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Meteorologia Parliamo di meteorologia... |
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Ieri, 11:46 | #91 | |
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Io invece ragiono solo con la matematica delle cose, e in idraulica è quella, purtroppo per i boschi dentro gli argini |
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Ieri, 12:33 | #92 | |
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Oggi, 06:33 | #93 |
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Comunque nella pagina fb di Randi ha messo anche la spiegazione di un geologo sul perché bisogna rallentare il flusso dell'acqua, uno era quello dell'esempio della macchina senza freni, ovviamente ho fatto presente che il paragone non sta in piedi, come anche ho scritto qui nei messaggi precedenti dando la spiegazione del perché (macchina se togli i freni, rimane lo stesso peso stesse ruote e stessa aderenza, aumenti la velocità quindi aumenti il pericolo. Acqua, scorrendo più veloce significa livello più basso, quindi meno ore di altezza e contatto sugli argini con meno pressione su di essi. Cioè meno pericolo)
Poi sono stato censurato e quindi amen. Ma ho rimasto (ho rimasto non si dice, ma siccome non sono un tuttologo ma un semplice alluvionato romagnolo lo dico eccome) da controbattere anche un altra loro tesi, cioè che rallentando il flusso penetra meglio l'acqua nelle falde (inteso come beneficio per le falde estive) Ora per comprendere la cosa, serve spiegare un attimo come è fatto solitamente un nostro fiume qui a valle, tipo Lamone e Montone: sono composti nella loro sezione da un alveo di magra, che è quello dove in genere scorre l'acqua 360 giorni all'anno, ed è in genere al di sotto del livello dei campi di un paio di metri, gli altri 5 giorni (non ho la statistica esatta, ma sono senz'altro pochi, facciamo anche 10 in anni estremi) scorre nell'alveo di piena, cioè quando ci sono piogge abbondanti scorre nella sezione più elevata, dove il fiume si allarga e poi esternamente si innalzano gli argini. Ora dobbiamo precisare che nell'alveo di magra, dove sono contenute le acque del fiume tutto l'anno, vegetazione non esiste siccome la corrente dell'acqua presente non lo consente. Per cui non c'è nessun cambiamento nel flusso dell'acqua all'interno dell'alveo di magra anche con la pulizia del fiume, siccome in quella stretta fascia il fiume è già naturalmente pulito. La pulizia incide sulla velocità dell'acqua solo quando invade l'alveo di piena, per cui essendo pochissimi giorni all'anno, la differenza per l'infiltrazione disponibile nelle falde è irrisoria, sono pochi metri di livello sugli argini per pochissimi giorni all'anno. Come si fa a raccontare tale motivo per aumentare i livelli di falda? La cosa assurda, è che entrambi i motivi, cioè quello che serve rallentare per diminuire il pericolo, oltre ad aumentare le falde. Confermano proprio che l'acqua viene sensibilmente rallentata dal bosco dentro agli argini. Per cui proprio questi esempi confermano la regola idraulica che rallentando il flusso, a parità di portata e di sezione, si deve per forza di cosa aumentare il livello. Ecco spiegato allora perché la stessa ondata di piena di questo settembre è passata da Faenza con 1 metro di argine di margine, mentre a maggio ha creato 5 rotture solo nella città, più il crollo del muretto di Via Renaccio, più altre 2 rotture subito a valle della ferrovia (non contiamo poi le 2 a reda e a Boncellino) Il motivo lo hanno già spiegato i geologi sostenitori dei boschi nel fiume, boschi che erano presenti nel 2023 e che hanno tolto in gran parte prima di questo settembre. Cioè, il perché è che il bosco ha rallentato il flusso nel maggio 2023 e conseguentemente aumentato i livelli. Abbiamo messo i freni e sicuramente aumentato i livelli delle falde (siccome poi tutta la Pianura è andata sott'acqua per giorni e giorni). Ma qui siamo di fronte a una specie di teoria astronomica di Tolomeo, cioè, pur di non ammettere che era la terra a girare attorno al sole se ne inventano di tutte. Qui uguale, pur di non ammettere che il bosco dentro agli argini stretti del fiume è pericoloso, se ne inventano di ogni. Se lo dici poi, vieni escluso dal dibattito. Ora, se fosse un argomento che non mi arreca danno lascerei perdere e amen, campo bene lo stesso, non sono un tuttologo che non ce l'ha fatta come detto da Randi, io già ce l'ho fatta e non cerco nient'altro. Ma purtroppo qui ci sono in gioco disgrazie vere e proprie a me compreso per tutto il fango che ho pulito a maggio e campi sott'acqua. Quindi prima di censurarmi mi spiegassero un motivo serio per cui gli alberi dentro agli argini stretti (non dico larghe golene) non sarebbero pericolosi, smentendo con teorie serie quello che invece dico io, tra l'altro argomentando la mia tesi... Io vi dico, ok, fate tutto il fotovoltaico, eolico ecc... e create un mondo senza pioggia estrema, non sono io ad oppormi, ma nel frattempo, finché ancora pioverà troppo forte, non lasciate i boschi dentro agli argini stretti. C'è tanto altro posto per farli... |
Oggi, 07:30 | #94 |
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Ma visto che sei cosi' amante della scienza, cosa ne pensi del riscaldamento globale ? E del ruolo delle attivita' umane sul Gw ? E sull' incremento esponenziale dei fenomeni meteo estremi ? Dacci la verita' scientifica.
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"Non si gioca a scacchi con i piccioni: ignorano le regole, buttano tutti i pezzi per aria, sporcano in giro (e gli piace farlo) e alla fine se ne vanno via tutti impettiti convinti di aver vinto una partita che non hanno nemmeno compreso". Mario Tozzi |
Oggi, 07:38 | #95 | |
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E l'esempio della macchina senza freni e la falda che si alza grazie al bosco dentro agli argini del Lamone non sono dati scientifici, il primo perché è un paragone non equiparabile, il secondo ho spiegato il perché. Vai tranquillo che non stavo scrivendo nella pagina di Randi per dire qualcosa contro ai loro dati scientifici, anzi lo seguivo proprio per quelli e imparare sempre di più. Poi purtroppo ho letto cose non più scientifiche ma più verso una teoria Tolemaica pur di sostenere una ideologia green dentro agli argini stretti dei nostri fiumi. E lì l'acqua e il fango che devo spalare quando il fiume esonda dagli argini mi ha fatto dire la mia, come scrivo sempre anche qui. La' sono stato censurato... vediamo se qui la democrazia regge ancora... |
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Oggi, 08:33 | #96 |
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Poi non ho ancora menzionato i sedimenti di limo che si depositano nell'alveo di piena dopo ogni evento estremo. Qua dove vivo io circa 20/30cm in quelle di maggio e 10 in questo (fiume maggiormente pulito deposita meno) 30/40 cm di sezione in meno nel letto di piena, in soli 16 mesi. Fate voi, ma viene il giorno che serve anche rimodulare la sezione togliendo terra e riportarla alle misure originali, altrimenti fra 50 anni a questi livelli non passa più nemmeno una pioggia ordinaria.
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campaz, Claudio67, sanpei |
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