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Meteorologia Parliamo di meteorologia... |
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08-01-2020, 22:16 | #771 |
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Ok, ma siate realisti, se l'Australia avesse sacrificato la propria economia, azzerando la produzione ed esportazione di combustibili fossili, oggi non sarebbe bruciata?
Ma di cosa parliamo? Anche con una politica volta al rinnovabile e azzerando il carbone, i risultati, ammesso che ci siano, non si vedono da un anno all'altro. Anche volendo dare tutta la colpa al GW, è comunque un riscaldamento creato decennio dopo decennio, che ha sfruttato il carbone per arricchire (chi molto più e chi mmolto meno) l'intera umanità,, ovviamente a discapito della natura. Secondo voi, se 20 anni fa l'Australia avesse investito di piu' sul rinnovabile, non sarebbe avvenuta questa siccità? Nei mesi precedenti sarebbe piovuto? Non esistevano più le anomalie climatiche che sono sempre esistite, dove a volte capitano annate estremamente asciutte e altre estremamente piovose? A me pare che pretendete un po' troppo dalle fonti rinnovabili, non credo arriverà il paradiso terreste grazie alle pale eoliche e il fotovoltaico. Se non si fa prevenzione e si combattono i piromani, gli incendi continueranno ad esserci.... Alcune zone del mondo, tipo il nostro Appennino, oggi è molto più a rischio, soprattutto perché è stato abbandonato dall'agricoltura, i boschi sono in aumento e i campi abbandonati, ovvio che se qualcuno appicca il fuoco si rischia la catastrofe, solo 40 anni fa era popolato, coltivato, i boschi erano meno, e sempre alternati da campi coltivati e quindi puliti, un campo abbandonato, con erbacce lunghe e secche, nelle stagioni siccitose diventa benzina... |
08-01-2020, 22:45 | #772 |
Senior Member
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Altro esempio sotto gli occhi di tutti: i fiumi vengono puliti saltuariamente, invece un tempo si tagliava e raccoglieva continuamente l'erba come fosse un campo d'erba medica, i frontisti del fiume pulivano il fiume.
Oggi invece ci troviamo nel mese d'agosto con alberi, rovi ed erbe secche lunghe 2 metri, ovvio che il rischio incendi aumenta, quindi è tutta colpa del GW? |
08-01-2020, 23:48 | #773 |
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L'agricoltura comunque non è natura e impatta anche lei sull'ambiente soprattutto quella moderna, un esempio la viticoltura inquina pesantemente le falde. Questo per dire che se da un lato l'agricoltura migliora il controllo del territorio e riduce la probabilità di incendi non è la risposta per tutto. un campo di erbacce alte due metri o un bosco invece è natura vera e ce ne vorrebbe si più. Non abbiamo bisogno di ulteriore deforestazione per far posto ai campi. Concordo poi sul fatto che purtroppo la lotta contro i piromani è durissima, troppo facile appiccare incendi e troppo facile trovare gente frustrata che si vendica contro la società o che addirittura ci guadagna dai roghi.
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me scurès dedsà, me scurès dedlà, quand'a pas per al cèinter ed curès Ultima modifica di scarpasot; 09-01-2020 alle 00:16 |
09-01-2020, 00:22 | #774 |
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Fate una ricerca sulla superficie dei boschi italiani, scoprirete che nell'ultimo secolo sono stati in forte aumento, proprio grazie all'abbandono delle aree di collina e montagna, di conseguenza sono in aumento anche gli incendi...
In un'area popolata e coltivata difficilmente si propaga un incendio, invece si propaga molto velocemente in un bosco e terreno abbandonato. |
09-01-2020, 09:09 | #775 |
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Il carbone australiano ha arricchito pochissime persone (poche decine o centinaia forse, compreso il Primo Ministro) ma ha avvelenato MILIARDI di persone nel mondo (tu compreso CAMPAZ), costringendole a subire le avversità meteorologiche dovuto alla CO2 immessa in atmosfera ... non mi sembra un bilancio giusto.
Non solo, ha portando un danno enorme all'economia australiana in quanto la perdita del Turismo estivo sta provocando danni enormi, molto ma molto superiori agli ipotetici vantaggi dell'estrazione mineraria, trascurando il capitolo della perdita di biodiversità della fragile fauna del luogo. Non sappiamo se convertendosi alle rinnovabili tutto questo disastro sarebbe stato evitato ma di certo non facendolo sappiamo che si ripeterà magari in un altro paese che non ha neppure avuto gli scarsi vantaggi dell'estrazione del carbone. Il pianeta è uno solo, non ci sono alternative, e dobbiamo viverci tutti, se ognuno pensa solo al suo orticello e avvelena gli altri, finisce per pagare anche lui, prima o poi. Per l'Australia questo è un vero e proprio suicidio, speriamo che il resto del mondo ne tragga insegnamento.
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"Non si gioca a scacchi con i piccioni: ignorano le regole, buttano tutti i pezzi per aria, sporcano in giro (e gli piace farlo) e alla fine se ne vanno via tutti impettiti convinti di aver vinto una partita che non hanno nemmeno compreso". Mario Tozzi |
09-01-2020, 13:31 | #776 | |
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Il problema è il nostro modello di sviluppo a partire dalla rivoluzione industriale, dall' '800 in poi.
La tecnologia richiedeva energia e l'energia è stata fornita praticamente da solo combustibili fossili: carbone e petrolio e conseguente emissione di CO2. Si è avuta sempre più innovazione e sempre un miglior tenore di vita: scoperte scientifiche e tecnologiche che si susseguivano a livello esponenziale. Basti pensare che mio nonno, classe 1899, ha visto il passaggio da cavallo ad automobile a sbarco sulla luna... Ora non credo si possano completamente sostituire le fossili con energie "pulite", non dimentichiamo che le cosiddette "rinnovabili" come legna o biogas, bruciando emettono sempre CO2... E' stato sbagliato il modello iniziale, la rivoluzione industriale, se il problema GW è solo dato dalla CO2 di produzione antropica. Come dice campaz, Citazione:
ora possiamo solo tentare di porvi rimedio ma gli effetti si vedranno tra non meno di un secolo (se i danni dal 1800 si vedono ora, anni 2000...). |
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09-01-2020, 13:41 | #777 | |
Great Member
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Citazione:
Il consumismo può essere controllato attraverso moderne tecniche di mercato, come ad es. l'obsolescenza programmata. È associato spesso con le critiche al consumo a partire da Karl Marx e Thorstein Veblen; è su questo principio che si basa la società di massa). |
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09-01-2020, 17:59 | #778 | |
Senior Member
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Citazione:
Senza la rivoluzione industriale non avremmo beni e servizi per tutti, che permettono il benessere. Può anche chiamarsi consumismo, ma è quel progresso che abbiamo iniziato dal 1800 ad oggi. E che richiede energia, tanta energia. |
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09-01-2020, 20:15 | #779 |
Senior Member
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Arriva la conferma di un trend che avevamo già evidenziato:
https://www.repubblica.it/ambiente/2...C8-P11-S1.4-T1
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09-01-2020, 20:16 | #780 |
Senior Member
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Ed è proprio utilizzare energie che non emettono Co2 l'unica chance che abbiamo per continuare il progresso ed estenderlo all'umanità intera senza arrivare prima all'estinzione ...
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