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Meteorologia Parliamo di meteorologia... |
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12-11-2020, 13:32 | #1141 |
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Tratto dal report di primaria casa di investimenti italiana (non sono autorizzato a citarla):
L’Europa ha da poco alzato il livello di riduzione di emissioni di gas da effetto serra (GHG) rispetto al valore di riferimento del 1990, per giungere al suo obiettivo di emissioni nette zero entro il 2050: da un primo target del 40%, passando per il successivo 55%, il Parlamento europeo a ottobre ha votato per un più cospicuo 60%. L’onda blu di Biden, seppur un po’ sbiadita, e la dichiarazione del mese scorso di XI Jing Ping di volere una Cina a emissioni nette zero entro il 2060 vanno nella stessa direzione. Per i costruttori automobilistici, europei e non, questo significa elettrificazione. Percentuali di ZLEV (Zero Lowemission Electric Vehicles) della propria flotta sempre maggiori, in un tempo che corre più veloce di una Ferrari. Lo scorso 27 ottobre la nuova roadmap dettata dalla Society of Automotive Engineers of China (SAE-China) ha richiesto la scomparsa delle auto a combustione interna entro il 2035 (oggi si stima siano sopra il 94%), così come l’amministrazione democratica americana che si è prefissata lo stesso obiettivo e lo stesso limite di tempo. L’Europa, che fa della sostenibilità un mantra, anticipa entro il 2030 i limiti di emissioni per le auto più stringenti dei due partner mondiali. In Europa abbiamo target scadenzati che impongono limiti già dal 2020 e chi non li rispetterà rischierà multe salate. Studi di Barclays ed Exane relativi all’andamento della produzione di auto nella prima parte del 2020 mostrano come molte case automobilistiche debbano già incrementare la percentuale di veicoli elettrici entro la fine dell’anno per non incorrere in sanzioni.
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"Non si gioca a scacchi con i piccioni: ignorano le regole, buttano tutti i pezzi per aria, sporcano in giro (e gli piace farlo) e alla fine se ne vanno via tutti impettiti convinti di aver vinto una partita che non hanno nemmeno compreso". Mario Tozzi |
13-11-2020, 10:47 | #1142 |
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Ho dei dubbi sulla massiccia elettrificazione delle auto: per quanto tempo saranno disponibili le materie prime per la costruzione delle batterie?
Almeno per le attuali tecnologie costruttive. |
13-11-2020, 13:53 | #1143 |
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19-11-2020, 14:36 | #1144 |
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Nel 2020 le emissioni sul territorio nazionale sono previste inferiori del 9,2% rispetto al 2019, a fronte di una riduzione prevista del Pil pari all'8.2%". E' la stima dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) "sulla base dei dati disponibili per i primi nove mesi di quest'anno".
La riduzione è dovuta alle restrizioni alla mobilità dovute al Covid-19 su tutto il territorio nazionale che ha contribuito al calo previsto a livello nazionale. Ma non basta, fa sapere l'Ispra: "tale riduzione comunque non contribuisce alla soluzione del problema dei cambiamenti climatici, che ha invece necessità di modifiche strutturali, tecnologiche e comportamentali che riducano al minimo le emissioni di gas serra nel medio e lungo periodo". L'andamento stimato, spiega Ispra entrando nel dettaglio, è dovuto alla "riduzione delle emissioni per la produzione di energia elettrica (-11,8%), per la minore domanda di energia, e dalla riduzione dei consumi energetici anche negli altri settori, industria (-9,1%), trasporti (-14,6%) a causa della riduzione del traffico privato in ambito urbano, e riscaldamento (-7,0%) per la chiusura parziale o totale degli edifici pubblici e delle attività commerciali"
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20-11-2020, 20:32 | #1145 |
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Il passaggio ai veicoli elettrici nei mercati emergenti - India, Cina, Sud-est asiatico e gran parte dell'Africa - taglierà la crescita prevista della domanda globale di petrolio del 70% entro il 2030 e la transizione, guidata dalla Cina, farà risparmiare collettivamente ai governi di questi mercati 250 miliardi di dollari all'anno in importazioni del combustibile fossile, denaro che sarà più che sufficiente per finanziare le infrastrutture necessarie per supportare il trasporto elettrificato (il risparmio annuale sarebbe di oltre 80 miliardi in Cina e oltre 35 miliardi in India). Lo rileva un nuovo rapporto "Niente da perdere tranne le tue catene, il balzo del trasporto sui mercati emergenti" prodotto dal think tank finanziario Carbon Tracker che studia l'impatto dei cambiamenti climatici sui mercati finanziari. Lo studio, che ragiona sulla "fine dell'era del petrolio", spiega che il trasporto nei mercati emergenti rappresenta oltre l'80% di tutta la crescita prevista della domanda di petrolio fino al 2030, sulla base dell'analisi dello scenario "conservativo" dell'Agenzia internazionale dell'energia, secondo cui i veicoli elettrici conteranno pr il 40% delle vendte in Cina al 2030, e per il 20% in India e altri mercati emergenti.
Questi paesi, afferma lo studio, stanno già riducendo la loro dipendenza dal petrolio e supportando attivamente i veicoli elettrici poiché i prezzi si avvicinano via via a quelli dei veicoli a benzina e diesel. La Cina è leader mondiale nella distribuzione di veicoli elettrici e l'India sta seguendo lo stesso percorso e quando i prezzi delle batterie scenderanno e i Paesi elettrificheranno i loro sistemi di trasporto, "si libereranno dalla crescente dipendenza dalle importazioni di petrolio ponendo fine all'era del petrolio", spiega il rapporto di Carbon Tracker.
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03-12-2020, 09:13 | #1146 |
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Il 2020 è destinato a diventare uno dei tre anni più caldi mai registrati e potrebbe persino superare il record stabilito nel 2016. Lo ha detto Petteri Taalas, segretario generale dell'Organizzazione meteorologica delle Nazioni Unite, presentando il rapporto di previsione sullo stato del clima globale nel 2020.
Il decennio 2011-2020 sarà il più caldo in assoluto, con i sei anni più caldi a partire dal 2015, secondo l'Organizzazione mondiale della meteorologia (World Meteorological Organization-Wmo). Il calore degli oceani "è a livelli record e oltre l'80% dell'oceano globale ha subito un'ondata di caldo marino durante il 2020, con ripercussioni diffuse per gli ecosistemi marini che già soffrono di acque più acide a causa dell'assorbimento di anidride carbonica (Co2), secondo il Rapporto di previsione dell'Omm sullo stato del clima globale nel 2020. Il rapporto, che si basa sui contributi di dozzine di organizzazioni internazionali ed esperti, mostra come eventi ad alto impatto tra cui caldo estremo, incendi e inondazioni, nonché la stagione degli uragani atlantici da record, abbiano colpito milioni di persone, aggravando le minacce per la salute dell'uomo, la sicurezza e stabilità economica poste dalla pandemia Covid-19. L'Unione internazionale per la conservazione della natura (Iucn), dal canto suo, denuncia che i cambiamenti climatici sono la più grande minaccia al patrimonio naturale dell'Unesco come i ghiacciai e le zone umide, e hanno messo la Grande Barriera Corallina australiana in condizioni "critiche". I cambiamenti climatici mettono a rischio un terzo dei 252 siti naturali inseriti nella lista Unesco. Tra i danni provocati al patrimonio naturale dell'umanità "la contrazione dei ghiacciai lo sbiancamento dei coralli, incendi e siccità sempre più frequenti e gravi", ha spiegato in una nota il direttore generale dell'Iucn Bruno Oberle.
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07-12-2020, 14:27 | #1147 |
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Mentre tutti parlano di neve e gelo :
Novembre è stato il mese più caldo della storia a livello mondiale, mentre l'Europa ha registrato quest'anno il suo autunno più caldo: è quanto emerge da un rapporto di Copernicus Climate Change Service, il programma di osservazione della terra dell'Unione europea. A livello globale il mese di novembre è stato più caldo rispetto alla media del 1981-2010 di quasi 0,8 gradi centigradi e di 0,1 gradi rispetto al novembre del 2019. Le temperature hanno segnato i rialzi maggiori in vaste aree dell'Europa settentrionale, della Siberia e dell'Oceano Artico. Ma anche gli Stati Uniti, il Sudamerica, l'Africa meridionale, l'Altopiano tibetano, l'Antartica orientale e gran parte dell'Australia hanno registrato temperature ben superiori alla media.
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09-12-2020, 12:13 | #1148 |
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riporto da FFacebook di Michele Brunetti (ricercatore ISAC-CNR)
ANNO METEOROLOGICO 2020 Sulla base dei dati CNR ISAC novembre chiude, per l’Italia, come il nono più caldo dal 1800 ad oggi (+1.5°C sopra alla media del periodo di riferimento 1981-2010) e con esso si chiudono anche l’autunno (+0.71°C, dodicesimo più caldo) e l’anno meteorologico (dicembre-novembre) 2020 che, con un’anomalia di +1.04°C sopra la media del trentennio 1981-2010, si colloca al secondo posto tra gli anni più miti dall’inizio delle osservazioni, lasciando il primo posto al 2018 (+1.06°C) dal quale si discosta in modo non significativo. Per ulteriori dettagli si rimanda al link https://www.isac.cnr.it/climstor/climate_news.html |
09-12-2020, 12:33 | #1149 | |
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Citazione:
Non mi squadrano solo questi due dati: perchè se si fa una classifica dal 1800 ad oggi, lo si rapporta alla media del periodo di riferimento 1981-2010? |
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09-12-2020, 12:43 | #1150 |
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è una media trentennale quindi che contiene un numero di anni significativo ed è recente. Ciò non vieta di utilizzare altri periodi storici o periodi >30 anni, ma la sostanza non cambierebbe. Anzi, le anomalie diventerebbero ancora più forti, visto che la media 81-10 è già bella caldina
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