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Zona libera Parliamo di tutto quello che non è meteo... |
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16-03-2011, 14:26 | #161 | |
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Citazione:
Immagina se succedesse una cosa del genere"problemi su una centrale nucleare" in francia/germania" che prezzo dovrebbe pagare la loro economia, forse il vento stà cambiando, mapossosempresbagliarmi. se il terremoto avesse raso al suolo "senza persone dentro" tutti gli stabilimenti della TOYOTA il danno economico sarebbe minore Ultima modifica di marco dv; 16-03-2011 alle 14:33 |
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16-03-2011, 14:38 | #162 | |
Senior Member
Data Registrazione: Dec 2008
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Citazione:
è vero anche che siamo circondati da centrali nucleari in giro per l'europa...però loro le centrali nucleari le hanno già...noi dovremmo costruirle...e costruire una centrale nucleare facendo investimenti costosissimi per una cosa così rischiosa è assurdo per me... marco...se succedesse qualcosa in una centrale nucleare in francia/germania...c'è poco da fare per me....andare in banca..prendere tutto quello che uno ha e scappare... |
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16-03-2011, 15:13 | #163 | |
Senior Member
Data Registrazione: Dec 2008
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Citazione:
Con le centrali attuali di 3a generazione non sarebbe mai successo quello che sta accadendo ora. Ieri sera vari esperti (professori del politecnico di Milano, esperti dell'Enea, ecc. NON politici o Vespa..) spiegavano durante la puntata di Porta a Porta (lo so, ma come ho vist che l'esperto spiegava, mi sono fermato ad ascoltare) la piantina della centrale giapponese confrontandola con le nuove di 3a generazione. Ebbene, le differenza sui sistemi di sicurezza sono ENORMI: in quella di Fukushima, praticamente se il sistema di raffreddamento di emergenza ha un difetto, non c'è gia quasi piu nulla che agisce per arginare l'emergenza. Anche gli edifici a protezione del nocciolo, hanno UN SOLO "strato" di protezione. Sono poco piu di semplici edifici. In quella di 3a generazione veniva ben evidenziato (tramite immagini, molto chiare) come vi siano QUATTRO camere di sicurezza, ognuna indipendente dall'altra, vari sistemi di raffreddamento, l'involucro principale a protezione del nocciolo è composto da varie sezione (distanziate tra loro) di acciaio (20cm spessore) e cemento armato compresso (1,5m spessore). Resistenti anche ad attacchi aerei dall'alto! Qui per vedere il filmato (sito Rai): http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi...741471cdb.html A partire dal minuto 45 (dura circa 10minuti) In sintesi, mi viene da far notare che SEPPUR sia una centrale obsoleta, vecchia, di 1a generazione, E' RIUSCITA a "resistere" (tra virgolette, ma per ora tien botta...piu o meno) ad un SISMA 9° richter (oltre varie scosse over 6°), ad uno TSUNAMI epocale. Ma quando mai ricapita una combo del genere? Beh...mai..o quasi Se una centrale scarsa, riesce a reggere un evento EPOCALE e rarissimo come questo, pensiamo a quelle di 3a generazione... Poi oltre a questo ci sono da fare valutazioni economiche, di convenienza, di politica, ecc, chiaramente. Però, a livello di sicurezza...da ampie garanzie mi sembra
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"Gib jedem Tag die Chance, der schoenste deines Lebens zu werden" Ultima modifica di mindmusic; 16-03-2011 alle 15:22 |
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16-03-2011, 15:34 | #164 |
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Località: Ravenna ovest
Messaggi: 582
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A monte o a valle, non voglio che un giorno mentre sto beatamente per i fatti miei, leggendo, mangiando o fottendo, qualcuno scateni una guerra nucleare nella quale non c'entro nulla, o ci siano incidenti in una centrale a pochi kilometri, e vedermi morire i figli. Il prezzo e' rinunciare parzialente alla macchina? all'elettricita'? allo standard di vita attuale? MI STA BENE! ma voglio leggere e pisciare in pace, soprattutto voglio che lo facciano tutti i bambini del mondo!
PS invidio le persone che riescono a convivere in assoluta tranquillita con tutto cio:):) |
16-03-2011, 15:38 | #165 |
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Data Registrazione: Feb 2011
Località: Bologna 56 m.
Messaggi: 921
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ammazza che qualunquismo in questa discussione...
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16-03-2011, 16:20 | #166 |
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Tutti quelli che qui sono così sicuri dell'affidabilità delle centrali di terza generazione,non fanno altro che strapparmi un grosso sorriso,anche perchè tali centrali verrebbero proprio fatte in Italia,con tutto il pressapochismo e il magna magna classico della nostra cultura,si è proprio della nostra cultura.
Quando dobbiamo fare le cose per gli altri siamo dei gran sboroni,però quando le dobbiamo fare per noi siamo il peggio. Detto questo,rispondo a MarcoDv che si sente cosi minacciato dall'opera dell'uomo per un pizzico in più di energia,bhè sappi che da quel che so ci possono essere piu di diecimila morti a causa dello tsunami e sicuramente qualcuno era sulla tazza del cesso che cagava o pisciava e va tranquillo che non è stata colpa di nessuno se una onda di 10 metri li ha vaporizzati. Quindi quando domani vivremo ,ancora,in comuni denuclearizzati o in continenti denuclearizzati vai tranquillo che una frana,una alluvione o salcazzo può sempre fotterti la giornata o mentre stai pisciando,o mentre stai cagando o mentre stai x avere un coito. Io penso che se uno i problemi se li va a cercare poi li trova,ergo son contrario assolutamente al nucleare,però c'è poco da fare,i problemi o le eventualità di problemi si possono limitare ma non azzerare. Ultima modifica di Isola; 16-03-2011 alle 16:23 |
16-03-2011, 16:33 | #167 |
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Località: Ravenna ovest
Messaggi: 582
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Giusti Isola gli eventi naturali estremi non possiamo controllarli e fanno molti danni, ma vediamo di non andare a cercare disgrazie confezionate, bastano quelle naturali.
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16-03-2011, 16:46 | #168 | |
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Però allora lo devi applicare a tutto: a qualsiasi cosa venga fatta, e non solo alla centrale nucleare...
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"Gib jedem Tag die Chance, der schoenste deines Lebens zu werden" |
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16-03-2011, 16:50 | #169 | |
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Sulla carta è tutto vero. Però... Prima perplessità è che un conto è il progetto e un conto è quello che viene fatto in cantiere (solo nel cantiere finlandese dell'EPR in seguito a segnalazioni sono state osservate diverse violazioni di sicurezza importanti e ci sono stati evidenti problemi nelle saldature del circuito primario) La seconda è che in questo campo la tecnologia può cercare di ridurre la probabilità che una certa catena di eventi accada, ma non la può eliminare del tutto. La terza è che di questi reattori EPR non ce ne è neanche uno in funzione al momento. Ch'io sappia ci sono tre cantieri aperti, Cina Finlandia e Francia, ma proprio le agenzie di sicurezza francesi e finlandesi mi pare non abbiano ancora approvato i sistemi di azionamento del sistema in caso di emergenza. Che anche qui è attivo, non passivo. Dunque stiamo parlando di un progetto che ancora non ha visto la luce definitiva della messa in opera. La quarta perplessità è che quando poi si aggiunge la natura agli eventi progettati e non può esistere un tasto on/off sono dolori per tutti, e quando son dolori è già troppo tardi. Insomma sono persuaso che col nucleare siamo di fronte a un rischio che non è eliminabile totalmente, anche volendo partire dal presupposto che ingegneri, tecnici e controllori facciano sempre per bene il proprio dovere, senza negligenze ed errori che sono invece parte integrante dell'essere umano. Il giorno in cui arrivassimo ad una tecnologia tale per cui con un guasto tecnico il reattore dovesse mettersi in maniera passiva in una posizione di sicurezza, forse cambierei idea, per ora quello che ho visto e capito non mi tranquillizza neanche un pò.
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_______ Luca |
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16-03-2011, 17:02 | #170 | |
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Non sapevo di questa situazione di "stallo" degli impianti sopracitati. Chiaramente il rischio zero non lo si avrà mai. Questo è chiaro, purtroppo. Chiaramente,c hi non preferirebbe qualcos'altro rispetto al dover costruire una centrale nucleare potenzialmente pericolosissima (e sicuramente costosa) nel proprio territorio? Tutti, credo. Mi chiedo però quali siano le alternative per uscire da una situazione di TOTALE dipendenza energetica verso l'estero (Francia, Germani, Svizzera, Russia, Libia, ecc). Perchè non solo paghiamo carissima l'energia che acquistiamo, ma ne siamo pure ostaggi: immaginate quando ci aumentano il prezzo? Devi accettarlo. Immaginate se decidessero (per mille motivi) di tagliarci la fornitura. Saremmo nella m****.... La domanda che mi pongo è: come fare per riuscire ad avvicinarci passo passo ad una autosufficienza energetica nazionale?? Ecco, qui vorrei capire quali siano le alternative, valide. (perchè so che esistono fotovoltaioc, eoliche, ecc...ma si sa bene che allo stato attuale non riescono ad incidere sul quantitativo finale). Su 2 punti mi sento di esprimere certezza: 1- qualsiasi strada verrà intrapresa, si dovraà a prescindere continuare un percorso di educazione ai consumi e di lotta agli sprechi energetici 2- sarà importante avvicinarsi sempre piu ad una autosufficienza energetica, che sia la piu diversificata possibile, e nel rispetto (il piu possibile) dei criteri di protezione ambientale e di inquinamento. POi, per me, se riuscissimo a diventare piu indipendenti energeticamente utilizzando massiciamente fonti di energie rinnovabile (efficaci però..), riuscendo a fare a meno di centrali nucleari, sarei il primo a festeggiare! :) Ciao
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