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Zona libera Parliamo di tutto quello che non è meteo... |
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14-03-2011, 14:36 | #111 | |
Junior Member
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Citazione:
per quanto riguarda il solare, scusami mind, ma molte cose non mi tornano, magari mi sbaglierò, ma le mie informazioni sono un pò diverse. qualche punto su cui mi piacerebbe riflettere: - i tempi di ammortizzamento dell'impianto si sanno bene e sono anche abbastanza precisi, più o meno variabili a seconda del tipo di impianto, potenza, incentivo di cui si usufruisce e località. - la tecnologia di costruzione dei pannelli ha raggiunto uno stato di avanguardia tale da garantire una buona affidabilità dell'impianto stesso. I costi di manutenzione sono ridotti al minimo se si esclude qualche componente, come l'inverter, che è abbastanza costoso e si sostituisce intorno al 10 anno di età (metà della durata totale dell'impianto). - per quanto riguarda la costruzione e lo smaltimento io ho informazioni completamente opposte...i miei professori e docenti universitari hanno sempre detto il contrario e spulciando qualche cosa su internet ho trovato queste informazioni: "...Il pannello fotovoltaico è composto da silicio (chiamiamolo impropriamente sabbia per rendere meglio l’idea) e lo smaltimento avviene come per le schede dei computer o dei circuiti stampati. Non è materiale tossico, non è materiale contro natura (come invece è l’eternit). Il pannello è rivestito da una lastra di vetro temperato, che si smaltisce come il cristallo, ed è rifinito dai profili metallici. C’è poi uno strato di EVA (Etil Vinil Acetato) che si smaltisce come si fa con le tovaglie impermeabili. Cavi e junction box si utilizzano normalmente in edilizia. Discorso diverso, invece, quando i pannelli contengono telloruro di cadmio, che è una sostanza tossica ed altamente inquinante. In Germania, che nel settore fotovoltaico è all’avanguardia, si sono accorti che molti di questi impianti vanno sostituiti, proprio perché appare davvero illogico lavorare con filosofie ecologiche, utilizzando materiali pericolosi per la natura e per l’uomo. Le aziende che montano questo tipo di pannello si impegnano anche al relativo smaltimento..." -) l'unico punto a suo sfavore secondo me è che si autolimenta con i soldi della bolletta elettrica per quanto riguarda gli incentivi del Conto Energia, cioè da noi tutti. Però purtroppo da qualche parte i soldi dovevano prenderli...Quello che mi fà strano è pensare come mai, molti italiani siano infastiditi e scocciati tanto, dal pensare che tutti loro contribuiscano a questa cosa e solo alcuni beneficiano degli incentivi quando noi tutti, paghiamo ancora sulla bolletta i costi per lo smaltimento delle vecchie centrali nucleari e delle relative scorie e tale costo rappresenta ancora una voce scritta in piccolo sulla bolletta (magari molti non lo sanno)...detto questo al di là del mero discorso economico, anche chi non usufruirà degli incentivi, dal mio modesto punto di vista, beneficerà lo stesso della cosa...prima di tutto usufruendo di un'energia pulita, sana e non inquinante... o preferite bruciare rifiuti negli inceneritori, centrali nucleari di 3 generazione (tralasciando i rischi, avete mai pensato ai costi di impianti simili e soprattutto provate ad indovinare chi li pagherà??) o termoelettriche a carbone??? -) per quanto riguarda l'occupazione di terreni agricoli, bè, sono pienamente d'accordo con te. Ma credo che la soluzione anche lì sia una buona pianificazione del territorio, ma come detto all'inizio siamo in Italia purtroppo e questo risulta difficile. Comunque il sistema degli incentivi del Conto Energia tende a promuovere gli impianti piccoli e costruiti sui tetti (parzialmente o completamente integrati) tramite l'utilizzo di incentivi più alti...se poi chi fà l'investimento decide così, bè la scelta è sua. La mia non vuol esser una polemica ma solo un invito a riflettere.... Ciao a tutti! |
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14-03-2011, 14:38 | #112 |
Senior Member
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Non c'è molto da fare gli esperti, basta conoscere un pochino la struttura di una centrale nucleare. A grandi linee. Basta un "documentario" oppure wikipedia.
Come già detto a sufficienza le centrali sono ormai spente è rimasto solo del vapore contaminato prodotto dall'attività pre-terremoto della stessa centrale. Essendo vapore può provocare un esplosione se non viene gradualmente rilasciato. Ma vedo che il rilascio procede senza troppi problemi. Come una pentola a pressione ;)
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14-03-2011, 14:40 | #113 |
Senior Member
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Il problema è coprire le sbarre. L'acqua da pompare è molta e a centrale spenta sono dolori.
http://www.ansa.it/web/notizie/rubri...556143125.html
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14-03-2011, 14:59 | #114 |
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In Italia la produzione di energia elettrica avviene in gran parte grazie all'utilizzo di fonti non rinnovabili (come il carbone, il petrolio e il gas naturale) e in misura minore con fonti rinnovabili (come lo sfruttamento dell'energia geotermica, dell'energia idroelettrica e dell'energia eolica); il restante fabbisogno viene coperto con l'acquisto di energia dall'estero, trasportata nel paese tramite l'utilizzo di elettrodotti.
Per quanto riguarda la potenza installata (ovvero la potenza massima erogabile dalle centrali), l'Italia è tecnicamente autosufficiente; le centrali esistenti a tutto il 2009 sono infatti in grado di erogare una potenza massima netta di circa 101 GW[6] contro una richiesta massima storica di circa 56,8 GW (picco dell'estate 2007[4]) nei periodi più caldi estivi. Secondo i dati 2009 tale potenza massima teorica non è quindi stata sfruttata interamente e la potenza media disponibile alla punta stimata è stata di 67 GW[6]. La differenza tra la potenza teorica massima e la stima della potenza media disponibile è in parte dovuta a diversi fattori tecnici e/o stagionali (tra questi vi sono guasti, periodi di manutenzione o ripotenziamenti, così come fattori idrogeologici per l'idroelettrico o stime sull'aleatorietà della fonte per l'eolico, ma anche il ritardo nell'aggiornamento delle statistiche sulle centrali), mentre in parte è dovuta anche al fatto che alcune centrali (soprattutto termoelettriche) vengono tenute ferme "a lungo termine" in quanto, come detto, con gli impianti in esercizio si è già in grado di coprire la richiesta[7]. Nonostante le suddette situazioni contingenti e/o stagionali, vi è dunque una sovrabbondanza di impianti di produzione, già cresciuti del 28,8% fra il 2002 ed il 2008[7]: Terna prevede che il carico massimo in caso di "estate torrida" nel 2019 sarà pari 72 GW in uno scenario definito "di sviluppo", cioè nelle condizioni di maggior consumo e minor risparmio ed efficienza energetica[8]. Preso da wiki |
14-03-2011, 15:34 | #115 | |
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Citazione:
"questo sito non sapevo esistesse fino a questa mattina, sono entrato attraverso un LINK e mi sono guardato il video punto, tutto il resto non lo notato magari oggi vado a farmi un giro sono curioso" |
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14-03-2011, 15:44 | #116 | |
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Citazione:
Concordissimo Ma non si deve uscire dalla via tracciata dalla scienza, volando su congetture e complotti che si basano soltanto sulla mania da accerchiamento di certi farabutti della rete. Quel sito, pur avendolo visitato in maniera rapida e sommario, mi è sembrato il classico sito complottista..."quello che ti racconta l'altra verità".... Cordialmente
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14-03-2011, 15:48 | #117 | |
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Citazione:
Bellissimo ed interessantissimo intervento. Per carità, io non sono del settore, nè nemmeno di quello vicino (studio lingue..fai te..). Detto questo mi è sempre piaciuto informarmi sulle cose, soprattuto se collegate all'ambiente, alla natura (tipo la meteorologia, o le risorse naturali, energetiche...). Mi sono quindi un po' informato negli anni...approfittando di conoscienti che occupandosi di fisica, chimica ed ingegneria avevano trattato questi argomenti. Argomenti che ho riportato (pur ovviamente senza poter andare nello specifico, perchè non lo so fare). Prendo nota di quello che mi dici (intendo le parti dove discordiamo), mi informo piu dettagliatamente, e vediamo cosa salta fuori A presto dunque PS. se altri hanno opinioni, fatevi avanti, sono curioso
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14-03-2011, 16:51 | #118 |
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Vedo che parlando dell'eolico un pò tutti accennate al fatto che siamo in Italia, paese dei furbi e delle cose fatte a metà, e del solare che costa e ha una durata limitata e un costo di smaltimento. Giusto.
E il nucleare invece? Siamo uno dei paesi più corrotti al mondo, abbiamo delle infrastrutture che non vedono mai la luce, abbiamo città come l'Aquila che si polverizzano di fronte a un terremoto perché imprese edili e ingegneri collusi risparmiano sui soldi del cemento per lucrare e ingrassare, non siamo capaci di smaltire la monnezza di Napoli e Palermo, abbiamo colline devastate che con un giorno di pioggia più intensa del consueto si squacquerano.. Dunque Eolico no ma nucleare sì? Abbiamo terminato nel 2010 l’allontanamento di tutte le 190 tonnellate di scorie della centrale di Caorso e ad oggi rimangono da trasferire 15 tonnellate dalla centrale di Trino e 30 tonnellate dal deposito Avogadro di Saluggia, tutte vengono trasferite verso la Francia con non so quali costi. Caorso ha terminato il funzionamento nel 1986, se non sbaglio, e la dismissione è cominciata soltanto ora. Può anche darsi che non avvenga per poterla ammodernare e rimetterla in funzione, sempre che sia possibile. Mediamente ci vogliono dieci anni per costruire e mettere in funzione una centrale con costi non indifferenti, la vita media di una centrale sono 25-30 anni, poi al termine di questo periodo l'impianto va smantellato, il terreno bonificato e le scorie stoccate adeguatamente. Chiediamoci anche se le riserve di uranio sono infinite (Uranio 235). Dieci anni per costruirle e non abbiamo ancora individuato i siti per farle. Tra dieci anni non saranno obsolete? Proviamo infine a dare un'occhiata anche ad altri paesi, tipo Danimarca, per vedere se esistono alternative percorribili, a che costi e con che futuro. Inoltre mi verrebbe da dire che una saggia politica energetica dovrebbe cominciare dal risparmio (inteso come coibentazione, impianti a norma, diminuzione degli sprechi, ammodernamento dei sistemi di distribuzione) e non da una produzione maggiore. Ma si sa, per queste cose siamo il paese di pulcinella, per il nucleare no.
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_______ Luca |
14-03-2011, 17:14 | #119 |
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nella repubblica delle banane contano solo gli affari di chi ha il potere, questa è l'unico metro di valutazione.
l'italia avrebbe bisogno di una rivoluzione culturale per tornare ad essere un paese degno di questo nome. per ora non vedo come ciò possa accadere. |
14-03-2011, 17:21 | #120 | |
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Citazione:
Quello che mi lascia perplesso è sul "come" vengono incentivate queste energie rinnovabili, sul perchè la gran parte dell'iniziativa sia lasciata ai privati (e meno a chi invece potrebbe applicarla su larga scala), e mi interrogo su quanto avanzate siano le ricerche nel settore del fotovoltaico. L'eolico, per lo meno fatto come facciamo qua, mi convince pochissimo
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