Visualizza Versione Completa : Danni a piante non autoctone nella scorsa stagione invernale
Martin MB
29-03-2018, 09:58
Ciao a tutti apro questa sezione nel forum per segnalare qualsiasi danno o decrepimento di piante non autoctone nella nostra regione, per esempio certe piante Mediterranee o esotiche, per vedere se dopo l'inverno finalmente un po' più normale degli ultimi due o tre anni alcune piante che non dovrebbero vivere nei climi della nostra regione hanno trovato difficoltà. Non ho scritto questo post nella sezione agrometeorologia perché non intendo solo le piante da frutto che potrebbero comunque essere ad ogni modo spontanee nella nostra regione ma più quelle Mediterranee non spontanee. Un esempio è la foto che ho allegato che mostra una piccola pianta di leccio piantata a quasi 500 metri di altitudine sui colli bolognesi che mi sembra stia seccando (scusate la scarsa qualità).
massimo anzola
29-03-2018, 11:16
Ciao a tutti apro questa sezione nel forum per segnalare qualsiasi danno o decrepimento di piante non autoctone nella nostra regione, per esempio certe piante Mediterranee o esotiche, per vedere se dopo l'inverno finalmente un po' più normale degli ultimi due o tre anni alcune piante che non dovrebbero vivere nei climi della nostra regione hanno trovato difficoltà. Non ho scritto questo post nella sezione agrometeorologia perché non intendo solo le piante da frutto che potrebbero comunque essere ad ogni modo spontanee nella nostra regione ma più quelle Mediterranee non spontanee. Un esempio è la foto che ho allegato che mostra una piccola pianta di leccio piantata a quasi 500 metri di altitudine sui colli bolognesi che mi sembra stia seccando (scusate la scarsa qualità).
Questa è un argomento che mi sta a cuore, in quanto non sopporto questa moda di riempire i giardini (e non solo quelli privati, ma anche quelli pubblici) di piante che non c’entrano niente col ns.clima e che, guarda caso, si tratta sempre di essenze tipiche dei climi più caldi del nostro, mai di climi più freddi.
La cosa che sopporto di meno è la mania degli ulivi: ormai è diventata una moda dilagante: se nel tuo giardino non pianti un ulivo non sei alla moda e questo purtroppo riguarda anche i gestori del verde pubblico.
Ma lasciamo stare per ora il discorso ulivi che meriterebbe un post a parte:
il problema è che ormai dilaga la moda di mettere a dimora anche altre piante allogene: si vedono sempre più in giro piante di fichi d’india, aloe, agave, carrubi e persino banani, ma l’elenco potrebbe continuare. Ed è veramente ridicolo vedere durante la stagione invernale giardini pieni di piante protette da pesanti teli strettamente legate: sembrano tanti ridicoli manichini o pacchi postali buttati lì per terra.
Tornerà prima o poi un inverno di quelli potenti, da far strage di tutte queste essenze aliene !! E non chiedo un nuovo ‘29 o ‘85, basterebbe anche solo un 2001/02 !! (questo ultimo inverno è stato freddo solo nella parte finale: questo non basta, ci vuole una buona continuità di freddo - quello vero, anche da inversione con galaverne associate -per almeno 1-2 mesi continuativi, quello che un tempo era la normalità)
Questa è un argomento che mi sta a cuore, in quanto non sopporto questa moda di riempire i giardini (e non solo quelli privati, ma anche quelli pubblici) di piante che non c’entrano niente col ns.clima e che, guarda caso, si tratta sempre di essenze tipiche dei climi più caldi del nostro, mai di climi più freddi.
La cosa che sopporto di meno è la mania degli ulivi: ormai è diventata una moda dilagante: se nel tuo giardino non pianti un ulivo non sei alla moda e questo purtroppo riguarda anche i gestori del verde pubblico.
Ma lasciamo stare per ora il discorso ulivi che meriterebbe un post a parte:
il problema è che ormai dilaga la moda di mettere a dimora anche altre piante allogene: si vedono sempre più in giro piante di fichi d’india, aloe, agave, carrubi e persino banani, ma l’elenco potrebbe continuare. Ed è veramente ridicolo vedere durante la stagione invernale giardini pieni di piante protette da pesanti teli strettamente legate: sembrano tanti ridicoli manichini o pacchi postali buttati lì per terra.
Tornerà prima o poi un inverno di quelli potenti, da far strage di tutte queste essenze aliene !! E non chiedo un nuovo ‘29 o ‘85, basterebbe anche solo un 2001/02 !! (questo ultimo inverno è stato freddo solo nella parte finale: questo non basta, ci vuole una buona continuità di freddo - quello vero, anche da inversione con galaverne associate -per almeno 1-2 mesi continuativi, quello che un tempo era la normalità)
Condivido pianamente.Perchè le piante non autoctone sono per forza più belle ?... Ormai nei giardini tutti hanno palme ulivi e banani.
Anche io ogni anno faccio il tifo per vederli morire per ik freddo , ma ultimamente rimango sempre deluso .
Per quanto riguarda gli ulivi penso ci sia da fare un discorso a parte, ormai vengono piantati anche a scopi agricoli nel nostro territorio collinare provocando oltre che ad una modificazione drastica del paesaggio anche una riduzione delle aree verdi spontanee.
Martin MB
29-03-2018, 12:05
Esattamente, anche io non sopporto girare per le nostre belle verdi colline e vedere piantagioni di ulivi tipici di aree secche Mediterranee che solitamente non dovrebbero essere coltivati in queste zone che hanno più a che fare con il centro Europa che con il sud Europa floristicamente (o erro??).. ma aldilà degli Ulivi banani e palme, che gli ultimi due non sono neanche spontanei proprio nel territorio nazionale, anche solo vedere nel Sottobosco di querceti collinari piantine di alloro nate dalla numerosa presenza di questa specie in molti giardini mi fa dispiacere perché accelera solamente lo sconvolgimento del nostro ecosistema a causa del riscaldamento globale. Per non parlare poi dei Pini domestici che proprio non si possono vedere in queste zone dove gli unici Pini spontanei sono quello Silvestre nelle colline emiliane e quello mugo sull'Appennino Parmense e Reggiano...che ne pensate?
Sulle colline faentine e forlivesi gli ulivi prosperano da millenni almeno dal tempo dei romani se non etruschi per cui oramai sono essenze autoctone come i pini pinea ...altro discorso x palme, bounganvilee o fichi d India....ma la moda impone e il GW aiuta molto.
massimo anzola
29-03-2018, 15:08
Sulle colline faentine e forlivesi gli ulivi prosperano da millenni almeno dal tempo dei romani se non etruschi per cui oramai sono essenze autoctone come i pini pinea ...altro discorso x palme, bounganvilee o fichi d India....ma la moda impone e il GW aiuta molto.
certo , lo so (anche se comunque non sono autoctone), ma per quanto riguarda gli ulivi io parlavo della mia zona . Purtroppo siamo vittime delle mode, mode che sicuramente stanno prendendo piede a causa degli inverni sempre più caldi.
Martin MB
29-03-2018, 15:31
certo , lo so (anche se comunque non sono autoctone), ma per quanto riguarda gli ulivi io parlavo della mia zona . Purtroppo siamo vittime delle mode, mode che sicuramente stanno prendendo piede a causa degli inverni sempre più caldi.
Più che altro vittime di quelli che pensano oh che bello ha fatto due inverni miti adesso posso piantare gli eucalipti a Sestola...dai cioè così proprio si sconvolgono sia il paesaggio che l'ecosistema (l'esempio di sopra era ironico)
Martin MB
01-04-2018, 19:04
Avete dunque trovato qualcosa di particolare in giro? Io ho visto qualche banano secco a Bologna, alcuni olivi un po' patiti....
massimo anzola
02-04-2018, 11:58
Avete dunque trovato qualcosa di particolare in giro? Io ho visto qualche banano secco a Bologna, alcuni olivi un po' patiti....
Ci sto facendo sempre più caso: ormai non c'è giardino che non abbia il suo olivo: che schifo ! La gente sta "spacchettando" gli orrendi olivi impachettati che tanto deturpavano il paesaggio invernale. Ho notato qualche olivo messo piuttosto male (che goduria !), forse perchè non impachettato d'inverno. La cosa peggiore è che qualche giardino ha degli olivi enormi, secolari e qui si potrebbe aprire un post sulla ben nota "tratta" degli olivi secolari, che vengono espiantati dagli oliveti del sud, un "business" spesso in mano alla criminalità organizzata ! Ho notato anch'io dei banani secchi, mentre altre piante come fichi d'india, aloe o agave generalmente impachettati temo che non abbiano subito danni.
Martin MB
02-04-2018, 12:44
Ci sto facendo sempre più caso: ormai non c'è giardino che non abbia il suo olivo: che schifo ! La gente sta "spacchettando" gli orrendi olivi impachettati che tanto deturpavano il paesaggio invernale. Ho notato qualche olivo messo piuttosto male (che goduria !), forse perchè non impachettato d'inverno. La cosa peggiore è che qualche giardino ha degli olivi enormi, secolari e qui si potrebbe aprire un post sulla ben nota "tratta" degli olivi secolari, che vengono espiantati dagli oliveti del sud, un "business" spesso in mano alla criminalità organizzata ! Ho notato anch'io dei banani secchi, mentre altre piante come fichi d'india, aloe o agave generalmente impachettati temo che non abbiano subito danni.
Si sarebbe tentato dal tagliare quei copertoni che li coprono, d'inverno sarcastic-
Comunque, che pazienza....
Questa è un argomento che mi sta a cuore, in quanto non sopporto questa moda di riempire i giardini (e non solo quelli privati, ma anche quelli pubblici) di piante che non c’entrano niente col ns.clima e che, guarda caso, si tratta sempre di essenze tipiche dei climi più caldi del nostro, mai di climi più freddi.
La cosa che sopporto di meno è la mania degli ulivi: ormai è diventata una moda dilagante: se nel tuo giardino non pianti un ulivo non sei alla moda e questo purtroppo riguarda anche i gestori del verde pubblico.
Ma lasciamo stare per ora il discorso ulivi che meriterebbe un post a parte:
il problema è che ormai dilaga la moda di mettere a dimora anche altre piante allogene: si vedono sempre più in giro piante di fichi d’india, aloe, agave, carrubi e persino banani, ma l’elenco potrebbe continuare. Ed è veramente ridicolo vedere durante la stagione invernale giardini pieni di piante protette da pesanti teli strettamente legate: sembrano tanti ridicoli manichini o pacchi postali buttati lì per terra.
Tornerà prima o poi un inverno di quelli potenti, da far strage di tutte queste essenze aliene !! E non chiedo un nuovo ‘29 o ‘85, basterebbe anche solo un 2001/02 !! (questo ultimo inverno è stato freddo solo nella parte finale: questo non basta, ci vuole una buona continuità di freddo - quello vero, anche da inversione con galaverne associate -per almeno 1-2 mesi continuativi, quello che un tempo era la normalità)
HAI ESPRESSO IL MIO PENSIERO PAROLA PER PAROLA (SUGLI ULIVI POI TI DAREI UN BACIO)
scusate il maiuscolo, ma quando ci vuole ci vuole applauso//...
massimo anzola
04-04-2018, 08:50
HAI ESPRESSO IL MIO PENSIERO PAROLA PER PAROLA (SUGLI ULIVI POI TI DAREI UN BACIO)
scusate il maiuscolo, ma quando ci vuole ci vuole applauso//...
drink2-
Martin MB
04-04-2018, 17:23
Perlomeno ai Giardini Margherita ho trovato dei bei pini silvestri appena piantati e vicino alla Montagnola due faggi purpurei....ma a Bologna ci sono davvero troppi pini domestici, troppinono//
massimo anzola
05-04-2018, 08:31
Perlomeno ai Giardini Margherita ho trovato dei bei pini silvestri appena piantati e vicino alla Montagnola due faggi purpurei....ma a Bologna ci sono davvero troppi pini domestici, troppinono//
piccolo aneddoto personale: alla fine degli anni '50 nel giardino della nuova casa dei nonni, dove poi saremmo andati ad abitare anche noi, furono piantati dei pini domestici (pinus pinea): allora ero bambino e non potevo certo decidere su cosa piantare in giardino (e ovviamente non me ne importava più di tanto sarcastic-), poi arrivò l'inverno 1962/63 a mettere le cose a posto (dopo piantammo delle più normali thuje -thuja occidentalis- )
Martin MB
05-04-2018, 13:10
piccolo aneddoto personale: alla fine degli anni '50 nel giardino della nuova casa dei nonni, dove poi saremmo andati ad abitare anche noi, furono piantati dei pini domestici (pinus pinea): allora ero bambino e non potevo certo decidere su cosa piantare in giardino (e ovviamente non me ne importava più di tanto sarcastic-), poi arrivò l'inverno 1962/63 a mettere le cose a posto (dopo piantammo delle più normali thuje -thuja occidentalis- )
Sono caduti per la neve o seccati per il freddo?
massimo anzola
05-04-2018, 14:11
Sono caduti per la neve o seccati per il freddo?
seccati per il freddo
poi arrivò l'inverno 1962/63 a mettere le cose a posto (dopo piantammo delle più normali thuje -thuja occidentalis- )
La tuja non mi pare così tanto autoctona...
Martin MB
06-04-2018, 14:22
La tuja non mi pare così tanto autoctona...
Forse intendeva più resistente al freddo
Ho letto che era autoctona nell'ultima fase glaciale in regione snow"£$%
Ricordo che nei primi anni 70 i pini piantati da poco AL MARE si seccavano per il freddo e la nebbia, parevano destinati ad estinguersi da noi, anche le pinete di Cervia e Ravenna furono imbastardite con piante autoctone e lecci per farle resistere meglio a freddo e neve. Oggi i pini prosperano, anzi d estate oramai tocca innaffiarli....
Forse intendeva più resistente al freddo
Ho letto che era autoctona nell'ultima fase glaciale in regione snow"£$%
Ah be', se è per questo c'erano anche i mammuth, i rinoceronti lanosi, i leoni delle caverne e i bisonti. sarcastic-
scarpasot
06-04-2018, 23:23
Abito nella bassa e onestamente odio di più i pioppi (piumini ed estrema fragilità) piuttosto che le piante esotiche.
Inviato dal mio HUAWEI VNS-L31 utilizzando Tapatalk
Martin MB
07-04-2018, 00:00
Ricordo che nei primi anni 70 i pini piantati da poco AL MARE si seccavano per il freddo e la nebbia, parevano destinati ad estinguersi da noi, anche le pinete di Cervia e Ravenna furono imbastardite con piante autoctone e lecci per farle resistere meglio a freddo e neve. Oggi i pini prosperano, anzi d estate oramai tocca innaffiarli....
Davvero? Interessante drink
Su internet ho letto su una pagina Wikipedia in tedesco che il pino domestico si trova solo nelle zone dove non gela quasi mai dato che appena la temperatura scende sottozero il pino domestico secca mentre non è vero...chissà che clima pensano ci sia gli stranieri che vedono pini domestici nono//
Martin MB
09-04-2018, 15:14
Facendo un giretto sui colli della mia zona ho visto che un giovane oliveto sembra avere abbastanza patito, che dite dalla foto? Poi allego anche un bel bosco di roveri e abeti bianchi che, anche se artificiale, è molto ben ambientato yahoo//..
scarpasot
18-04-2018, 20:23
oggi è iniziato il calvario dei piumini. Ma anni fa non venivano a maggio?
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purtroppo con questo ennesimo periodo caldo oltre la norma la vegetazione ha subito un accelerazione netta, e gira e che rigira anche quest anno avremo una vegetazione anticipata, ma io quello che odio più di tutto sono i pioppi, io mi domando e dico a cosa servono non gli potrebbero tagliare tutti??
Martin MB
18-04-2018, 20:49
purtroppo con questo ennesimo periodo caldo oltre la norma la vegetazione ha subito un accelerazione netta, e gira e che rigira anche quest anno avremo una vegetazione anticipata, ma io quello che odio più di tutto sono i pioppi, io mi domando e dico a cosa servono non gli potrebbero tagliare tutti??
Sono gli alberi tipici delle zone fluviali, sono assolutamente essenziali in pianura padana
geloneve
19-04-2018, 06:56
I pioppi li adoro.
I pini li brucerei tutti.
Io e te geloneve siamo all opposto assoluto�� io se potessi pianterei solo pini mentre i pioppi gli brucerei con il lanciafiamme
Martin MB
19-04-2018, 08:50
Io e te geloneve siamo all opposto assoluto�� io se potessi pianterei solo pini mentre i pioppi gli brucerei con il lanciafiamme
Quali pini?
Chissà che anche il caldo troppo precoce ed eccessivo in estate non abbia fatto estinguere o salire di quota alcune piante che un tempo erano anche in pianura o bassa collina, penso a faggi o castagni solo per fare un esempio ... il GW lavora in entrambi i sensi poi anche l'uomo ci mette del suo per peggiorare le cose.
I pioppi SONO la pianura padana. I pini sono un'introduzione artificiale, che ha trovato un habitat adatto nelle zone costiere, ma solo per opera dell'uomo. Poi non dico certo che si debbano abbattere le pinete di Ravenna, che col tempo sono diventate parte dell'identità della città tanto da far finire il pino sullo stemma. Ma stanno bene come sono, un bosco storicizzato vicino al mare, mentre la moda di piantare pini ovunque anche al di fuori della pineta è deleteria (ultimamente mi pare sia un po' calata, in effetti, peccato che sia stata sostituita dalla moda dell'ulivo...).
Io poi non avevo capito che erano i pini marittimi quelli che odiava Gelonevesarcastic-sarcastic- io dicevo i pini nostri emiliani, comunque è vero i pioppi sono i veri alberi della pianura padana, però sinceramente a vedere i piumini volare è un bello schifo, sporcano ovunque, l'unica cosa di positiva è che simulano la nevesnow"£$%snow"£$%
Martin MB
19-04-2018, 19:20
Io poi non avevo capito che erano i pini marittimi quelli che odiava Gelonevesarcastic-sarcastic- io dicevo i pini nostri emiliani, comunque è vero i pioppi sono i veri alberi della pianura padana, però sinceramente a vedere i piumini volare è un bello schifo, sporcano ovunque, l'unica cosa di positiva è che simulano la nevesnow"£$%snow"£$%
Quali intendi per pini nostri Emiliani?
Martin MB
19-04-2018, 19:25
Chissà che anche il caldo troppo precoce ed eccessivo in estate non abbia fatto estinguere o salire di quota alcune piante che un tempo erano anche in pianura o bassa collina, penso a faggi o castagni solo per fare un esempio ... il GW lavora in entrambi i sensi poi anche l'uomo ci mette del suo per peggiorare le cose.
Effettivamente, guarda, ti dirò, al di là dei castagni che non sono spontanei una volta ho sentito che c'erano dei bei faggi in alta pianura, però ho sentito da alcuni più verso le prealpi dato che il clima li è più suboceanico mentre da noi più sub continentale, però se ti interessa, se non lo sapevi già, dietro Bologna, nel contrafforte pliocenico, ci sono faggi fino a 150 metri di quota, in ambiente di forra e su versanti Settentrionali! È particolare quel parco perché ci sono faggi e agrifogli e tassi autoctoni a bassissima quota, ma sui versanti meridionali, sulle TUOI pendenti, per la natura calcarea del suolo, ci sono alcuni relitti di lecci, che sono il simbolo del parco insieme al falco pellegrino....chissà perché non anche i faggi sono il simbolo del parco, mah, si guarda sempre più a piante di climi più caldi, chissà perché....?
scarpasot
20-04-2018, 17:03
I pioppi sono poco compatibili con gli insediamenti umani, visti i già citati piumini e l'estrema fragilità che li rende pericolosi in caso di vento o nevicate. Poi in un parco fluviale per carità vanno benissimo
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I pioppi sono poco compatibili con gli insediamenti umani, visti i già citati piumini e l'estrema fragilità che li rende pericolosi in caso di vento o nevicate. Poi in un parco fluviale per carità vanno benissimo
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Più che umani direi urbani ...in città in effetti pioppi e betulle danno un sacco di problemi e provocano allergia in molte persone, in campagna fanno parte della tradizione paesaggistica, piantati lungo le strade un secolo fa per ombreggiare i carrettieri o nei campi come frangivento come si faceva in Toscana coi cipressi.
Più che umani direi urbani ...in città in effetti pioppi e betulle danno un sacco di problemi e provocano allergia in molte persone, in campagna fanno parte della tradizione paesaggistica, piantati lungo le strade un secolo fa per ombreggiare i carrettieri o nei campi come frangivento come si faceva in Toscana coi cipressi.
In città non c'è niente che va bene: i pini, ad esempio, distruggono i marciapiedi con le radici, intasano i tombini con gli aghi e sono molto instabili in caso di vento e neve. Per questo odio la città.
Martin MB
01-03-2019, 11:44
Ciao a tutti, riapriamo questa stanza essendo presumibilmente passati i maggiori rigori invernali, che si sono presentati prevalentemente a Dicembre e Gennaio. Non credo che ci siano molti danni a certe piante non autoctone quest'anno, ma se ne vedete in giro scrivete pure quasnow"£$%
Ciao a tutti, riapriamo questa stanza essendo presumibilmente passati i maggiori rigori invernali, che si sono presentati prevalentemente a Dicembre e Gennaio. Non credo che ci siano molti danni a certe piante non autoctone quest'anno, ma se ne vedete in giro scrivete pure quasnow"£$%
purtroppo non ho niente da segnalare
Martin MB
06-03-2019, 18:39
purtroppo non ho niente da segnalare
Come immaginavo...se avete altre segnalazioni... read//
0 segnalazioni.. Quest anno si salvava pure il banano, se non fosse stato per quella settimana a dicembre
L'anno migliore fu il 2009. L'irruzione di dicembre fu breve ed effimera, ma tanto potente che bastò per fare una discreta pulizia.
Martin MB
07-03-2019, 20:10
L'anno migliore fu il 2009. L'irruzione di dicembre fu breve ed effimera, ma tanto potente che bastò per fare una discreta pulizia.
Di che specie soprattutto?
Grazie.. Tutto L inverno 2009 2010 fu lungo e nevoso, vecchi tempi.. Altro che breve ed effimero. Modena oltre il metro di cumulo nevoso, con la famosa nevicata del 10 marzo..
massimo anzola
08-03-2019, 08:29
Grazie.. Tutto L inverno 2009 2010 fu lungo e nevoso, vecchi tempi.. Altro che breve ed effimero. Modena oltre il metro di cumulo nevoso, con la famosa nevicata del 10 marzo..
Novalis si riferiva alla sola irruzione di dicembre che fu veramente breve ed effimera, ma così potente da fare una vera strage delle piante allogene
Grazie.. Tutto L inverno 2009 2010 fu lungo e nevoso, vecchi tempi.. Altro che breve ed effimero. Modena oltre il metro di cumulo nevoso, con la famosa nevicata del 10 marzo..
Sembra un secolo fa e invece sono appena 10 anni, il ritmo del cambiamento globale (almeno alla nostra scala locale) è davvero allarmante.
Di che specie soprattutto?
la mimosa del mio vicino rimase stecchita (tanto per stare in tema 8 marzo), ma anche fra i famigerati ulivi ci furono vittime
Novalis si riferiva alla sola irruzione di dicembre che fu veramente breve ed effimera, ma così potente da fare una vera strage delle piante allogene
esatto, anche se in generale quell'inverno non lo ricordo con particolare piacere perché tutte le ondate fredde furono effimere, e il 10 marzo dalle mie parti fu la beffa finale perché piovve
Penso che i -3/4°C di ieri mattina, nelle zone più fredde della pianura modenese e bolognese, possa aver recato danni alle fioriture di albicocchi e peschi.
Anche se non credo che tali zone più fredde del normale siano coltivate da frutti a fioritura precoce se non in modo sporadico o da giardinaggio...
Martin MB
15-03-2019, 09:12
Penso che i -3/4°C di ieri mattina, nelle zone più fredde della pianura modenese e bolognese, possa aver recato danni alle fioriture di albicocchi e peschi.
Anche se non credo che tali zone più fredde del normale siano coltivate da frutti a fioritura precoce se non in modo sporadico o da giardinaggio...
Si ma poi sarebbero meglio danni a piante esotiche va la, che ne siamo pieni fino al collo.
massimo anzola
16-03-2019, 11:09
Penso che i -3/4°C di ieri mattina, nelle zone più fredde della pianura modenese e bolognese, possa aver recato danni alle fioriture di albicocchi e peschi.
Anche se non credo che tali zone più fredde del normale siano coltivate da frutti a fioritura precoce se non in modo sporadico o da giardinaggio...
sì, i danni agli albicocchi sono estesi, ma come giustamente dici, non ci sono dalle mie parti frutteti di albicocchi se non sporadici e comunque è un classico qui da noi perdere la produzione di albicocche un anno su due per le gelate tardive. Un po' più coltivati i peschi: danni anche per loro, ma minori.
Domanda agli esperti : per queste mattine che si preannunciano fredde, posso lasciare fuori sul balcone le succulente e la verbena? Quanto dovremo andare in basso con le t? Grazie a chi mi risponderà
Marco Muratori ERM
26-03-2019, 17:52
E' ancora troppo ventoso. Per stanotte non credo proprio che geli.
Ci saranno poi ancora due notti con più calma ma non credo che vada così in basso la temperatura poi le isoterme saliranno , vediamo magari domani come si mette, stanotte, ripeto nessun pericolo di gelo.
E' ancora troppo ventoso. Per stanotte non credo proprio che geli.
Ci saranno poi ancora due notti con più calma ma non credo che vada così in basso la temperatura poi le isoterme saliranno , vediamo magari domani come si mette, stanotte, ripeto nessun pericolo di gelo.
Grazie mille marco!
E' ancora troppo ventoso. Per stanotte non credo proprio che geli.
Ci saranno poi ancora due notti con più calma ma non credo che vada così in basso la temperatura poi le isoterme saliranno , vediamo magari domani come si mette, stanotte, ripeto nessun pericolo di gelo.
Ma come "magari". Non capisco come ci possa augurare condizioni dannose alle colture... nono//
Marco Muratori ERM
27-03-2019, 10:22
Ma come "magari". Non capisco come ci possa augurare condizioni dannose alle colture... nono//
Non era un magari di "tifo" ma un intercalare nella frase.....ci mancherebbe altro....
Purtroppo qualche puntata in basso al di sotto dello zero invece stanotte l'ha fatta. Guardando i grafici fortunatamente, laddove è avvenuta, lo è stata per poco tempo ( 2/3 ore). Direi che seppure per il rotto della cuffia, non dovrebbero esserci state delle conseguenze, limitatamente ai valori termici raggiunti questa notte.
Peggio invece potrebbe avere fatto il vento perché ho visto molte piante fin da ieri mattina, con i fiori per terra, letteralmente scaraventati via dalle forti raffiche che ci sono state l'altra notte.
geloneve
02-05-2019, 06:59
Io, come secondo lavoro, ho una piccola azienda di apicoltura ed il caldo di febbraio/marzo ha completamente sfasato il ciclo naturale delle api.
A febbraio raccoglievano già il miele in quantità esagerata mentre adesso tantissimi apicoltori (le mie, fortunatamente no, perchè le ho alimentate il più possibile fin quando potevo, cioè prima della posa dei melari) lamentano che stanno soffrendo di fame, si mangiano le scorte e mangiano anche la loro stessa covata.
Anche le mie, comunque, escono poco, preferiscono mangiare le scorte che hanno immagazzinato a febbraio (assurdo), raccolgono pochissimo e le regine sono andate in un parziale blocco di covata, cosa che accade a dicembre, non ad aprile, quando dovrebbero oviperare 2000 uova al giorno.
Insomma, febbraio-marzo le hanno completamente scombussolate e la produzione di acacia (che avviene adesso) è molto a rischio.
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