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09-10-2008, 17:12 | #1 |
Senior Member
Data Registrazione: Jan 2006
Località: Rimini
Messaggi: 2.618
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Regalo migliore non me lo poteva fare la mia carissima Valle
L’attesa è iniziata Giovedì 25 settembre a Cavalese, in occasione della meteocena Trentina.
Il digiuno forzato da internet, da certe, modelli previsionali, si stava facendo pesante.- L’attesa di abbracciare i “vecchi” amici meteo appassionati, viaggiava di pari passo con l’avere da loro le ultime notizie sulla situazione, e previsione meteo a medio e lungo termine.- Gli accenni, non tanto velati, di Michele su probabilissimi e stupendi “bianche eventi”, a quote assolutamente interessanti, di li ad una settimana, ha innescato in me quella coinvolgente attesa dell’evento tanto bramato: una bella nevicata a “casa”, a Ronc di Pera, quota 1485.- Un evento che per me ha avuto solo un unico indimenticabile precedente: la tarda notte del 7 ottobre 2000, con stupendi 11 cm di bianca coltre.- Giovedì 2 ottobre 2008 il vento in quota e le nubi viaggiavano da Sud verso Nord con la temperatura in salita sopra i 10 gradi, e la pressione in buon calo.- Le uniche fonti a mia disposizione le previsioni TV e quelle del Centro di Arabba.- Queste “vedevano” la neve a fine giornata di venerdì 3 abbassarsi fino ai 1500 mt, ed a fine episodio fino a 1200/1300 mt.- Per un “nevofilo” di costa, dove la neve è cosa assai rara, essere coinvolto e partecipe in prima persona, ai primi di ottobre, in una robusta nevicata, è un evento a dir poco memorabile.- Alla mezzanotte di giovedì 2 ancora +8, coperto e senza precipitazioni. Alle 5,30 del mattino di venerdì un forte picchiettio di pioggia sul tetto di lamiera della mansarda, dove dormivo, mi sveglia: mi precipito a vedere il termometro: +7 ! Neve presunta a 2500 mt: troppo alta! Torno a letto, senza prender sonno, alle 6,30 mi alzo: piove moderatamente con +6,5 Come al solito, in auto, giù a Pera, 200 mt più in basso, a prendere le buone “rosette” di pane fresco e fragrante. Al ritorno, alle 7,15 i “dirupi del Larsec” appaiono “tagliati” dalle virga nevose che scendono fino a 2300 mt. Alle 8 la temperatura inizia a diminuire:+5, la quota neve a 1900 mt.- Ore 8,30 gli abeti sopra casa “biancheggiano” da 1800.- Piove bene: già 12 mm.- La temperatura nella tarda mattinata si porta a +6,5 e la neve a 2000 mt.- Prime ore del pomeriggio piove intermittente con +6. Dalle 16,30 la caduta della pressione si ferma, anzi tende appena a salire: indice che il fronte freddo è alle porte. La “sfumatura” della precipitazione nevosa cala vistosamente verso il basso. Alle 17 +4, alle 17,15 +3: la neve già imbianca gli abeti appena 150 mt sopra casa.- Freneticamente, sotto gli sguardi “curiosi” dei miei amici e famigliari, passo da una finestra all’altra, da dentro a fuori casa. Scruto gli scuri vicini abeti per carpire qualche “segno” nella pioggia che si va intensificando.- 17,25 : +2 !!! posso finalmente dire a coloro che seguivano i miei concitati “spostamenti”: “fra pochi minuti sarà neve!” Sguardi ironici ed increduli, nonostante li avessi già “messi sull’avviso” dal giorno precedente. Ore 17,30: davanti a quell’abete scuro un “segno” bianco sfreccia obliquo, seguito in pochi secondi da altri…… Ora i fiocconi, seppur bagnatissimi, prendono il posto della pioggia… NEVEEEEEEEE !!!!!! Il mio grido porta tutti alle finestre a contemplare il crescente spettacolo. Da quando Michele, una settimana prima a Cavalese, aveva acceso l’attesa per questo evento, cullavo il sogno di correre nel bosco sotto una bella nevicata; il momento era giunto! Mi precipito ad indossare gli indumenti da corsa, scarpette guanti, papalina… Alle 17,45 mi catapulto fuori: Apoteosi!!! Neve a fazzoletti! Bagnata ma fitta, visibilità 200 mt temperatura +1.- Il vecchio sentiero “Paola” , da anni in disuso, è la via che mi permette di raggiungere una buona quota da casa, nel più breve tempo possibile. La salita dai 1485 di casa è dura, ma inebriato dalla neve che infittendosi si fa sempre più asciutta, non mi fa sentire la fatica…. Che bello il picchiettare dei fiocchi sul viso!!! Riesco a correre anche su pendii normalmente “impossibili”. A 1600 mt tutto è bianco, a 1700 già 4 cm. Da qui in su, con la temperatura che passa sotto zero, la neve dai grossi fiocconi si trasforma in una vera bufera, fine ed asciutta.- Ora i tornantini si inerpicano come una scala, impossibile la corsa, ma procedo veloce a grandi passi.- L’aspetto del bosco ora è tipicamente invernale, i piccoli abeti si inarcano fino a terra, ostruendo a tratti il sentiero, le rade piane a foglie caduche, già rossastre nei colori dell’autunno, sembrano un quadro d’autore: il giallo, il verde, il rossastro incappucciato dal bianco manto. Sono le 18,15 e la luce del giorno si affievolisce, le scarpette da podismo ormai affondano completamente nella neve….. non riesco a fermarmi, sto vivendo intensamente emozioni a lungo attese. Conosco perfettamente l’orografia del pendio, ma il sentiero ormai si scorge appena. A quota 2000 devo fermarmi: il vecchio sentiero Paola è interrotto da piccole frane, alberi caduti, mughi semisepolti dalla neve; troppo pericoloso avanzare su pendii sopra i 40°, l’oscurità avanza, e la coltre supera i 10 cm. Inebriato mi fermo alcuni istanti, come in estasi, in quel bianco senza confini; solo il fruscio dei fittissimi fiocchi sul KW che mi ripara dall’intensa precipitazione. In questi pochi istanti è concentrata tutta la “rivincita” per le delusioni sofferte in tanti inverni rivieraschi, quando la mia bora uccideva ogni speranza.- Una scrollata di dosso al “bianco vestito” che mi faceva assomigliare ad un pupazzo di neve, e giù per il ripido pendio a cercare le mie precedenti orme che andavano cancellandosi nella bufera. Divertenti ed appaganti le falcate quando il pendio si faceva meno ripido, ammorbidite dalla neve.- Un esaltante “volo” nella penombra, ormai tendente all’oscurità, nel sentiero che mi faceva perdere quota velocemente, fra i tanti abeti e larici incappucciati che facevano da immobili spettatori.- Quell’ora di pura euforia i 1000 mt di dislivello totale, fra salita e discesa, non hanno lasciato spazio alla fatica. Solo l’incalzante oscurità, ha potuto fermare l’inebriante corsa per appagare la grande inesauribile “voglia di neve”.- A casa cm 3, dalle 19 alle 21 altri 6 cm , per un potale di 9.- Sul finire della nevicata -1 !!! Troppo bello il regalo che la “mia” Valle ha fatto per i miei 40 anni di presenza lassù!!! Giorgio. |
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