo in tempi geologicamente molto recenti(come dire, l'altro ieri) che sia piovuto ad alta quota in Groenlandia. Vuoi che ti linki il documento che lo prova?

sanpei
26-08-2021, 11:27
Certo ...linka pure vorrei proprio sapere chi c'era a misurare la pioggia a 3200 mt in mezzo alla Groenlandia prima del 1950.

gibo
26-08-2021, 19:50
Certo ...linka pure vorrei proprio sapere chi c'era a misurare la pioggia a 3200 mt in mezzo alla Groenlandia prima del 1950.


https://www.corriere.it/scienze-ambiente/21_agosto_21/groenlandia-la-prima-volta-piove-punto-piu-alto-calotta-ghiaccio-6c1afdba-026c-11ec-8e26-190f86cd2b10.shtml

Sembra la stessa tua fonte, rielaborata, rimescolata, solo che nella tua fonte hanno dimenticato l'ultima riga... per errore/distrazione immagino.

Daniele87
26-08-2021, 22:31
Certo ...linka pure vorrei proprio sapere chi c'era a misurare la pioggia a 3200 mt in mezzo alla Groenlandia prima del 1950.

https://books.google.it/books?id=aoxMAAAAYAAJ&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q&f=false

Ho cercato info circa chi ha scritto questo rapporto, ma senza successo, deduco dalla dicitura della copertina che era tutto "riservato" fino a qualche anno fa, il che non mi sorprende visto da dove diavolo arriva:

https://en.wikipedia.org/wiki/Combat_Capabilities_Development_Command_Soldier_Ce nter

Si citano diverse località dove è piovuto, con altitudine comprese tra i 2000 e i 3000 metri, l'aerea di Eismitte è citata (3010m) relativamente vicina a Summit, interessata da pioggia nel Giugno del 1950

Questa è la pagina:
https://i.imgur.com/RmyExx5.jpg


Inoltre la stazione di Summit è stata attivata nel 1989...quindi questa frase:

Non era mai successo dal 1950, cioè da quando era stata posizionata una stazione meteorologica sulla cima della massa ghiacciata (Summit Station)

Non solo è palesemente falsa, ma pure sbagliata.
https://en.wikipedia.org/wiki/Summit_Camp

sanpei
26-08-2021, 22:43
È lo stesso articolo ripreso dai giornali e conferma che " ma mai finora era caduta vera e propria pioggia. Dall’analisi delle carote di ghiaccio si è visto che un precedente scioglimento del ghiaccio in quel luogo remoto era avvenuto solo verso la fine dell’Ottocento."

Non era mai stata rilevata pioggia solo scioglimento del ghiaccio...una volta in oltre cento anni e poi tre volte in 10 ...se non è la dimostrazione di un inedito cambiamento climatico...

sanpei
04-09-2021, 12:05
Il riscaldamento globale può portare anche freddo estremo e nevicate eccezionali. Se l'Artico si riscalda, i vortici freddi di vento che girano sopra di esso si allungano, e finiscono sull'Asia e sull'America settentrionale, provocando ondate di gelo ed eventi invernali estremi. E' quello che è successo nel febbraio scorso, con le tempeste di neve eccezionali sul Texas, che hanno fatto decine di morti e lasciato 4 milioni di case e uffici senza corrente. Lo sostiene una ricerca della American Association for the Advancement of Science, pubblicata sulla rivista Science.

I ricercatori hanno preso in esame i dati degli ultimi 40 anni del vortice polare stratosferico, le correnti d'aria d'alta quota che ruotano sopra il Polo Nord. "Quando il vortice polare è tranquillo e circolare, tutta l'aria fredda è imbottigliata sopra l'Artico - ha spiegato al quotidiano britannico Guardian uno degli autori della ricerca, Judah Cohen -. Quando si allunga, un pezzo di questo finisce sul'Asia, e un altro pezzo sull'America nordorientale. Questo è quello che vediamo. E questo è quello che è avvenuto con l'andata di gelo sul Texas".

Secondo la ricerca, l'allungamento del vortice polare stratosferico è dovuto all'aumento delle temperature superficiali dell'Artico, una delle conseguenze più eclatanti del riscaldamento globale di orgine antropica. "Lo so che è difficile da comprendere - ha commentato Cohen -. Come può la Terra più calda portare a più freddo estremo? Ma è proprio quello che sosteniamo".

mindmusic
05-09-2021, 13:53
Il riscaldamento globale può portare anche freddo estremo e nevicate eccezionali. Se l'Artico si riscalda, i vortici freddi di vento che girano sopra di esso si allungano, e finiscono sull'Asia e sull'America settentrionale, provocando ondate di gelo ed eventi invernali estremi. E' quello che è successo nel febbraio scorso, con le tempeste di neve eccezionali sul Texas, che hanno fatto decine di morti e lasciato 4 milioni di case e uffici senza corrente. Lo sostiene una ricerca della American Association for the Advancement of Science, pubblicata sulla rivista Science.

I ricercatori hanno preso in esame i dati degli ultimi 40 anni del vortice polare stratosferico, le correnti d'aria d'alta quota che ruotano sopra il Polo Nord. "Quando il vortice polare è tranquillo e circolare, tutta l'aria fredda è imbottigliata sopra l'Artico - ha spiegato al quotidiano britannico Guardian uno degli autori della ricerca, Judah Cohen -. Quando si allunga, un pezzo di questo finisce sul'Asia, e un altro pezzo sull'America nordorientale. Questo è quello che vediamo. E questo è quello che è avvenuto con l'andata di gelo sul Texas".

Secondo la ricerca, l'allungamento del vortice polare stratosferico è dovuto all'aumento delle temperature superficiali dell'Artico, una delle conseguenze più eclatanti del riscaldamento globale di orgine antropica. "Lo so che è difficile da comprendere - ha commentato Cohen -. Come può la Terra più calda portare a più freddo estremo? Ma è proprio quello che sosteniamo".

Insomma, sull'Europa mai una gioiapalla/&/&/

sanpei
08-09-2021, 08:06
"Il 2021 sarà ricordato come l'anno nero per l'ortofrutta italiana colpita dagli effetti del meteo e dei cambiamenti climatici. Una situazione drammatica che colpisce produttori e consumatori che sarà al centro del Macfrut di Rimini il più grande salone della frutta e verdura Made in Italy al via domani e fino al 9 settembre a Rimini Fiera.

Il Ministro delle Politiche agricole alimentare e forestali, Stefano Patuanelli, parteciperà alla giornata inaugurale, alla presenza del Vicedirettore generale Fao Maurizio Martina, del Presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, del Presidente Ice-Agenzia Carlo Ferro, dell'europarlamentare Paolo De Castro, e dei Presidenti Lorenzo Cagnoni di IEG e Renzo Piraccini di Macfrut e Fieravicola.

In occasione dell'inaugurazione della rassegna sarà presente anche il presidente della Coldiretti Ettore Prandini. Sarà diffusa l'analisi su "2021, l'anno nero della frutta Made in Italy" con l'impatto sulle imprese e sulla spesa delle famiglie ma anche con le strategie per salvare un settore determinante per l'economia, la salute e l'ambiente."

Sentiamo cosa ne pensa Campaz ....

sanpei
08-09-2021, 20:13
L'estate del 2021 è stata la più calda in Europa negli ultimi 30 anni, di 1 grado superiore alla media del periodo 1991 - 2020. Lo ha reso noto l'osservatorio Ue sul clima Copernicus.

In Europa l'estate di quest'anno ha superato di 0,1 gradi le precedenti estati più calde, quelle del 2010 e del 2018. A livello mondiale, agosto 2021 è stato il terzo agosto più caldo mai registrato (a pari merito con l'agosto 2017), superiore di poco più di 0,3 gradi rispetto alla media 1991-2020.

sanpei
14-09-2021, 09:07
Cambiamento climatico, raddoppia il numero di giorni oltre i 50 gradi.
Tra il 2010 e il 2019 le giornate che hanno toccato questa soglia proibitiva di temperatura sono cresciute, in tutto il mondo, a 26. Quasi un mese, insomma, a livelli insopportabili per ogni essere vivente e non solo in California.
Quest'estate l'Italia ha superato i 48 gradi e il Canada i 49,6 gradi. Le temperature oltre i 45 sono diventate anche loro molto più comuni.

https://www.bbc.com/news/science-environment-58494641?ref=nl-rep-a-bgr

sanpei
15-09-2021, 06:55
Gli eventi climatici estremi costeranno quest'anno agli Stati Uniti più di 100 miliardi di dollari, oltre i 99 miliardi del 2020. Lo afferma Joe Biden, sottolineando che quasi una comunità americane su tre è stata colpita negli ultimi mesi da disastri provocati da eventi meteorologici esacerbati dal cambiamento climatico.

campaz
15-09-2021, 13:11
Gli eventi climatici estremi costeranno quest'anno agli Stati Uniti più di 100 miliardi di dollari, oltre i 99 miliardi del 2020. Lo afferma Joe Biden, sottolineando che quasi una comunità americane su tre è stata colpita negli ultimi mesi da disastri provocati da eventi meteorologici esacerbati dal cambiamento climatico.

100 miliardi : 333 milioni (popolazione stati uniti) = 300 dollari pro capite.
PIL pro capite stati uniti 65.000 dollari.
300 dollari di danno climatico si risolvono con meno dello 0,5% del reddito pro capite.

sanpei
15-09-2021, 14:52
L'ordine di grandezza è lo stesso dell'uragano Katrina, deceduti a parte, quindi per anni abbiamo parlato del nulla...

Isola
15-09-2021, 16:12
100 miliardi : 333 milioni (popolazione stati uniti) = 300 dollari pro capite.
PIL pro capite stati uniti 65.000 dollari.
300 dollari di danno climatico si risolvono con meno dello 0,5% del reddito pro capite.

Ma che risposta del menga è?

campaz
15-09-2021, 19:42
Ma che risposta del menga è?

Scusa ma come si fa a capire se 100 miliardi di danno sono tanti o pochi se non si confrontano con la ricchezza totale?

100 Miliardi per gli Stati Uniti sono lo 0,5% del PIL totale.

Ora io non dico che sono da catastrofe o da cosa irrisoria, dico solo che sono lo 0,5%, poi ognuno e' libero di pensare quello che gli pare...

campaz
15-09-2021, 20:34
Ma che risposta del menga è?

Scusa ma come si fa a capire se 100 miliardi di danno sono tanti o pochi se non si confrontano con la ricchezza totale?

100 Miliardi per gli Stati Uniti sono lo 0,5% del PIL totale.

Ora io non dico che sono da catastrofe o da cosa irrisoria, dico solo che sono lo 0,5%, poi ognuno e' libero di pensare quello che gli pare...

campaz
15-09-2021, 20:40
Tanto per fare un altro paragone: la spesa militare annua degli Stati Uniti e' 800 miliardi di dollari.
Giusto per dire, che volendo, i danni climatici, nel mondo occidentale avanzato, basta poco per rimborsarli e costruire opere per la messa in sicurezza del territorio...

scarpasot
17-09-2021, 21:37
Tanto per fare un altro paragone: la spesa militare annua degli Stati Uniti e' 800 miliardi di dollari.
Giusto per dire, che volendo, i danni climatici, nel mondo occidentale avanzato, basta poco per rimborsarli e costruire opere per la messa in sicurezza del territorio...Questa la sottoscrivo 👍

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sanpei
21-09-2021, 08:19
Articolo del Corriere della Sera:
" .....e non altro, va dato atto a Johnson di aver pronunciato, davanti ai giornalisti con cui ha volato, un coraggioso mea culpa: «Non voglio incoraggiarvi a farlo, ma se doveste andare a scavare fra i miei articoli di vent’anni fa, potreste trovare commenti che feci sui cambiamenti climatici non del tutto a sostegno della battaglia in corso. Ma i fatti cambiano e le persone cambiano le loro idee e opinioni. Anche questo è molto importante». Insomma, smetterla con il negazionismo climatico si può. Mantenere le promesse fatte, anche. Magari, in entrambi i casi, prima che sia troppo tardi. Cioè subito."

Persino Boris ha cambiato idea ...

sanpei
23-09-2021, 09:27
" ...ogni soluzione proposta per risolvere il problema del riscaldamento globale, punta alla diminuzione delle emissioni di CO2, non alla diminuzione della sua concentrazione nell'atmosfera. C'è una bella differenza.

Da una parte la riduzione delle emissioni limita il flusso di nuova CO2, dall'altra, la riduzione della concentrazione dovrebbe puntare a ridurne la quantità totale nell'atmosfera. Eppure la soluzione per diminuire la concentrazione di CO2 esiste ed è semplice: piantare alberi. Non pochi: ne dovremmo piantare mille miliardi. Ma non è davvero un'impresa impossibile.

I costi sarebbero irrilevanti rispetto ai benefici e ci permetterebbero di vedere qualcosa che al momento possiamo soltanto sognare: la diminuzione della quantità totale di CO2 nell'atmosfera. Non è una soluzione definitiva, sia chiaro. Si tratta della mascherina da indossare in attesa di scoprire il vaccino. Ma intanto guadagneremmo 40-50 anni di tempo."

Stefano Mancuso

sanpei
24-09-2021, 14:31
"Almeno sette milioni di morti premature ogni anno, nel mondo, per l’inquinamento dell’aria (addirittura 8,7 milioni, ossia quasi un decesso su cinque nel mondo, secondo uno studio dell’Università di Harvard pubblicato a febbraio su Environmental Research), ossia per quella che l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) definisce «la principale minaccia ambientale per la salute umana». È il motivo per cui la stessa Oms ha deciso, come riporta con grande evidenza Le Monde, di rendere più severi i limiti sulla qualità dell'aria, che risalivano al 2005. Quello ritenuto accettabile per le polveri ultrasottili o particolato ultra fine (Pm 2,5) scende da 10 a 5 microgrammi per metro cubo. Per il biossido di azoto (NO2) si scende addirittura da 40 a 10 microgrammi/mc. La decisione è arrivata dopo aver consultato oltre 500 pubblicazioni recenti sugli effetti deleteri dell'inquinamento atmosferico, che si traduce in morti per cancro ai polmoni, ictus, infarto, malattie polmonari ostruttive croniche, ma anche ritardi nella crescita e malattie neurodegenerative.

A essere più lontani dalle soglie di accettabilità sono Paesi come la Cina o l’India, dove i morti per inquinamento si stima siano, rispettivamente, 2,4 e 1,6 milioni all’anno (3,9 e 2,5 stando allo studio di Harvard). Ma le cose non vanno bene nemmeno in Europa, né in Italia e men che meno in Pianura Padana. Secondo il Rapporto 2020 sulla qualità dell'aria dell’Agenzia europea per l’ambiente, l’Italia ha 52.300 morti premature annue attribuibili all’eccesso di Pm 2,5 (il valore più alto dopo i 63.100 della Germania), 10.400 per eccesso di NO2 (il numero più alto d’Europa) e 3.000 per eccesso di ozono (di nuovo il più alto eccezion fatta per la Germania, con 4.000). E, dalla mappa europea sulla qualità dell’aria in 323 città europee, curata dalla stessa Agenzia (la si può consultare qui), Cremona risulta la seconda città più inquinata d’Europa, dopo la polacca Nowy Sacz, con 25,86 microgrammi/mc di media di Pm 2,5 (Milano è anch’essa tra le peggiori, con 20,13, ossia quattro volte oltre il nuovo limite)."

Fate caso alla correlazione territoriale con i morti per Covid ...

campaz
24-09-2021, 20:34
Domanda;

Quanti temporali si creano ogni giorno nel mondo?

Al momento ho fatto una piccola ricerca su internet, ma non ho trovato molto, l'unico dato che ho trovato è 760 al giorno, vi risulta?

Vorrei chiedere se esistono dei rilevamenti affidabili, per sapere quanti temporali al giorno negli ultimi anni, e quanti temporali giornalieri 30/40 anni fa...

scarpasot
25-09-2021, 23:23
" ...ogni soluzione proposta per risolvere il problema del riscaldamento globale, punta alla diminuzione delle emissioni di CO2, non alla diminuzione della sua concentrazione nell'atmosfera. C'è una bella differenza.

Da una parte la riduzione delle emissioni limita il flusso di nuova CO2, dall'altra, la riduzione della concentrazione dovrebbe puntare a ridurne la quantità totale nell'atmosfera. Eppure la soluzione per diminuire la concentrazione di CO2 esiste ed è semplice: piantare alberi. Non pochi: ne dovremmo piantare mille miliardi. Ma non è davvero un'impresa impossibile.

I costi sarebbero irrilevanti rispetto ai benefici e ci permetterebbero di vedere qualcosa che al momento possiamo soltanto sognare: la diminuzione della quantità totale di CO2 nell'atmosfera. Non è una soluzione definitiva, sia chiaro. Si tratta della mascherina da indossare in attesa di scoprire il vaccino. Ma intanto guadagneremmo 40-50 anni di tempo."

Stefano Mancusopurtroppo hanno deciso di non puntate sugli alberi per ridurre la CO2, ma su dei macchinari oppure di spedirla sotto terra, che è una cosa che mi lascia molto perplesso.

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sanpei
26-09-2021, 09:03
Una cosa non esclude l'altra, intanto potrebbero iniziare ad impedire al Brasile, allo Zaire, alla Indonesia etc. di distruggere le loro preziose foreste.

scarpasot
29-09-2021, 21:53
Una cosa non esclude l'altra, intanto potrebbero iniziare ad impedire al Brasile, allo Zaire, alla Indonesia etc. di distruggere le loro preziose foreste.bisogna che a questi stati convenga economicamente mantenere le foreste, fino a quando gli stati più ricchi non gli daranno soldi continueranno a disboscare. come detto dal papa bisognerebbe dirottare gli spropositati budget destinati agli armamenti e operazioni militari alla difesa dell'ambiente.

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sanpei
01-10-2021, 10:32
Faremo concorrenza al Brasile ?

"La Sicilia terra di vigne, ulivi, agrumi, ma anche di caffè. Da circa 30 anni va avanti un progetto sperimentale che ha visto nascere e crescere le piante di caffè anche sull’Isola, favorito anche da un significativo cambiamento climatico. A testare la possibilità di coltivazione di caffè in Italia senza uso di serre è la famiglia Morettino la cui piantagione è di quelle più a Nord rispetto alle tipiche terre tropicali. Il primo esperimento nel giardino della storica torrefazione di famiglia conta circa 60 piante di Coffea Arabica, varietà Bourbon e Catuai, nate dai semi donati negli anni Novanta dall’Orto botanico di Palermo e piantati a circa 350 metri sul livello del mare"

scarpasot
09-10-2021, 08:19
https://www.adnkronos.com/monito-del-nobel-parisi-laumento-del-pil-e-in-contrasto-con-il-clima_5eqPpoyVXnUoMbrBV8jhtv
bellissimo discorso di parisi in occasione della vincita del Nobel, che cita anche Bob Kennedy che nel 68 era già avanti anni luce

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sanpei
11-10-2021, 10:43
Il clima della Terra e i suoi ecosistemi stanno cambiando e in futuro la vita dell'uomo sarà sempre più a rischio. Il riscaldamento globale che stiamo mettendo in atto infatti non sarà una crisi temporanea. Avrà conseguenze a lungo termine e durerà per centinaia di anni. Già ora, nonostante i governi abbiano messo in atto delle azioni, c'è il rischio di spingerci oltre al limite di 1,5 °C previsto dagli accordi di Parigi e anche se li mantenessimo, secondo alcune proiezioni, i gradi di rialzo diventeranno 3,6 nel 2200. Il 2100, l'anno che viene fissato dai modelli climatici dell'Ipcc potrebbe rappresentare una visione troppo stretta. Il tempo non finisce lì e, a meno che il Sole non si spenga prima, il Pianeta continuerà ad esistere e, in teoria, anche noi. Alla fine di questo secolo si raggiungerà solo un picco, non una fine.


Lo studio di un team internazionale, al quale hanno partecipato ricercatori delle università McGill del, Quebec, Canada, Oxford, Leeds e New York, ha indagato su quanto potrebbe succedere, in base ai vari scenari previsti dall'Ipcc, oltre la data fissata dagli esperti climatici, ovvero nel 2500.

Il World Climate Research Programme, un programma internazionale che aiuta a coordinare la ricerca globale sul clima, ha effettuato previsioni per il 2300 ma non vengono studiati i cambiamenti della terra utilizzabile, le temperature, i cambiamenti agricoli, la disponibilità di acqua potabile.

I ricercatori americani, canadesi e inglesi hanno invece provato a fare predizioni climatiche che si spingono 200 anni oltre in base ai tre scenari Ipcc: Rcp 2,6, che prevede un taglio netto e l'aumento di 2.2 °C, Rcp 4,5, con riduzioni consistenti e un aumento di 2-3 °C e RCP 6, che prevede riduzioni blande e un aumento di 3-4 °C. Le hanno poi tradotte in immagini che mostrano come potrebbe cambiare il panorama. I luoghi prescelti sono il Midwest amercano, il granaio del mondo, la foresta Amazzonica, il sub continente indiano, una delle zone più popolate della Terra.

Nel Midwest, che ora è caratterizzato da inverni freddi ed estati calde, la monocultura di cerealipotrebbe essere sostituita da piante subtropicali come gli ananas. Nel bacino amazzonico la foresta sarà degradata o assente a causa dello stress idrico. In India il calore estremo renderà difficile lavorare all'aperto e saranno necessari dei vestiti protettivi, o droni e macchinari che sostituiscano l'uomo.

Su tutto il Pianeta la vegetazione cambierà e la produzione agricola si ridurrà. I livelli del mare continueranno ad alzarsi anche dopo la stabilizzazione, a causa dell'accumulo di calore nei fondali oceanici. Sarà anche necessario organizzare una diversa mobilità umana dovuta alle migrazioni che si verificheranno dalle regioni meno abitabili.

La prima vittima sarà proprio l'uomo. Le ondate di calore saranno fatali quando le temperature andranno oltre i 35 gradi per oltre 6 ore. La stima è stata effettuata tramite lo Universal Thermal Climate Index, un parametro che verifica i collegamenti tra ambiente e benessere umano in base anche all'umidità, alla radiazione solare, al vento. Già ora sono sottoposti a questo fenomeno l'India e gli Usa meridionali, ma entro la fine del secolo anche il Mediterraneo si troverà in questa situazione e Africa, Amazzonia. Penisola Araba, Asia meridionale e nord Australia avranno il 50 per cento in più di episodi di stress da calore.

Il calore eccessivo creerà problemi anche a molte infrastrutture da cui dipendiamo, come elettricità, trasporti, agricoltura. Le piante saranno meno produttive, si dovranno adattare, dovranno essere delocalizzate e sarà necessario convertire altri tipi di terre alle coltivazioni. I territori dove crescono le 10 colture principali, cassava, mais, patata, riso, sorgo, soia, patta dolce, taro, grano e igname, si ridurranno. Avverranno spostamenti verso Nord, ma le aree coltivabili si ridurranno del 14,9% per le essenze tropicali e del 18,3% per quelle delle fasce temperate.

RG62
11-10-2021, 17:17
Il clima della Terra e i suoi ecosistemi stanno cambiando e in futuro la vita dell'uomo sarà sempre più a rischio. Il riscaldamento globale che stiamo mettendo in atto infatti non sarà una crisi temporanea. Avrà conseguenze a lungo termine e durerà per centinaia di anni. Già ora, nonostante i governi abbiano messo in atto delle azioni, c'è il rischio di spingerci oltre al limite di 1,5 °C previsto dagli accordi di Parigi e anche se li mantenessimo, secondo alcune proiezioni, i gradi di rialzo diventeranno 3,6 nel 2200. Il 2100, l'anno che viene fissato dai modelli climatici dell'Ipcc potrebbe rappresentare una visione troppo stretta. Il tempo non finisce lì e, a meno che il Sole non si spenga prima, il Pianeta continuerà ad esistere e, in teoria, anche noi. Alla fine di questo secolo si raggiungerà solo un picco, non una fine.


Lo studio di un team internazionale, al quale hanno partecipato ricercatori delle università McGill del, Quebec, Canada, Oxford, Leeds e New York, ha indagato su quanto potrebbe succedere, in base ai vari scenari previsti dall'Ipcc, oltre la data fissata dagli esperti climatici, ovvero nel 2500.

Il World Climate Research Programme, un programma internazionale che aiuta a coordinare la ricerca globale sul clima, ha effettuato previsioni per il 2300 ma non vengono studiati i cambiamenti della terra utilizzabile, le temperature, i cambiamenti agricoli, la disponibilità di acqua potabile.

I ricercatori americani, canadesi e inglesi hanno invece provato a fare predizioni climatiche che si spingono 200 anni oltre in base ai tre scenari Ipcc: Rcp 2,6, che prevede un taglio netto e l'aumento di 2.2 °C, Rcp 4,5, con riduzioni consistenti e un aumento di 2-3 °C e RCP 6, che prevede riduzioni blande e un aumento di 3-4 °C. Le hanno poi tradotte in immagini che mostrano come potrebbe cambiare il panorama. I luoghi prescelti sono il Midwest amercano, il granaio del mondo, la foresta Amazzonica, il sub continente indiano, una delle zone più popolate della Terra.

Nel Midwest, che ora è caratterizzato da inverni freddi ed estati calde, la monocultura di cerealipotrebbe essere sostituita da piante subtropicali come gli ananas. Nel bacino amazzonico la foresta sarà degradata o assente a causa dello stress idrico. In India il calore estremo renderà difficile lavorare all'aperto e saranno necessari dei vestiti protettivi, o droni e macchinari che sostituiscano l'uomo.

Su tutto il Pianeta la vegetazione cambierà e la produzione agricola si ridurrà. I livelli del mare continueranno ad alzarsi anche dopo la stabilizzazione, a causa dell'accumulo di calore nei fondali oceanici. Sarà anche necessario organizzare una diversa mobilità umana dovuta alle migrazioni che si verificheranno dalle regioni meno abitabili.

La prima vittima sarà proprio l'uomo. Le ondate di calore saranno fatali quando le temperature andranno oltre i 35 gradi per oltre 6 ore. La stima è stata effettuata tramite lo Universal Thermal Climate Index, un parametro che verifica i collegamenti tra ambiente e benessere umano in base anche all'umidità, alla radiazione solare, al vento. Già ora sono sottoposti a questo fenomeno l'India e gli Usa meridionali, ma entro la fine del secolo anche il Mediterraneo si troverà in questa situazione e Africa, Amazzonia. Penisola Araba, Asia meridionale e nord Australia avranno il 50 per cento in più di episodi di stress da calore.

Il calore eccessivo creerà problemi anche a molte infrastrutture da cui dipendiamo, come elettricità, trasporti, agricoltura. Le piante saranno meno produttive, si dovranno adattare, dovranno essere delocalizzate e sarà necessario convertire altri tipi di terre alle coltivazioni. I territori dove crescono le 10 colture principali, cassava, mais, patata, riso, sorgo, soia, patta dolce, taro, grano e igname, si ridurranno. Avverranno spostamenti verso Nord, ma le aree coltivabili si ridurranno del 14,9% per le essenze tropicali e del 18,3% per quelle delle fasce temperate.


Suggestivi scenari di fantascenza ma mi pare un'analisi poco scientifica...

Molta teoria, possibile tutto ed il suo contrario.

Mi ha stupito soprattuto questo passaggio: "Il 2100, l'anno che viene fissato dai modelli climatici dell'Ipcc (...) Il tempo non finisce lì e, a meno che il Sole non si spenga prima, il Pianeta continuerà ad esistere (...)"

A scuola mi hanno insegnato che il Sole è considerato in un periodo stabile della sua vita e che questo durerà per circa 5 miliardi di anni... Per cui il 2100 è assolutamente insignificante rispetto ad una possibile drastica modifica dell'attività solare.

sanpei
21-10-2021, 10:43
La domanda di petrolio raggiungerà il suo picco entro il 2025, anni prima del previsto, ammette anche l’International Energy Agency nel suo ultimo World Energy Outlook, anticipato di qualche settimana per arrivare in tempo alla Cop26. Il direttore dell’Agenzia Fatih Birol ha ammonito, però, che bisogna triplicare gli investimenti nelle energie rinnovabili per colmare il divario tra domanda e offerta, ora così estremo da provocare l’impennata dei prezzi. «C’è una campagna di falsità in corso, con cui si sostiene che stiamo assistendo alla prima crisi causata dalla transizione all’energia pulita, ma questo non è assolutamente vero», ha spiegato Birol. I motivi salienti di questo rimbalzo dei prezzi sono legati alla ripresa post-pandemica, sostiene il rapporto, e «non sono legati agli sforzi per passare all’energia pulita». Anzi, Birol ha osservato che per coprire il divario causato dal calo della produzione di combustibili fossili, bisogna investire in politiche sul lato della domanda: auto elettriche, solare, eolico, idrogeno».

Il rapporto afferma che a livello globale saranno necessari 4mila miliardi di dollari da investire ogni anno in progetti e infrastrutture di energia pulita fino al 2030 per limitare il riscaldamento globale a 1,5°C e che gli attuali impegni nazionali di riduzione delle emissioni sono insufficienti per raggiungere questi obiettivi. In ogni caso, anche se i governi non assumeranno ulteriori impegni, ora la Iea prevede un picco della domanda di petrolio attorno al 2025 a 97 milioni di barili al giorno e un calo a 77 milioni di barili entro il 2050. Una previsione ben lontana da quella dell’anno scorso, quando l’Agenzia aveva stimato una domanda di petrolio a 104 milioni di barili al giorno nel 2040.

sanpei
27-10-2021, 09:43
cosa sta succedendo in un’isola in cui in estate le temperature avevano sfiorato i 50 gradi?

l’oceanografo Antonio Navarra:

«La Sicilia mostra già segni evidenti di una realtà significativamente mutata. Studiamo con attenzione i “Medicane”, gli uragani locali che nascono nello Ionio occidentale e anche se sono quattro volte più piccoli nel loro vortice ciclonico rispetto a quelli tropicali e con aspetti diversi, sono molto intensi e portano precipitazioni violente sulle coste dell’isola e della Calabria. Il Mediterraneo ha cambiato il suo volto? Certamente: i cambiamenti climatici sono già visibili e misurabili con effetti moltiplicatori nei territori colpiti. E la Sicilia è al centro di questi mutamenti».

Graupel
27-10-2021, 12:42
cosa sta succedendo in un’isola in cui in estate le temperature avevano sfiorato i 50 gradi?

l’oceanografo Antonio Navarra:

«La Sicilia mostra già segni evidenti di una realtà significativamente mutata. Studiamo con attenzione i “Medicane”, gli uragani locali che nascono nello Ionio occidentale e anche se sono quattro volte più piccoli nel loro vortice ciclonico rispetto a quelli tropicali e con aspetti diversi, sono molto intensi e portano precipitazioni violente sulle coste dell’isola e della Calabria. Il Mediterraneo ha cambiato il suo volto? Certamente: i cambiamenti climatici sono già visibili e misurabili con effetti moltiplicatori nei territori colpiti. E la Sicilia è al centro di questi mutamenti».

Se ho capito bene, in una mezza giornata sono caduti 120 mm di pioggia a Catania. Metà della media annuale. Così ha detto il capo Protezione Civile Sicilia alla radio. Impressionante.

sanpei
27-10-2021, 18:56
In alcune zone oltre 400 mm in meno di 72 ore ...ma non è vero che siano in aumento i fenomeni estremi ...dopo i 48 gradi estivi...

campaz
27-10-2021, 20:22
La scienza è fatta anche di numeri, quindi di quanto sono in aumento i cicloni mediterranei? Cosa ci dicono gli studi? Prima di gridare alla solita catastrofe di eventi mai accaduti nel passato, non sarebbe meglio fare una ricerca numerica sulla questione???
Aumento ok, ma di quanto?

campaz
27-10-2021, 21:10
Ecco le conclusioni di un accurato rapporto dell'ISPRA:

Al fine di individuare la presenza e valutare l’entità di variazioni degli estremi climatici in Italia nell’ultimo
mezzo secolo, sono state costruite le serie temporali degli indici di estremi “moderati” di temperatura e
precipitazione definiti dall’ETCCDI.
Le serie degli indici sono state sottoposte ai test statistici di riconoscimento e stima dei trend e i risultati sono
stati presentati in termini di valori puntuali del rateo di variazione e di grafici che mostrano l’andamento medio
in Italia di ciascun indice dal 1961 al 2012.
Praticamente tutti gli indici degli estremi di temperatura mostrano una tendenza al riscaldamento, con variazioni
che in molti casi sono statisticamente significative. I trend associati all’aumento degli estremi di caldo sono in
genere più marcati di quelli associati alla riduzione degli estremi di freddo. I trend lineari degli indici di
temperatura sono stati stimati in modo indipendente negli intervalli di tempo 1961-2012 e 1981-2012. A
conferma di quanto emerso in precedenti stime dei trend della temperatura media, i ratei di variazione
nell’intervallo 1981-2012 sono quasi tutti maggiori di quello 1961-2012, e l’andamento delle serie indica che la
fase di riscaldamento più significativa ha avuto inizio tra la fine degli anni ‘70 e l’inizio degli anni ‘80.
Per quanto riguarda gli estremi di precipitazione, invece, i risultati non indicano con chiarezza tendenze
all’aumento o alla riduzione degli indici. Rispetto a quelli di temperatura, i trend degli indici di precipitazione
hanno una minore coerenza spaziale e mostrano trend più deboli e statisticamente significativi in un numero
limitato di stazioni. Per tenere conto della maggiore variabilità spaziale, quando possibile, l’analisi della
variabilità è stata svolta separatamente per l’Italia settentrionale, centrale e meridionale. Tra le poche tendenze
statisticamente significative, due indici (R95 e SDII) indicano un debole aumento delle precipitazioni intense al
Sud e sulle Isole. Nel valutare i risultati relativi agli estremi di precipitazione va comunque considerato il
numero abbastanza limitato di stazioni di misura per le quali è stato possibile determinare con sufficiente
accuratezza e completezza le serie degli indici.

campaz
27-10-2021, 21:49
https://www.google.com/url?sa=t&source=web&rct=j&url=https://www.isprambiente.gov.it/files/pubblicazioni/statoambiente/SA_37_2013_indici_estremi.pdf&ved=2ahUKEwiiu_v-rOvzAhXI-KQKHQAfDXUQFnoECAQQAQ&usg=AOvVaw0x-CVmDD7MXQcwC-IF75bw
Questo il link completo, dove si arriva alla conclusione che ho postato sopra.
Cioè nessun aumento significativo delle precipitazioni estreme giornaliere, nel rapporto si dice che i risultati non indicano con chiarezza una tendenza all'aumento degli estremi di precipitazione.

sanpei
28-10-2021, 12:33
"Tra le poche tendenze statisticamente significative, due indici (R95 e SDII) indicano un debole aumento delle precipitazioni intense al Sud e sulle Isole. Nel valutare i risultati relativi agli estremi di precipitazione va comunque considerato il numero abbastanza limitato di stazioni di misura per le quali è stato possibile determinare con sufficiente accuratezza e completezza le serie degli indici."

Proprio questo il problema, mentre per le temperature ci sono serie storiche anche lunghe, specie nelle stazioni aereoportuali, per la precipitazione nell'unità di tempo i dati mancano, al massimo si riesce a sapere qunti mm ha fatto in un giorno o in un mese ma non nelle unità di tempo più breve che caratterizzano i fenomeni estremi.
Resta però la memoria delle persone e dei luoghi ... anche se bisogna dire che la determinante principale dei danni resta l'uomo e la sua incuria. I fenomeni sempre più estremi aggravano solo una situazione esistente, ma non per questo bisogna negarli a prescindere.

P.S. lo studio citato comincia ad essere un po' datato, bisognerebbe reperire analisi più recenti, visto che fenomeni come la tempesta VAIA o molte delle peggiori alluvioni istantanee in Liguria o in Sicilia e Sardegna sono successe dopo il 2013.

campaz
29-10-2021, 13:13
Lo studio era sulla pioggia giornaliera e prende in considerazione mezzo secolo in pieno GW.
Anche se i pluviometri con serie storica così lunga sono pochi, mi fido comunque più dei pluviometri che della memoria della gente...

Graupel
31-10-2021, 11:05
Per i neofiti

https://www.bbc.com/news/science-environment-24021772

Per gli scettici

https://www.bbc.co.uk/news/science-environment-59051407

C'è funzione traduci se li aprite con Chrome

sanpei
31-10-2021, 17:24
COP26 | Gli ultimi sette anni sono stati i più caldi da quando ci sono rilevazioni scientifiche della temperatura, e anche il 2021 si piazzerà fra il 5° e il 7° posto della classifica. Lo sostiene il rapporto della Organizzazione meteorologica mondiale (Wmo) diffuso oggi

campaz
01-11-2021, 06:06
http://www.centrometeo.com/articoli-reportage-approfondimenti/climatologia/5822-uragani-cosa-sta-succedendo-cicloni-tropicali-atlantici-aumentando

Ma perché non si trovano grafici che palesano un chiaro aumento degli uragani? Com'è possibile che nonostante il certo aumento delle temperature dell'ultimo secolo non vi sia un altrettanto certo aumento degli uragani?

gibo
01-11-2021, 14:25
Io farei un passo avanti sulla discussione. Ormai il GW è un concetto assodato dalla maggior parte della gente e anche la politica non lo nega, ma si hanno posizioni diverse solo per questioni economiche.
Ci sarà sempre una percentuale più o meno piccola che non accetterà questa realtà perché a casa sua le cose non sono cambiate di molto, come per quelli che negano il Covid perché non hanno avuto nessun conoscente morto.

Gigiometeo
02-11-2021, 14:48
http://www.centrometeo.com/articoli-reportage-approfondimenti/climatologia/5822-uragani-cosa-sta-succedendo-cicloni-tropicali-atlantici-aumentando

Ma perché non si trovano grafici che palesano un chiaro aumento degli uragani? Com'è possibile che nonostante il certo aumento delle temperature dell'ultimo secolo non vi sia un altrettanto certo aumento degli uragani?

Perchè dinamica, distribuzione e frequenza dei cicloni tropicali non sono legate solo alle temperature, infatti (IPCC for policymakers): “Probabile: aumento della velocità media dei venti nei cicloni tropicali, mentre il numero di essi potrà diminuire o rimanere invariato”. Le scale di confidenza adottate sono: media confidenza, probabile, molto probabile, estremamente probabile, virtualmente certo. Quindi per i cicloni tropicali il grado di confidenza non va oltre il secondo livello, dal basso, di confidenza, il che significa ancora discreta incertezza.

scarpasot
08-11-2021, 22:49
https://www.open.online/2021/11/07/cop-26-oxfam-voli-spazio-bezos/

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RG62
09-11-2021, 10:02
https://www.open.online/2021/11/07/cop-26-oxfam-voli-spazio-bezos/

Inviato dal mio M2101K9AG utilizzando Tapatalk


Ma anche senza tirare in ballo Besoz, andrebbe ridotto all'osso, al minimo indispensabile, il traffico aereo mondiale, attività tra le più inquinanti e dannose per il clima.
La stessa marea di giovani che si sposta per le varie proteste sul clima, provoca consumo di energia e di conseguenza inquinamento...

Parafrasando Kennedy, nel suo famoso discorso di insediamento alla Casa Bianca, si dovrebbe dire alla Greta e ai suoi giovani seguaci:
«Non chiedete cosa possano fare i Governi per il riscaldamento globale, chiedete cosa potete fare voi per combattere il riscaldamento globale».

Entropia è la parola chiave: più il sistema varia, più aumenta la richiesta di energia.

Per diminuire l'entropia, non si dovevano spostare in migliaia ma dovevano protestare da remoto.

Peval
09-11-2021, 12:53
Entropia è la parola chiave: più il sistema varia, più aumenta la richiesta di energia.

Per diminuire l'entropia, non si dovevano spostare in migliaia ma dovevano protestare da remoto.

Prima frase: In realtá l'energia del sistema rimane costante, é l'entropia che aumenta.

Seconda frase: "Per diminuire l'entropia" é scorretto e andrebbe cambiato in "per non aumentare l'entropia".

Perdonami, ma essendo un fisico ci tengo a precisare drink2

Assolutamente d'accordo con il significato del tuo messaggio invece drink2

RG62
09-11-2021, 17:04
Prima frase: In realtá l'energia del sistema rimane costante, é l'entropia che aumenta.

Seconda frase: "Per diminuire l'entropia" é scorretto e andrebbe cambiato in "per non aumentare l'entropia".

Perdonami, ma essendo un fisico ci tengo a precisare drink2

Assolutamente d'accordo con il significato del tuo messaggio invece drink2

Grazie per le precisazioni drink2

scarpasot
10-11-2021, 12:58
molti ragazzi per coerenza si sono spostati in treno. io non li critico anzi li ringrazio.
poi penso che la politica sia fondamentale nel processo di riduzione delle emissioni altrimenti ognuno farà come gli pare e prenderà la via più semplice. l'uomo è egoista c'è bisogno del leviatano.

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RG62
11-11-2021, 10:31
molti ragazzi per coerenza si sono spostati in treno. io non li critico anzi li ringrazio.
poi penso che la politica sia fondamentale nel processo di riduzione delle emissioni altrimenti ognuno farà come gli pare e prenderà la via più semplice. l'uomo è egoista c'è bisogno del leviatano.

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Il treno non è esente da emissioni di CO2, da remoto se ne sarebbe risparmiata.


E poi:


https://www.meteoweb.eu/wp-content/uploads/2019/09/clima-milano-bruciano-terra-friday-for-future-gretini-16.jpg


Lasciamo perdere, va là.

La coerenza, questa sconosciuta.

lucapa
12-11-2021, 09:18
Scusate, ma se io faccio una manifestazione dal salotto di casa... ma chi si accorge della protesta? Le proteste da remoto credo che siano il sogno di ogni politico o governo

RG62
12-11-2021, 09:45
Scusate, ma se io faccio una manifestazione dal salotto di casa... ma chi si accorge della protesta? Le proteste da remoto credo che siano il sogno di ogni politico o governo


Certo, ma se io faccio una manifestazione di protesta contro l'inquinamento, inquinando...

A me sembra un controsenso...

Occorrerà certo studiare altri metodi attivi di protesta.

scarpasot
14-11-2021, 15:13
Certo, ma se io faccio una manifestazione di protesta contro l'inquinamento, inquinando...

A me sembra un controsenso...

Occorrerà certo studiare altri metodi attivi di protesta.ma sa dit? anche connettersi a internet inquina allora, starsene in una grotta a mangiare bacche e radici invece non inquina, ma non ti sente nessuno. il tuo è il solito brontolio di chi vorrebbe che le cose rimangano sempre uguali. quei ragazzi stanno facendo tanto e speriamo che riescano a farsi ascoltare.

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RG62
14-11-2021, 16:47
ma sa dit? anche connettersi a internet inquina allora,
Bisogna cercare di essere coerenti e scegliere forma di protesta che inquinino meno di altre, per essere credibili.


starsene in una grotta a mangiare bacche e radici invece non inquina, Alla fine andremo a finire così: il benessere costa energia e l'energia che stiamo spendendo per il nostro attuale benessere tra un po' non ce l'avremo più.

Credo fermamente sia una pia illusione pensare di mantenere il nostro attuale tenore di vita (parlo di quello di Europei e Americani) con le fonti energetiche alternative attuali (solare, eolico, maree, e poi che altro?), a meno di non trovarne di nuove che non impattino con l'ambiente.

sanpei
14-11-2021, 18:32
Effetti imprevisti del GW ?

Scorpioni hanno punto più di 500 persone nel governatorato di Assuan, nel sud dell'Egitto, dopo essere stati spinti in strade e abitazioni da piogge torrenziali.

Lo riferisce il sito Sada Elbalad citando il Ministero della Salute egiziano che però ha negato informazioni, peraltro di fonte ufficiale, circa la morte di tre persone avvelenate da questi pericolosi aracnidi.503 cittadini hanno ricevuto un antidoto ad Assuan, dopo essere stati morsi da scorpioni che hanno lasciato le loro tane a causa delle piogge torrenziali", ha dichiarato Khaled Abdel Ghaffar, il ministro egiziano dell'istruzione superiore e della ricerca scientifica ma che è il ministro della Salute ad interim.
In precedenza un sottosegretario del Ministero della Salute egiziano ad Assuan, Ehab Hanafy, aveva affermato che "3 persone sono state uccise e altre 450 sono rimaste ferite da punture di scorpione a causa del maltempo e delle ultime inondazioni che hanno colpito ieri Assuan".La città ieri era stata colpita da violente grandinate, forti venti e piogge, sottolinea il sito di Al Arabiya.

scarpasot
14-11-2021, 18:44
Bisogna cercare di essere coerenti e scegliere forma di protesta che inquinino meno di altre, per essere credibili.

Alla fine andremo a finire così: il benessere costa energia e l'energia che stiamo spendendo per il nostro attuale benessere tra un po' non ce l'avremo più.

Credo fermamente sia una pia illusione pensare di mantenere il nostro attuale tenore di vita (parlo di quello di Europei e Americani) con le fonti energetiche alternative attuali (solare, eolico, maree, e poi che altro?), a meno di non trovarne di nuove che non impattino con l'ambiente.può darsi che tu abbia ragione ma prima di andare nella grotta senza la luce elettrica e il riscaldamento, può darsi che eliminando certi sprechi grossolani si dia una bella mano a contenere l'inquinamento. ad oggi ci sono troppe cose senza senso, tipo mangiare i kiwi neo zelandesi o le banane, produrre i beni migliaia di chilometri da dove vengono trasformati e consumati, e tante altre cose come i viaggi ecc. ecc... i dazi aiuterebbero tanto in questo oppure ci si riuscirà coi carbon credits fatti come si deve perché concepiti come sono adesso sono solo speculazione finanziaria. vorrei ricordare l'articolo che ho postato l'altro giorno che dice che un volo di bezos nello spazio (ma penso valga anche space x di musk) inquina come un miliardo di poveri.

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RG62
15-11-2021, 00:07
può darsi che tu abbia ragione ma prima di andare nella grotta senza la luce elettrica e il riscaldamento, può darsi che eliminando certi sprechi grossolani si dia una bella mano a contenere l'inquinamento. ad oggi ci sono troppe cose senza senso, tipo mangiare i kiwi neo zelandesi o le banane, produrre i beni migliaia di chilometri da dove vengono trasformati e consumati, e tante altre cose come i viaggi ecc. ecc... i dazi aiuterebbero tanto in questo oppure ci si riuscirà coi carbon credits fatti come si deve perché concepiti come sono adesso sono solo speculazione finanziaria. vorrei ricordare l'articolo che ho postato l'altro giorno che dice che un volo di bezos nello spazio (ma penso valga anche space x di musk) inquina come un miliardo di poveri.

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E io che ho detto? Inquinare meno significa diminuire il benessere.


Niente voli aerei per turismo, niente banane per gli Europei (e così i paesi esportatori del Sud America si troveranno con una fonte economica in meno), niente arance e mandarini per il Nord Italia, perchè sono i camioni che li portano su da noi dalla Sicilia e potrei continuare a lungo con gli esempi.


Non riusciremo a diminuire il benessere volontariamente, lo faremo solo perchè costretti, e saran dolori.
Un po' come il lock down stretto dei primi tempi del Covid, e se ricordi bene sono andati tutti fuori di testa...

scarpasot
15-11-2021, 08:48
E io che ho detto? Inquinare meno significa diminuire il benessere.


Niente voli aerei per turismo, niente banane per gli Europei (e così i paesi esportatori del Sud America si troveranno con una fonte economica in meno), niente arance e mandarini per il Nord Italia, perchè sono i camioni che li portano su da noi dalla Sicilia e potrei continuare a lungo con gli esempi.


Non riusciremo a diminuire il benessere volontariamente, lo faremo solo perchè costretti, e saran dolori.
Un po' come il lock down stretto dei primi tempi del Covid, e se ricordi bene sono andati tutti fuori di testa...per me è stato un bel periodo sotto certi aspetti, le privazioni sono state superabili e ci si rende conto di quanto il superfluo sia tale. ma questa è una cosa molto personale.
comunque non voglio fare la predica a nessuno le banane le mangio e in vacanza ci vado, ma se venissi limitato dalle leggi cercherei di farmene una ragione, qua si rischia di mandare a meretrici la specie umana e rovinare questo meraviglioso pianeta e farlo diventare come una immensa Dubai.

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RG62
15-11-2021, 12:07
per me è stato un bel periodo sotto certi aspetti, le privazioni sono state superabili e ci si rende conto di quanto il superfluo sia tale. ma questa è una cosa molto personale.
comunque non voglio fare la predica a nessuno le banane le mangio e in vacanza ci vado, ma se venissi limitato dalle leggi cercherei di farmene una ragione, qua si rischia di mandare a meretrici la specie umana e rovinare questo meraviglioso pianeta e farlo diventare come una immensa Dubai.

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Il rischio è solo per la specie umana; il Pianeta ne ha passate di peggio e, da quando è comparsa vita circa 2 miliardi di anni fa, ne ha viste di tutti i colori. L'era dell'uomo, il cosiddettato Antropocene, nell'arco della vita della Terra è meno di una scoreggia nell'arco di una nostra giornata.

drink2

scarpasot
15-11-2021, 14:20
Il rischio è solo per la specie umana; il Pianeta ne ha passate di peggio e, da quando è comparsa vita circa 2 miliardi di anni fa, ne ha viste di tutti i colori. L'era dell'uomo, il cosiddettato Antropocene, nell'arco della vita della Terra è meno di una scoreggia nell'arco di una nostra giornata.

drink2concordo. rovinare le cose belle rimane comunque un dispiacere

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sanpei
18-11-2021, 07:33
Il ministro provinciale dei trasporti, Rob Fleming, l’ha definita la «peggiore tempesta del secolo». Migliaia di case nella Columbia Britannica, nella regione di Vancouver in Canada, sono state evacuate dopo che le forti piogge hanno portato sulla regione in sole 24 ore le precipitazioni di un mese.

Il maltempo ha causato la morte di una donna mentre la La Royal Canadian Mounted Police ha affermato che il numero totale di persone e veicoli dispersi non è stato ancora confermato e che gli investigatori hanno ricevuto segnalazioni di altre due persone scomparse. David MacKenzie, il responsabile della ricerca e del salvataggio del distretto di Pemberton, ha affermato che la sua squadra si è imbattuta in sette veicoli nel sito della frana lungo l’autostrada 99, vicino alla città di Lillooet, e che la polizia stava cercando di determinare se ci fossero altri corpi. «Si tratta di una quantità significativa di detriti. Ciò rende molto difficile» il lavoro «per le nostre squadre di ricerca. Il fango arriva fino alla loro vita. Non ricordo che la nostra squadra sia stata coinvolta in qualcosa di simile in passato».

sanpei
18-11-2021, 07:34
Dopo i 50 gradi estivi ...si tratterà di fenomeni estremi ??

scarpasot
18-11-2021, 13:36
le *******te del mercato globalehttps://uploads.tapatalk-cdn.com/20211118/c0b8d8a4933b75d8a481daa29ba2e981.jpg

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RG62
18-11-2021, 16:01
Una volta ho visto un documentario molto istruttivo sulle grandi navi cargo commerciali. Trasportano talmente tanta merce che i costi spalmati per il singolo pezzo sono irrisori.

Si faceva l'esempio di una camicia messa in vendita per 30 €: cotone coltivato in Egitto, filato e tessuto in Europa; bottoni in plastica riciclata raccolta in Europa e poi inviata in Cina per la lavorazione, i bottoni ed il tessuto erano poi mandati per la confezione definitiva in Bangladesh.

Ed il capo era venduto al dettaglio in Europa per, appunto, "solo" 30 € considerato pure che c'era il ricarico del rivenditore...

campaz
18-11-2021, 18:36
Dopo i 50 gradi estivi ...si tratterà di fenomeni estremi ??
Certo che sono fenomeni estremi... si tratta solo di capire di quanto sono in aumento, per i mass-media comuni sono fenomeni nuovi mai visti prima, per la vera scienza fatta di numeri il discorso è molto diverso...
Basterebbe leggere lo studio d'indagine sull'aumento degli uragani che ho postato qualche giorno fa, con la successiva risposta di Gigio, oppure anche l'altro studio dell'ente ISPRA che ho postato un mesetto fa, per capire che l'aumento dei fenomeni estremi (per ora) è più un fatto giornalistico che altro, poi con un altro paio di gradi in più non metto in dubbio che la situazione possa cambiare... ma per ora non trovo studi con statistiche dove sia così chiaro questo aumento di alluvioni, uragani ecc...
Sembra ci sia un lieve aumento, ma anche un aumento del 10% dei fenomeni estremi non credo giustifichi l'estinzione dell'umanità, serve qualcosa di molto più pesante...
Comunque non metto in dubbio che prevenire sia sempre meglio che curare, quindi ben vengano le politiche a ridurre l'inquinamento...

sanpei
18-11-2021, 19:20
Kenya, il nord del Paese vive la peggiore siccità di sempre. È la terza stagione secca da dicembre 2020 a essere più rigida del normale. La regione ha visto un calo nel volume delle precipitazioni del 30 per cento. I bacini idrici non riescono a recuperare le perdite dei periodi di magra, l'unico modo con cui l'ecosistema e gli abitanti tradizionalmente tiravano avanti nei periodi caldi. Secondo l'Onu, circa 2,4 milioni di persone rischiano di non avere più cibo

sanpei
23-11-2021, 07:28
Assieme alla Siberia, il Canada è uno dei Paesi più colpiti dalle conseguenze del surriscaldamento globale. La regione occidentale della Columbia britannica la settimana scorsa è stata spazzata da violente piogge che hanno causato inondazioni. In alcune località è caduta in due giorni più di tutta la quantità di pioggia che normalmente cade in tutto novembre. Oltre 18 mila persone hanno dovuto lasciare le loro abitazioni e 4 sono morte. Tra le città investite dalle inondazioni c’è Lytton, che questa estate era stata quasi rasa al suolo da violenti incendi. Ora si trova in buona parte sott’acqua. «Ne abbiamo passate così tante che siamo come intontiti da quello che accade» ha detto al Guardian Tricia Thorpe, una delle residenti della cittadina. Le inondazioni hanno anche tagliato per la prima volta le vie d’accesso a Vancouver, uno dei centri economici più importanti del Canada e la sua terza città in ordine di grandezza, interrompendo le autostrade e le ferrovie in più punti.

«Negli ultimi sei mesi, la Columbia britannica è sia bruciata che andata sott’acqua», ha detto al New York Times Merran Smith, direttore esecutivo di Clean Energy Canada, un progetto sul clima alla Simon Fraser University di Vancouver. «Non c’è davvero una prova migliore del cambiamento climatico in questo momento che qui in British Columbia». I due fenomeni sono legati: gli incendi di giugno e luglio, causati da temperature abnormi arrivate fino a 50 gradi, hanno distrutto la vegetazione che rende il suolo più permeabile e previene le conseguenze peggiori in caso di piogge massicce. Ma soprattutto sono entrambi eventi estremi resi più frequenti dal surriscaldamento globale e dei cambiamenti climatici