giorgio1940
28-12-2008, 15:17
Una corsa lungo il fronte
Notte insonne questa appena passata. Tensione alle stelle per l’attesa della neve, sommata ad altra sempre in “ambito meteo”, quella neve che da qualche giorno la sentivo per stanotte/oggi, e posticipata rispetto a chi “vedeva” già bianca la mia Rimini a S. Stefano.- Quel fiume di aria che da molte ore “pesca” proprio la dove esisteva ed esiste un laghetto freddo, appena sufficiente: sopra il Mar Caspio, e fin sopra il Mar Nero.- Questo fiume con il tempo è riuscito a portare del freddo sulle Alpi e Prealpi, per poi estenderlo sulla Pianura Padana., anche con un buon spessore comprendente anche la quota di 850 mb.-
Proprio su quello contavo per oggi.
Non certo sulla bora che anche con i -10 a 850 sulla testa, mi fa piovere con +4,5
Contavo sul mio vento da neve: il buon NO!
Solo lui è in grado di strappare qualche lembo del freddo Padano che quatto quatto gli si infilo sotto.
Ieri sera quando il NO ha avuto per qualche ora il sopravento, una simil neve ha iniziato a bagnare l’asfalto, la temperatura crollata dai +4 ai +1 in poco tempo…
Mi son detto: è fatta!!!
Ma “lei” la mia odiata bora non si è data per vinta, ed a tarda sera ha iniziato ad urlare la fuori, portando ancora pioggia ed alzando la temperatura sopra i 4 gradi.
Le notizie di neve iniziavano ad arrivare dalle colline, e nelle prime ore, dopo la mezzanotte, vere bufere nevose raccontate in diretta dagli amici forumisti, mi eccitavano e sconfortavano allo stesso momento, constatando dalla finestra la pioggia battente nei vetri.
Verso le 2 calma del vento, e la pioggia diventa “grossa” , la temperatura cala….
Altra delusione da sommare alle ultime: “lei” ha ancora in mano il campo di battaglia, e la pioggia canta nel pluviometro…..4, 5, 7 mm……
Si fa giorno, la “maledetta” sembra placarsi, la temperatura cala, +3, ….+2,2….. +1,3…. Piove.
Le auto che percorrono la mia via, provenienti dalle colline, sono cariche di neve, sembrano provenire da un mondo diverso, si, tutto un altro mondo.
Mi preparo per la consueta podistica domenicale. Almeno fosse in collina!!! No! È a Torre Pedrera-Bellaria! Che disdetta! Proprio sul mare, proprio in bocca alla “maledetta” per lunghissimi 10 km!!!
Parto in auto abbastanza fiducioso, +1,1 e qualche cosa di diverso si intravvede nella pioggia.
Penso a che regalo mi sarebbe donato se potesse essere una corsa sotto una bella nevicata.
Uscito dal cancello, imbocco in auto la strada verso la circonvallazione, verso la periferia sud. Dopo 200 mt sul parabrezza innumerevoli fiocchetti sfatti, poi sempre di più…..
Imbocco la Statale verso Nord, verso l’inizio dell’Adriatica, tutto si intensifica, acqua e neve a raffica, il termometro dell’auto va a +1…
La precipitazione si calma e nel frattempo la neve ha il sopravento sulla pioggia.
Dopo “Italia in miniatura” prendo a destra verso il mare, nevica con +1.-
Ecco che in fondo intravvedo il cavalcavia che sorpassando la ferrovia, porta al mare, al ritrovo della podistica.
Appena lo affronto, la neve che prima lasciava la sua bella traccia bianca ai bordi del tergicristalli, diventa subito pioggia.
Nella discesa del cavalcavia la bora mi accoglie sferzandomi i vetri.-
Parcheggio l’auto, esco: un +4° o +5 gradi vi erano tutti!
Si parte sotto la pioggia, sul lungomare in direzione Bellaria. Corro di forza, non rilassato , ho bisogno di scaricarmi, di sfogarmi. Vengo preso dallo spettacolo della Natura, dalla battaglia che sopra di me si sta scatenando. Le nubi basse sono irrequiete, si agitano. Verso Ovest e SO corrono veloci verso Est, trascinate dal “buon vento da neve”, sopra di me e sul mare altri neri e bassi “pennacchi” spinti dalla bora, sembrano scontrarsi con gli alti spruzzi sollevati dalle possenti e rabbiose onde che si infrangono sulle scogliere.-
Una lotta cruenta, un fronte che oscilla parallelo al mare, non si capisce chi vince, e chi vincerà.
Il mio tifo è tutto per il buon NO, voglio finire la corsa sotto la neve!!!
Un sottopasso mi porta a monte della linea ferroviaria, ed ecco tutto cambia improvviso, dalla pioggia, al fitto graupel, alla neve!!!!
In 300 mt un altro mondo, in un minuto il rosso della mia felpa, ed il blu dei miei calzoncini diventano bianchi! Sono euforico! Dimentico tutte le emozioni negative sofferte nelle ultime ore, corro a perdifiato sotto la neve che si intensifica e vien giù a folate. S’imbianca tutto.
Manca un km all’arrivo, e si prende la strada del cavalcavia che un ora prima avevo percorso in auto. Non faccio a tempo ad iniziare la salitella che qualcosa cambia, laggiù verso il mare le nubi, prima rese uniformi dalla nevicata, riprendono i contorni, il vento da NO si ferma., la precipitazione dopo 30 secondi di trasformazione in pioggia, cessa.
All’arrivo vi è una quiete surreale, la battaglia è passata, è finita!, il fronte è rimasto stabile, nessuno è avanzato. Ora in quella quiete, dopo la battaglia sul fronte, si contano i morti, eccone li uno, è l’unico che prende batoste mortali dalla “lei” dalla sua bora.-
Giorgio
Notte insonne questa appena passata. Tensione alle stelle per l’attesa della neve, sommata ad altra sempre in “ambito meteo”, quella neve che da qualche giorno la sentivo per stanotte/oggi, e posticipata rispetto a chi “vedeva” già bianca la mia Rimini a S. Stefano.- Quel fiume di aria che da molte ore “pesca” proprio la dove esisteva ed esiste un laghetto freddo, appena sufficiente: sopra il Mar Caspio, e fin sopra il Mar Nero.- Questo fiume con il tempo è riuscito a portare del freddo sulle Alpi e Prealpi, per poi estenderlo sulla Pianura Padana., anche con un buon spessore comprendente anche la quota di 850 mb.-
Proprio su quello contavo per oggi.
Non certo sulla bora che anche con i -10 a 850 sulla testa, mi fa piovere con +4,5
Contavo sul mio vento da neve: il buon NO!
Solo lui è in grado di strappare qualche lembo del freddo Padano che quatto quatto gli si infilo sotto.
Ieri sera quando il NO ha avuto per qualche ora il sopravento, una simil neve ha iniziato a bagnare l’asfalto, la temperatura crollata dai +4 ai +1 in poco tempo…
Mi son detto: è fatta!!!
Ma “lei” la mia odiata bora non si è data per vinta, ed a tarda sera ha iniziato ad urlare la fuori, portando ancora pioggia ed alzando la temperatura sopra i 4 gradi.
Le notizie di neve iniziavano ad arrivare dalle colline, e nelle prime ore, dopo la mezzanotte, vere bufere nevose raccontate in diretta dagli amici forumisti, mi eccitavano e sconfortavano allo stesso momento, constatando dalla finestra la pioggia battente nei vetri.
Verso le 2 calma del vento, e la pioggia diventa “grossa” , la temperatura cala….
Altra delusione da sommare alle ultime: “lei” ha ancora in mano il campo di battaglia, e la pioggia canta nel pluviometro…..4, 5, 7 mm……
Si fa giorno, la “maledetta” sembra placarsi, la temperatura cala, +3, ….+2,2….. +1,3…. Piove.
Le auto che percorrono la mia via, provenienti dalle colline, sono cariche di neve, sembrano provenire da un mondo diverso, si, tutto un altro mondo.
Mi preparo per la consueta podistica domenicale. Almeno fosse in collina!!! No! È a Torre Pedrera-Bellaria! Che disdetta! Proprio sul mare, proprio in bocca alla “maledetta” per lunghissimi 10 km!!!
Parto in auto abbastanza fiducioso, +1,1 e qualche cosa di diverso si intravvede nella pioggia.
Penso a che regalo mi sarebbe donato se potesse essere una corsa sotto una bella nevicata.
Uscito dal cancello, imbocco in auto la strada verso la circonvallazione, verso la periferia sud. Dopo 200 mt sul parabrezza innumerevoli fiocchetti sfatti, poi sempre di più…..
Imbocco la Statale verso Nord, verso l’inizio dell’Adriatica, tutto si intensifica, acqua e neve a raffica, il termometro dell’auto va a +1…
La precipitazione si calma e nel frattempo la neve ha il sopravento sulla pioggia.
Dopo “Italia in miniatura” prendo a destra verso il mare, nevica con +1.-
Ecco che in fondo intravvedo il cavalcavia che sorpassando la ferrovia, porta al mare, al ritrovo della podistica.
Appena lo affronto, la neve che prima lasciava la sua bella traccia bianca ai bordi del tergicristalli, diventa subito pioggia.
Nella discesa del cavalcavia la bora mi accoglie sferzandomi i vetri.-
Parcheggio l’auto, esco: un +4° o +5 gradi vi erano tutti!
Si parte sotto la pioggia, sul lungomare in direzione Bellaria. Corro di forza, non rilassato , ho bisogno di scaricarmi, di sfogarmi. Vengo preso dallo spettacolo della Natura, dalla battaglia che sopra di me si sta scatenando. Le nubi basse sono irrequiete, si agitano. Verso Ovest e SO corrono veloci verso Est, trascinate dal “buon vento da neve”, sopra di me e sul mare altri neri e bassi “pennacchi” spinti dalla bora, sembrano scontrarsi con gli alti spruzzi sollevati dalle possenti e rabbiose onde che si infrangono sulle scogliere.-
Una lotta cruenta, un fronte che oscilla parallelo al mare, non si capisce chi vince, e chi vincerà.
Il mio tifo è tutto per il buon NO, voglio finire la corsa sotto la neve!!!
Un sottopasso mi porta a monte della linea ferroviaria, ed ecco tutto cambia improvviso, dalla pioggia, al fitto graupel, alla neve!!!!
In 300 mt un altro mondo, in un minuto il rosso della mia felpa, ed il blu dei miei calzoncini diventano bianchi! Sono euforico! Dimentico tutte le emozioni negative sofferte nelle ultime ore, corro a perdifiato sotto la neve che si intensifica e vien giù a folate. S’imbianca tutto.
Manca un km all’arrivo, e si prende la strada del cavalcavia che un ora prima avevo percorso in auto. Non faccio a tempo ad iniziare la salitella che qualcosa cambia, laggiù verso il mare le nubi, prima rese uniformi dalla nevicata, riprendono i contorni, il vento da NO si ferma., la precipitazione dopo 30 secondi di trasformazione in pioggia, cessa.
All’arrivo vi è una quiete surreale, la battaglia è passata, è finita!, il fronte è rimasto stabile, nessuno è avanzato. Ora in quella quiete, dopo la battaglia sul fronte, si contano i morti, eccone li uno, è l’unico che prende batoste mortali dalla “lei” dalla sua bora.-
Giorgio