Veramente eccezionali sono state le temperature in Russia quest'anno e non tanto gli incendi che sono la logica conseguenza delle alte temperature. Infatti, penso non sia vero che la vegetazione in Russia sia difficile da bruciare. Basti pensare che le temperature hanno superato i 40°c per giorni. L'humus di aghifoglie si è trasformato in un substrato dall'incendio facile, sia per la sua natura e disposizione sul terreno, sia per la gran quantità di gas (causata dalla vegetazione in decomposizione) sprigionata in breve tempo, che più rapidamente subisce trasformazioni con l'elevate temperature. Se c'è una domanda da fare è questa: cosa compoterà per il clima tutta questa emissione di carbonio? Vedesi anche gli incendi delle torbiere indonesiane nel 1997 che si stima abbiano rilasciato fino a 2,57gigatonnellate di carbonio. Per capire bene il danno provvocto dagli incendi in Russia dobbiamo aspettare che si analizzi l'anno in corso.
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Non basta avere ragione: bisogna che te la diano.
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