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12-10-2012, 20:26 | #1 |
Socio AsMER
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Esplosione solare!!
No non parlo del ciclo solare :-)
In agosto l'8.5% di tutta l'elettricità che abbiamo usato veniva da pannelli solari! Un record! se questa percentuale vi sembra na cazzata, basta pensare che 2 anni fa la produzione da solare era praticamente ZERO (tanto decantata dagli scettici di allora!) Fonti http://www.terna.it/LinkClick.aspx?f...d=379&mid=3013 http://www.terna.it/LinkClick.aspx?f...d=379&mid=3013 Invece dall'inizio dell'anno l'energia consumata proveniente dal fotovoltaico è stata 6.3% e per l'eolico il 3.7%, quindi un 10% di produzione e siamo solo all'inizio dell'ascesa di queste teconogie! E di tetti e capannoni da coprire ce ne sono ancora a migliaia. Sui campi coltivabili per fortuna non si possono più montare, se non su delle serre! Ah ovviamente i moduli sono riciclabili con le tecnologie attuali (e anche qui siamo solo all'inizio) al 90%...ma è un problema che cominceremo a porci solo tra 20 o 30 anni e comunque potrebbe nascere un notevole business! Ovviamente NON si tratta di energia gratuita: per installare 1kw (di picco) per piccoli impianti domestici, quindi i più costosi, stiamo sui 3000€ e passa. Adesso produrre per 20 anni energia con un pannello solare costa ancora il doppio rispetto al gas metano che usiamo per produrre il 50% della nostra energia (il resto sono 10/15% idroelettrico, 10% importazioni e il restante 10/15% suddiviso tra geotermico, carbone, inceneritori, biogas e altre frazioni). Ma i prezzi dei pannelli sono in continua discesa (http://www.solarbuzz.com/facts-and-f.../module-prices) e tra 3 o 4 anni avremo la parità dei costi tra fonti tradizionali e solare al meridione dove c'è più sole! A quel punto non serviranno più gli incentivi: ora lo stato (noi) paga 5 miliardi di euro ogni anno per il conto energia che rende conveniente montare pannelli. Forse sono tanti e con quei soldi ci potevamo costruire un paio di centrali nucleari, oppure qualche rigassificatore, centrali a carbone.....tutte strutture che oggi costano meno rispetto a tappezzare i tetti di pannelli, ma in futuro sarebbero solo un peso perchè i combustibili costano sempre di più e ci rendono ancora dipendenti da altri stati! Come lo dimostrano i dati, il fotovoltaico e l'eolico stanno producendo SUBITO e QUI, e i prezzi sono in evidente discesa! Pensare a breve di elimiare il gas come fonte fondamentale è ovviamente impensabile, però secondo me sono soldi spesi bene. voi cosa dite? Ovviamente in italia il magna magna di qualche stronzetto è immancabile, però preferisco che si speculi qui che sul nucleare. Per fare un confronto il piano nucelare annullato col referendum dell'anno scorso era da 40 miliardi di euro per avere 4 centrali che avrebbero prodotto il 20% dell'elettricità nel 2020. Praticamente 2 miliardi all'anno (che poi sarebbero diventati magicamente 3) per avere 0 watt fino al 2020 (2030 con i tempi italiani), sempre con la prospettiva ottimistica che l'uranio non aumenti troppo...senza dimenticare che abbiamo ancora 4 centrali costruite negli anni 60/70 e continuano a costarci milioni su milioni di euro solo per spegnerle e accatastare da qualche parte le scorie. Per l'italia si potrebbe rivelare una vera fortuna aver abbandonato definitivamente il nucleare...staremo a vedere!
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13-10-2012, 00:55 | #2 |
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direi che è molto preferibile dover smaltire pannelli che scorie radioattive .
piuttosto non sono mai riuscito ad avere un dato certo sul peso ambientale dei pannelli per il ciclo produttivo.Sai dove per caso trovarlo ? Ciao
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13-10-2012, 17:38 | #3 | |
Socio AsMER
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Citazione:
Per fortuna la maggiorparte dei pannelli venduti commercialmente sono in silicio cristallino, con aggiunta di boro e fosforo in parti milionesime per conferirgli la caratteristica di semiconduttore. Il silicio non ha alcuna tossicità: banalmente è il componente base della natura (non viva) che ci circonda....anche le piastrelle,il vetro, i sassi sono per la maggiorparte di ossidi di silicio. Il boro e il fosforo in piccole quantità li mettono addirittura negli integratori per l'osteoporosi che vendono in farmacia, quindi la loro tossicità si presenta solo ad alte concentrazioni (come qualsiasi cosa) Ti posso dire che l'energia per fabbricarlo viene prodotta in circa 3 anni col sole italiano dal pannello stesso, e sulla vita del pannello ci sono delle ricerche abbastanza sorprendenti. In uno studio di un ente sostenuto dal governo americano durato 16 anni e con tanti pannelli di diverse marche si è visto che la perdita annuale di efficienza è in media attorno allo -0.7% http://www.nrel.gov/docs/fy11osti/47704.pdf Se così fosse sarebbe anche troppo pessimista pensare che un pannello dopo 20 anni è da cacciare via. Almeno 30!! Qualcuno in un viaggio quasi fantascientifico pensa che tra qualche decina di anni, se tutta sta storia del fotovoltaico avrà successo, possa partire uno smercio di pannelli usati verso i paesi poveri della fascia tropicale dove il sole che è ben più potente che qua compenserebbe la perdita di efficienza...
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13-10-2012, 19:26 | #4 |
Senior Member
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Io non sono molto fiducioso a riguardo, non tanto dal punto di vista tecnologico perchè sono convinto che l'efficienza e i costi potranno solo migliorare, ma senza un piano nazionale è dimostrato che le energie alternative ci costano più delle tradizionali.
Qualche mese fa avevo letto che a fronte di produzione di energia da pannelli solari venivano dati risarcimenti alle centrali che dovevano "sospendere" la produzione di energia nei momenti di picco dei pannelli (di giorno e nella fascia più costosa). Ovviamente non puoi pretendere da centrali a combustibile che ti fornisca il suo prodotto solo quanto e quando ti pare soprattutto se non sono in grado di fare questo (le centrali non le spegni e accendi per 10-12 ore al giorno tutti i giorni) Per questo ci ritroviamo a dare incentivi per le rinnovabili e risarcimenti per le tradizionali. Il risultato di questi ultimi anni è stato un aumento del costo dell'energia e senza una pianificazione e integrazione tra le vecchie e nuove tecnologie ho paura che anche in questo campo vada tutto in malora. Non apro nemmeno il discorso dei furbetti perchè abbiamo visto che quelli ci sono ovunque e non possono essere un motivo valido per impedire che le cose non si facciano. |
13-10-2012, 21:19 | #5 | |
Socio AsMER
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Citazione:
Però pensa: la bolletta aumenta del 3% ogni anno (anche prima degli incentivi). Il costo dell'energia prodotta dai pannelli, pagati oggi, invece sarà fissa almeno per 20 anni. Oggi gli incentivi sono un peso, ma tra qualche anno avremo dei vantaggi secondo me...tra l'altro il fatto che abbia il picco (prevedibile) di produzione proprio nell'orario in cui è richiesta la maggiore potenza lo rende ancora più conveniente. Il calo dei prezzi se continuerà a trainare le installazioni a un ritmo buono ma non esagerato come l'anno scorso ci porterà a coprire il fabbisogno del 10% con solo fotovoltaico entro 4 o 5 anni, in nettissimo anticipo rispetto agli obiettivi che ci impone l'europa. Il punto è che non sono più idee da fricchettoni ecologisti, come sostenevano in molti qualche anno fa, cominciare a pensare seriamente di smettere di costruire nuove centrali e magari incentivare di più l'eolico, il solare termico, che sono rimasti indietro, o qualche altro ciappino rinnovabile per differenziare un po'... Bisogna solo organizzarsi meglio....gninta
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14-10-2012, 13:26 | #6 | |
Administrator
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Quanti tetti di capannoni ci sarebbero in giro dove certo non ci si può far crescere qualcosa sopra???
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14-10-2012, 14:24 | #7 | |
Socio AsMER
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Avevo scritto nel primo post che sulle aree coltivabili non si potrebbero più montare con i nuovi incentivi....cioè alla fine non è vietato però non ricevi gli incentivi. Tra l'altro qualcuno mi diceva che installando su area agricola si hanno le stesse condizioni favorevoli, come tasse, dei coltivatori. Non so se è vero, ma spero non sia così altrimenti è una vera porcata. Ma se si volesse non ci vuole niente a vietarli completamente. Comunque il discorso vale anche per campi coltivati normalmente a mais: tu pensi che poi quel granoturco finirà in tavola per farci dell'ottima polenta, ma in realtà potrebbe essere destinato a fare dei redditizi sacchetti della coop o a essere bruciato per fare elettricità in impianti a biomassa, quindi occhio alle apparenze!
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