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Zona libera Parliamo di tutto quello che non è meteo... |
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12-03-2011, 00:52 | #31 | |
Member
Data Registrazione: Sep 2008
Località: San Felice sul Panaro (Mo) 19 m.s.l.m.
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Citazione:
Speriamo che eventi simili tardino ancora a farsi vivi nella ns penisola. Magari passeranno 200 o 10000 anni prima che ci sia un nuovo friuli o una nuova messina. Ma prima o poi succederanno. Ahimè. Da noi con intensità di terremoto simili non resisterebbe niente. E per niente intendo niente.
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Rete Asmer stazione San Felice sul Panaro |
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12-03-2011, 00:55 | #32 |
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Località: mandrio di correggio (RE)
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http://www.youtube.com/watch?v=7EeX-KbkuMY
l'onda a 1:00 è impressionante. |
12-03-2011, 03:11 | #33 | |
Senior Member
Data Registrazione: Dec 2008
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Citazione:
Ma se l'Italia è all'80% a rischio sismico...??!?!Qui nel 2000 c'ha fatto 2 settimane di scosse continue! Mica sono perfezionisti loro...siamo noi che non facciamo MAI PREVENZIONE... pensiamo sempre e solo all'emergenza del dopo, al risparmio...a San Gennaro o Rosalia sperando che non succeda nulla... ..e poi, quando succede..."ahhhh, che sfi.ga!"... L'Aquila, 5,8 = rasa al suolo Giappone: 40 scosse fra 6 e 9 Richter = qualche cornicione...(e se nn era per lo tsunami manco se ne parlava...) Va la, va la...sarà meglio svegliarsi, e seguire ciò che scienza e buonsenso consigliano ed impongono di fare, invece che trovare sempre scuse Io i giapponesi li ammiro: calmi, consapevoli, prudenti, responsabili. C'è solo da applaudirli (loro), e rimboccarci le maniche (noi, a partire dal Sud Italia, che si polverizza con un soffio di 4° grado...)
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12-03-2011, 03:40 | #34 | |
Socio AsMER
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Citazione:
Ragazzi partiamo dal presupposto che sono d'accordo, e come non si fa a non esserlo, stiamo parlando di un principio, la prevenzione, che è a dir poco scontato Ma non sarei così categorico con Paolo. Il Giappone e l'Italia hanno molto in comune, anzi morfologicamente sono davvero simili, anche come rischio idrogeologico. E sono entrambe zone simiche ok, ma la sismicità del Giappone è davvero DI UN'ALTRO LIVELLO. Probabilmente è la zona più sismica del pianeta. http://earthquake.usgs.gov/earthquak...ld_density.php Ma nonostante questo se andiamo a guardare il numero di morti sarà sempre superiore e di molto in Italia, dove basta uno squassotto e vien giù tutto. Noi abbiamo la memoria corta e preghiamo san gennaro. Se ci fosse 1 terremotino al mese anche qui ci raddrizzeremmo per bene, rigidi come un paletto (infilato nel c.lo) :)
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Dati meteo e webcam Meteo Modena |
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12-03-2011, 03:46 | #35 |
Senior Member
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No mi sa che non avete capito ciò che ho detto, o magari non mi sono espresso bene.
Il nostro problema sono si i terremoti, ma anche smottamenti ed inondazioni. Questo sia per l'orografia sia e soprattutto perché gestiamo malissimo i problemi ambientali. I nostri terremoti non sono grandi come quelli del Giappone per ovvie ragioni, statistiche alla mano il terremoto con la T maiuscola in Italia raggiunge i 5-6° della scala Richter, mentre un evento eccezionale sfiora i 7° e l'"unico" supera di poco i 7° della scala richter. Terremoti così da loro son pan quotidiano. Con il terremoto del 28 dicembre 1908 scala richter 7.2: tra calabria e sicilia; si ebbe terremoto e maremoto 120.000 morti! L'evento catastrofico più devastante della storia italiana di SEMPRE. Un terremoto così loro neanche lo sentono. Ovviamente hanno attrezzature e mezzi adeguati è chiaro, e NOI dovremo assolutamente fare lo stesso. E' chiaro! Ma non si può fare il paragone "se il terremoto del Giappone fosse accaduto in Italia" ;)
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12-03-2011, 09:06 | #36 | |
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12-03-2011, 10:00 | #37 | |
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Avevo postato un po' di tempo fa una cronaca di un terremoto del Seicento che colpì in particolare Ravenna, forse era il 1648, in cui si descrive molto bene che razza di devastazione vi fu qui in città (con crollo - attualmente stimato - di circa il 30% del patrimonio musivo cittadino). Appena la ritrovo la ri-posto! Però siamo stati fortunati: al contrario di Rimini, a Ravenna non ci sono segnalazioni storiche di maremoto-tsunami... |
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12-03-2011, 10:19 | #38 | |
Senior Member
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Nemmeno se terremotasse una volta al giorno riusciremmo ad acquisire qs mentalità, perché nessun genere di governo italiano - non importa di che parte - mi sembra sia mai riuscito ad impostare una politica di costruzione edilizia antisismica "seria" anche laddove "ufficialmente" la zona è considerata altamente sismica. Ma 'sta cosa, e qs è ben più grave, non è nemmeno nella nostra mentalità di italiani che del fatalismo e dell'ineluttabilità ne facciamo il nostro credo più convinto... San Gennaro e San Soldo (risparmiato, ovvio) sono gli unici Santi che dirigono le operazioni di ricostruzione edilizia e di pensiero del popolo italiano. Quindi, concordo con mind: i giapponesi hanno una reale coscienza del problema da decenni e lo hanno affrontato seriamente e non certo da oggi. Noi no: né ieri, né oggi, né domani. L'Aquila semper docet! |
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12-03-2011, 11:31 | #39 |
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Mi permetto di aggiungere una cosa anche se rischo di uscire dal topic.
La verità è che sono le persone che vivono nelle zone "in pericolo" che dovrebbero arrabbiarsi di vivere dentro case fatte di sabbia, o sopra a torrenti tombinati, ecc. Sono loro il primo problema. A queste persone interessano gli "aiuti" del dopo, che quasi mai vengono usati per cercare di prevenire. Detto ciò, più passano le ore e più si inizia a capire la gravità delle conseguenze del disastro. Poveretti
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12-03-2011, 11:31 | #40 |
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ravenna 1688...diversi danni...e poi 725 D.C.....8-9 scala mercalli....ma non credibile secondo me...
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